Quest’immagine di Moyashimon ci aiuta molto perché contiene un esempio per ciascuno dei “tipi di verbi in suru” di cui dobbiamo parlare: 通用する (tsuuyou suru) e 信じる (shinjiru).

Come prima cosa vorrei parlare dei verbi che non accettano la forma “sostantivoをsuru” (e riservare al 2° tipo un post a parte), ma penso sia bene fare un discorso un po’ più generale prima, per capire meglio e in modo completo il “rapporto” dei verbi in suru con la particella を wo.

I verbi in suru possono essere transitivi o intransitivi

Nella forma “sostantivo+suru” i verbi in suru possono reggere il complemento oggetto (oppure no), come qualsiasi verbo. Partiamo dai transitivi.

アイスを愛する人 (aisu wo aisuru hito), “Le persone che amano il gelato”/”Chi ama il gelato”
…esempio un po’ eccessivo per via dell’uso di “ai suru” (invece di suki), ma volevo fare un gioco di parole, perdonatemi^^. Perdonate anche l’uso della relativa, ma serve a evitare altri problemi.
Altri esempi di verbi transitivi sono:
勉強する benkyou suru, studiare (es. 日本語を s. giapponese), 注文する chuumon suru, ordinare (es. すしを o. del sushi), 我慢する gaman suru, sopportare (senza/con oggetto: pazientare / 苦しい時期を kurushii jiki wo, s. un periodo difficile; 涙を namida wo, trattenere le lacrime; トイレを trattenersi da(ll’andare in) bagno; 酒を sake wo, evitare l’alcol), 発見する hakken suru, scoprire (生きる意味 ikiru imi wo, s. il significato della vita).

Vediamo ora gli intransitivi.
私と結婚する相手 (watashi to kekkon suru aite), “La persona che si sposerà con me”
…è un esempio di verbo in suru palesemente intransitivo. In pratica non equivale a “sposare una persona” ma a “sposarsi con una persona”, dove “con” è reso da と.
Altri esempi di intransitivi sono 満足する manzoku suru, esser soddisfatto (2位で nii de, accontentarsi del 2° posto), 食事する shokuji suru, mangiare (i.e. pranzare/cenare, senza c. oggetto; 外で soto de, m. fuori), 出発する shuppatsu suru, partire (バイクで p. in moto).

La costruzione “sostantivoをする” alternativa alla classica “sostantivoする”

Ad ogni modo, sia tra i primi che tra i secondi ci sono quelli che “accettano” anche la costruzione “sostantivoをする” oltre a quella “sostantivoする”.

Ehi! Cosa accade allora ai verbi che nella forma “sostantivoする” sono transitivi?! Mi ritrovo ad avere “c.oggettosostantivoする”?! …direte voi.
Decisamente no.
Incredibilmente – vedrete – un verbo intransitivo (non per forza un verbo in suru) a volte può accettare il complemento oggetto (o meglio reggere un complemento con la particella を) anche se nella maggior parte dei casi non lo accetta.
P.e. posso scrivere 学校を出る gakkou wo deru o 雨の中を外出する, ame no naka wo gaishutsu suru… ecc. Insomma, vi accorgerete che la particella を wo, anche se pare semplice, è davvero stramba a volte, però…
Però due particelle を non si possono avere! Anche con un transitivo non deve succedere di averne due.
Ad esempio se ho il verbo transitivo 勉強する benkyou suru, studiare, posso dire:
イタリア語勉強する itariago wo benkyou suru, studiare l’italiano
イタリア語勉強する itariago no benkyou wo suru, studiare l’italiano (=fare studi di italiano)
*nb la costruzione italiana tra parentesi rispecchia la costruzione della frase giapponese

Ah! Capito! Se ho “Aをsostantivoする” e voglio scrivere la forma in “sostantivoをする” allora il precedente complemento oggetto (Aを, nell’esempio di prima イタリア語を itariago wo) perde la particella を e la sostituisce con の (no)! …direte voi.
Decisamente no! Accidenti, perché non state buoni e mi fate finire?! (;  ̄ ₃ ̄) ∠3 Uff!

Ogni verbo fa un po’ come gli pare.
Il risultato, per tutti i verbi intransitivi che possono accettare la particella を tra sostantivo e suru, è che la particella を appare o scompare come venisse sottintesa, ma essendo il verbo intransitivo, a inizio frase non trovo nessun complemento oggetto, resta il complemento che c’era prima.
あなたと結婚(を)する anata TO kekkon (wo) suru, mi sposerò con te
外で食事(を)する soto de shokuji (wo) suru, mangiare fuori
あの人に恋(を)する ano hito ni koi (wo) suru, innamorarsi di quella persona

Nel caso dei verbi transitivi, invece, come visto per benkyou suru ho due costruzioni abbastanza diverse. Passo da “A benkyou suru” a “Abenkyou suru”. Lo stesso vale per molti verbi, ma non tutti! L’uso del の, cioè, lì dove prima avevo を non è automatico.
子供注意する kodomo wo chuui suru, sgridare i bambini
子供注意する kodomo ni chuui wo suru, sgridare i bambini (=fare un rimprovero ai b.)
*nb la costruzione italiana tra parentesi rispecchia la costruzione della frase giapponese

Potete stare tranquilli, comunque: i verbi per i quali la costruzione “Aをsostantivoする” diviene “Aのsostantivoをする” sono decisamente la maggior parte.
Vi consiglio però di fare attenzione ai verbi che vi pare (a torto) si comportino in un modo e invece si comportano in un altro. A volte si fa confusione perché si ha in testa la struttura della frase tradotta in italiano e si cerca di rispecchiarla in giapponese o spesso ci si confonde solo perché ci si convince che le cose stiano in un certo modo.

Per fare un esempio immaginiamo di dover fare delle presentazioni… anzi, immaginiamo di parlarne. Ad esempio si tratta di Tizio che deve presentare Caio all’amico Sempronio.
E’ vero che posso dire “AAA に shoukai wo suru” (presentare ad AAA)… sembra molto simile al caso di “chuui”, no? Vi aspetterete sia uguale a “BBB wo shoukai suru” ma non è così. Possp anche dire “BBBのshoukai wo suru” (presentare BBB …a qualcuno che non è indicato!) ed è questa espressione che equivale a “BBB wo shoukai suru”, NON la precedente!
Difatti la costruzione completa sarebbe “AAA に BBBのshoukai wo suru”, ma per qualche motivo ho eliminato BBB. Ad esempio potrei avere una relativa scritta così:
“AAA に shoukai wo shita BBB” (BBB che ho presentato ad AAA)
Se non presto attenzione e credo ad una costruzione tipo quella di “chuui” vista prima, potrei ritrovarmi a tradurre “BBB che (mi) ha presentato AAA”… brutto errore, no?

Lo so, lo so, lo so. È un casino. È vero…, o meglio, sembra un casino.
Però, se man mano che imparate una parola, scoprite come si comporta con suru, non sarà un delirio… e tirando le somme vi accorgerete come in realtà è sempre più facile che in italiano. Solo che l’italiano vi viene naturale perché è la vostra lingua, tutto lì.

In sintesi!
Volendo farla breve, senza sviscerare tutto il possibile, possiamo riassumere così:

  1. Sostantivo+suru = verbo in suru (va considerato come una parola unica!)
  2. Complemento_oggettoをsostantivo+suru = verbo in suru con complemento oggetto (cioè se scrivo così è perché il verbo in suru è transitivo).
    Es.: nihongobenkyou+suru (studio giapponese), perché “benkyou suru” è transitivo
  3. Non tutti i verbi in suru sono transitivi ovviamente! Es.: gaishoku suru = mangiar fuori
  4. Molti verbi in suru, ma non tutti, possono essere “spezzati”. Cioè posso usare “suru” come verbo a sé mentre il sostantivo del verbo in suru, seguito da を, diventa ora il complemento oggetto della frase. Es.: benkyousuru
  5. Se prendo il verbo in suru e lo riscrivo nella forma sostantivoをsuru, non posso avere un secondo complemento oggetto all’interno della frase!
    Es.: “nihongobenkyousuru” non va bene! Si scrive “nihongobenkyousuru”
  6. Non sempre “l’ex-complemento_oggetto” (qui “nihongo”) è legato al “nuovo complemento_oggetto” (qui “benkyou”) da の “no”, a volte (con verbi diversi) posso avere una diversa posposizione, cioè, invece di nihongoの, che è complemento di specificazione, posso avere un diverso complemento.
    Es.: “kodomochuui+suru” può essere scritto “kodomochuuisuru”; al posto della particella に “ni” NON posso usare の “no”, “kodomoのchuuiをsuru“.

Il mio consiglio personale è quello d’evitare per quanto possibile la forma sostantivoをsuru. E di imparare sempre – facendo molta attenzione – quali posposizioni regge il verbo in suru che state studiando. Ad esempio è molto importante sapere che la costruzione corretta è “personaとkekkon suru” (a noi viene naturale “personakekkon suru” per dire “sposare una persona”, ma sarebbe un brutto errore usare “wo” invece di “to”).
Allora, se bastava questo – direte voi – potevi evitarci tutto questo discorso, no?!
No, perché ci sarà sempre qualcuno che userà questa costruzione (non è rara!) e voi dovrete capire che significa.

6 thoughts on “JLPT livello N5 – Grammatica – Particolarità dei verbi in suru

  1. non mi scoraggio solo perché cerco di ricordarmi che casino fu con i verbi italiani… -are -ere -ire, tanti tempi, irregolarità, eccezioni… Se ho imparato quelli ed ero solo un bambino, adesso che sono adulto dovrò per forza essere in grado di imparare questi verbi giapponesi! 🙂

    E poi potrebbe anndare peggio, potrebbe piover… ehm, voolevo dire: poteva essere il tedesco! XD

    1. Bravo, questo è lo spirito giusto! XD

      Comunque non è poi questo delirio. Volendo farla breve, senza sviscerare tutto il possibile, possiamo fermarci a queste poche frasi:

      1. sostantivo+suru = verbo in suru (considerato parola unica!)
      2. complemento_oggettoをsostantivo+suru = verbo in suru con complemento oggetto (cioè verbo in suru è transitivo). Es.: nihongoをbenkyou+suru (studio giapponese)
      3. non tutti i verbi in suru sono transitivi
      4. molti verbi in suru, ma non tutti, possono essere “spezzati”. Cioè posso usare “suru” come verbo a sé e il sostantivo del verbo in suru, seguito da を, diviene il complemento oggetto della frase. Es.: benkyouをsuru
      5. se perndo il verbo in suru e lo riscrivo nella forma sostantivoをsuru, non posso avere un altro complemento oggetto all’interno della frase(!). Es.: “nihongoをbenkyouをsuru” non va bene, devo scrivere “nihongoのbenkyouをsuru”
      6. non sempre “l’ex-complemento_oggetto” (qui “nihongo”) è legato al “nuovo complemento_oggetto” da の “no”, a volte posso avere una diversa posposizione, cioè, invece di nihongoの complemento di specificazione, posso avere un diverso complemento. Es.: “kodomoをchuui+suru” può essere scritto “kodonoにchuuiをsuru” e al posto di に “ni” NON posso usare の “no”, “kodomoのchuuiをsuru“.
  2. こんにちは、il giapponese è una lingua difficile (^_^;)per questo mi impegnerò, una domanda, si può dire così o scrivere: 日本語に勉強をする.
    Mi sembra che la frase suona bene
    (汗)

      1. E se aggiungessi 僕に日本語を勉強する。
        Così va bene? Un’altra domanda, come fanno i giapponesi a capire il soggetto senza nominarlo (sottointeso)? Sono curioso, il giapponese non ha le coniugazioni dei verbi con i pronomi… その返信、ありがとう…

        1. Cosa dovrebbe essere “boku ni”?
          Comunque la frase è sbagliata, perché il verbo studiare può avere una persona solo come soggetto… non può essere “studiare a me” (boku ni di solito suonerà come “a me”).

          Il soggetto sottinteso…
          Se un ragazzo si presenta a sua madre con i libri sottobraccio e dice
          heya ni itte benkyou suru ne
          significherà per forza
          IO vado in camera e studio
          non può certo significare
          “tu vai in camera e studi”, giusto?
          Questo vuol dire “capire il soggetto dal contesto”.

          p.s. henshin (wo) arigatou
          più cortese
          go-henshin (wo) arigatou gozaimasu

Fatti sentire!

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