Veniamo al 2° post di esercizi per facilitarvi lo studio del katakana…

L’immagine sotto vi riporta l’ordine dei tratti… sembra assurdo, ma vedrete che rispettarlo facilita la scrittura. Signori ecco a voi…

La “KA-gyou”, ovvero カ行
KA KI KU KE KO
カ キ ク ケ コ

Vi ricordo gli esercizi da fare:

1. Provate a leggere queste righe da sinistra a destra e da destra a sinistra! Se vi riesce bene, cercate di aumentare la velocità

2. Quando sarete abbastanza bravi e veloci (non dei fulmini, deve essere un normale ritmo di lettura) provate a leggere anche in verticale, dall’alto in basso e dal basso verso l’alto le varie colonne.

Avrete certamente capito il metodo che vi sto proponendo e sarete in grado di esercitarvi da soli, per cui riduco il numero di righe proposte, ma introduco un altro esercizio, che chiameremo “esercizio misto”.

Ordine rispettato:

カキクケコ
クケコケキ
コカキクケ
キクケコカ
ケコカキク

Ordine non rispettato:

カコケクキ
キカケクコ
ケキクカコ
コケクキカ
クカコキケ

Combinazioni di 10 kana:

キカケカコキクコケク
ケクコケクカココキカ
コカケクキカケクカコ
キカキキケキコカケキ
コクキキカケキコカコ
カケカコクキカカケコ
コカクケコカクキカキ
コケコカコカキコクキ
クカカコケカケキケコ
クカキキクコカケコカ

Esercizio misto! Combinazioni di 10 segni di ア行 A-gyou e カ行 KA-gyou:

ク カ キ イ カ エ ケ イ コ ウ

コ オ カ エ ウ コ イ ク キ ア

カ カ オ エ ク ウ キ イ カ ア

ケ ア ク コ ウ ケ イ キ コ オ

ケ ク ウ カ イ オ コ エ キ ア

+++

Parole composte solo da kana della A-gyou e della KA-gyou:
Sforzatevi di capire come la pronuncia nella lingua straniera viene riportata in giapponese (ovviamente se la parola viene, come in genere accade, da una lingua straniera).
Fate attenzione alle vocali piccoline! Se non sapete che cosa sono, controllate qui! (-_^)

*Se la “alternativa” tra parentesi è un kanji, significa che non si usa quasi mai la scrittura in kanji per quella parola e si preferisce il katakana (kanji non “ufficiali” o troppo/inutilmente complessi per parole, in genere, molto brevi).

Kana (alternativa) – Significato; provenienza
ケーキ - torta; eng. cake
オーケー – OK
エコー - eco; eng. echo
エコカー – auto ecologica; eng. eco-car
エアカーゴ – aereo per trasporto merci eng. air cargo
コイ(鯉) – carpa
ケガ(怪我) – ferita

じゃあ、またな

Jaa, mata na (Be’, alla prossima, ok?!)

13 thoughts on “Imparare il katakana: la カ行

  1. Perchè le parole 鯉 carpa e 怪我 lite
    che compaiono scritti in kanji (quindi sono di origine giapponese, presumo soprattutto carpa!)
    sono stati scritti con i katakana? Non andrebbero scritti in hiragana?

    p.s.: grazie per le lezioni le trovo utilissime e sto imparando =)

    1. Devi scusarmi ma kega no vuol dire lite. Prima avevo scritto kenka, poi accorgendomi che c’era la N ho cambiato la parola in kega, però non ho cambiato la definizione!!
      Comunque, kega, ferita, usa dei kanji letti con pronunce d’origine cinese, carpa invece è letto con pronuncia di origine giapponese. Usano spesso il katakana perchè parole semplici con kanji così complessi sono spesso scritte in katakana. Inoltre va aggiunto che non ci sono regole fisse per scrivere in kana, hiragana o katakana, parole con kanji molto complessi, ma anche che il katakana sostituisce meglio i kanji perché permette di capire subito dove inizia e finisce la parola (a sinistra e destra della parola ci sarà di solito altro hiragana, se la scrivessi in hiragana farei fatica a distinguerla da quel che precede/segue).

  2. Salve! Innanzitutto volevo ringraziarti per il bellissimo corso di giapponese che hai costruito su questo sito, lo trovo veramente utile mentre seguo anche i corsi all’università, di tanto in tanto vengo a farmi dei giri qui per ripetere, soprattutto i kanji. Complimenti davvero per il tuo lavoro! ^^
    Volevo solo segnalarti una cosa che riguarda l’ordine di scrittura del kana KA. Durante i corsi di giapponese all’università, quando ci hanno fatto studiare i katakana, la lettrice ci ha detto che l’ordine dei segni del KA è stato invertito (pensa che persino lei stessa si imbrogliava perché a scuola in Giappone fino a qualche anno fa lo insegnavano così come l’hai scritto tu, ed è da pochi anni ormai che il KA katakana si scrive coi segni al contrario): viene prima l’harai (il segno che dall’alto taglia verso il basso) e poi l’hane (il tratto costituito dalla linea orizzontale + la linea verticale + il ritorno in basso). Lo si può vedere sul libro “Introduzione alla scrittura giapponese” pubblicato dalla Hoepli 😉 Spero di non essere stata fuori luogo e ti ringrazio molto davvero per il tuo incredibile lavoro. Continuo a seguirti con passione e interesse ^^

    1. Non lo sei, assolutamente, è una curiosità davvero interessante. L’ordine dei tratti qui è ottenuto da un font, il kanji stroke order, usato in un sito che ne colora i tratti… O così ho capito.
      Ad ogni modo come dico sempre l’ordine dei tratti, di kanji e kana, serve solo per due cose:
      – calligrafia comprensibile anche se molto veloce
      – ricerche su dizionari di kanji
      Nei corsi non si parla delle ragioni e si insiste sull’ordine dei tratti, conoscerne il numero a memoria, i l radicale ufficiale…

      Frequentando a Milano per diletto e poi a Venezia la magistrale, mi sono reso ben conto di tutto ciò.

      Ma perché non chiedersi/dire agli studenti a che serve tutto ciò? Perché i prof fanno così i “fiscali”?

      Secondo me perché i nostri prof universitari spesso sono ortodossi (perché anziani …o perché giovani e quindi desiderosi di esser presi sul serio) e perché i madrelingua giapponesi (ho chiesto a 4 sensei finora dell’importanza dell’ordine dei tratti e non ho avuto una risposta decente… Nessuno ci aveva mai veramente pensato! Al più dicevano “si fa così” e “il carattere è più bello” 😢😰😱 ) sono abituati a seguire le istruzioni pedissequamente senza ragionare sul perché.

      La verità è che a noi stranieri serve solo usare sempre lo stesso ordine di scrittura per facilitare la memorizzazione, cercando di imitare la giusta forma… Ma quale ordine, di per sé non ha nessuna importanza.

      Cambiare l’ordine per il katakana e non per l’hiragana, quasi identico, è una mossa non solo inutile ma dannosa a mio parere: fa fare solo confusione.

      Insomma in conclusione lascerei tutto com’è e consiglierei anche a te di fare altrettanto… Salvo che durante le verifiche(?)

      1. E infatti mi è sembrato un po’ strana la questione dell’inversione dei tratti tra KA katakana e KA hiragana… Bah… E che lo hanno volutamente cambiato pochi anni fa!
        In ogni caso sono del tuo stesso avviso… Appena riprendo i corsi però voglio provare a chiedere ai miei sensei questa cosa.
        Nonostante tutta la complessità che ci mettono dietro rimane comunque la scrittura più affascinante che ci sia. Dal mio punto di vista è divertente. ^^
        Grazie assai per la risposta 🙂

  3. Ciao!! Premetto che sono da poco alle prese con questa affascinante lingua..
    Ho studiato l’hiragana e mi sto approcciando al katakana e mi sorge un dubbio (magari è una cavolata o magari ho saltato qualche perla importante nelle pagine precedenti – a proposito, è fatto benissimo questo sito ^_^ ):
    ma “koi” quindi ha due significati diversi in base al sillabario che uso?
    in hiragana こい vuol dire “amore” (romantico).. e in katakana コイ invece carpa??
    -help-
    Ciaoooooo!!!

    1. Di solito koi, amore romantico, si scrive 恋 (koi). Lo scrivi in hiragana solo se non conosci ancora il kanji.
      Carpa invece si scrive 鯉 , ma se non conosci ancora il kanji puoi scriverlo in kana: コイ (katakana) o こい (hiragana).

      Le parole non cambiano significato a seconda di come le scrivi. Il katakana però è usato di preferenza per parole di origine straniera, per le onomatopee e, a volte, per parole “normali” che però vuoi evidenziare oppure che andrebbero scritte con kanji molto difficili, che preferisci evitare.
      Se scrivo la parola “cosa” (mono) posso quindi scrivere 物 (mono), もの (mono) o モノ (mono; in questo caso risalta nel testo come se avessi usato il MAIUSCOLO!). E’ una scelta dell’autore.

Fatti sentire!

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