も (mo)

☑ 意味: anche; nelle frasi negative diviene , nemmeno (a seconda del contesto)

☑ 例文:

  1. watashi wa nihonjin desu. anata mo nihonjin desu
    Io sono giapponese. Anche tu sei giapponese
  2. anata mo watashi mo nihonjin desu
    Sia tu che io siamo giapponesi
  3. neko ni mo wakaru
    Lo capisce anche un gatto
  4. nihon ni mo arimasen!
    Non c’è nemmeno in Giappone!
  5. watashi-tachi kara mo omedetou!
    Auguri anche da noi (/da parte nostra)
  6. ani wa sensei de mo, gakusei de mo nai desu
    Mio fratello non è né un insegnante, né uno studente.

☑ 注意:

  • Dall’esempio 1 si capisce bene come “mo” vada ad “occupare il posto” della particella wa.
  • Questo vale anche nell’es. 6 dove si dice che una persona non è né A, né B. Quindi, poiché avremmo ad es. gakusei janai = gakusei de wa nai, otteniamo come nell’esempio “(A de mo,) B de mo nai”.
  • La particella “mo” sostituisce particelle come wa, ga, wo, ma segue le altre (vd. es. 3, 4 e 5). Attenzione nell’esempio 3 alla particolare costruzione con il verbo wakaru (colui-che-capisce+に/は + cosa-capita+が + わかる), in cui tale verbo equivale a “essere comprensibile” (NB: si usa “ni” più che altro nelle frasi relative e/o se la cosa compresa è il tema della frase e quindi è indicata con は invece di が).
    Nella costruzione “…mo+wakaru” si può trovare anche “de” invece di “ni” (quindi “neko de mo wakaru”), ma letteralmente equivale a “Anche essendo X si capisce” (es. shoushinsha de mo wakarimasu ka, cioè “Lo capisce anche un principiante?” o, appunto, “anche essendo un principiante, si capisce?).
  • La particella も può essere usata in costruzioni più “complesse”. Ad esempio dopo la forma in -te (es. naite mo yurusanai wa yo! = Non ti perdono nemmeno se piangi / Anche se piangi non ti perdono!). Oppure in collaborazione con pronomi interrogativi come nani, dare, itsu, ikutsu, ecc. (i.e. nanimo, daremo, ecc). Non ne parleremo qui adesso, ma potete trovare probabilmente il vocabolo sul vostro dizionario… per approfondire un po’ invece potete leggere il primo paragrafo di questo commento.

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8 thoughts on “N5 in sintesi – La particella mo

  1. Interessante come ripasso!
    Hai già fatto anche articoli analoghi con le differenze tra “ni” e “de” ?
    Farai anche un “N4 in sintesi” ?

    Se scrivo la regola del ni che si applica a:
    colui-che-capisce+に/は + cosa-capita+が + わかる

    Si applica anche con shiru ?
    “buta ni mo shitte iru”

    Tipo :

    “lo sa anche il maiale”

    ?

    1. Ironia della sorte arriverà prima l’N3 e forse L’N2 perchè ho molte cose già pronte… però sì, farò anche per l’N4, ma i tempi sono tali che non credo che ti interesserà più quando uscirà…

      Nel caso si shiru la cosa capita non è soggetto della frase, è complemento oggetto, quindi quel discorso non vale:
      (la-persona-che-sa+が/は) + (la-cosa-saputa+を) + しる

  2. Salve, ho un dubbio con “daremo” e “darenimo”, ho controllato sul sito e non ho trovato lezioni più adatte di questa per chiedere >.<.
    Sul corso di giapponese della hoepli tra gli esercizi ci sono due domande: “toshoukan de dareka ni aimashita ka” e “dareka watashi no heya ni kimashita ka”, ma alla prima la risposta negativa è “iie, dare ni mo aimasen deshita” mentre alla seconda “iie, dare mo kimasen deshita”.
    Quindi mi chiedevo, perchè nella prima risposta tra dare e mo c’è la particella ni mentre nella seconda no? E che differenza c’è tra scrivere ad esempio “dare ni mo aimasen deshita” e “dare mo ni aimasen deshita”?

  3. Ciao! Può avere il significato di addirittura, ben?
    Ti scrivo la frase:
    Tokuni nijuudai no dansei ga ookute, tabenai hito ga yaku 40 paasento mo ita.

Fatti sentire!

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