Tokyo B-grade gourmet

Uova, banana, salame, kiwi, gelato e… due chicchi di caffè sopra un altrimenti perfetto ramen. Come si fa a non amare il coffee ramen e i giapponesi tutti?

Il coffe ramen è la specialità della casa al locale “Aroma” di Tokyo e potete assaggiarlo per la modica cifra di… 700 yen (ca. 7 euro). Se riescono a non fallire prima del mio prossimo viaggio, devo farci un salto per vedere di persona questa follia.

E voi, per curiosità, avreste il coraggio di assaggiare una cosa del genere? In fondo se riescono a venderla e a farne il piatto della casa, non deve essere immangiabile, giusto? Che ne pensate?

Un po’ per scherzo e un po’ sul serio, ma eccovi i dati del locale:
2-19-16 Takara-machi, Katsushika-ku, h.11-21, chiuso Giovedì e Domenica

+81 (0) 3 3694 9156

36 thoughts on “Stranezze giapponesi (1) – Ramen (?!)

  1. No! Non ce la potrei fare! Ho già difficoltà a mangiare il ramen normale, questo proprio non mi attira! Soprattutto non capisco come fare ad accostare frutta con uovo, due chicchi di caffè e gelato e salame!! U_U
    Se non fallisce e ci andrai, fammi sapere! >_<

  2. io vorrei provarlo… certo con un po’ di timore perchè non sono sicura mi possa piacere ma ci proverei… del resto non è la prima stranezza etica di cui sento parlare… dopo aver provato certe cose orribili (o anche solo dopo aver sentito parlare di altre cose) mi chiedo se i gusti non si formino in base a ciò che si mangia fin da piccoli…

    1. >> mi chiedo se i gusti non si formino in base a ciò che si mangia fin da piccoli

      Sicuramente è così! Altrimenti non si spiega come tanti inglesi e americani siano sopravvissuti alla propria cucina! XDDD

  3. Vi stupirò… Io ci andrò, giuro… e ordinerò un “coffee ramen”. Così: “mi scusi, mi porta un coffee ramen? Ah, il gelato e la frutta me li mette a parte in una tazza? I chicchi di caffé? No, quelli li levo da solo grazie! (Ok lo ammetto, il coraggio culinario non fa parte di me XD)

    Alla fine sono dell’idea di Giuseppe… sushi, sushi, sushi. Be’, c’è anche molto altro, ma comunque gli ultimi 700 yen in tasca sarebbero sempre sprecati per un simile piatto di ramen, quando posso prendermi 14 pezzi di sushi al kappazushi o ben 2 super-donburi al sukiya o…. ommioddio ora voglio tornare in Giappone (XD)

    1. Devo ammettere che non sono molto coraggiosa o propensa a provare piatti nuovi e risultati di esperimenti specie se questi includono troppi sapori o ingredienti diversi tra loro. Sarò strana ma sono dell’idea che un piatto ideale non debba contenere troppi ingredienti. Nonostante io ami il Giappone ci sono delle cose tipo le mie, tra l’altro “personali”, abitudini culinarie a cui non riesco a rinunciare…. E non credo si tratti di “gusti che si formano sin da piccoli” perchè ci sono cose che da piccola mangiavo e che adesso non mangio più e cose che da piccola non volevo mangiare e di cui ora ne vado matta invece.

      A questo punto mi affiderei a un tradizionale sushi, sashimi o qualcosa di più riconoscibile dove i sapori non sono troppi. Come si fa a mescolare il sapore dolce e morbido della banana con l’asprognolo-dolce del kiwi al salato del salame?? Il gelato sul raamen con il chicco e l’aroma del caffè sull’uovo?
      Ok… io passo! 😀

      1. sì anche io ho cambiato tanti gusti rispetto a quando ero piccola o mia mamma per esempio li ha cambiati dopo la gravidanza (alcune cose ora le piacciono che prima no e viceversa). ma credo che in alcune nazioni tutti mangiano piccantissimo o in altre si mescolano ingredienti tra loro in un modo strano perchè visto che tutti mangiano così e preparano da mangiare così ai figli e quindi è normale… si sono abituati! Per esempio da come mi hanno descritto il natto… non so se avrei il coraggio di assaggiarlo eppure lì mi sembra abbastanza importante come piatto… oppure ti assicuro che ho mangiato un piatto africano che era davvero vomitevole eppure tutti lo mangiavano con gusto e se la sono presa quando ne ho lasciato una piccolissima parte nel piatto… (e poi sono anche dovuta correre in strada a vomitare…)
        non ho la minima idea di cosa potesse esserci dentro per essere allo stesso tempo di un sapore e una consistenza entrambi schifosi!!!

    2. ah dimenticavo a me i chicchi di caffè piacciono tantissimo… tipo da “sgranocchiare”… mi sono abituata al caffè, diciamo “crudo” (visto che comunque è tostato) perchè mia nonna aveva l’uso di mangiare per digerire il caffè in polvere mischiato allo zucchero e dopo aver cominciato così sono passata direttamente ai chicchi di caffè…. (quando c’è da masticare c’è più gusto!)

  4. Penso abbiate ragione entrambe… cioè, è vero che i gusti cambiano, gravidanze a parte, banalmente i bambini non amano i sapori forti di norma (mio fratello non sopportava la maionese XD)… un esempio classico è il caffé che da piccoli non piace, a chi non lo mangia crudo almeno (Tenshi, crudo?!? °_° Sei la prima che sento usare il caffé come fosse frutta secca XD Certo, se desse più energia del caffè normale sgranocchierei da mattina a sera^^;; ).
    D’altra parte è vero che in molti paesi dove si mangia bene si pensa che, superato il confine faccia tutto schifo… e i sapori altrui siano o troppo forti o troppo sciapi. Insomma è abitudine costruita negli anni.
    Per dirne una, quando venne introdotta la frittura in giappone, del tempura prima (sapevate che è portoghese d’origine?) e del tonkatsu poi, non ebbe nessun successo… troppo “kotteri”, grassa, pesante ecc. quando noi – discorsi calorici a parte – diremmo “ma taci, è una cavolo di cotoletta, non ti uccide mica!” (be’ dipende dalla quantità^^). Qualcosa di simile vale per la salsa worchester (o come cavolo si scrive) che è diventata salsa okonomiyaki / salsa yakisoba / salsa tonkatsu. Insomma, a tutto bisogna farci l’abitudine …o modificarlo per venire incontro alle nostre abitudini.
    Per la cronaca tempura, tonkatsu e salsa ebbero successo solo dopo un cambio di ricetta per “alleggerire” il tutto… almeno stando ai documentari di begin japanology della NHK ^___^

    1. sì credo di aver cominciato presto con il caffè… ho dei ricordi vaghi di quando ero piccola ma che io ricordi ho sempre fatto colazione con latte e caffè… (è vero che magari una sola tazzina al giorno e diluita in una tazzona di latte…) perchè l’orzo, il thè o la cioccolata in tazza nn mi sono mai piaciuti granchè…

      potrebbe essere che dia più energia perchè in questo caso mangi tutto il chicco e non è solo un infuso nell’acqua bollente (alla fine non scioglierai mai tutta la caffeina presente e penso che il fatto che il caffè americano contenga più caffeina di quello espresso ne sia una bella prova!) ma io posso confermare che il caffè da un effetto di assuefazione… quanto più ne prendi meno fa effetto… studiavo per un esame noiosissimo (e anche super deprimente per alcune ragioni) e proprio non ce la potevo fare… ho cominciato a prendere sempre più caffè, sempre e sempre di più alla fine ne prendevo circa 10 al giorno e mi addormentavo sempre più di frequente… infatti ora sto cercando di ridurre, stavo anche pensando di andare al decaffeinato visto che per lo più lo bevo solo perchè mi piace (per l’energia ho trovato che le vitamine B e il ferro sono spettacolari, soprattutto visto che sono carente di entrambi).

      beh i giapponesi in particolare.
      da alcuni articoli che ho letto (purtroppo però non te li so citare) mi sono fatta l’idea che in una certa misura siano anche timorosi di assaggiare una cucina straniera…

      sì, io sapevo che tempura è una parola portoghese… come anche namae è derivata… probabilmente anche cha (visto che la parola cinese è proprio TE) a meno che non siano i portoghesi ad aver copiato dai giapponesi…
      inoltre so che ci sono dei tratti somatici/genetici in comune tra i giapponesi e gli indios sudamericani ma ancora non sono riuscita a trovare una fonte chiara che spiegasse il perchè…

      la worchester è solo un componente della salsa okonomiyaki vero? e per quanto riguarda yakisoba e tonkatsu sono solo sinonimi?

      1. Diciamo che i giapponesi amano esaltare la propria cucina, ma poi in realtà prelevano dalle cucine di tutto il mondo… e personalizzano. Perfino il sushi, stando agli stessi documentari, nasce in effetti in Cina …come “idea di pesce non cotto su riso”… ma è una storia lunga, era un modo per conservare il pesce, il riso poi si buttava, ecc. L’idea fu ripresa dicendosi “perché buttare il riso?” e si iniziò a servirlo come “snack” sulle bancarelle di fronte al porto.

        Non sono sicuro d’aver inteso sul té, ma certo, il kanji deriva dal cinese e da lì è stato importato il prodotto… anche la pronuncia “cha” è uguale in cinese (in giapponese ho anche la pronuncia “sa”, sempre on’yomi, ma non so da dove arrivi).
        Invece namae non è derivata dal portoghese… solita falsa conoscenza internettiana, temo, dovuta alla somiglianza con l’inglese “name”. In realtà deriva da na+mae (mae era suffisso onorifico che ritroviamo ancora in certe parole, come omae, temae, demae…). “Na” che già da solo significa “nome” invece sembra origini da “ne” una pronuncia del kanji di “oto”, suono, perché con un suono si veniva chiamati.

        Le tre salse che citavo sono identiche secondo me, anche se i produttori dicono diversamente e tutte partono dalla salsa worchester, sì, modificandola in modo diverso (dicono)… possiamo immaginare la addolciscano un po’, aggiungano salsa di soia… le solite cose che fanno con qualunque cibo straniero… compreso il kitkat che esiste alla salsa di soia! XDDD

        10 caffè al giorno sono troppi, smetti, davvero… (゚´Д`゚)

  5. Io del caffè apprezzo solo l’aroma XD non lo “mangiavo” o bevevo da piccola, non lo “mangio” o lo bevo adesso. Adoravo maionese e ketchup… ora sinceramente mi dimentico pure della loro esistenza XD mentre non mi piacevano molto le verdure che adesso sono il mio pane quotidiano XD (vedi come son cambiata negli anni). Mi sa che è un pò questione di gusti, abitudini e a quali cose ciascuno preferisce dare priorità nella propria dieta 🙂
    Non ho mai criticato o “pensato male” di nessun’altro tipo di cucina (tipo dire “ah la mia è meglio perciò le altre non vanno bene”) perchè comprendo che che ci sono davvero infiniti tipi di piatti e a seconda di cultura e tradizione, sapore e abitudine una cosa può risultare appetitosa ad uno ma può non esserlo per un’altra. E questo può succedere non solo tra culture differenti ma anche all’interno della stessa tradizione culinaria. Ad esempio da noi molti preferiscono mangiare alcune pietanze fritte anzichè arrostite o cotte a vapore o grigliate perchè magari ha più gusto, sapore. Io invece per esempio la frittura non la reggo, mi sembra troppo pesante come sapore e opto sempre per qualcosa tipo a vapore, arrostito, rosolato o grigliato.
    Dipende tutto da palato a palato XD

    Ad ogni modo ho spesso letto di come la cucina giapponese sia una tra le più salutari al mondo, io penso che lo sia solo se mantiene i suoi connotati tradizionali e non si faccia influenzare dalla cucina occidentale. Perchè ci sono molte cose che con l’influenza occidentale sono cambiate. Ad esempio ho visto che la loro colazione tradizionale non è poi così assurda (il fatto che ci sia pesce, zuppa, riso,uova) anche se magari a noi, abituati a latte caffè e cappuccino può sembrare strano se non disgustoso il pesce a colazione. Però sono proteine e proprietà equivalenti a un pranzo completo che ti danno energia sufficiente per stare in piedi una giornata se devi lavorare molto come fanno loro. Ora magari i ragazzi si lasciano andare di più a dolci, caffè, hamburger, patatine e cose tipiche occidentali ma di per se, a mio parere, se mantengono la loro tradizionalità, davvero la cucina giapponese potrebbe essere una tra le più salutari come dicono, più che altro per combinazione di ingredienti tra loro.

    Ma anche qui è una questione di abitudini ai gusti…. io alla pasta ad esempio non ci rinuncio a meno che non si tratti di doverci rinunciare per via del riso, piatto di cui sono davvero innamorata XD

    1. E’ vero, la cucina tradizionale è molto salutare (o non vivrebbero tanto, senza ingrassare e senza perdere i capelli), ma di norma povera di carne e ciò, checché ne dicano i vegetariani, è grave. Incidentalmente, parlando di carne, anche lo yakiniku è un piatto straniero (coreano).
      Le contaminazioni …o meglio, lo youshoku (cioè “cibi occidentali rivisitati dai giapponesi”) è spesso interessante come cucina e se il sushi fa benissimo, un tonkatsu ogni tanto non è il male in terra… tanto per variare un po’.
      Certo, c’è modo e modo anche con la carne e se un katsudon è eccessivo (quanto a calorie^^), magari un sukiyaki va benissimo (anche se il portafogli ne soffrirà^^).

      Una curiosità sul tuo amato riso è che non è un piatto in Giappone. E’ più “il pane della cucina giapponese tradizionale”, accompagna il resto e di per sé ha poco sapore (il vero riso giapponese bianco per noi è ai limiti dell’immangiabilità). E’ stato lo youshoku a rendere il riso un vero piatto (curry rice e omurice sono degli esempi).

      p.s. è venuto fuori un thread bellissimo, grazie ragazze ^____^

      1. Infatti quando intendevo riso come piatto volevo dire come “pane” perchè anche io ho l’abitudine di mangiare molto a base di riso, accompagnarmi con riso i piatti, insalatine, il riso cotto a vapore lo adoro 😀
        Per quanto riguarda le proteine, è vero che la loro cucina tradizionale non prevede molta carne ma semplicemente perchè le proteine vengono prese dalla soia una vera e propria fonte di proteine che mangiano davvero tanto.
        Una citazione da un libro che ho letto la definisce come “la proteina che viene dai campi”. Poi ci sono le uova che hanno proteine, cereali, alcune alghe, e se non ricordo male le cozze o alcuni tipi di pesce oltre che alla frutta secca e alle verdure di foglia molto verde, sono tutti ottimi sostitutivi della carne e più digeribili. Quindi non so quanto la loro cucina sia davvero carente riguardo al valore proteico, poi i loro abbinamenti di cibo mi han dato modo di vedere quanto siano tutto sommato bilanciati (senza mettere in conto il coffee ramen che non so quanto bilanciato possa essere, anzi! U_U mi sembra troppo…… sbilanciato)

        Altra curiosità che una volta ho letto è: un piatto per essere bilanciato lo si vede anche nei colori: deve avere qualcosa di bianco, di rosso, di nero, di verde e di giallo! 😛 Piccola curiosità che condivido 🙂

        1. Probabilmente siamo O.T. qui, comunque facciamo attenzione che non tutte le proteine sono uguali! In particolare, le proteine della soia non sono “complete” come quelle della carne….
          L’apporto proteico nella dieta giapponese è dato sopratutto dal pesce (cosa eccellente) 😛

  6. volevo chiedere scusa a Kaze se mi sono sbagliata e non sono andata in un commento nuovo… io uso sempre il riquadro in basso quindi non capisco perchè ha fatto rispondi… 本当にごめんなさい (si scrive anche:御免なさい?)

    @sakura alla frittura cerco di rinunciare per questioni caloriche/salutari ma le cose fritte mi piacciono tutte… fortunatamente però per me è una grossissima scocciatura rispetto ad altri tipi di cotture che si fanno più facilmente (anche perchè ho degli elettrodomestici fantastici) quindi mangio poche cose fritte anche per questo… la pasta non è che mi piaccia tanto e la maggior parte delle volte la faccio solo perchè è sbrigativa o perchè non ho in mente facili alternative per non mangiare sempre proteine…
    il riso non l’ho mangiato per lungo tempo… ogni volta che provo una ricetta italiana non mi piace per niente… ovviamente nei ristoranti orientali è sempre ottimo… ultimamente ho imparato a fare il riso alla cantonese (perdonatemi se è cinese….) e il pollo all’ananas (non ho idea della sua origine) accompagnato da riso e così è molto più buono… in ogni caso ho scoperto che preferirei accompagnare il secondo da riso in bianco piuttosto che da pane o suoi derivati quindi credo che comincerò a farlo di più (tra l’altro sempre con quell’elettrodomestico, simile a quelli che si vedono negli anime che fa tutto da solo e quando suona il riso e pronto e già senza acqua)

    1. Più che provare una ricetta italiana da un libro, di solito mi piace cimentarmi nelle mie ricette e creare il mio piatto di riso secondo il mio personale gusto e ne faccio diverse varianti, usando diversi tipi di verdure tipo pomodoro, zucchine, spinaci, carote…. sono abbastanza facili e veloci da fare e le trovo anche molto saporite 😀
      Poi mi piace molto il riso a vapore con verdure a vapore e farne un’insalata oppure con l’avocado! Altro alimento molto proteico e ricco di molte proprietà benefiche 😀
      Adoro l’avocado, benedizioni a chi l’ha scoperto!
      Altra cosa che mi piace cucinarmi sono le arepas con le verdure ma non sto qui a parlarne perchè è una cosa tipica sudamericana e quindi Off Topic! 😀 Pardon!

  7. Non preoccuparti Tenshi, non è una regola da osservare, cerca solo di mantenere leggibile i commenti (alla 3a 4a risposta il commento diventa stretto stretto, si allunga e si legge scomodamente) per il resto non importa…
    Ah, se te ne accorgi in tempo e stai ancora scrivendo, cliccando “cancella risposta” a destra, sopra l’editor del commento, quel che stai scrivendo NON viene cancellato, diventa un nuovo commento a parte e non più una risposta al precedente (fai una prova, non sono certo sia un’opzione possibile per tutti e non solo per me^^)

    Al resto risponderà Sakura, perciò io mi fermo qui ^__^

    Vi faccio un’altra domanda… siccome si sa poco della cucina giapponese (quella vera)… parlano tutti solo di sushi e sashimi (-_-).
    Quali pensate siano i piatti tradizionali davvero pessimi o troppo strambi da provare? (hint: ce ne sono eccome XD)

  8. Il ramen della foto forse forse lo assaggerei. Non ho problemi con il cibo e dovunque nel mondo mi sono sempre trovata bene con la cucina locale. Detto questo, i miei ultimi 700 yen li spenderei sicuramente in sushi!

    Le cose che in Giappone mi hanno messo più alla prova sono sicuramente state le furai inago, o cavallette fritte, che non ho avuto lo stomaco di assaggiare, e il kushi rebaa, o spiedini di fegato, che vendevano a un matsuri. In questi casi non ce l’ho proprio fatta!

    Un cibo che invece piace ai giapponesi, ma che invece io proprio non sopporto, è l’anguilla: credo che sia uno dei piatti più comuni e a buon mercato, ma la consistenza è troppo gommosa! Mi ricorda una big bubble che ha esaurito il sapore…

    Per finire un cibo che non assaggerei mai e poi mai è certamente il fugu. So bene che i cuochi specializzzati nel cucinare il pesce palla sono bravissimi, ma… non si sa mai! 🙂

  9. @Kaze, sì cancella risposta funziona..
    @Elisa225 concordo con te su quasi tutto… Penso che probabilmente se in tanti posti mangiano gli “insetti” vuol dire che non devono fare proprio schifo… ma se qualcosa ha la forma che non mi piace, tipo la cavalletta, non avrei mai il coraggio di mangiarlo… diverso per il fegato, lo potrei assaggiare visto che l’ho mangiato in Italia ma la sua consistenza almeno qui non mi è piaciuta… in Brasile ho mangiato dei cuori di pollo alla griglia… era buio e non sapevo cos’era… mi sono chiesta perchè sentivo un vuoto all’interno di un pezzetto di carne e solo quando mi sono spostata alla luce ho capito…. ovviamente il sushi rimane sempre il numero uno ma fin’ora mi è piaciuto tutto quello che ho assaggiato, anche l’anguilla ma l’ho mangiata sempre nel sushi erano alcuni pezzi di anago ed era anguilla cotta…
    Non penso valga la pena provare il fugu… ci sono tante altre cose buone!!
    Inoltre generalmente non mi piace niente di gelatinoso quindi su alcuni piatti che contengono cose gelatinose sarei molto diffidente (non escludo di provarne un pezzettino minuscolo ma di sicuro non sono piatti che sceglierei).
    inoltre tutti mi hanno detto che i fagioli di soia fermentati (immagino sia il natto) agli occidentali non piace perchè è troppo bavoso e ha un gusto strano…. (c’è chi l’ha paragonato al vomito quindi è un po’ preoccupante…).

  10. allora quello che ho io è un po’ caro ma a volte si trovano ottime offerte negli outlet/negozi kasanova o altri… si chiama “100 cuochi” e la marca “max” (è spagnola) è miracoloso per diverse preparazioni tra cui il riso e le frittate… per il primo: basta mettere dentro una quantità di riso (lavato!), una quantità di acqua (deve essere esattamente il doppio del riso) un poco di sale fino (se vuoi, ma se lo usi per accompagnare secondi soprattutto preparati con la salsa di soia… va bene anche senza sale) accendi l’apparecchio e suona quando è pronto.. per tutta la durata non devi fare niente e quando viene fuori non hai bisogno di scolarlo o fare altro… prendi il mestolino e da lì dentro lo passi subito nel piatto…
    1 curiosità: se uno è pigro e non lava il riso… non credo che l’amido di riso sia dannoso ma è stranissimo vedere (ricorda che il riso viene fuori senza acqua…) che quando il riso è cotto si forma ai lati della pentola una pellicola trasparente sottile e un po’ croccantina (simile alle patatine normalmente chiamate “nuvole di gamberi”)

  11. Piatto interessante, ma mi dispiace… nun je ‘a posso fa’!!!
    Io mangio più o meno tutto (poca frutta… quindi questo coffee ramen è bocciato su tutta la linea!! :P), e in generale assaggio volentieri novità, ma è anche vero che per provare qualcosa di nuovo, questo deve avere un aspetto o un odore che non mi faccia del tutto schifo, altrimenti no, grazie!! ^^
    Comunque alla fine sono piuttosto tradizionalista, e amo i sapori semplici e non troppo contaminati, anche se non disdegno cose piccanti/speziate (mio fratello si rifiuta di mangiare tutto quello che cucino io, vista la quantità di peperoncino che adopero!!!). Vabbe’, diciamo che mi piace mangiare, ora lo sapete! 😛
    Però ora, più che sushi, avrei proprio voglia di yakisoba…. mmmmm!!!! 😀

  12. Anti-vegano forse è eccessivo, però trovo la dieta vegetariana/vegana “inutilmente complicata”… Nel senso che predisporre un piano di alimentazione vegano che sia correttamente bilanciato dal punto di vista calorico e nutrizionale è così complicato, che chi ne possiede le conoscenze può tranquillamente godersi la normale “dieta mediterranea” (che pure è prevalentemente vegetale, al contrario di come si pensa solitamente) con meno stress, più gusto e stessa salute!
    Tanto per dirne una, per rendere le proteine della soia (in generale, dei legumi) “equivalenti” a quelle della carne, occorre associarle ai cereali… Il tipico piatto di pasta e fagioli, o la zuppa di miso per restare in tema 🙂
    Però i legumi CONTENGONO proteine, ma sono principalmente carboidrati anche loro… Per cui è facilissimo preparare paste e fagioli da 700-800 Cal a piatto 😛
    Insomma, non è cosa che si possa improvvisare!

  13. Che bello, si parla di cucina e posso solo leggere! sono un amante della cucina(mi piace cucinare) ma non ho mai avuto la possibiltà di andare altrove e a casa a parte il riso al curry (da solo e con lo stufato) non ho potuto preparare altro di giapponese(nè moglie nè figli mangerebbero altri piatti aldifuori dei classici nostrani) .
    Cioè piatti internazionali ma soprattutto italiani quanti ne volete ma mi fermo all’Europa.
    faccio una domanda provocatoria:
    se mangiamo prima il ramen, poi le uova con il salame e come dolce il kiwi con il gelato dite che non va bene? ( a parte il gelato che si scioglie, naturalmente), diavolo, abbiamo anche il caffè!

    1. Mi sa che hai scoperto da dove hanno preso l’idea… prendiamo un pasto normale …e sbattiamo tutto insieme come fosse uno yaminabe (uno stufato preparato per gioco al buio (yami) mettendo dentro “ingredienti segreti”… cioccolato compreso XD).

  14. Ciao Riccardo! Commento qui perché sinceramente non ho trovato altro posto inerente dove porre la domanda (se dovessi già aver risposto in un thread o ad un commento, mi va benissimo il link).
    Ipotizzando che volessi acquistare prodotti direttamente dal Giappone, a parte Amazon.jp, ne conosci altri? Sono già a conoscenza dell’esistenza di siti italiani che importano e rivendono, ma trovo sempre che i prezzi siano esagerati e molte volte non hanno una buona varietà di prodotti (se invece tu ne conosci, sarei felicissimo di ricredermi).
    Ti ringrazio della risposta e mi scuso ancora per l’off topic

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