Altra trovata giapponese un tantino bizzarra sono i Teeth-Tattoos
Di cosa si tratta?
Questo particolare trattamento di bellezza (?) che consiste nel mettersi dei “Tatuaggi” sui denti, potrebbe derivare dai tempi della pratica detta “haguro” (歯黒: Denti Neri), una moda per cui le donne giapponesi (adulte) e, se non erro, le donne dell’Estremo oriente in generale, ritenevano che colorarsi i denti di nero desse un certo fascino. Certamente fu una pratica popolare tra le geisha, per le quali il fondotinta (cerone?) bianco e, in contrasto, il nero dei denti servivano a farle apparire come bambole (giapponesi) a dimensione naturale. Piuttosto spaventoso, se chiedete a me, ma andava di moda. D’altronde “sembra una bambola” (お人形さんみたい o-ningyou-san mitai) è ancora un complimento, per quanto riservato a bambine e ragazzine…

Quella di tingersi i denti “neri” era dunque un’usanza piuttosto strana ma non si può proprio dire che questa più recente usanza sia poi molto meglio. Bisogna ammettere una cosa però: riescono ad attirare l’attenzione e se questo era lo scopo, be’, tanto di cappello.

Ad ogni modo, tolte di mezzo altre considerazioni, vorrei chiedere: perché chiamarli “tatuaggi”?
In genere si tratta di strass attaccati ad un dente …se ne vedono anche qui in Italia, anche se come potete vedere dalle foto ci sono molte forme e dimensioni. Se per esempio siete una persona che sogna di avere una coccinella tra i denti… siete a posto, avete trovato la moda che fa per voi.

D’altronde il Giappone ovviamente non poteva non personalizzare a approfondire ogni aspetto di una simile moda. L’idea è come sempre quella di esprimere la propria creatività e la propria individualità attraverso la moda… difatti ci sono mille combinazioni e… ce n’è davvero per tutti i gusti^^

Inoltre ci sono ragazze che abbinano a queste decorazioni dentali alla manicure (usando gli stessi colori e design) e magari usano anche un rossetto “in tema”. Come in questa foto:
Perlomeno la procedura alla base di questo sfizio è semplice e abbastanza sicura: gli oggetti sono attaccati al dente con una speciale colla che solidifica con una luce LED (perlomeno questo è quel che dice l’articolo ma ho dei dubbi sul fatto che la luce di un led in genere molto debole e nel range della luce visibile. Mi viene da pensare che la luce emessa sia ultravioletta, come quella delle lampade UV usate per polimerizzare e indurire vari tipi di materiali come quello per il gel della ricostruzione unghie… e simili lampade, visto che si tratta di raggi UV, non sono poi così sicure, specie a lungo termine).

Ad ogni modo dovrebbe essere una moda, se non più sicura, almeno esteticamente più sicura delle iniezioni di soluzione salina di cui abbiamo parlato poco tempo fa e che tanto piacciono a certe “teste di bagel”

Una cosa che le due mode hanno in comune? Anche in questo caso il trattamento dura solo pochi giorni. Peccato? No! Secondo chi li ha creati il vantaggio è di variare sempre e avere sorrisi diversi e unici ogni volta che vuoi. Non c’entra affatto l’idea che più spesso li cambi e più loro guadagnano (state sempre a pensar male…).

Voi la trovate una moda carina o semplicemente pazza? E secondo voi, dove va a finire “a fine trattamento”? Se finisce l’effetto di notte e uno si ingoia il tutto? °_°

Fonti: shifteast, heartjapan, xbrand.yahoo.co.jp

2 thoughts on “Stranezze giapponesi (4) – Teeth-Tattoos

  1. Lasciamo stare dove può andare e da dove può tornare……………….
    anche a roma ho già visto qualcuno con queste applicazioni, anche se non frequento questo tipo di “gente” sui mezzi ragazzi se ne vedono parecchi.
    Le cose pazze le vedo passare con facilità e velocità dagli states al Giappone, e ora che sto leggendo “la storia del Giappone” capisco meglio anche il perché.
    Quello strano miscuglio di accettazione o completo rifiuto del pensiero e dell’azione straniera mi avevano sempre meravigliato.
    comunque se non si esagera può essere qualcosa di carino, specialmente al femminile…..
    dopotutto sono un maschietto, che pretendete!

Fatti sentire!

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