Ci sono kanji, anche molto semplici, per i quali tutti si sono chiesti… “Ma come mai…?”

Il primo esempio che mi è venuto in mente è proprio questo, il semplicissimo verbo “prendere”, ovvero 取る toru. Perché questo kanji contiene una componente che sembra del tutto identica a 耳 mimi, ovvero “orecchio”?

La spiegazione che vi darò …come la maggior parte delle cose che dirò in tema, è presa (direttamente o per interposta persona) dagli scritti di Shizuka Shirakawa, forse il più importante e autorevole studioso di kanji e di etimologia dei kanji.
Questa spiegazione, dicevo, è quel che mi ha fatto pensare a questa rubrica Horror kanji.

Il motivo è semplice e si ritrova nel fumetto in alto. Come vedete la parte sinistra del kanji rappresenta davvero un orecchio, non sono avvenuti, cioè, dei cambiamenti tali, nella forma del kanji, da farci credere che la parte di sinistra sia un orecchio, ma sia invece la trasformazione d’un disegno diverso, in origine, da quello di orecchio.
Vorrei che questa cosa fosse chiara, perché ritorna spesso con l’etimologia… Prendete il kanji di “suono”, 音 (oto, ne; on, in). Sembra composto dal kanji 立 del verbo 立つ (tatsu), “essere/alzarsi in piedi” e dal kanji di “giorno”, 日 (hi, ka; nichi, jitsu)… invece origina dallo stesso disegno da cui origina 言 del verbo 言う (iu), “dire”… che evidentemente non ha nulla a che fare con i due kanji detti. Crea confusione? Forse, ma è inevitabile.

Ad ogni modo, veniamo all’etimologia. Alcuni testi preferiscono spiegare questo kanji dicendo che, sì, come nel disegno in alto, ho la rappresentazione di un orecchio e di una mano, ma il riferimento sarebbe il prendere l’orecchio di un animale per controllarlo.

La spiegazione rispecchia un significato secondario del kanji, “prendere il controllo” che ritrovo in parole come 取得 shutoku, acquisizione, o, ancora più interessante, nel particolarissimo verbo 牛耳る gyuujiru (scritto con i kanji di mucca e orecchio, ma che si può scrivere anche 牛取る). È questa la spiegazione che fornisce un altro studioso di kanji, l’americano Henshall.
Il problema però sta nel fatto che non sappiamo se la sfumatura di “controllo” sia all’origine del kanji o sia “venuta dopo” (perché prendere per un orecchio fornisce controllo).

Un’altra spiegazione è quella che ai prigionieri si tagliasse un orecchio (come gli schiavi erano marchiati da noi… insomma una sorta di indelebile marchio per un criminale). Il problema è che pare che più che un marchio simbolo di “cattura” (e quindi di “prendere”) fosse invece una punizione… sempre secondo Henshall.

Ad ogni modo, Shirakawa (che come vi dicevo è più autorevole) ci ricorda invece che esisteva un’antica usanza cinese di prendere l’orecchio (nb dopo averlo tagliato!) di un nemico sconfitto, come prova della vittoria ottenuta (davvero un bel ricordino! Io avrei preso una palla di vetro con la neve sul Colosseo, ma se preferiscono le orecchie… Ehi! de gustibus non est disputandum^^).

4 thoughts on “Etimologia – Horror Kanji (1)

  1. Sono mancato per un po’ ma sono contento di trovare un sacco di cose nuove sul blog; in particolare apprezzo questa mini serie sull’etimologia dei kanji, anche perchè ritengo il modo di scrivere sia componente fondamentale del fascino del giapponese e scoprire la curiosa origine di alcuni di essi da un senso più profondo alla conoscenza della lingua.

Fatti sentire!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.