Due domande davvero molto frequenti sono le seguenti…

  • Quanti kanji esistono? (chiesta per pura curiosità)
  • Quanti kanji devo studiare? (curiosità, sì, ma mista ad ansia)

Cominciamo dalla seconda domanda. Per un semplice motivo. Non voglio mettere in atto la classica presa in giro dei siti che parlano di giapponese: provare a spaventare gli utenti, prima, per poi rassicurarli (sparando numeri enormi e poi riducendoli via via). Odio certi modi e reputo gli utenti di SdG molto più intelligenti di così.

Dunque, come dicevo, cominciamo…

Quanti kanji devo sapere?

Difficile in realtà a dirsi, molto dipende dal vostro obiettivo!

Volete cavarvela un po’ facendo del turismo? Volete vivere in Giappone? Volete ottenere una conoscenza da 母語話者 bogowasha, i.e. da “native speaker”? Volete essere ammirati anche dai giapponesi o addirittura considerati degli esperti di kanji? È ovvio, insomma, che livelli diversi implicano un numero diverso di kanji e un impegno nello studio molto diverso.

Quanti kanji servono a un turista?

Certo, il turista è un livello che ci suona come “livello base”. Però il turista deve poter parlare, dire poche frasette e magari leggere qualche cartello. La parte orale si può fare con i caratteri occidentali (o roomaji), anche solo indicando le frasi di un frasario. I cartelli, poi, le indicazioni (come “uscita”) e i nomi dei posti (p.e. sui tabelloni degli orari dei treni), vengono trascritti anche in roomaji. Quindi non c’è una vera necessità di imparare i kanji.

Anche se sapere un minimo di giapponese (orale) è quasi indispensabile, i kanji da imparare per cavarsela in ogni situazione, dal menù di un ristorantino di raamen, al nome di un posto scritto su un autobus, sarebbero TROPPI e quindi non ne vale la pena! Se l’obiettivo è solo quello di fare il turista, bisogna accontentarsi, restare sulle strade più battute (i.e. quelle con le insegni in inglese e roomaji) per non complicarsi troppo la vita. E usate googlemap.

Ok, allora quanti kanji servono per la normale vita quotidiana?

Allora, diciamo subito che un 1000 kanji circa sono sufficienti per cavarsela nella vita quotidiana, ovvero per vivere in Giappone per un periodo: fare spese, ovviamente, ma anche andare in comune, fare l’assicurazione medica, un salto dal medico (NB lì non c’è medico della mutua, si va all’ospedale o in un ambulatorio), sposarvi… Sì, parlo per esperienza personale^^

Sembrano tanti, ma lasciate che vi ricordi che un bambino di prima elementare impara 80 kanji… voi non potete cominciare a fare altrettanto? Non mirate a mille, né fatevi spaventare da tutti gli zeri presenti in “1000”! Studiate con calma i vostri kanji, 3-4 alla volta (degli studi, a quanto pare, dimostrano che è meglio non superare i 30 a settimana).

Per inciso, quanti kanji si studiano nei 6 anni delle scuole elementari sono…

  1. 80 kanji
  2. 160 kanji
  3. 200 kanji
  4. 200 kanji
  5. 185 kanji
  6. 181 kanji

…per un totale di 1006 kanji. Ma dovreste saperlo se avete visto la sezione kanji del sito!

Saliamo al livello successivo. Servono un 1500 kanji circa per leggere la maggior parte delle cose senza grossi patemi… la maggior parte dei manga, la maggior parte delle riviste, buona parte dei romanzi moderni… Anche se, certo, ogni tanto dovrete comunque cercare un kanji (o meglio una parola). Molto spesso mi si chiede quanti kanji servono per leggere un manga, ma ci sono molti generi di manga… possono bastarne 400, per alcuni, ma ne servono 2000 o più per altri!

E quanti kanji sa un giapponese?

2136 kanji sono “i kanji della scuola dell’obbligo”, secondo la recente riforma del 2010. Si tratta dei (新)常用漢字 (shin)jouyou kanji. Spesso sono da sapere tutti già entro le medie in effetti (15 anni), ma non c’è una divisione obbligatoria oltre il 6° anno delle elementari che indichi quali kanji e a che ritmo impararli.

A questi si aggiungono poi un 800 人名用漢字 jinmeiyou kanji (kanji usati nei nomi) che sarebbero obbligatori e che comprendono varie forme tradizionali di kanji già visti (meno di 200 se non erro)… il che significa che si imparano di solito, volenti o nolenti, senza problemi, mentre gli altri vanno studiati o semplicemente assorbiti tramite l’esperienza a furia di “vederli in giro”.

Infine ci sono gli 表外漢字 hyougai kanji (kanji fuori-tabella, ovvero “tutto il resto”); direi che comunque altri 100-200 kanji li si impara volenti o nolenti leggendo, già ai tempi della scuola… dipende anche dalla persona e dalle sue letture.

A questo punto, sommandoli tutti siamo a poco più di 3000 kanji, ma considerando che molti kanji legati ai nomi potrebbero interessarci davvero poco, per cui un numero più corretto potrebbe essere 2500 kanji.

Chi fa l’università, poi, di solito acquisisce la conoscenza di altri 500-1000 kanji, in parte legati al suo campo di specializzazione, in parte legati al semplice avanzamento della sua educazione. Siamo a 3500-4000 kanji.

Chi supera il più famoso test di kanji (kan-ken, per gli amici, al secolo 漢字検定試験 “Kanji Kentei shiken”) al livello più alto conosce circa 6000 kanji. Perché farlo? – potreste chiedervi. E sarebbe una domanda giustissima. Se per vivere al più mi servono 4000 kanji, perché sprecarsi a impararne altri 2000 inutili kanji?

Perché è un test che fa curriculum (i test nelle zone dell’Asia con un simile sistema scolastico fanno spesso curriculum in modo sostanziale… ma ne parlerò in altra occasione). D’altronde la conoscenza dei kanji è tenuta in grande considerazione, perché sinonimo di cultura e segno di dedizione, di una notevole capacità ad applicarsi al proprio obiettivo (un’azienda vuole cose del genere da una persona).

Quanti kanji esistono?

A questo punto possiamo passare alla domanda (1). Quanti sono tutti i kanji esistenti? …comprese tutte le varianti possibili, storicamente accertate… non si sa davvero.

Se ci riferiamo ai caratteri prerenti nei dizionari più ampi, si va dai 50 000 kanji di quel grande classico che è il dizionario giapponese Dai Kan-Wa Jiten, a dizionari più recenti, pubblicati in Cina: 85 568 kanji sono quelli del famoso dizionario Zhonghua Zihai, del 1994, mentre abbiamo 106 230 kanji nel dizionario Yitizi Zidian, del 2004.

Voglio parlare di kanji, perché considerare i dizionari scritti in Cina? …dirà qualcuno. Perché sì, cari miei, bisogna considerarli, per forza. Se vogliamo parlare di tutti i kanji esistenti, dobbiamo tornare indietro nel tempo… anche a prima di quando i kanji sono arrivati in Giappone.

Ma, attenzione, nessuno può creare un dizionario definitivo e dire il numero definitivo di kanji mai esistiti al mondo! Perché secondo voi?

Per due motivi…

  • perché vengono sempre scoperti, anche in tempi recenti, “nuovi kanji” grazie a scavi archeologici e ricerche degli storici
  • perché al tempo stesso vengono inventanti nuovi kanji nel linguaggio moderno, con una leggera variazione di forma o per una netta semplificazione. Alcuni prendono piede, altri no, ma sono nuovi kanji a tutti gli effetti… era così che nascevano in passato ed è così che nascono ancora oggi.

Ok, “tutto qui”, spero sia stata una lettura interessante! (╹◡╹)

Alla prossima! ヽ(=´▽`=)ノ

4 thoughts on “FAQ – Quanti kanji?

  1. La lettura è interessante ma un po’ spaventosa, a me sembrano tanti già i 1006 delle elementari!
    Comunque come hai sempre detto tu: costanza e dedizione, poca ma sempre, aiutano.

  2. Ho chiesto a un’amica giapponese quanti kanji conosce un giapponese medio che non dedica la vita allo studio ma gli basta leggere un giornale o un romanzo ogni tanto. Ha risposto “i 2000 della scuola, non ne servono altri”. Ero perplesso e ha aggiunto che sì, ogni tanto si trova un kanji sconosciuto, ma un po’ dal contesto e un po’ da come è fatto si capisce cosa vuol dire, anche se spesso non si sa come leggerlo.

    Ho una “kanji frequency list” secondo la quale i primi 100 kanji rappresentano il 40% dei kanji pubblicati (non so i testi presi come fonte). Questo potrebbe essere un freno a continuare, ma devo dire che con quei 100 (io ne conosco solo 200) si capisce solo l’argomento di cui si sta leggendo, non certo il significato. Invece presa per il vers giusto può essere uno stimolo per i principianti, perché in effetti con un paio di mesi di studio si riesce già a “intuire” cosa si legge, e fa molto piacere.

  3. A leggere che un dizionario può contenere più di 100000 kanji mi sono sentita minuscola! Comunque, questi post sono decisamente interessanti, continua così! 🙂

    1. Grazie! -_^ Comunque, dai, 106 mila kanji è il dizionario (cinese) di caratteri cinesi e, come detto, comprende tutte le forme di uno stesso kanji che siano mai state scritte… come fossero kannji diversi. Nessuno conosce tutte quelle forme o se ne preoccupa, a parte gli studiosi.

Fatti sentire!

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