Il post di oggi è diviso in due parti, che rispecchiano il titolo. Se le limitazioni riguardano chiaramente ogni studente, le alternative sono in effetti un argomento di carattere più elevato. Se non avete altro interesse che il livello N5, potete saltare il paragrafo in questione.
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Limitazioni alla forma in -te (o テ形, te-kei)

Con le forme in -te il soggetto della secondaria, i.e. della frase con la forma in -te, e il soggetto della principale possono essere sempre diversi a meno che si tratti di una forma in -te che esprime il modo in cui compio l’azione, come nelle frasi seguenti:

歩いて大学まで行った。
aruite daigaku made itta.
Sono andato a piedi/camminando fino in università.

暑かったので、窓を開けて寝ました。
Atsukatta node, mado wo akete nemashita.
(lett.) Dato che faceva caldo ho aperto la finestra e ho dormito.
(lib.) Dato che faceva caldo ho dormito con la finestra aperta.

暑かったので、窓を閉めないで寝ました。
Atsukatta node, mado wo shimenaide nemashita.
Dato che faceva caldo ho dormito senza chiudere la finestra.

Similmente c’è la forma in -te che esprime un mezzo (i giapponesi distinguono i due casi, ma siamo onesti, possiamo continuare a parlare di frasi modali; è un tema di cui abbiamo già parlato nella lezione su forma in -te come modale)

包丁を使って・使わないで、料理しました。
Houchou wo tsukatte/tsukawanaide ryouri shimashita.
Ho cucinato usando/non usando (i.e. senza usare) il coltello.

In tutte queste prime frasi viste il soggetto della forma in -te e della principale deve essere lo stesso (non compare un soggetto, con ga, nella frase con il verbo alla forma in -te: se il soggetto compare sarà come tema o come soggetto della frase principale). In tutti gli altri casi (quando la forma in -te esprime una coordinata o una causale) il soggetto delle secondaria può variare rispetto a quello della principale.

Alternative alla forma in -te (o テ形, te-kei):
la chuushi-kei

La forma in -te può essere sostituita per verbi e aggettivi in -i da quella che è nota come 中止形 chuushi-kei (“forma interrotta”). Si tratta della forma in -masu senza masu (ren’youkei) per i verbi e della forma in -ku per gli aggettivi in -i. Possiamo vedere questa forma come semplice coordinazione, così come succedeva per la forma in -te.

牛乳パックを使い、おもちゃを作った。
Gyuunyuu pakku wo tsukai, omocha wo tsukutta.
Ho costruito un giocattolo usando un cartone del latte.
Ho usato un cartone del latte e ho costruito un giocattolo.

この図書館は広く(、)新しい。
Kono toshokan wa hiroku, atarashii.
Questa biblioteca è spaziosa e nuova.

6時に帰り、夕食を食べた。
Rokuji ni kaeri, yuushoku wo tabeta.
Sono tornato a casa alle sei e ho cenato.

L’uso della 中止形 chuushikei suona più formale ed è più tipico del linguaggio scritto.

Vediamo ora un punto non strettamente necessario per chi mira al JLPT. È solo qualcosa che reputo interessante e vorrei dire al fine di evitare di mentirvi per semplificarvi le cose… Siccome però non vi è davvero necessario, siete liberi di ignorarlo.

Come accennato sopra l’uso della chuushikei riguarda i verbi e gli aggettivi in -i. Gli aggettivi in na e i sostantivi non possono far altro che usare la forma in -te del vero essere: “de”. Esempio:

母は医者で大学の先生です。
haha wa isha de daigaku no sensei desu.
Mia madre è medico e(d è) insegnante dell’università.

彼女はきれいで、頭がいい。
kanojo wa kirei de, atama ga ii.
Lei e bella e intelligente.

Ciò deriva dal fatto che abbiamo deciso di considerare “de” come la forma in -te del verbo essere, secondo le regole del giapponese scolastico. Le vere forme in -te del verbo però sarebbero datte (per il verbo “da”) e deshite (per il verbo “desu”), ma si usa “de” laddove con altri verbi userei la forma in -te. Questo “de” è in effetti la ren’youkei del verbo “da” (e quindi è il corrispettivo della chuushikei). Insomma gli aggettivi in na e i sostantivi non hanno un’alternativa alla forma in -te perché usano già la chuushikei al posto della vera forma in -te del verbo essere.

Cosa succede però quando un sostantivo o un aggettivo in na sono posti alla forma negativa (cioè non usano “de” ma “janakute”)? Succede che janai corrisponde a un aggettivo in -i “per colpa di -nai”. Con la forma in -te di janai avremo

彼は医者じゃなくて、看護師です。
Kare wa isha janakute, kangoshi desu.
Lui non è un medico, è un infermiere.

Ma potremo mettere la stessa frase alla forma chuushikei (che come detto è usata spesso nel linguaggio scritto, formale, quindi nell’esempio sottostante passo da じゃなく janaku a ではなく dewanaku)

彼は医者ではなく、看護師です。
Kare wa isha de wa naku, kangoshi desu.
Lui non è un medico, è un infermiere.

6 thoughts on “N5 in sintesi – Limitazioni e alternative alla forma in -te

  1. Ciao Kazeatari, volevo segnalarti un piccolo errore nella trascrizione in romaji del primo esempio, c’è infatti scritto gakkou al posto di daigaku.

  2. Per quanto riguarda la chuushikei nei verbi: nel caso voglia utilizzare la forma negativa, quale delle due forme vanno usate? -naide o -te normale?

    1. La chuushikei essendo la base in masu non ha una forma negativa. Se voglio mettere una forma negativa di solito uso la base negativa + zu, perché altrettanto “letteraria” … si usa insomma negli stessi contesti della chuushikei.
      Tra naide e nakute la più simile è nakute perché coordina in modo puro e semplice.

  3. La chuushikei può essere usata sempre come alternativa alla forma in te? Ad esempio è corretto machi kudasai per dire attenda per cortesia? E’ una alternativa a matte kudasai?
    O sono sbagliate entrambe?

    1. Esiste omachi kudasai come versione supercortese di matte kudasai.
      La chuushikei si può usare come la forma in -te quando da sola serve a creare una frase, coordinata o secondaria. A parte il caso che citi però quando la forma in te è seguita da ausiliare non si può sostituire con la chuushikei… p.e. non puoi fare la forma in -te + iru sostituendo la forma in te con la chuushikei

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