Alzi la mano chi non conosce il MONTE FUJI…!!!

Di solito ci si riferisce a questo monte con il nome FUJIYAMA (che tra l’altro è un nome molto usato in Italia da -falsi- ristoranti giapponesi) …peccato sia SBAGLIATO!
Potreste chiamarlo “Monte Fuji” e togliervi dall’impiccio, ma già che siamo qui, vediamo perché “Fujiyama” è sbagliato.
In giapponese il nome di questo monte si scrive (富士山), cioè con i kanji di “ricchezza”, “uomo di valore” e “montagna”; la sua pronuncia corretta è FUJISAN.
Sebbene montagna si dica generalmente YAMA, bisogna ricordare che spesso nei composti il kanji può assumere una diversa pronuncia. Difatti “san” è la on’yomi di 山 (il termine “on’yomi” indica la pronuncia di origine cinese che i giapponesi attribuiscono ad un kanji; per saperne di più) …e ovviamente questo “san” non ha niente a che vedere con il suffisso cortese per dire Signore/a (ebbene sì, c’è chi crede che Fuji-san voglia dire Signor Fuji e che i giapponesi chiamino così il loro monte preferito^^).
Tenete presente poi che in Giappone esistono dei (plurale!) monti detti “Fuji-yama”, ma non hanno nulla a che vedere con il nostro maestoso Monte Fuji.

I kanji che ne compongono il nome, come spesso accade per noi occidentali che ci avviciniamo a questa lingua, hanno dei significati molto evocativi. Tuttavia in questo caso uso i kanji citati perché Fuji è un “ateji“. Ciò significa che si tratta di caratteri scelti in base alla loro pronuncia, in modo da rispecchiare il nome originale “Fuji”, preesistente (ovviamente! Il monte era lì da ben prima!^^), all’introduzione dei kanji in Giappone…
Ah, tra parentesi, l’origine del nome Fuji non è affatto chiara. Alcune delle teorie esistenti possono essere così sintetizzate:

  • secondo un’etimologia popolare fuji verrebbe da 不二 (“no” + “due”), nel senso di “senza eguali” o “incomparabile”;
  • per altri deriverebbe da 不尽 (fujin, “no” + “fine”) nel senso di “senza fine”;
  • Un racconto popolare del X secolo “Taketori Monogatari” assegna a Fuji sia l’etimologia di “immortale” (da 不死 fushi, “no” + “morte”) sia quella di “montagna ricca di guerrieri (nb. che ascendono le pendici del monte)”, in quest’ultimo caso spiegando proprio i kanji 富士山;
  • Un erudito giapponese del periodo Edo (1603-1868), Atsutane Hirata, sosteneva che il nome derivasse dalla omonima parola avente il significato di “montagna dalla forma di una spiga di riso”;
  • Un missionario inglese, John Batchelor (1854-1944), riteneva invece che il nome provenisse dalla parola Ainu (aborigeni di Hokkaido) fuchi o huchi (fuoco, vita eterna) o dal nome della Dea Buddista del Fuoco huchi kamui, tesi contestata però dal linguista giapponese Kyousuke Kindaichi (1882-1971) sotto il profilo dell’evoluzione fonetica. L’esito di alcune ricerche sulla localizzazione dei toponimi contenenti la parola fuji suggerisce, d’altra parte, che essa appartenga alla lingua Yamato piuttosto che a quella Ainu;
  • Un toponomastico giapponese, Kanji Kagami, ha osservato, infine, che il nome ha la stessa radice delle parole huji (“glicine”) e niji (“arcobaleno”), poi variate in fuji, il cui significato richiamerebbe la tipica forma curvilinea delle pendici del monte.

Altri nomi giapponesi del Monte Fuji, ormai obsoleti o aulici, si possono talvolta trovare in poesia e sono Fuji-no-yama (ふじの山, “la montagna del Fuji”), Fuji-no-takane (ふじの高嶺, “l’alta vetta del Fuji”), Fuyō-hō (芙蓉峰, “la cima del loto”) e Fu-gaku (富岳 dove gaku 岳 è “monte”).

Alta 3.776m e di origine vulcanica è la montagna più alta del Giappone (il 35esimo di tutto il mondo) nonché uno dei suoi simboli più importanti e amati. Oggigiorno rappresente di certo l’elemento paesaggistico più iconico del Giappone… che è un modo complesso di dire che “vedi una foto del Fuji… e sai subito che si parlerà di Giappone” ^___^

La sua forma è conica e mano a mano che aumenta l’altitudine, aumenta anche la ripidità.
La vetta, innevata per 10 mesi all’anno, è piatta, se vista di profilo, e nasconde un cratere profondo 200 m e del diametro di circa mezzo chilometro, coronato da otto piccole creste. Presso la cima sgorgano due sorgenti, la Kinmei-sun e la Ginmei-sun, considerate sacre al pari dell’intero Fujisan.Il Fujisan è infatti considerato una delle tre montagne sacre del Giappone, insieme al Monte Tateyama e al Monte Hakusan e conta un ampio numero di templi che frastagliano il bordo del cratere.

  • La popolazione aborigena Ainu venera da sempre il grande picco.
  • Gli Shintoisti lo considerano sacro al punto da ritenere doveroso almeno un pellegrinaggio nella vita sulle sue pendici. Inoltre considerano la montagna sacra alla dea Sengen-Sama, la quale rappresenta la natura e a cui è dedicato uno dei templi sulla vetta;
  • La setta dei Fujiko crede che il monte sia un’anima vivente.
  • I Buddisti giapponesi credono infine che Fuji-san sia il cancello per accedere a un altro mondo.

Fotografato da tutte le angolazioni, in qualsiasi stagione e momento del giorno e della notte, dista da Tokyo 100 km ed è visibile dalla metropoli durante limpide giornate.
Per l’esattezza si trova al confine tra le prefetture di Shizuoka e Yamanashi, vicino alla costa sull’Oceano Pacifico dell’isola di Honshu.

Skyscrapers of Shinjuku 2009 January

L’area del vulcano è inclusa nel territorio del Parco Nazionale di Fuji-Hakone-Izu. Alle sue pendici sorgono le tre cittadine di Gotemba ad Est, Fujiyoshida a Nord e Fujinomiya a Sud-Est ed è circondato da cinque laghi: il Lago Kawaguchi, il Lago Yamanaka, il Lago Sai, il Lago Motosu ed il Lago Shoji. Dalle loro rive, come da quelle del vicino Lago Ashi, si può godere di splendide viste del monte.

Il periodo più suggestivo in cui visitarlo è sicuramente la primavera, quando la vetta ancora innevata è incorniciata dai ciliegi in fiore, tanto da far meritare al Monte Fuji la definizione di “Konohana-Sakua”, “ciò che provoca la brillante fioritura dei boccioli”.Il suo cono perfettamente simmetrico viene scalato da più di 100 mila persone all’anno, nonostante il periodo favorevole alla scalata duri solo due mesi: dal 1° luglio al 27 agosto. La scalata tra ottobre e maggio è stata fortemente sconsigliata dato l’accadimento di un gran numero di morti e per i rischi di congelamento (la temperatura ha raggiunto il minimo di -38° nel febbraio 1981). Sette sono i diversi percorsi percorribili per arrivare in cima.La prima persona ad averne scalato la vetta fu un anonimo monaco nel 663. Dopo di lui, migliaia di uomini si avventurarono nell’impresa, le donne invece vi furono ammesse solo a partire dal 19esimo secolo. Il primo Occidentale a scalare il Monte Fuji fu Sir Rutherford Alcock, nel settembre del 1960. La maggior parte dei giapponesi scala la montagna durante la notte per raggiungere la vetta al sorgere del sole. Il sole del mattino si chiama 御来光 “Goraikou”, dove “go” è prefisso onorifico e “raikou” significa “arrivo della luce“.
Curiosamente però un noto detto giapponese suggerisce che chiunque sarebbe uno sciocco a non scalare il monte Fuji, una volta nella vita, ma un pazzo a farlo due volte.

Da sapere infine che questa montagna vulcanica è in realtà formata da tre vulcani diversi, uno sopra l’altro, in quello che i vulcanologi chiamano “stratovulcano”. Dal basso all’alto ci sono: il vulcano Komitake, il Kofuji ed infine il Fuji, il più giovane dei tre. L’attività vulcanica iniziò 600.000 anni fa ed il Fuji è considerato tuttora attivo, anche se a basso rischio di eruzione. Sono storicamente documentate 18 eruzioni a partire dall’anno 800 d.C.mentre l’ultima eruzione documentata risale al 1708, nel periodo Edo, quando l’attuale Tokyo venne ricoperta da uno spesso strato di cenere, e durante la quale si formò un nuovo cratere con un secondo picco, più o meno a metà della sua altezza, chiamato Hoeizan.

Il Fujisan è citatissimo artisticamente (in lettura, pittura, musica…), tra le opere più rinomate ci sono “36  Vedute del Monte Fuji” e successivamente “100 Vedute del Monte Fuji” dell’artista Hokusai Katsushika: una serie di xilografie iniziata nel 1830, tutte raffiguranti il Monte sacro.

Alla base nord-overst della montagna c’è una foresta chiamata Aokigahara. Racconti popolari e leggende raccontano di demoni, fantasmi e folletti infestanti la foresta e nel XIX secolo era uno dei luoghi dove molte famiglie povere abbandonavano i loro componenti troppo giovani o troppo vecchi di cui non potevano più occuparsi. Inoltre Aokigara è il secondo posto al mondo più popolare come luogo in cui suicidarsi (dopo il Golden Gate Bridge di S. Francisco). Dal 1950 più di 500 persone sono morte nella foresta, per lo più suicidi. Tutto ciò insieme alla fitta vegetazione ed alla scarsa accessibilità del luogo crea un aura di sinistro fascino (soprattutto per gli amanti del brivido) che dura da decenni.

E questi ovviamente non sono gli unici fatti riguardanti questo monte, solo i più curiosi…

Qualche altra immagine suggestiva (soprattutto giochi di luce e variazioni di colore)

Mount Fuji from Lake Kawaguchi

(Immagini e testi sono tratti principalmente da Japancoolture e da Wikipedia, ita/eng)

28 thoughts on “Fujiyama? NO! Fujisan!

  1. Da non dimenticare che il 23 Febbraio si festeggia il Monte Fuji Day 😀
    Si è scelto il 23 perchè ricorda molto la parola Fuji san (fu: lettura kun di 2, ji: lettura di 10 e san di 3) quindi 23 anche se poi 23 si dice ni ju san…. ma era una piccola curiosità tutto qui 😀

  2. Complimenti all’autore dell’articolo, ricco di informazioni e curiosità su uno degli scorci paesaggistici a mio parere più affascinanti.

  3. Che bel sito!utilissimissimo!!!complimenti!!!
    io avrei una domanda per chi mi puo’ aiutare…sto facendo la tesi su un autrice russa ed ad un certo punto la protagonista dice “oddio, sono ancora qui…Fujiama”..Sapreste aiutarmi nella traduzione???non credo si riferisca al monte..è vero che è un espressione giapponese per indicar l’ignoranza degli occidentali???scusatemi se mi son intromessa!!Grazie mille un bacio!!

  4. @Rak57 lascio che risponda il proprietario del blog (Kazeatari) che è più esperto… io ho sentito che c’è un’espressione del genere ma non sono sicura di aver capito com’è…
    Grazie a tutti per i commenti.

    1. Tenshi sei gentilissima!!!!!!Grazie mille!!cosi potro’ citarvi nella mia tesi!!=)
      E’ veramente interessante questo blog..ora che l’ho scoperto ci passsero’ spesso..mi piacciono tutte queste curiosita!!grazie mille ancora!!

      1. Grazie!
        comunque ho contattato un’amica giapponese e anche lei non ha mai sentito di un’espressione del genere… ha detto che il monte è un grande simbolo positivo quindi anche se la lettura fujiyama è sbagliata non vi assocerebbe mai un significato così negativo come la nostra ignoranza…
        quindi niente, quello che so io è quello che studio, visto che non sono giapponese (purtroppo), e a volte on-line ci possono essere cose sbagliate…
        in bocca al lupo per la tesi!

  5. Non conosco l’espressione, ma visto che lo dice di sé stessa e che dovrebbe essere un riferimento all’ignoranza, la cosa più probabile è che sia “fuchi no ama” da un modo di dire più lungo, ossia:
    一文不知の尼入道 ”ichimon fuchi no ama nyuudou”
    Letteralmente si riferisce a una donna che si avvia al buddismo come monaca pur senza sapere nulla (nemmeno una parola/carattere = ichimon-fuchi).
    Per questa frase ho trovato questa spiegazione:
    一文不知の尼入道とは、お経なんて一つも知らない人であっても、 人生で一番大事な後世を知っている人は、知者なんだということです。
    …ma c’è da dire che ichimon-fuchi si usa semplicemente per dire totale ignoranza.
    “Fuchi no ama” da solo, si trova, ma “fuchiama” si trova solo su siti in cinese, direi.
    In compenso “fuchiama” in roomaji si trova… ed è anche il nick di alcune persone si twitter… se gli tweetti in giapponese chiedendo una spiegazione, forse ti rispondono^^

    L’unico altro consiglio che posso darti è di chiedere su Jappop (segui il regolamento di sezione però, sennò non avrai risposta^^), dove c’è Musashi, che è molto in gamba… non onnipotente, ma ne sa parecchio^^.

    (^__^)/°”’

  6. Grazie mille..!!purtroppo non so nulla di Giapponese per questo ho chiesto a voi!!Studio russo ed è gia’ una bella impresa!!=) Mi potesti spiegare dove trovo Jappon??’scusami non son pratica di queste cose..=(

    1. Ciao, non so se Kaze vorrà risponderti diversamente comunque ho letto quel messaggio (dopo magari se ho tempo leggo anche tutta la discussione) comunque anche io ho letto qua e là che c’è un’espressione contenente “Fujiyama” che indica l’ignoranza degli occidentali proprio perchè non è corretto per il FUJISAN (che è quello delle foto) Yama è la lettura usuale di 山 (cioè la lettura KUN per montagna) ma che questo monte/vulcano si chiama proprio FUJISAN (bisogna usare la pronuncia ON di 山). In ogni caso magari c’è un po’ di confusione visto che in Giappone ESISTONO MOLTI FUJIYAMA ma sono altri monti, solo omonimi con appunto la pronuncia KUN che è più usata per dire montagna…
      questo è quello che so… (spero di essermi spiegata bene)

      1. nb. mi ero dimenticata、su wiki jap. alla pagina dedicata al vulcano (http://ja.wikipedia.org/wiki/%E5%AF%8C%E5%A3%AB%E5%B1%B1)
        (la trovi subito andando alla pagina italiana e poi cambiando lingua sulla sinistra, ovviamente cliccando 日本語)
        Sebbene non sappia leggere tutta la pagina a fianco ai kanji è indicata la pronuncia ふじさん mentre facendo una ricerca in tutta la pagina per ふじやま dice “nessun risultato trovato”.

  7. Riporto la risposta data lì, peraltro senza leggere la discussione, ma Musashi mi dice che ho detto bene.
    L’articolo, o meglio il suo titolo, partiva dall’errore degli occidentali nella pronuncia (Fujisan e non Fujiyama) del nome comune del monte. Non voleva servire a parlare del “vero nome del monte” né della sua storia… Quanto semmai dell’errore commesso dagli occidentali che non hanno idea che il nome comune sia in effetti un altro. Insomma il fatto che qualcuno pronunci o abbia effettivamente pronunciato In passato proprio Fujiyama (o meglio Fuji no yama che alcuni contraevano in Fujiyama), non ha a che fare con il fraintendimento nella lettura del termine comune da parte degli occidentali di qualche centinaio d’anni fa (che rifacendosi alla moda dell’epoca in cui si recarono in Giappone, usarano un certo termine senza sapere che il Fujisan non era noto comunemente in quel modo …per poi diffondere il termine a tutto il mondo).
    Insomma, se uno straniero fosse venuto in Italia secoli fa e avesse sentito e trascritto male il nome “Colosseo”, scrivendo per coincidenza la stessa parola usata da qualche italiano in qualche zona o di qualche epoca… questo non toglierebbe l’errore e il fatto che se non dici “Colosseo” a un italiano, quello non ti capisce.
    Che poi se pronunci semplicemente coRosseo e sei in centro a Roma, ti capiscoo lo stesso, è ovvio… ma ciò non toglie che quando io lo dico, dirò CoLosseo ogni volta… penso valga lo stesso per Fujiyama e Fujisan.

    Il discorso portato avanti da rak57 invece non ha NULLA a che fare col monte. Chi fosse interessato può leggere la discussione su jappop linkata da Lucka per sapere come (forse) è finita.

  8. Aggiungerei il fatto che la maggior parte degli italiani leggerà Fuji (yama o san è indifferente) con la ‘j’ francese, anziché con la ‘g’ italiana.
    Non so perché, di fronte a una lingua sconosciuta, si legge sempre la ‘j’ come se fosse in francese.
    IN ITALIANO si legge(va) ‘i’, in parole come noja, jeri… forme antiquate
    IN INGLESE si legge ‘g’. Jeep, Jordan, jellifish…
    IN TEDESCO si legge ‘i’. Ja e altre parole che non ricordo.
    IN SVEDESE si legge ‘i’. Geggamoja (letto gheggamoia, ‘poltiglia’), ja.
    IN SPAGNOLO si legge ‘h’ (penso).

    Alla fine solo in francese e arabo si legge così.
    Ah, e anche in una vecchia trascrizione cinese. Il suono che ora è trascritto con ‘r’, una volta si trascriveva ‘j’, proprio per imitazione del francese… ‘r’ in cinese è un misto tra ‘r’ inglese e ‘j’ francese, molto difficile da pronunciare.
    Comunque penso che sia dovere di ogni giornalisti informarsi sulla pronuncia di un nome straniero e, se non si è in grado di pronunciarlo bene, almeno approssimarlo all’italiano.
    Esempio:
    Deng Xiaoping. In Italia è letto come si scrive, ma sarebbe meglio pronunciarlo ‘Don Siaopinn’, con la ‘o’ di ‘Don’, chiusa, come nella prima sillaba di ‘dondolo’.
    Mao Zedong (che la gente si ostina a scrivere con la vecchia trascrizione Mao Tse-Tung, o con forme errate come Mao Tze-tung) andrebbe letto ‘Mao zotonn’, con tutte le ‘o’ chiuse.
    In fin dei conti non serve molto, basta un traduttore che legga le parole!

    1. ciao!
      Volevo aggiungere un dettaglio; in spagnolo la “j” si dice “jota” e ha una pronuncia molto particolare, come se raschiassi la gola, e comunque grazie per il chiarimento sulle pronunce di nomi cinesi infatti io ho incontrato tutte e tre le versioni di Mao Zedong su testi diversi e poi mi chiedevo se fossero la stessa persona, se mi ricordavo male oppure bho… ^-^

      1. J si legge alla ‘francese’ in francese, arabo e rumeno.
        All’inizio anche io leggevo in giapponese la J alla francese, poi ho appreso l’errore. Ora la leggo così correttamente che rischio piuttosto di sbagliare a scrivere (Tante volte mi capita di scrivere ‘Fugi’, poi correggo subito).
        Il bello è che, scrivendo spesso in inglese, non dovrei avere questo problema, dato che quando scrivo una parola inglese contenente la J, non mi confondo. Ma forse è proprio per la similitudine fonetica tra il giapponese e l’italiano che si creano queste confusioni.

        Mi sembra più complicato ad abituarmi a scrivere ‘Fuji San’, conoscendo la parola ‘yama’. Sebbene non so il giapponese, a furia di guardare cartoni giapponesi in lingua originale, ho memorizzato il pattern solitamente legato alla parola ‘san’.

        Così mi limito a ‘Fuji’ o ‘Monte Fuji’, o ‘Mt. Fuji’ per evitare strafalcioni.

    2. Piccola premessa: ho iniziato a studiare il giapponese da poco, completamente da autodidatta e con (poche) risorse in inglese… quindi trovare un blog come questo, non solo in italiano, ma dove si discute delle cose invece di costringermi a impararle senza capirle “perché sono così e basta” mi sta sembrando un mini miracolo. **

      Detto questo, ho un dubbio che mi tormenta e questa discussione me lo ha fatto tornare in mente… anche qui, parto dall’inizio e spero di farmi capire. Ho studiato hiragana e katakana perché odio i romaji (non per strani “pregiudizi” ma proprio perché se ad esempio trovo un kanji nuovo o una parola nuova e leggo la pronuncia in romaji il mio cervello non associa, mentre se leggo i furigana sì. I misteri della vita). Ecco, ho letto in giro che la differenza tra ぢ e じ è che il primo si legge “all’inglese” e il secondo “alla francese” ma che ormai tutti li leggono alla stessa maniera e che al 90% dei casi “ji” è scritto con shi e non con chi. Ecco, il mio dubbio è: è vero? C’è una differenza anche nei kanji? La parola “kanji” non mi sogno lontanamente di leggerla con la j francese ma Fuji l’ho sempre letto con la j francese e non “dji” e non capisco perché…

      1. quindi trovare un blog come questo, (…) mi sta sembrando un mini miracolo.

        …e dovresti vedere il mio libro, Kana, caratteri e suoni della lingua giapponese, dove queste e mille altre cose sono spiegate per filo e per segno!
        Di preciso ho trattato quando e perché saltano fuori ぢ e づ, delle eccezioni e delle eccezioni alle eccezioni, nonché della loro pronuncia. Che non è scomparsa del tutto perché a livello regionale esistono ancora differenze tra じ, ず, ぢ e づ …e a volte sono pronunciati tutti e quattro allo stesso modo! (sì, compresi casi come じ = ず), a volte hai 3 suoni diversi per 4 kana, a volte 2… come nel giapponese standard.
        Dunque è vero ぢ e じ sono letti allo stesso modo, così come ず e づ …tanto che spesso e volentieri i giapponesi stessi sbagliano nell’uso di questi kana particolari (es. usando ず al posto di づ), come ho tra l’altro fatto notare in questo articolo che ti consiglio
        https://studiaregiapponese.com/2014/04/24/parole-con-o-senza-kana/

  9. Il Fuji è bellissimo, ma come tutti i vulcani, instabile. E’ poco meno ‘cattivo’ del Vesuvio.
    Spesso, proprio perchè così bello e perfetto, mi chiedo ‘per quanto tempo manterrà quella forma? Temo un altro fenomeno ‘St. Helens’, e sarebbe un peccato, oltre che pericoloso.

    Fuji San? Suona bene ma confonde. E’ corretto dire semplicemente ‘Fuji’?

    Sgorgano sorgenti? Scusa l’ignoranza, ma non sapevo che anche dai vulcani potessero sgorgare sorgenti.

    1. Sì, anche se ci sono tante cose che si chiamano Fuji, quindi Fujisan è meglio. Noi non diciamo il Bianco o il Rosa, diciamo Monte Bianco ecc. Comunque wikipedia cita Fuji come “abbreviazione” di Fujisan.

      Non so cosa intendesse l’autrice di SdG/l’autore dell’articolo su Japancoolture a proposito, ma ad una rapida ricerca esiste dell’acqua naturale del Fuji, esiste almeno una cascata sul Fuji… e per quanto mi riguarda vivo alle pendici dell’Etna, la casetta estiva della mia famiglia era a 700 metri sull’Etna, poco sotto la sorgente di Vena. Il fatto è che uno dice “vulcano” e bon, ma poi vulcani così grandi si estendono per km e km… l’Etna occupa un grosso pezzo di Sicilia.

      1. L’Etna è un vulcano unico al mondo, essendo sia a scudo, sia stratovulcano.
        Penso sia perché i vulcani ce li figuriamo come montagne distruttive, note per eruttare lava, materiale piroclastico o emettere fumarole nei periodi di quiete (come nel caso del Vesuvio). Quindi difficilmente pensiamo che un vulcano possa produrre sorgenti di acqua fresca (e questo nonostante io su un vulcano quiescente – il Vesuvio appunto – ci sono salita anni fa, fino al cratere, eho constatato che i vulcani non sono diversi dalle altre montagne quando tranquilli). Onestamente faccio ancora fatica a crederlo, lo trovo pazzesco.

        Come si dice ‘Vulcano’ in giapponese?

        1. In molte lingue in effetti si dice ‘montagna di fuoco’. Islandese ‘Eldfjoll’. altre non mi vengono in mente ‘Volcano’ ‘Volkan’ ‘Puy (in un dialetto francese)’.
          Da noi si sarebbero chiamati ‘monti ignivomi’ se a qualcuno non fosse venuto in mente di chiamarli ‘vulcani’.
          Purtroppo in Italia non avremo mai un monte Fuji. Buona parte dei nostri vulcani rivaleggiano con quelli indonesiani in quanto a VEI. Anche quelli antichi, ormai estinti, erano fortemente esplosivi.
          L’aspetto simmetrico alla Fuji è anche caratteristica dei vulcani giovani (come appunto il Fuji). Il più giovane dei nostri è il Vesuvio. Il prossimo potrebbe nascere nell’area dell’Aquila/Amatrice tra circa 1000 anni (I terremoti sono causati proprio da una camera magmatica e dal camino che si sta formando).

Fatti sentire!

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