です/だ (desu/da)
☑ 意味: verbo essere (come copula!); sono, sei, è, siamo, siete, sono.
だ (da) ha lo stesso significato, ma risulta più colloquiale/maschile/brusco
☑ 例文:
- ooi! boku da! Takeshi da!
Eeehi! Sono io! Sono Takeshi! - watashi wa gakusei desu
Io sono una studentessa - ore wa yankii da zo
(ehi! guarda che) io sono un teppista! - anata wa yasashii (desu) ne…
Sei gentile, sai…? - kono heya wa shizuka (desu/da) ne
Questa stanza è tranquilla/silenziosa, eh?
☑ 注意:
- Per chi non ricordasse cos’è la copula o cosa significa “predicato nominale”:
Io sono un insegnante ← richiede desu/da
Io sono bello ← in italiano “sono” è copula, ma l’uso di desu/da dipende dall’aggettivo
Io sono a casa/in biblioteca/in viaggio… ← non vuole desu/da
Io sono stato rimproverato ← non vuole desu/da - Dire che “desu” è la forma cortese di “da” (o che “da” è la forma piana di “desu”) è solo una “approssimazione”: desu e da sono verbi diversi, con le loro basi e forme
- Con gli aggettivi in -i la presenza di “desu” (non si usa MAI “da” dopo un agg. in -i) rende più cortese l’aggettivo (anche se al passato o al negativo in -kunai!)
- Con gli aggettivi in -na la presenza di “desu” rende cortese l’aggettivo. Alla forma colloquiale (piana) l’uso di “da” è più maschile, l’assenza (sia di “desu” che di “da”) suona più femminile.
- Quanto detto agli ultimi due punti vale se l’aggettivo è in posizione conclusiva (a fine frase), non se è in posizione attributiva (cioè prima di un sostantivo, ad es. dico “yasashii hito” e “shizuka na heya”, senza MAI mettere né “desu” né “da”).
Due note a parte sulle particelle finali…
- Vi ricordo che la particella finale (cioè la particella che va a fine frase) “ne“ è esattamente la stessa cosa del “ne” piemontese. Equivale a “no?” o “vero?” o “eh?” …è un modo di “chiedere conferma” a chi ascolta (anche se spesso è solo questione di forma, non serve che uno risponda “sì” o “no” serve solo a mandare avanti la conversazione). È usato spesso (e da tutti) nel linguaggio parlato, ma in un contesto informale i maschi preferiscono “na” (ha lo stesso senso, ma suona come fosse “più maschile”).
- La particella finale “zo“ equivale a “Ehi, guarda che…”. Ha lo stesso senso di “wa”, “wa yo”, “yo” e di “ze”, ma a parte “ze” (un po’ da “grezzi”), sono tutte più educate di “zo”. Inoltre quelle con “wa” sono usate solo dalle donne (e “wa yo” è più forte e meno educata di “wa”).
Ciao! Il mio commento non c’entra con la lezione di oggi, scrivo solo per farti sapere che da qualche giorno sono approdata in questo sito ME-RA-VI-GLIO-SI-SSSI-MO!! Ho provato mille volte a iniziare a studiare il giapponese e mi sono sempre fermata dopo hiragana e katakana. Adesso sto riprendendo in mano tutto quello che avevo fatto e spero di riuscire ad andare avanti e con le tue lezioni mi sembra tutto più semplice! Quindi un grazie grandissimo a te che stai facendo tutto questo immenso lavoro!!
Prego! (*´ω`*)