au wa wakare no hajime 02AU WA WAKARE NO HAJIME

会うは別れの始め

kana: あうはわかれのはじめ
Lett.: Incontrare è l’inizio del separarsi
Lib.: Ogni incontro è (solo) il preludio di un addio

Alcune note.

  • Innanzitutto la grammatica… non stupitevi se leggete “au wa” e non “au no wa”. Nel linguaggio “un po’ più classico” non era necessario sostantivare. Capita ad esempio di leggere cose come 読むが良い yomu ga yoi, “puoi leggere” (i.e. Leggi!).

au wa wakare no hajime 03

  • Ho trovato un paio di interpretazioni in proposito. Una dice semplicemente che ricorda la vacuità e la tristezza della vita.
  • 一理ある ichiri aru, come direbbero in giapponese, cioè “non si può dire che abbia torto, anzi”. In effetti questo proverbio potrebbe essere riferito al detto buddista (uno yojijukugo, come ho spiegato qui sono i composti di 4 caratteri) 愛別離苦 l’agonia della separazione da qualcosa o qualcuno di amato, che però è inevitabile, come ci ricorda l’espressione:
    愛別離苦は世の習い
    aibetsu riku wa yo no narai
    Doversi separare con dolore è la lezione del mondo ( = è normale e inevitabile).
  • Tuttavia non è l’unica interpretazione possibile. L’immagine sopra ci dice che proprio perché si incontra qualcuno, è ovvio che si dovrà prima o poi dirgli addio, quindi bisogna far tesoro di quell’incontro, rispettare l’altra persona, in modo da non avere alcun rimpianto poi, dopo che ci si sarà detti addio.
  • In quest’ottica non è troppo diverso da un altro proverbio, un altro yojijukugo, per la precisione, che dovreste ormai conoscere, 一期一会 ichigoichie, che vi consiglio di leggere o rileggere, perché è un gran bel post! (*´ω`*)

au wa wakare no hajime 01Insomma, fate tesoro di ogni incontro, perché prima o poi dovrete dire addio. Ma ciò non riguarda noi, vero? Vi rivedrò presto, no? Sempre qui, su SdG… e invitate pure un amico/a che più siamo meglio è (*´ω`*)

2 thoughts on “Proverbi – Au wa wakare no hajime

  1. Ciao, leggo sempre con molto interesse i tuoi articoli, li trovo davvero interessanti. Anche se mi sono imbattuto in questo sito in un momento in cui avevo deciso di imparare qualcosa della lingua giapponese, cosa che poi non ho più portato avanti, passo spesso da queste parti per conoscere qualcosa di più sulla cultura del fantastico paese del sol levante. Pensa, proprio uno dei proverbi che avevi pubblicato tempo addietro è finito come citazione nella mia tesi. Sto parlando del proverbio (adesso non ricordo esattamente la traduzione precisa): “quando tira vento, i commercianti di secchi fanno buoni affari”. Per una serie di motivi si prestava magnificamente all’argomento della mia tesi.
    Grazie Kazeatari!

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