La forma in -te (o テ形 te-kei) usata per coordinare, posta al negativo

Coordinare con la forma negativa… si può fare davvero?

Caso 1 – Frasi coordinate in successione temporale e frasi modali

In un certo senso sì, si può fare la forma negativa della te-kei modale e di quella che esprime una frase coordinata di due frasi in successione temporale; per farlo si usa la forma negativa in -naide. In italiano rendiamo quasi sempre queste forme in -naide con “senza fare…”: un’espressione che non ha molto a che fare con l’idea di coordinazione…

朝ご飯を食べて、学校に行った。
Asagohan wo tabete, gakkou ni itta.
Ho fatto colazione e sono andato a scuola. (frasi coordinate e in successione)

Creiamo ora la forma negativa della forma in -te. Cosa succede?

朝ご飯を食べないで、学校に行った。
Asagohan wo tabenaide, gakkou ni itta.
Non ho fatto colazione e sono andato a scuola.
Sono andato a scuola senza fare colazione.

La frase con la forma negativa della forma in -te per noi è chiaramente una frase modale! D’altronde se “faccio A e poi faccio B”, è una cosa, ma se “prima di fare B non faccio A” è un po’ come dire che “faccio B senza fare A”, giusto? Quindi faccio B, in che modo? Senza fare A… e quindi ho appena creato una modale!

La realtà dietro a queste frasi è che stanno a significare che si è fatto qualcosa evitando di fare un’altra azione (un’azione, quella non completata, che, in genere è intesa come un’azione abituale o più logica, l’azione che ci si potrebbe aspettare in una simile situazione… e così via).

シャワーを浴びないで、顔だけを洗った。
Shawaa wo abinaide, kao dake wo aratta.
Mi sono lavato solo la faccia, senza fare la doccia.

Ci si aspetterebbe o il piano era che facessi un’altra azione (o anche un’altra azione), ma l’ho evitata/non l’ho svolta e invece ho fatto l’azione della frase principale. Ad esempio avrei dovuto fare anche la doccia, ma ho lavato solo la faccia, sarei dovuto salire sull’autobus, ma ho preso il taxi…

バスに乗らないで、タクシーに乗りました。
Sono salito su un taxi senza prendere l’autobus (??)
Non ho preso l’autobus e ho preso il taxi (?)
Non ho preso l’autobus ma il taxi.

Semplici frasi negative tipo “non ho fatto X, non ho fatto Y e mi sta bene così” si rendono in tutt’altro modo (es. la particella shi).

Se alla forma affermativa avevo due azioni in successione, portando almeno il primo verbo alla forma negativa della forma in -te non ottengo ancora una successione di due azioni, una che compio e una che non compio: c’è sempre una sfumatura (modale) tipo “senza fare…” o “evitando di fare…”, come chiarito sopra.

Paradossalmente è più difficile individuare come frasi modali le frasi affermative corrispondenti. O meglio, è semplice con le frasi che indicano un mezzo usato come per queste prime due frasi (negativa e affermativa)…

包丁を使わないで、料理をした。
houchou wo tsukawanaide, ryouri wo shita.
Ho cucinato senza usare il coltello.
包丁を使って、料理をした。
houchou wo tsukatte, ryouri wo shita.
Ho cucinato usando il coltello.

…è più difficile però con frasi affermative che non sempre sono delle chiare modali (quanto segue è preso in gran parte dalla precedente lezione). Posso distinguere tre tipi di frasi “modali”, anche aiutandomi con l’italiano…

  1. 歩いて行きました。 aruite ikimashita, sono andato camminando (sono andato a piedi) è chiaramente una modale, nessun problema. La frase italiana coordinata non sta granché in piedi: ho camminato e sono andato.
  2. 手を上げて道路を渡った。 te wo agete, douro wo watatta, ho attraversato la strada alzando la mano. Anche questa è chiaramente una modale, ma può anche essere tradotta coordinando: ho alzato la mano e ho attraversato la strada.
  3. 窓を閉めて寝ました。 mado wo shimete nemashita, ho chiuso la finestra e ho dormito non è una bella traduzione, ma è meglio di “ho dormito chiudendo la finestra” perché “chiudendo la finestra” non è il modo in cui ho compiuto l’azione dormire… d’altronde però non si tratta nemmeno di due semplici coordinate perché non sono frasi “slegate” come “sono tornato a casa e ho mangiato”, quello che voglio trasmettere, evidentemente, è che “ho dormito con la finestra chiusa”! Quindi la frase con la forma in -te è in effetti il modo in cui svolgo la principale…

In giapponese distinguiamo 2 casi, non quattro come invece ci siamo resi conto di poter fare in italiano. Per la precisione parliamo di frasi che esprimono un mezzo (le frasi del coltello) e di frasi 付帯状況 futai joukyou, cioè “di condizioni giustapposte” (cioè gli ultimi tre esempi). Insomma, il termine “modale” viene proprio evitato, però… poniamo frasi come le tre qui sopra alla forma negativa (evito arukanaide ikimashita, sono andato senza camminare, perché è strana):

  1. バスに乗らないで行きました。 Basu ni noranaide ikimashita, cioè “Sono andato senza salire sull’autobus”.
  2. 手を上げないで道路を渡った。 Te wo agenaide douro wo watatta, cioè “Ho attraversato la strada senza alzare la mano”.
  3. 窓を閉めないで寝ました。 Mado wo shimenaide nemashita, cioè “Ho dormito senza chiudere la finestra”.

Ecco che se poste al negativo, tutte le frasi più o meno strane viste sopra ai punti 1-3, improvvisamente sono delle perfette, semplicissime frasi modali.

Un’altra importante caratteristica delle frasi modali (?), o meglio delle frasi futai joukyou e di quelle che esprimono un mezzo, insomma delle frasi viste ai punti 1-3 e delle frasi tipo quelle del coltello, è il fatto che il loro soggetto è sempre lo stesso della frase principale (ciò non vale necessariamente per le altre frasi del tipo “V-te, P”, cioè verbo alla forma in -te + principale).

Caso 2 – Frasi coordinate, poste in parallelo

Tuttavia se parto da due azioni che creano un parallelo il discorso cambia, anche se in questo caso forse è meglio chiamarlo contrasto, in quanto se la prima forma in -te sarà negativa, la seconda, in genere, sarà affermativa.

Cerchiamo insomma di passare alla forma negativa del caso delle frasi in cui non c’è successione di tempo tra gli eventi. A parte il caso con lo stesso soggetto (es. utatte odoru; vd. oltre), posso avere il caso in cui coordino due frasi con soggetti diversi (pensiamo al caso del nonnino e della nonnina della lezione sulla coordinazione). In questo caso potrò usare una qualunque tra le due forme negative della te-kei!

太郎は合格しなくて/しないで、次郎は合格した。
Tarou wa goukaku shinaide/shinakute, jirou wa goukaku shita.
Tarou non è passato e Jirou è passato.
Tarou non è passato mentre Jirou è passato.

Anche se il soggetto è lo stesso, se pongo la frase in forma di contrasto, posso usare questa costruzione, così anche la frase suggerita sopra, con X e Y, diviene possibile se posta in questo modo (X non l’ho fatto e Y l’ho fatto…).

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7 thoughts on “N5 in sintesi – La forma in -te usata per coordinare (2) – la forma negativa

  1. Tuttavia se parto da due azioni che creano un parallelo il discorso cambia, anche se in questo caso forse è meglio chiamarlo contrasto, in quanto se la prima forma in -te sarà negativa, la seconda, in genere, sarà affermativa.

    Cerchiamo insomma di passare alla forma negativa del caso delle frasi in cui non c’è successione di tempo tra gli eventi. A parte il caso con lo stesso soggetto (es. utatte odoru; vd. oltre), posso avere il caso in cui coordino due frasi con soggetti diversi (pensiamo al caso del nonnino e della nonnina della lezione sulla coordinazione). In questo caso potrò usare una qualunque tra le due forme negative della te-kei!

    Leggendo questo mi sono reso conto che non riesco a capire quando usare la Te normale e quella in °nakute”. Che differenza c’è in queste frasi usare una o l’altra?

    1. In generale naide indica un modo di fare e nakute una semplice coordinazione o una causa. Tuttavia non è tutto così lineare.
      Nel caso che hai citato nel commento, non c’è differenza (se ricordo bene di che si trattava perché ora sono nell’app di WordPress è non posso controllare). Lo stesso vale per determinate espressioni, frasi fatte, diciamo. Comunque niente di essenziale. Ricorda la regola generale. Per il resto gli articoli su questo tema spiegano quasi ogni situazione.

  2. Salve,premettendo che senza il suo aiuto sarei in alto mare…vorrei chiederle dei chiarimenti su questo argomento.
    Se non ho capito male quando non c’è un ordine temporale e se tra le due parti da coordinare non c’è contrasto si può usare la te-kei(sia che i sogg coincidano oppure no)
    私はピアノを弾いて、子どもたちは歌う。
    Warashi wa piano wo hiite, kodomotachi wa utau.

    Mentre se sono in contrasto non si usa
    父はいつも遅く家に帰るが、今日は早く帰った。
    Chichi wa itsumo osoku ie ni kaeru ga, kyou wa hayaku kaetta
    Mio padre torna sempre a casa tardi, ma oggi è tornato presto.

    Ma per il negativo?

    ![太郎は合格しなくて/しないで、次郎は合格した。
    Tarou wa goukaku shinaide/shinakute, jirou wa goukaku shita.
    Tarou non è passato e Jirou è passato.
    Tarou non è passato mentre Jirou è passato.

    Anche se il soggetto è lo stesso, se pongo la frase in forma di contrasto, posso usare questa costruzione, così anche la frase suggerita sopra, con X e Y, diviene possibile se posta in questo modo (X non l’ho fatto e Y l’ho fatto…).]!

    Quindi…
    Nel caso delle frasi in cui non c’è successione di tempo tra gli eventi e in cui coordino due frasi con soggetti diversi si può usare una qualunque tra le due forme negative della te-kei
    E se sono in contrasto si usa comunque la te-kei?

    E se i sogg coincidono si può usare la te-kei se la frase è posta in questo modo (X non l’ho fatto e Y l’ho fatto…) e quindi si può usare anche se sono in contrasto o solo se sono in contrasto?Cioè,se la frase non segue la forma tra parentesi come si procede?

    Chiedo scusa per questo luuungo post estremamente conusionario…però è all’incirca quello che ho ora nella mia testa! T.T
    Vado ad afrontare…
    Caso 1 – Frasi coordinate in successione temporale e frasi modali
    Sperando che vada meglio

    Grazie per il suo lavoro!

    1. Ma per il negativo?
      ![太郎は合格しなくて/しないで、次郎は合格した。
      Tarou wa goukaku shinaide/shinakute, jirou wa goukaku shita.
      Tarou non è passato e Jirou è passato.
      Tarou non è passato mentre Jirou è passato.
      (…) E se sono in contrasto si usa comunque la te-kei?

      Una frase è negativa e l’altra no, quindi in questo senso sono già in contrasto… potremmo tradurre “Tarou non è passato ma Jirou è passato.”, mentre in altre frasi suonerebbe strano inserire il “ma” (io suono il piano, ma i bambini ballano) giusto?
      Tolta di torno la possibile confusione dovuta al termine italiano “contrasto”, prendiamo l’esempio di frase che deve essere avversativa…

      父はいつも遅く家に帰るが、今日は早く帰った。
      Chichi wa itsumo osoku ie ni kaeru ga, kyou wa hayaku kaetta
      Mio padre torna sempre a casa tardi, ma oggi è tornato presto.

      una frase come questa, ma con il primo verbo al negativo, vuole comunque la normale costruzione avversativa (ga/kedo/keredo)
      父はふだん遅くまで家に帰らないが、今日は早く帰った。
      Chichi wa fudan osoku made ie ni kaeranai ga, kyou wa hayaku kaetta
      Mio padre di solito non torna a casa fino a tardi, ma oggi è tornato presto.

      E se i sogg coincidono…
      Intanto deve esserci un contrasto in senso lato, perché una frase è negativa e l’altra no, giusto? Io ho fatto X ma Lui non ha fatto Y può ovviamente essere resa con kedo/ga.
      O c’è un contrasto tra i soggetti (nel caso in cui non coincidano, con…wa …wa, come nel caso di tarou e jirou)
      O c’è un contrasto d’altro tipo… Con lo stesso soggetto di norma ricadiamo nella frase avversativa (vd. quella più su del padre che di solito non torna a casa). Altrimenti possiamo usare la -te-kei negativa ma salta fuori una sfumatura: le due frasi non suonano proprio come delle semplici coordinate e vogliono -naide. Es.:
      gari wo tabenaide nigirizushi wo tabeta = non ho mangiato il gari e ho mangiato il sushi = ho mangiato il sushi senza mangiare il gari.
      basu ni noranaide takushi ni notta = sono salito su un taxi senza prendere un autobus
      In realtà anche la frase prima è un po’ come se dicesse “Jirou è passato senza che Tarou passasse”, nel caso in cui si usa “naide”… quindi si avvicina ai casi del gari e del basu.
      NB Di questo tipo di frasi ho parlato in qualche altro articolo poco prima o dopo di questo.

      Comunque ti stai preoccupando inutilmente perché ti basta quasi sempre usare un kedo (ma) per legarle, senza pensare a come fare a legarle con la te-kei…
      (chichi wa) kin’youbi wa hayaku kaeranakatta kedo doyoubi wa hayaku kaetta.
      tarou wa goukaku shinakatta kedo jirou wa goukaku shita
      gari wa tabenakatta kedo sushi wa tabeta
      (!) basu ni wa noranakatta kedo takushi ni wa notta
      (!) Non funziona altrettanto bene nel caso di bus e taxi a dire il vero, perché bus e taxi sono alternative (mentre gari e sushi non sono alternative, di solito si mangiano insieme e io ho mangiato uno ma non l’altro).
      Se voglio dire che ho deciso di evitare l’autobus e ho preso il taxi, ma non voglio usare -naide, è semplicissimo: basta fare due frasi
      basu ni noranakatta. takushi ni notta.

      Spero di aver risposto a tutto perché sì, c’era un po’ di confusione… ma non solo nel tuo commento. Cercare di sviscerare tutti i casi possibili che si ottengono cambiando un dettaglio qui o là è quasi impossibile nella propria lingua, figuriamoci in giapponese. Comunque non mi preoccuperei troppo… Sai “impara l’arte e mettila da parte”? Vale lo stesso per la grammatica. Poi l’ascolto e la pratica rendono indolore la scelta della giusta espressione senza ripassare da tutte queste “alternative”.

  3. Si,ora va molto meglio.Grazie mille!
    Concordo sul fatto che analizzare tutti i casi possibili sia impossibile! è solo che,in previsone del test,si cerca di essere il più meticolosi possibile anche se spesso questo crea solo più conusione! XD
    Grazie ancora!

    1. Se è per il test non preoccuparti… Intanto perché non devi fare tu le frasi… poi SE trovi la te-kei, avrai quei due tre casi superlineari con forma in -te imperativa e, solo affermative, te-kei coordinante, causale e modale (di solito no, ma potresti sentire “aruite juppun”, per esempio, cioè “10 minuti a piedi(=camminando)” o cose così).

Fatti sentire!

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