I saluti e le tradizioni di fine anno

Fine anno è periodo di cartoline in Giappone. Di norma le cartoline sono dette 葉書, hagaki (spesso scritto in kana), ma quando le si scrive a parenti, amici, conoscenti, clienti, ecc. per fare gli auguri di Buon anno allora si parla di 年賀状 nengajou.
In generale vanno spedite entro i primi sette giorni dell’anno, ma se le si invia tra il 15 ed il 25 dicembre, arrivano a casa la mattina di Capodanno… poveri postini costretti a lavorare anche il primo dell’anno! ^_^;;
Non si può scegliere una cartolina e spedirla però (o_0!!) …se non ho capito male. Bisogna prendere quelle fornite dal ministero delle poste! Per fortuna si possono personalizzare, altrimenti sarebbe deprimente riceverne secondo me…
La tipica espressione per augurare buon anno è 謹賀新年 kinga shinnen, ma si usa di norma solo in forma scritta.
Se invece volete augurare buon anno prima di Capodanno a voce direte 良いお年を, cioè “yoi o-toshi wo”, dove si sottintende il verbo “inoru” o “negau”, a dire che si prega (inoru) o spera (negau) che quella persona abbia un buon (yoi = ii) anno (toshi).
Comunque, visto che la cartolina è d’obbligo, ma un po’ impersonale, dopo l’1 si fa anche un giro di chiamate di saluti (di auguri, in questo caso), è chiaro. È detto 挨拶まわり, aisatsumawari, che significa letteralmente “giro di saluti”.

Ma restiamo a quanto accade prima della mezzanotte… È l’ultimo dell’anno, 大晦日 oomisoka (scritto così, ma riprende, è evidente, la parola misoka che però scrivo 三十日 o, a volte, 晦日 appunto, e indica l’ultimo giorno di un qualsiasi mese). Se vogliamo essere molto banali… ehm… ligi alla tradizione, non possiamo evitare due, tre cose.

toshikoshisobaLa prima è il toshikoshi soba, (da toshi, anno, e koshi, superare) quel che vediamo qui sopra… spaghettini (wiki in italiano). A quanto pare un uomo saggio disse che “la vita deve essere sottile e lunga” …come i soba, che sono lunghi e sottili (rispetto agli udon, immagino). Per “sottile” si può immaginare intendesse “non colma di avvenimenti”, vissuta senza dare nell’occhio…? Piccolo problema: ci sono anche i toshikoshi udon (^__^ ”)
Ad ogni modo, il toshikoshi soba è di buon augurio ed è una tradizione… e io non dico mai di no a un buon piatto di pasta XD

Un’altra “tradizione” di San Silvestro è il 紅白歌合戦 Kouhaku uta gassen, cioè “competizione canora (tra le squadre) rossa e bianca” (tipicamente le squadre in una gara a due hanno questi colori). Ovviamente è un tradizionale festival musicale, va in onda il 31 dicembre, ogni anno dal 1951 sul canale nazionale giapponese NHK (tipo la nostra RAI), vi partecipano i più famosi cantanti giapponesi. In questo potremmo dire che ricorda Sanremo, ma lo scopo non è la vittoria, quanto fornire uno spettacolo ricco di star (un po’ come una partita della nazionale cantanti contro il resto del mondo), mettendo in luce l’atmosfera familiare e tradizionale del programma.

Ad ogni modo, a questo festival si spera di certo di ascoltare qualcosa di meglio di canti per/di bambini, stile Zecchino d’Oro, ma dato che c’è una canzoncina tradizionale che si canta verso fine anno, mi è parso un buon pretesto per citarvela… si tratta di “Mou ikutsu neru to, Oshougatsu?” (Quante volte devo andare a dormire prima che arrivi Capodanno?). È davvero molto nota, la potete trovare anche su youtube: scegliete voi che video vedere con questo link.
Il testo è scritto da un tale Rentarou Taki (geniale, dicono, compositore, morto a soli 23 anni nel 1903) ed è quello che trovate qui sotto…

もういくつねるとお正月 mou ikutsu neru to oshougatsu(?)
Quante volte devo andare a dormire prima che arrivi Oshougatsu?
お正月には 凧あげて oshougatsu ni wa tako agete
Per Oshougatsu faremo volare gli aquiloni
こまをまわして 遊びましょう koma wo mawashite asobimashou
e giocheremo facendo girare le trottole
はやくこいこいお正月 hayaku koi koi oshougatsu
Presto, Oshougatsu, vieni, vieni!
もういくつねるとお正月 mou ikutsu neru to oshougatsu(?)
Quante volte devo andare a dormire prima che arrivi Oshougatsu?
お正月には まりついて oshougatsu ni wa mari tsuite
Per Oshougatsu giocheremo calciando la palla
おいばねついて 遊びましょう oibane tsuite asobimashou
e faremo il gioco del volàno*
はやくこいこいお正月 hayaku koi koi oshougatsu
Presto, Oshougatsu, vieni, vieni!

tako - aquiloniQuesta canzone ci permette di citare un altro paio di tradizioni, per quanto antiquate: i particolarissimi aquiloni giapponesi, di cui trovate un esempio qui sopra, e quel che ho tradotto con gioco del volàno, che i giapponesi chiamano oibane, come nella canzone, o più spesso “hanetsuki”. Un nome più internazionale, di uno sport molto simile a questo gioco è “badminton”. Gli inglesi un tempo lo chiamano anche con un nome buffo, battledore and shuttlecock (termini che indicano la “racchetta” e quella specie di “pallina piumata”, avete presente?). Ma tornando alla “versione giapponese” trovate un’immagine del gioco dell’hanetsuki, un’immagine “non recentissima” (^_^) a dire il vero, qui sotto. È opera di Kusakabe Kinbei, ma a riguardo potete trovare più informazioni sulla wikipedia inglese.Kusakabe_Kimbei_152_Girls

Ma chiudiamo questa lunga parentesi e con la prossima pagina torniamo alle tradizioni dell’ultimo dell’anno.

22 thoughts on “Oshougatsu, ovvero Capodanno in Giappone (parte 1)

  1. Ma l’anno del serpente non dovrebbe iniziare con il Capodanno Cinese? (se non sbaglio quest’anno inizia il 10 febbraio)
    Anche se agli sgoccioli, non dovremmo essere ancora nell’anno del Drago? O.o

    Fantastico articolo!! 😀
    Buon Anno! 😀

    1. Per i cinesi inizia il 10 febbraio… da quel che ho visto in giro, in inglese e giapponese (e anche dicendo inglese penso a testate la cui redazione è comunque giapponese, come rocketnews), danno tranquillamente l’1 come inizio dell’anno del serpente.
      Es.:
      In this, the Year of the Snake, or Midoshi 「巳年」 in Japanese, we have our sights set on just one thing…

  2. Che bello! Finalmente un articolo completo sul capodanno in Giappone.
    Ammetto di non essere andato su jappop od altri blog a vedere, ma “questo” è il mio/nostro blog e qui vengo a cercare le notizie, perciò, grazie per la tua insonnia!

      1. Lo so, ma vuoi mettere il piacere di leggere la seconda parte e poi la terza a distanza di svariati giorni dalla prima quando oramai stai “sbavando” per l’attesa? meglio ringraziare subito chissà cosa farò dopo…………
        Bleah! buon anno!!

  3. Grazie Kaze, questi post aiutano molto a comprendere il significato dei detti, e a comprendere meglio in che modo si esprimono i giapponesi

  4. ciao! post davvero interessante! volevo farti notare che hai dimenticato un pezzo della frase, dopo suteki c’è un na e il kanji di anno prima di dearimasu ^^

      1. Eh… sarei curioso di sapere chi ha downvotato a 3 il mio commento… manco avessi torto. “suteki dearimasu you ni” andava benissimo, anzi, non c’è ripetizione tra honnen e toshi, quindi andava pure meglio e dunque si spiega perché ricordando la frase a memoria dall’immagine, mi è venuto da riscriverla così…

        1. eh?? cmq non ho certo commentato x pignoleggiare, ma solo per capire la differenza, dato che sto iniziando adesso a studiare giapponese, sennò non ti avrei certo chiesto come leggere il kanji da solo!

        2. Quel che ho scritto si riferiva ad un voto al mio commento (le stelline), non a quel che hai detto.

          Senza contare che “pignoleggiare” non è proprio un problema…anzi! Chiedo spesso di segnalarmi anche gli errori di battitura perché ci tengo che sia tutto perfetto…

  5. Ciao Kaze e 新年明けましておめでとうございます!^^

    Bellissimo articolo, complimenti! Non vedo l’ora di leggere il resto!
    Eh, la cosa bella di lavorare in un posto giapponese è che ho unito le festività italiane con quelle giapponesi, quindi sono tornata solo oggi a lavoro!! 😛
    Tra l’altro, qui festeggiamo anche il Tenno Tanjoubi, che capita proprio a fagiolo, il 23!! ^_^
    Ciaoooo!! 😀

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