Benkyou ganbarou!

Ben ritrovati a tutti. Dopo aver visto con quale atteggiamento è opportuno approcciare un’esperienza di studio in Giappone e dopo aver fatto il necessario per arrivare in Giappone……siamo pronti per darci dentro con lo studio!

Da dove si comincia con lo studio?

Con ogni probabilità la scuola da voi selezionata, nel momento in cui avete fatto la vostra domanda d’ammissione, vi avrà anche chiesto informazioni sul vostro livello di giapponese. Vi avrà quindi chiesto quanto avete studiato, se da soli oppure a scuola o all’università, o negli altri modi possibili.
Non c’è bisogno di dire che è obbligatorio essere onesti quando si risponde. La scuola vi fa queste domande per sapere in linea di massima quanti studenti ci saranno per ogni classe di ciascun livello.

Se sopravvalutate il vostro livello vi troverete in una posizione molto imbarazzante: primo perché, comunque sia, la scuola vi farà fare, prima dell’inizio dei corsi, un placement test o qualcosa di simile (per decidere in quale classe mandarvi: livello principianti, intermedio, ecc.) e quindi se avete mentito lo scopriranno. Semmai riusciste a “fregare” anche il placement test, che comunque non potrà mai verificare davvero la vostra preparazione effettiva, vi troverete comunque in svantaggio quando inizieranno le lezioni, perché ciò che state studiando non sarà alla vostra portata. Tenete da subito a mente una cosa: il personale della scuola si ricorderà tutto di voi (tutto ciò che viene a sapere si intende). Quindi, rimarrete fino alla fine della vostra permanenza “uno/una di quelli che ha mentito e ci ha fatto perdere tempo”.

Altra cosa da tenere a mente: ogni scuola organizza i corsi come preferisce. Ad esempio la scuola X organizza i corsi in classi tipo 1組、2組、3組 (ichikumi, nikumi, sankumi) …e così via dicendo: ciascuna classe rappresenta un livello di difficoltà diverso. La scuola Y organizza le classi in livelli I-A, I-B, I-C, dove “I” sta ad indicare il livello base (per esempio) e A, B e C indicano una ulteriore suddivisione. Per gli intermedi ci sarà quindi II-A, II-B, II-C e così a seguire.
È scontato dire che una buona scuola saprà anche organizzare i vari livelli di studio in maniera almeno decente, senza “salti mortali” da un livello all’altro.

Entrati nella vostra classe si inizia a studiare.

Il materiale di studio (libri, ecc.) può essere a carico vostro oppure ve li può fornire la scuola. Da quel che ho visto il secondo caso è piuttosto raro. Non solo, può capitarvi il paradosso che è capitato a chi frequenta la mia scuola: si possono acquistare i libri di testo a scuola, come accade di solito, ma questi si trovano anche in una normale libreria. Dov’è il paradosso? Ebbene, in libreria costavano meno…!

 

  1. Da dove si comincia con lo studio?
  2. Il metodo di studio
  3. Come funzioneranno le lezioni?
  4. Qual è il modo migliore di studiare in Giappone?
  5. Conclusioni

11 thoughts on “Studiare in Giappone (parte 3)

  1. Che bell’articolo!
    Mi sto appassionando al tuo blog, e questo genere di articoli è il mio preferito. Mi piacciono molto questi articoli che parlano dei metodi di studio, che valgono più o meno per qualunque lingua, escludendo le parti delle scuole.
    Per me, un buon incoraggiamento è “ho imparato l’italiano, posso imparare tutto!”. ^^
    Scherzi a parte, appena qualcuno sa che studio cinese si mette le mani fra i capelli, certa che quella sia una lingua atrocemente difficile.
    In realtà i caratteri cinesi sono d’aiuto, mentre invece il congiuntivo e il condizionale italiano, i verbi irregolari e tutto il resto non lo sono.
    Aspetto con ansia l’approfondimento sui Kanji!
    P.S. Ho saputo solo adesso del terremoto. Spero che non sia nulla di grave.

  2. Grazie Massimo! Tutto bene、 qui nessuno si e accorto del terremoto。

    Ciao Anega, grazie anche a te!
    Si si, dato che studi cinese il pezzo dei kanji credo (spero) potra essere utile. In fondo anche io trovo che lo studio dei suddetti sia affascinante e dia molte soddisfazioni. Basta prenderlo nel verso giusto.

  3. Ciao a tutti! Soprattutto a te a te Karusama
    Scusami se dico così ma per me che studio da autodidatta(lavoro permettendo) forse questo articolo mi è stato più utile degli altri…………a volte capire le priorità in fatto di studio è più importante dello studiare tutto di tutto, sbaglio?
    Mi sono reso conto di avere un italiano buono, ma studiando la grammatica giapponese ho anche scoperto di avere delle lacune enormi nella grammatica italiana.
    Per carità scrivo e leggo perfettamente, ma facendo tutto in automatico, sono un lettore accanito e veloce, memorizzo facilmente le cose che mi interessano e sto scrivendo il mio terzo libro( che se continua così dovrò dividere in due volumi perchè sono già oltre le duecento pagine e non ne vedo la fine, nel senso che ho ancora una miriade di cose da scrivere nella mia testa). Sto divagando, quello che vorrei chiederti è: non riuscendo a memorizzare il katakana, conoscendo bene l’hiragana, dovrei tralasciare la grammatica per i kanji oppure il contrario? Se c’è un’altra opzione dilla pure, per come sto ora qualsiasi cosa mi permetta di andare avanti è ben accetta.

  4. Ciao Diego! Grazie mille anche a te.

    Il mio consiglio è di non tralasciare nulla. Se non ho capito male, sei agli inizi vero?
    Cerca di dare il giusto peso a tutto, altrimenti prima o poi ti troverai con la coperta corta.

    Per memorizzare il katakana, il trucco è lo stesso che si dovrebbe usare per hiragana, kanji e ….tutto.

    Non perdere tempo a scrivere pagine intere di カ, tanto per fare un esempio. Non serve a nulla.

    Scrivi parole in giapponese, qualsiasi parola.

    Prendo ad esempio il mio nome カルミネ
    in questa parola trovo 4 caratteri.
    Poi prendi un carattere a caso e cerca un’altra parola che lo contenga.

    Ad esempio ルミコ(Rumiko, il nome di una famosa mangaka)
    in questa parola ritrovo ミ、ルe poi un nuovo carattere コ

    Continuo e provo a scrivere タカハシ( takahashi, il cognome della stessa), qui ritrovo カe ben 3 nuovi caratteri.

    Chiaro il sistema? In questo modo riesci automaticamente a ripetere e ad imparare caratteri nuovi in modo molto piu rapido.

    Scrivere fino alla noia un determinato carattere è una cosa scientificamente insensata. Dopo due o tre volte che avete scritto la stessa cosa, il cervello inserisce il “pilota automatico”, per cui pur scrivendo non state in realta fissando nulla nella vostra memoria.

    Spero di essere stato d’aiuto. Se hai altre richieste, non esitare a domandare.

  5. Grazie! Ci provo appena posso, con i kanji avevo iniziato a fare qualcosa di simile cercando le parole che avessero lo stesso kanji che stavo studiando(suggerite dal mio vocabolario di kanji) proseguirò così.
    Ci sentiamo presto, grazie ancora.

    1. io ho imparato i kana trascrivendo parole/pezzi di atti giuridici…e poi sceglievo i kana che non usavo mai e scrivevo parole a caso in romaji, che poi traducevo. E per non perdere tempo, mi sono pure scritto i kana in dei foglietti di carta in cui da una parte c’era il kana, dall’altro la traduzione in romaji e nei tempi morti tipo aspettando il bus, o camminando per andare a prendere la macchina, provavo a vedere se li avevo memorizzati.

  6. salve Karusama! Innanzitutto volevo complimentarmi per il magnifico post (nonostante lo abbia letto solo adesso poiché sono iscritto al sito da poco tempo). in secondo luogo vorrei che mi dia un consiglio: ho 14 anni e da qualche mese ho cominciato a studiare cinese, tuttavia sono anche molto appassionato della cultura del Sol Levante😍 e non vedo l’ora di cominciare a studiare il giapponese. Però l’altra volta ne ho parlato al mio prof il quale mi ha consigliato di consolidare prima il cinese, poi fra qualche anno cominciare il giapponese. Io però non resisto😕, quindi volevo chiederle: anche lei crede davvero che dovrei consolidare prima il cinese oppure potrei studiare tutte e due le lingue contemporaneamente? Grazie mille in anticipo per la risposta😄

Fatti sentire!

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