Proseguiamo con la famosissima favola di Urashima Tarō… anche stavolta in hiragana (con roomaji scritto in bianco per confronto) sperando che sia per voi un utile esercizio ^_^

La traduzione, con qualche modifica da parte mia, è di Shishigami, autore di Kanji Mania. Il post è a questo indirizzo.

Sopra ad ogni riga in hiragana trovate, scritta in bianco, la corrispondente traslitterazione, sì, insomma il roomaji. Evidenziate la riga con il mouse se volete controllare la vostra lettura. 

L’audio, preso a questo indirizzo è presente anche in un lettore posto all’inizio della favola. Vi trovate esattamente la parte di oggi. Buon esercizio!

NB! A fine post trovate alcune note sulla storia di Urashima Tarou, in particolare riguardo ai nomi e alle varianti di questa bella favola.

 il roomaji è qui sotto in bianco, seleziona la riga, o tutta la pagina, per vederlo.
“Urashima-san! Urashima-san!” to, dareka ga yobu koe ga shimasu.
「・・・うらしまさん、・・・うらしまさん」と、だれかがよぶこえがします。
“…Urashima san! …Urashima san!” qualcuno lo stava chiamando.
“Oya? Dare ga yonde iru no darou?” / “Watashi desu yo”
「おや? だれがよんでいるのだろう?」 / 「わたしですよ」
“Uh? Chi è che mi chiama?” / “Sono io!”
suru to umi no ue ni hyokkori to kame ga atama wo dashite iimashita.
するとうみのうえに、ひょっこりとカメがあたまをだしていいました。
Al che uscì improvvisamente alla superficie la testa della tartaruga che continuò:
“Kono aida wa, arigatou gozaimashita”
「このあいだは、ありがとうございました」
“Grazie infinite per avermi salvato l’altro giorno”
“Aah! Ano toki no kame-san kai?”
「ああ、あのときのカメさんかい?」
“Ah, sei la tartaruga di allora”
“Hai, okage de inochi ga tasukarimashita. Tokoro de Urashima-san wa, Ryuugu he itta koto ga arimasu ka?
「はい、おかげでいのちがたすかりました。ところでうらしまさんは、りゅうぐうへいったことがありますか?」
“Si, grazie a te ho avuta salva la vita. A proposito, Urashima san, sei mai stato a Ryuuguu?”
Ryuuguu? Saa… Ryuugu tte, doko ni aru-n-dai?.
「りゅうぐう? さあ、 りゅうぐうって、どこにあるんだい?」
“Ryuuguu? Boh… E dove sarebbe?”
“Umi no soko desu” / “Eeh?! Umi no soko he nanka, ikeru no kai?”
「うみのそこです」 / 「えっ? うみのそこへなんか、いけるのかい?」
“In fondo al mare” / “Eeh!? Tu saresti in grado di andare fino in fondo al mare?”
“Hai. Watashi ga otsure shimashou. Saa, senaka he notte kudasai”
「はい。わたしがおつれしましょう。さあ、せなかへのってください」
“Certo. Ti accompagno io. Forza, sali sulla mia schiena”
Kame wa Urashima-san wo senaka ni nosete, umi no naka wo zunzun to mogutte ikimashita.
カメはうらしまさんをせなかにのせて、うみのなかをずんずんともぐっていきました。
Con Urashima san sulla schiena, la tartaruga si immerse rapidamente tra le acque del mare.
Umi no naka ni wa massao na hikari ga sashikomi, konbu ga yurayura to yure, aka ya pinku no sango no hayashi ga dokomademo tsuzuite imasu.
うみのなかにはまっさおなひかりがさしこみ、コンブがユラユラとゆれ、あかやピンクのサンゴのはやしがどこまでもつづいています。
Le acque del mare brillavano di una luce dal colore blu intenso, le alghe vibravano dolcemente mentre intere foreste di coralli rossi e rosa erano ovunque.
“Waa, kirei da na”
「わあ、きれいだな」
“Ohh, è bellissimo!”
Urashima-san ga uttori shite iru to, yagate rippa na go-ten he tsukimashita.
うらしまさんがウットリしていると、やがてりっぱなごてんへつきました。
In breve, mentre Urashima san si godeva il paesaggio, arrivarono a uno splendido palazzo
“Tsukimashita yo. Kono go-ten ga Ryuuguu desu. Saa, kochira he.
「つきましたよ。このごてんがりゅうぐうです。さあ、こちらへ」
“Siamo arrivati! Ryuuguu è questo Palazzo, il Palazzo del Drago. Su, da questa parte”
Kame ni annai sareru mama susunde iku to, kono Ryuuguu no shujin no utsukushii Otohime-sama ga, irotoridori no sakana-tachi to issho ni Urashima-san wo demukaete kuremashita.
カメにあんないされるまますすんでいくと、このりゅうぐうのしゅじんのうつくしいおとひめさまが、いろとりどりのさかなたちといっしょにうらしまさんをでむかえてくれました。
Mentre Urashima san avanzava guidato dalla tartaruga, la bella Otohime, signora del palazzo, gli diede il benvenuto insieme ad una moltitudine di pesci colorati.
“Youkoso, Urashima-san. Watashi wa, kono Ryuuguu no shujin no Otohime desu. Kono aida wa kame wo tasukete kudasatte, arigatou gozaimasu. Orei ni, Ryuuguu wo goannai shimasu. Douzo, yukkuri shite itte kudasai ne.
「ようこそ、うらしまさん。わたしは、このりゅうぐうのしゅじんのおとひめです。
このあいだはカメをたすけてくださって、ありがとうございます。おれいに、りゅうぐうをごあんないします。どうぞ、ゆっくりしていってくださいね」
“Benvenuto Urashima san. Io sono Otohime, la signora del Palazzo del Drago. Grazie infinite per aver salvato la tartaruga l’altro giorno. Per ringraziarti, ti farò da guida nel Palazzo del Drago. Prego, avanza lentamente.”
Urashima-san wa, Ryuuguu no hiroma he annai saremashita.
うらしまさんは、りゅうぐうのひろまへあんないされました。
Urashima san venne guidato nei saloni del Palazzo del Drago.
Urashima-san ga youi sareta seki ni suwaru to, sakana-tachi ga tsugi kara tsugi he to gochisou wo hakonde kimasu..
うらしまさんがよういされたせきにすわると、さかなたちがつぎからつぎへとごちそうをはこんできます。
Urashima san si sedette al posto che gli era stato preparato, mentre i pesci, uno dopo l’altro, gli portavano dei piatti meravigliosi.
Funwari to kimochi no yoi ongaku ga nagarete, tai ya hirame ya kurage-tachi no, sore wa migoto na odori ga tsuzukimasu.
ふんわりときもちのよいおんがくがながれて、タイやヒラメやクラゲたちの、それはみごとなおどりがつづきます。
La dolce musica di pagelli, platesse e meduse risuonava dolcemente, seguita da una splendida danza.
Koko wa maru de, tengoku no you desu.
ここはまるで、てんごくのようです。
Il posto era in tutto e per tutto simile al paradiso.
Soshite…
そして、
E così…
“Mou ichinichi ite kudasai. Mou ichinichi ite kudasai.”
「もういちにち、いてください。もういちにち、いてください」
“Resta ancora un giorno. Resta ancora un giorno.”
to, Otoshime-sama ni iwareru mama Ryuuguu de sugosu uchi ni, sannen no tsukihi ga tatte shimaimashita.
と、おとひめさまにいわれるままりゅうぐうですごすうちに、さんねんのつきひがたってしまいました。
Continuava a dirgli la principessa, e mentre spendeva il suo tempo nel Palazzo del Drago, finirono per passare tre anni.

Qualche precisazione è d’obbligo… Questa è solo una versione della storia. Otohime a volte è la figlia del signore dei mari, Ryuujin (il dio-drago), che vive nel palazzo del Drago, a volte la moglie. La tartaruga che Urashima salva dai bambini, che qui è una grossa tartaruga parlante… e niente più (XD), in un’altra versione appare piccolina. Mentre la tartaruga che invita Urashima a Palazzo è molto più grande… arrivato a palazzo Urashima scopre di aver salvato dai bambini la stessa Otohime trasformata in piccola tartaruga e che per questo il padre era desideroso di ricambiare la sua gentilezza (invitandolo per questo motivo a palazzo).

Ancora una nota su Otohime. Il termine “otohime” indica una sorella minore della principessa (che chiamo “hime”). Cioè se ci sono due sorelle, due principesse, il titolo della maggiore è “hime”, quello della minore è “otohime”. Tuttavia Otohime è una dea, il cui nome vero è Toyotama-hime (Principessa Toyotama), ma è nota come Otohime… pur non essendoci traccia di sorelle maggiori nella mitologia giapponese. In realtà capita spesso che personaggi di corte avessero pure nome e cognome, ma fossero noti diversamente, con un “soprannome” diciamo (suppongo che derivi dall’usanza cinese di usare un “nome di cortesia”, detto azana, ma appunto è solo una mia supposizione). Insomma, per tutte queste ragioni ho lasciato il termine come fosse un nome proprio, così come viene fatto di solito nelle varie versioni della storia.

A proposito del “palazzo del Drago”, Urashima non comprende subito di che luogo si tratti, poiché sentir pronunciare “Ryuuguu” non rende chiaro di cosa si stia parlando (non vedendone i kanji non è facile immaginare che significano drago-palazzo). Per questo all’inizio ho lasciato il termine non tradotto e l’ho tradotto quando è diventato palese.

E per oggi ci fermiamo qui, il seguito ad un prossimo post! (^__^)/°”’

30 thoughts on “Favole in hiragana – Urashima Tarō (seconda parte)

  1. 久しぶり ニイニイ先生。
    姿を消していてごめんね。
    でも、今私はここにですよねぇ~
    このサイトはすばらしいです!
    おめでとうね!
    ヴェロちゃん

    1. おっ、ヴェロちゃん!すごくいい調子ですねぇ。

      ブログのことは、なんというか、ほめてくれてありがとう。お世辞でもうれしい。
      でも、ちょっとしたミスを気づかなかったみたい
      「ここです」と「ここにある」からひとつ選べて。
      じゃね

      追伸
      またこっちにも顔を出すのを忘れんなよ、すごく怒りますからな(笑)

      1. うん!分かった!
        私ねまだ上手じゃない・・・
        しかし、ニイニイ先生のおかげで日本語を勉強しました!ありがとうね
        もし間違っていたら、訂正してつづいています下さいね
        (non sono sicura di aver scritto tutto giusto… come al solito ^^’)
        またね。

  2. Salve. Innanzitutto grazie infinite per aver trascritto queste favole in hiragana…sono state utilissime! Con i kanji era molto più difficile, ma ora grazie a te sono migliorato tantissimo! Avrei inoltre due domande: Come posso migliorare la mia lettura in modo da leggere più velocemente..? Un mio problema è che non riesco a capire quando finisce una parola e quindi leggo un rigo intero tutto d’un fiato…suggerimenti? Poi volevo chiedere, nell’ultimo rigo quando dice di aver trascorso tre anni lì c’è scritto sannen no tsuki hi, sannen significa tre anni, ma cosa c’entra quel tsuki, che se non sbaglio significa luna, vicino sannen? Le lune non indicano i mesi? Avrei questo dubbio…grazie mille ancora!

    1. tsukihi, è una parola che, come hai notato, è scritta con i kanji di luna e sole… o meglio di “mese e giorno”! Il significato complessivo è “tempo” (il tempo che passa, ovviamente, non il tempo atmosferico).
      Insomma, è come se avesse scritto sannenkan = (un arco di tempo di) tre anni, solo che “tsukihi” è una parola un po’ più ricercata e “fa la sua bella figura”, (non poi così tanto, eh, ma rispetto a qualcosa di più banale è comunque meglio), tutto qui.

      Riguardo alla tua domanda… hai scoperto una delle principali comodità offerte dai kanji. Grazie ai kanji sai sempre dove inizia una nuova parola (anche se magari non sai leggerla).
      私は肉を食べません
      watashi wa niku wo tabemasen
      si legge facilmente perché dove ho un kanji ho di sicuro l’inizio di una nuova parola.
      Certo, se non sai il kanji non la sai leggere… per questo vanno studiati^^
      A volte, per evitare lunghe file di hiragana (e/o evidenziare certe parole) si usa il katakana.
      れいのモノは(、)ここです
      rei no MONO wa koko desu.
      La cosa in questione è qui
      Posso farlo per più ragioni, o una combinazione di esse, un po’ come mi gira insomma …è questione di stile.
      Qui ad esempio diciamo che l’ho fatto per 3 motivi insieme… da un lato il kanji di “mono” 物 era fastidioso da scrivere, dall’altro volevo evidenziare “mono” (come vedi nella traduzione ho usato il corsivo… nel parlato useremmo un particolare tono di voce, come a dire “quella cosa …che tu sai bene di cosa si tratta…”) e al tempo stesso evitare una lunga striscia di caratteri hiragana… così ho usato il katakana.
      Ho parlato di questa cosa nell’introduzione alla scrittura giapponese… trovi il post nell’indice generale e nell’indice dedicato tutto all’hiragana.

      1. Chiedo scusa per averti fatto perdere tempo nel rispondere, non avevo notato il post che spiegava ciò >.< E grazie per aver risposto alla domanda su tsukihi ! Ora inizio a studiare i kanji, grazie!!

        1. Figurati, non l’ho detto con quell’intento… nessuno può conoscere in lungo e in largo il blog…
          Dicevo solo che se ti va di approfondire, trovi altre cose in quel post…
          Ah, come dicevo dopo il tuo commento al video di Yuzu – Aitai, ho aggiunto ieri sera nell’indice altre canzoni con testo in hiragana (e lì le parole sono separate da un puntino, se vuoi un aiuto nella pronuncia ^__^)

  3. Ciao Kazeatari, ho iniziato a studiare giapponese da poco e la trovo una lingua molto affascinante proprio come il suo paese. Certo, per chi non conosce nessuno che sta studiando la lingua e che non sa con chi confrontarsi e chiedere consiglio si trova davanti una sfida veramente ardua. Per questo te, con il tuo sito, stai rendendo un grandissimo servizio a noi autodidatti. Un ” ありがとう ございます” di cuore.

    Detto questo, quando uscirà la terza parte della storia?
    Ora come ora ripetendo a voce alta le prime due mi sembra di sentire mia cuginetta che cerca, a stento, di leggere un libro ma è proprio per questo che le trovo molto utili! Inoltre ora sono curioso di sapere come va a finire il racconto… 😀

    1. Prometto che uscirà, questo è certo, solo che quel lavoro di trascrizione in kana e roomaji, mettere una riga sì e una no, poi mettere il roomaji in bianco… prende varie ore… e ogni volta che penso a qualcosa da fare per il forum c’è sempre qualcosa di più urgente e almeno 10 nuove idee “davvero ottime!” (o così amo ripetermi). Insomma, tra questo, il mio studio e il mio prossimo trasferimento in Giappone trovare il tempo è DAVVERO difficile. Abbi pazienza però, alla fine uscirà.

      1. La tua risposta mi rende molto felice, significa che questo blog avrà ancora vita lunga.. dopotutto mille ri sono un sacco di strada!
        Complimenti ancora per ciò che fai e per la passione che ci metti.. continua così!

        Ah, saresti così tanto folle da farmi un piacere? Quando arrivi in Giappone puoi lasciargli un messaggio? Digli che Daiki sta arrivando!!

  4. Ti è sfuggito un kanji in questa frase “うみのなかにはまっさおなひかりがさし込み” e a proposito me la spiegheresti? Non capisco proprio quel “さし込み” alla fine e come si lega al resto. Tu metti il verbo risplendere nella traduzione, ma alla lettera “hikari ga” (il soggetto) è un sostantivo con l’aggettivo in -na che lo precede; all’inizio c’è il tema “umi no naka ni wa”; ma sashikomi?
    Grazie mille.

    1. equivale a sashikonde …è una forma che serve a coordinare due frasi. Cioè non posso avere un verbo poi la congiunzione “e” e poi un’altra frase come in italiano. Es.:
      canto e ballo
      utatte odoru
      …in cui utatte, forma in -te di utau, significa “canto e…” (cioè è la forma coordinante, perché ci permette di coordinare la frase in cui agisce da verbo alla frase seguente)
      La forma in questione invece è la forma in -masu senza -masu, cioè la “ren’youkei” del verbo. Il suo uso come forma coordinante è solo un po’ più letterario della precedente “forma in -te”

      1. Perfetto, avevo capito che coordinava ma non essendo la classica forma in -te non afferravo. Perciò potrei dire da tuo esempio “utai odoru” o “utai odorimasu” per canto e ballo? Se il primo verbo coordina con la ren’youkei poi devo sempre usare la stessa forma? Qui per esempio abbiamo sashikomi, yure e poi imasu, tutte ren’youkei.
        Ti ringrazio e al mio prossimo dubbio! 🙂

        1. E’ una questione di stile, quindi in un testo che coordina in quel modo sì, troverai sempre la stessa forma per la coordinazione… ma troverai la forma in -te quando ha altre sfumature: la causale debole, per esempio, la modale, ecc.

  5. こんにちは、ho una domanda… Come si pronuncia questo kanji”込”?
    Complimenti per questo sito, è veramento ricco di cultura giapponese
    🙂

    1. Normalmente troverai 込む cioè “komu”, se è da solo, 込 , si leggerà “komi” (come se fosse scritto 込み), come succede nel caso di 申込書 moushiKOMIsho, che si preferisce scrivere così che non con la scrittura “ufficiale”: 申し込み書
      込 non ha una pronuncia di origine cinese perché è un kanji inventato in Giappone.

  6. Quarta riga dove c’è scritto このあいだは: “Tasukete itada ite” non lo sento nell’audio… ma passa direttamente a “arigatou gozaimasu”.
    Riga successiva: dopo “Kame-san” sento “kai”.
    Ottava riga: manca “he” nel roomaji.
    Undicesima riga: nel roomaji è “hikari” no “ikari”

    Nona riga a partire dalla fine dove c’è scritto しゅじん ti sei dimenticato una “n” nel roomaji.
    Settima riga a partire da sotto: hai scritto “ha” nel roomaji a posto di “he”; “Subarashii” nell’audio non c’è, ma dopo “he to” passa a “gochisou” etc.
    Sesta riga da sotto: nel roomaji vicino dove c’è scritto “ongaku” è “yoi” no “ii”
    Ultima riga: è “Iwareru”

    Scusa la pignoleria 😛 XD

Fatti sentire!

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