kagoyamachi modLo shoutengai di Kagoya-machi, una zona di Tokushima (nel Nord dello Shikoku)

Oggi, come preannunciato, finita l’introduzione sugli omofoni, riprendiamo il discorso dove l’abbiamo lasciato e ci occupiamo dei due kanji di machi, 街 e 町, vedendone l’origine, le sfumature di senso, gli usi diversi e… quelli “meno diversi” e inattesi^^

街 è tradotto bene da “strade/a”, quando il termine è usato in senso un po’ “generico”, per così dire. Ad esempio “camminando per le strade” o “sono scesi in strada“… Ma posso usare anche la traduzione “città”, “paese” o “centro”… l’idea è quella di una zona d’una certa importanza, ma non prendetemi alla lettera quando parlo di “centro”… In particolare parlando di una città come Tokyo, dove ha poco senso parlare di un “centro” (ce ne sono vari, se per “centro” intendiamo la zona più “in” della città), inoltre il termine stesso ci può dare dei problemi perché di solito “centro” oltre che una generica zona d’una certa importanza indica anche, letteralmente, “il centro della città (町)” e quindi machinaka si scrive indifferentemente, stando al nostro Google-sensei, sia 町中 che 街中.

Ma prendiamo come esempio questa frase presa dal web: 放課後、学校から街に出る houkago, gakkou kara machi ni deru. Non significa che usciti da scuola (gakkou kara) si recano in città (machi ni deru) perché la loro scuola è fuori città (lo so per certo dal contesto). Si riferisce a quel che chiameremmo “il centro”, mentre in un altro contesto potremmo anche tradurre fanno un giro in città, o anche se ne vanno per le strade (della città/del centro).

Indicando una strada (a volte un “percorso”) in senso puramente “lineare”, il termine preferito è 道 “michi”, come si vede in 道端 michibata, il lato della strada, o 道路 douro, strada, o 歩道 hodou, marciapiedi.
Tuttavia preferisco 街 “machi” se voglio implicare il termine “via” – riferito di solito a strade straniere o meglio ancora a un “incrocio di vie” (via centrale e piccole traverse a definire una zona; si veda oltre l’etimologia di 街 che spiega il perché). Facendo un paio d’esempi possiamo citare  la famosa Fifth Avenue, la Quinta Strada, detta 五番街 goban-gai, e possiamo guardare al termine 街角 machikado, “(all’)angolo della via”… ed altri termini più indicativi che vedremo a breve.

Ma da dove viene questo concetto abbastanza particolare che sta dietro 街?

L’idea diversa che hanno per “machi” rispetto al nostro termine “via” o “strada” è evidente nel kanji… c’è l’idea di strada/viaggio, o meglio l’incrocio dato dal kanji 行 e ci sono due kanji di tsuchi, terra, 土 a dare l’idea di “cumuli di terra”.
Il riferimento era alle stradine che si incrociavano nei campi, che erano, rispetto alle marcite del riso, sopraelevate ovviamente (ecco perché i due kanji di “terra”).

Dunque 街 non è una strada e nemmeno un quartiere o un isolato, è una via di mezzo, è una zona attorno ad una via principale.
Non a caso su una mappa (cercate 東京 Tokyo su google maps) trovate in abbondanza il kanji 町, ma solo per certe zone “caratteristiche” trovate il kanji 街 (definito dall’ime di google come una “via piena di vita” XD Una defninzione “simpatica” in italiano, ma giusta).

Nei composti  (i.e. se è in un composto e non segue un nome proprio di strada) indica sempre una zona urbana, nel senso di un “distretto”. Per esempio un “distretto commerciale”, ovvero sia uno 商店街 shoutengai.junjo - kouenji
Il termine “distretto” però traduce bene 区 ku (un’area amministrativa della città particolarmente grande, a Tokyo almeno; un equivalente italiano può essere la “frazione”), quindi non è il caso di usarlo qui, diciamo invece che riguarda un’area, non proprio una strada, una zona con una via principale e altre secondarie…

Ah, il più delle volte non è il caso di parlare nemmeno di un “quartiere” (per i primi esempi che faremo ora), che da noi è un’area certamente più estesa e in Giappone ha spesso un preciso identificativo.
Un indirizzo infatti non termina con il nome d’una via: solo le strade più grandi hanno un nome, terminante in 通り doori, o 条 jou in alcune città… a volte vale anche per certi vicoli e zone caratteristiche, come アメ横町 Ameyokochou… ma di norma un indirizzo è una cosa fatta così:
Tōkyō-to, Shinjuku-ku, Yotsuya, 1丁目
…dove “Yotsuya” è una zona, vogliamo dire “quartiere”?, e “icchoume” indica una “sottozona”, un “isolato”? …in cui la persona avrà la casa ad un certo numero civico.

Concentriamoci di nuovo sul kanji però.
L’estensione della zona è relativa (e ha un’importanza relativa). Uno shoutengai infatti può essere grande e simile a una nostra galleria commerciale (i.e. galleria del corso a Milano) o più grande… Per esempio 秋葉原 Akihabara è nota come 電気街 Denkigai… spesso tradotto come “città elettrica” (forzando il vero significato, imho: “città dell’elettricità”).OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Non solo non è una città, non è nemmeno un 区 ku …di più, non è nemmeno un quartiere, né indica un 丁目 choume… né una strada.
Un negozio da quelle parti sarà a Chiyoda-ku, in uno dei quartieri in cui è divisa la zona di Kanda, probabilmente Soto-Kanda, icchoume o yonchoume, e la strada principale più vicina sarà 中央通り Chuou doori…
Come vedete niente a che fare con una vera città, nonostante la traduzione.

Un altro ottimo esempio per 街 è chuukamachiChina Town!
Poco giapponese, dite? Forse, ma “China Town” (no, non solo quella di New York) si dice proprio 中華街 Chuuka-machi. Come nel caso di Akihabara, la nostra Denkigai, ci ritroviamo a tradurre con un termine, town o city, che contraddice ancora il nostro discorso, ma vi ricordo che è solo la traduzione comoda per noi e che troverete 街 su una mappa solo per indicare una zona priva di confini definiti o una strada (straniera).

Nota a margine. Nell’immagine a destra ritrovate i kanji di chuukamachi, ma da destra a sinistra, anche se la scritta è in orizzontale. Almeno fino al periodo della seconda guerra mondiale era normale fare così e vi capiterà di trovare simili scritture. Tempo fa avevo citato il Budoukan, ad esempio, “arena” dove si svolgono concerti e manifestazioni sportive di vario genere (come il campionato nazionale di Kendo delle scuole superiori)… Il nome Budoukan sopra l’ingresso è da destra a sinistra.

E ora mettiamo in gioco anche il kanji di 町

KimiNoMachi

Il kanji di 町 paese, cittadina, sembra ben definito. Se parlo di una città, magari di campagna, di ragionevoli dimensioni (non un “paesello, un “villaggio”, 村 mura), userò certamente questo termine per indicarla.
Fa proprio così il manga 君のいる町 Kimi no iru machi, uscito di recente, in cui una ragazza si trasferisce dalla grande città ad un paese molto più piccolo, nella campagna giapponese.

L’origine del kanji è carina, ma non inaspettata. La parte sinistra rappresenta un campo, la parte destra è lì in sostituzione d’altro, a “esprimere foneticamente” il senso “camminare” (ciò significa che esisteva un kanji con quel significato e la stessa pronuncia) e, prestando la sua forma come concetto, suggerisce l’intersezione a T di due sentieri… tra due campi di riso ovviamente. Da ciò viene per estensione l’idea di un posto dove i campi di riso (che saranno proprietà di diverse persone) si uniscono e quindi l’idea di una (piccola) comunità.

Questo kanji ci riserva però delle sorprese… Riprendiamo la carta di Tokyo e ci ricordiamo che spesso fa parte del nome di un quartiere, una zona più ristretta del 区 distretto… Certamente a volte può trattarsi di veri e propri paesi che sono stati inglobati dal tessuto urbano di una città più grande, ma hanno mantenuto il proprio nome, altre volte si tratta solo di “quartieri”, nati come tali e in genere “specializzati in qualcosa” …o almeno all’atto della fondazione della città di Edo, l’antica Tokyo, Tokugawa decise di dare questa impostazione alla città, che si è conservata abbastanza (almeno nei nomi). Due esempi possono essere 歌舞伎町 Kabuki-chou, il quartiere dei divertimenti notturni (almeno fino a poco tempo fa) e 人形町 Ningyou-chou, il quartiere di fronte alla stazione centrale di Tokyo. Ma anche nell’immagine in cima al post di oggi possiamo notare qualcosa del genere. Leggiamo infatti il cartello che ci dice che siamo arrivati allo shoutengai di 籠屋町 Kagoyamachi… ma questa, 町 machi o no, non è una citta, è solo una zona della città di Tokushima..

Perché la diversa pronuncia di 町 machi/chou?

Qualcuno vi dirà che è dovuto a quanto precede, se ha pronuncia cinese il resto della parola, allora pronuncio “chou”, altrimenti “machi”. Basta guardare una cartina per accorgersi che non è così (Hama-chou, Takara-chou…). In particolare nelle zone nei dintorni della vecchia Tokyo 町 si legge quasi sempre -chou, allontanandosi si legge più che altro machi, a prescindere dalla pronuncia d’origine cinese o giapponese dei kanji che lo precedono. Insomma, la pronuncia sembrerebbe rispecchiare l’origine della zona, semplice quartiere o città a sé… ma è una mia opinione, sia chiaro.

Ad ogni modo, troviamo con questi quartieri un primo esempio di “sovrapposizione” nel senso dei due termini… A differenza della città di Kimi no iru machi e dei distretti 区 ku, le zone citate, non hanno una loro amministrazione (Denkigai e Chuukamachi non hanno nemmeno dei precisi confini, a differenza di Kabukichou, ad esempio, che ha perlomeno quelli). Così per queste zone, quartieri, i cui nomi finiscono o no in 町 machi/chou posso usare tranquillamente il termine 街 machi quando ne parlo. Ad esempio la “famosa” Ikebukuro, palcoscenico di più d’un anime, tra cui Durarara!, fa parte del distretto di 豊島区 Toshima-ku… proprio come 椎名町 Shiinamachi, e riferimi ad una qualunque delle due zone con il termine 街 va benissimo. Ad esempio, lo fanno proprio in Durarara… permettetemi la citazione:

この街は、冗談と気まぐれと、偶然で出来ているらしい。
kono machi wa, joudan to kimagure to, guuzen de dekite iru rashii
Questa città, pare sia fatta di coincidenze, scherzi e capricci (del destino)

Ancora una volta mi ritrovo a tradurre, stavolta per una questione di stile, con il termine “città”… anche se Ikebukuro non lo è davvero, è solo una zona di Tokyo.

Ovviamente quanto detto per Ikebukuro e Shiinamachi vale anche per molte altre zone… tra cui 歌舞伎町 Kabuki-chou, citata nell’immagine iniziale vista la scorsa volta, con un riferimento, subito sotto, in termini di 街 machi.

pontochouPer finire, curiosamente, a volte può capitare una sovrapposizione nella direzione opposta, per così dire: una via di Kyoto (praticamente un vicolo) molto caratteristica e molto bella è il 先斗町 Pontochou (immagine sopra), un’altra via ugualmente bella e particolare è 河原町 Kawaramachi… ma per risalire all’origine di certi nome e ottenere una spiegazione si dovrebbe studiare la storia e l’urbanistica della città… e direi che non è il caso.

6 thoughts on “C’è machi 街 e machi 町 …o no?!

  1. Quando pensi che una cosa sia “banale” o semplice da capire, scopri che dietro ad ogni parola, kanji c’è un mondo vasto quanto il mare. Mi devo ricordare di non guardare solo all’ apparenza.

Fatti sentire!

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