112759iI giapponesi con オノマトペ/オノマトペア “onomatopea” intendono un concetto un po’ più esteso del nostro… e quindi ne esistono di tre tipi. Con la promessa di scrivere qualcosa anche sugli altri due tipi, oggi partiamo vedendo il primo dei tre, quello a noi più familiare:

Giseigo (擬声語)

Traduzione letterale dei kanji è parole che nyaasimulano le voci. In pratica stiamo parlando delle onomatopee dei suoni prodotti da persone e animali.

Trovo che i versi degli animali siano sempre qualcosa di curioso (tra l’altro alcuni di questi animali non saprei nemmeno dire che verso facciano in italiano ^__^” ) perché si tratta dell’interpretazione dello stesso suono da parte di popoli diversi e la relativa trascrizione in diverse lingue può essere molto diversa!

Ma senza ulteriori esitazioni passiamo subito a vedere che verso (鳴き声 nakigoe) fanno animali particolarmente comuni secondo i giapponesi… e poi parleremo un altro po’ di onomatopee e del loro uso.

Animale

Animale (日本語)

Verso in romaji

Verso in katakana

Cane (baubau)

(wuf!)

(Ululato)

(sniff sniff)

Cucciolo

Inu

Koinu 子犬

Wan wan

Uu-

Uoo-

Kyan kyan

ワンワン

ウーッ

ウォーッ

クンクン

キャンキャン

Gatto

(più “lamentoso”)

(Fusa)

Neko

Nyan nyan

Nyaa nyaa

Goro goro

ニャンニャン

ニャアニャア

ゴロゴロ

Topo (o ratto)

Nezumi

鼠/ネズミ

Chuu chuu

Kii kii

チューチュー

キーキー

Pecora

Capra

Hitsuji

Yagi 山羊

Mee mee

,,

メーメー

Mucca

Ushi

Moo moo

モーモー

Cavallo

(rumore di zoccoli)

Uma

Hihiin

Paka paka

ヒヒーン

パカパカ

Maiale

Buta

Buu Buu

Bui-bui

ブーブー

ブイブイ

Rospo

o

rana (se grossa)

Hikigaeru

ヒキガエル/蟇蛙

Kaeru

Gero gero

ゲロゲロ

Rana (più piccola)

Ko-kaeru 小蛙

Kero kero

ケロケロ

コロコロ

Orso

Kuma

guoo

グオー

Volpe

Kitsune

Kon kon

コンコン

Lupo

Ookami

Waoon

ワオーン

Leone

Tigre

Shi shi 獅子/ライオン Raion*

Tora 虎/タイガー Taigaa*

Gaoo

ガオー

Elefante

Zou 象

Paoon

パオーン

Uccello

Uccellino

Tori 鳥

Kotori 小鳥

Pichu pichu

Chun chun

ピチュピチュ

チュンチュン

Gallo, pollo,
Gallina

Niwatori 鶏

Kokekokko

Kokekkoo

コケコッコ

コケッコー

Pulcino

Hiyoko ひよこ

Hiyokko ひょっこ

Piyo Piyp

Pii pii

ピヨピヨ

ピーピー

Piccione

Hato

Po- po-

ポっ ポっ

Corvo

Karasu

Kaa kaa

Aho aho**

カーカー

アホアホ

Anatra (selvatica) e

Papera (domestica)

Kamo 鴨

Ahiru アヒル/鶩

Gaa gaa

o Gwa- gwa-

ガーガー

グワッグワッ

Usignolo o qualsiasi uccello che canta in modo melodioso

ナイチンゲール
Naichingeeru*

hoohokekyo

ホーホケキョ

Gufo

Fukurou

梟/ふくろう

Hoo

ホー

Passero

Suzume
雀/スズメ

Chichichi

チチチ

Cuculo (o altri uccelli con verso simile)

Kakkou
郭公/カッコウ

Kakkoo

カッコー

Picchio

Kitsutsuki
キツツキ

kakakakakaka

カカカカカカ

Tartaruga

Kame

亀/カメ/龜

Mu

Scimmia

Saru 猿

Wakkii

Kya kya

Kii kii

ウッキー

キャーキャー

キーキー

Gorilla

Gorira
ゴリラ

Uho uho

ウホウホ

Zanzara

Mosca

Ka

Hae ハエ/蝿

Buun

ブーン

Grillo

Koorogi コオロギ

Riin riin

Korokoro

リーンリーン

コロコロ

Cicala

Semi

miin miin

jii jii

ミーンミーン

ジージー

Cavalletta

Batta

飛蝗/バッタ

Inago

Gacha Gacha

ガチャガチャ

* Dall’inglese lion, tiger e nightingale

Una cosa da tener ben presente è che a seconda delle “esigenze” l’onomatopea può essere modificata per rendere il suono. Ad esempio, se il maiale fa buu buu, non significa che non possiate trovare bui bui o buhi buhi. Il verso della rana è un altro buon esempio: trovate gerogero e kerokero perché l’onomatopea con consonante sonorizzata (qui G invece di K) rende un suono più forte, intenso, ecc. e gerogero quindi è di norma associato a una rana più grossa che fa un suono più potente.
Anche la ripetizione del suono, quando c’è, può essere trascurata se non rende il suono che si vuole comunicare. Ad esempio guardate questa (stupidissima, ammettiamolo) pubblicità con l’attrice italo-giapponese Rosa Kato che fa il verso del gatto (Giusto se non si fosse capito che trovo la cosa molto carina. Kaze) (-_^)

A tutto ciò va poi aggiunta la possibilità di ripetere solo parte del suono (ricordate per esempio che la rana fa kerokero e che esiste il “Sergente Keroro”, che è, guarda caso, una rana), di allungarlo, abbreviarlo (usando o no il tratto d’allungamento, l’ondina o la ripetizione della vocale) o anche di interrompere il suono “di colpo” (con l’uso di un piccolo “tsu” a fine parola, in hiragana o katakana, っ o ッ).

Un’ultima nota. Per queste onomatopee, che ricalcano davvero dei suoni, l’uso del katakana è molto comune, ma non è sempre così, specie se non si tratta del verso dell’animale, ma di qualcosa di connesso (es. lo sniff sniff di un cane che annusa può trovarsi spesso in katakana) oppure se stilisticamente l’autore decide che l’hiragana è meglio per le sue “esigenze”… Potrebbe essere che sia una persona a emettere quel suono e non l’animale o potrebbe essere perché il suono non risulta “preciso” e/o “potente” come dovrebbe. Per esempio se un cane adulto fa ワンワン l’autore può decidere che il cucciolotto faccia わんわん in hiragana.

Vi lascio con una canzoncina per bambini “いぬのおまわりさん” – “il cane poliziotto” che contiene “wan wan” e “nyan nyan”…

Per approfondire:

N.B. Ho corretto tutti gli errori che ho notato e aggiunto versi più “famosi” che erano stati trascurati dalle varie fonti da cui è tratto l’articolo. Sono sicuro al 99% ma pur sempre umano, quindi tenete presente che qualcosa potrebbe essermi sfuggito. (Kazeatari)

7 thoughts on “Onomatopee: i versi degli animali

  1. che post divertente ^^ ho sempre trovato interessante come ogni lingua reinterpretasse le onomatopee e i versi degli animali. direi che l’inglese si avvicina di più al giapponese che non all’italiano per certi versi, ad esempio il wof wof del cane è più simile al ワンワン ipponico che non al nostro bau bau, sono piuttosto curiosa di sapere come sono i prossimi due post sulle onomatopee.
    complimenti per aver trattato anche un argomento così di nicchia ^^

    1. Grazie!
      anche in altri campi ho trovato qualche somiglianza con l’inglese… ma magari è solo un mio pensiero… per lo più è una lingua completamente diversa da tutte le lingue europee e i miei studi non mi permettono di andare a fondo su questioni del genere eppure io noto qualche piccolissima somiglianza qua e là che mi agevola lo studio…
      Appena possibile, al più presto faremo uscire anche le prossime parti 😉

  2. Bellissimo articolo! Hai ragione, è interessante vedere come diverse lingue trascrivono gli stessi suoni.
    Da studente di cinese, so solo due onomatopee di versi, ossia quella del gatto (咪咪, mimi; 喵喵, miaomiao) e quella del cane (汪汪, wangwang, si pronuncia come in giapponese ‘wanwan’).
    Ah, no. So anche l’oca: 呱呱, guagua, simile all’italiano.
    Il cinese non avrà tante onomatopee come il giapponese, ma ne ha comunque un discreto numero! E poi l’italiano, a parte i versi, ha solo onomatopee dall’inglese…

Fatti sentire!

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