La forma in -te (o テ形 te-kei) usata per coordinare (1)

Come immaginerete dal titolo i verbi possono essere coordinati con la te-kei, o forma in -te… ma anche gli aggettivi!

Prima di vedere i verbi partiamo proprio dagli aggettivi.

(1) Gli aggettivi in -i passano alla forma in -ku e aggiungono -te.

高い takai → 高く+て takaku-te → 高くて takakute

(2) Gli aggettivi in na si appoggiano al verbo essere per cui desu/da → de quindi per esempio avrò きれいな・きれいだ/です → きれいで kirei de.

木田さんの奥さまはきれいで、やさしいです。
kida-san no okusama wa kirei de yasashii desu.
La moglie del Signor Kida è bella e gentile.

Gli aggettivi dei colori però sono un’eccezione!

Quando associo due colori o più abbiamo un problema. Posso dire che una cosa è “rossa e nuova”, ma non posso dire che è rossa e blu… non usando la forma in -te, altrimenti lascerei a intendere che è contemporaneamente del tutto rossa e del tutto blu. Devo invece usare i sostantivi corrispondenti dei colori

(X) あのかばんは赤くて青い(です)。
(X) ano kaban wa akakute aoi (desu).
(O) あのかばんは赤と青(です)。
(O) Ano kaban wa aka to ao (desu).
Quella borsa è rossa e blu

La forma in -te può “coordinare anche due sostantivi” …be’, in giapponese a volte si dice così, ma difatti si sta solo considerando il verbo essere, che segue un sostantivo, come se lo legasse al successivo:

ちなみに、私と彼は日本人で学生です。
chinami ni, watashi to kare wa nihonjin de gakusei desu.
Tra parentesi, io e lui siamo giapponesi e siamo studenti.

NB notate che “nihonjin”, giapponese, non è un aggettivo.

Per un discorso simile a quello fatto per i colori, anche il caso sopra ha la sua eccezione: presentando più d’una persona, i membri di un gruppo, poiché quel gruppo non è “contemporaneamente” la persona A e la persona B, ma A e B sono parti di quel gruppo (come rosso e blu sono parti dei colori della borsa), non posso usare “de”, ovvero la forma in -te del verbo essere. Va usato と to.

今回のゲストは健一さんとエステルさんです。
konkai no gesuto wa ken’ichi-san to esuteru-san desu.
Gli ospiti di oggi sono Ken’ichi ed Esther.

E ora passiamo finalmente ai verbi…

La coordinazione con la テ形 te-kei tra forme verbali

Coordinare forme verbali alla la forma in -te ci offre inoltre due possibilità.

Abbiamo un primo caso che non prevede un ordine di tempo nello svolgimento delle azioni che vengono presentate nella frase e coordinate tra loro con la forma in -te (es.: A-て B-て, C).

歌って踊る utatte odoru, canto e ballo = ballo e canto

Ciò è spesso molto evidente quando i due verbi presentano soggetti diversi (cosa non comunissima) e creano frasi del genere:

おじいさんは山へ行って、おばあさんは川へ行った。
Ojiisan wa yama he itte, obaasan wa kawa he itta.
Il nonnino andò in montagna e la nonnina andò al fiume.

私はピアノを弾いて、子どもたちは歌う。
Warashi wa piano wo hiite, kodomotachi wa utau.
Io suono il piano, i bambini cantano.
Io suono il piano e i bambini cantano.
Io suono il piano, mentre i bambini cantano.

Uso “mentre” in un’ipotesi di traduzione anche se è una congiunzione lievemente avversativa; questo in virtù del fatto che ho wa nelle due frasi, ma non devo comunque considerare le due frasi come avversative, nemmeno se una frase è affermativa e la seconda negativa

太郎は合格して、次郎は合格しなかった。
Tarou goukaku shite, jirou wa goukaku shinakatta.
Tarou è passato (es. all’esame) e Jirou non è passato.
Tarou è passato, mentre Jirou non è passato.

ジャニーズはアイドルでアーティストじゃない。
janiizu wa aidoru de aatisuto janai.
I Jhonny’s sono idol, non artisti.

Le frasi propriamente avversative non possono essere rese con la forma in -te.

(X) 父はいつも遅く家に帰って、今日は早く帰った。
(X) Chichi wa itsumo osoku ie ni kaette, kyou wa hayaku kaetta
(O) 父はいつも遅く家に帰るが、今日は早く帰った。
(O) Chichi wa itsumo osoku ie ni kaeru ga, kyou wa hayaku kaetta
Mio padre torna sempre a casa tardi, ma oggi è tornato presto.

Dicevamo, dunque, in questo primo caso di forma in-te coordinante non ho un ordine in cui sono svolte le azioni. Lo stesso potevo dire, ovviamente, quando avevo degli aggettivi.

木田さんの奥さまはきれいで、やさしいです。
kida-san no okusama wa kirei de yasashii desu.
La moglie del Signor Kida è bella e gentile.

Il secondo aggettivo può ovviamente comparire al passato e di conseguenza renderemo al passato anche l’aggettivo alla forma in -te, ma tra i due aggettivi non avrò “qualcosa che avviene prima” e “qualcosa che avviene dopo”, perché, per l’appunto, non c’è nulla che avviene, sono solo aggettivi, qualità riferite al soggetto, a qualcuno o qualcosa.

Anche per questa natura così diversa di aggettivi e verbi non posso coordinare con la forma in -te un’azione a qualcosa (aggettivo o verbo “stativo”, che esprime uno stato, come desu o aru) che non esprime un’azione (sarà possibile solo con un uso particolare della テ形). Ad esempio non posso dire

(X) あのかばんはきれいで、買います。
(X) ano kaban wa kirei de, kaimasu.
(X) Quella borsa è bella e la comprerò.

(X) 日本のテレビ番組を見て、興味があった。
(X) nihon no terebi-bangumi wo mite, kyoumi ga atta.
(X) Ho visto un programma giapponese e l’ho trovato interessante.

Il secondo caso possibile per le forme in -te che esprimono coordinazione prevede che ci sia un ordine di tempo nello svolgimento delle azioni presenti nella frase (la prima ad avvenire è la prima che viene scritta).

Rispetto a quanto avviene con gli aggettivi, nel caso dei verbi posso avere un ordine di tempo con cui le azioni avvengono, ma nel contempo può essere difficile capire se si ha un ordine o se si tratta di pura coordinazione: è qualcosa che va affidato al contesto.
Posso presumere ad esempio che la frase 歌って踊る utatte odoru, “canto e ballo”, non pone le due azioni nell’ordine in cui avvengono. Allo stesso modo capisco dal contesto che le azioni della frase sotto sono invece in un preciso ordine di svolgimento:

早く朝ご飯を食べて出かける。
Hayaku asagohan wo tabete dekakeru.
Faccio presto colazione e esco.

昨日の晩、宿題をして、テレビを見て、寝ました。
kinou no ban, shukudai wo shite, terebi wo mite, nemashita.
Ieri sera ho fatto i compiti, ho guardato la tv e sono andato a dormire.

Con i verbi alla forma in -te è sempre questione di sfumature, ma in effetti, “di base” e in sostanza, la forma in -te coordina.

Lo avrete notato dagli esempi, ma lo specifico. La forma in -te non ha “né tempo né modo”. Cioè se precede un presente, la traduciamo al presente, se precede un passato la traduciamo al passato… e via così, qualunque sia la forma a seguire… compresa una forma esortativa come quella qui di seguito:

いっしょに料理を作って食べましょう。
issho ni ryouri wo tsukutte tabemashou
Prepariamo da mangiare insieme e mangiamo!

Tuttavia le sfumature (la loro interpretazione mentre si ascolta) possono essere un problema (sì, intendo pure per i giapponesi!) ed anche per questo motivo non si trovano mai più di due forme in -te coordinate tra loro. In genere si evita di usare più di due forme in -te coordinate tra loro proprio perché lascia al lettore il compito di capire dal contesto il significato e l’uso di ciascuna (come vedremo gli usi non sono pochi).

Così a volte anche una forma tipo A-te, B-te, C è preferibilmente modificata… come vediamo nell’esempio seguente.

昨日の晩、宿題をして、テレビを見て、寝ました。
Ieri sera ho fatto i compiti, ho guardato la tv e sono andato a dormire.
昨日の晩、宿題をして、テレビを見ました。それから、寝ました。
Ieri sera ho fatto i compiti e ho guardato la tv. Dopodiché sono andato a dormire.

Il sorekara esplicita l’ordine temporale delle azioni e alleggerisce la frase (sparisce una forma in -te).

4 thoughts on “N5 in sintesi – La forma in -te usata per coordinare (1)

  1. Ciao, Kaze!
    Ottimo articolo per il ripasso, molto chiaro come sempre. Avrei, però, una cosa da chiederti. Quando dici “non posso coordinare con la forma in -te un’azione a qualcosa (aggettivo o verbo “stativo”, che esprime uno stato, come desu o aru) che non esprime un’azione (sarà possibile solo con un uso particolare della テ形)”, di preciso perchè non è possibile? A senso capisco che le frasi che dai come esempio subito sotto sono sbagliate, mi suonano male, però non riesco a estrapolare una logica, diciamo…

    1. Non è possibile perché coordinando due frasi quel che fai è “metterle sullo stesso piano”. Per cui puoi dire
      “esco e vado a fare la spesa”
      ma non puoi dire
      “sono bello e vado a fare la spesa”
      suona strano, no?
      Lo stesso per la coordinazione in giapponese (-_^)

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