Inizia oggi l’anno della scimmia …per i cinesi. Intanto un regalino: l’immagine sopra, realizzata come sempre da Mi-chan, è a dimensioni di sfondo a fine articolo 😉

Ma vi dicevo, inizia oggi l’anno della scimmia, per i cinesi, perché, non so se lo sapevate, ma il Giappone non si fa problemi e fa finta che l’anno del calendario lunare, cominci con il Capodanno dell’anno solare. Non so se biasimarli per questa grossolana approssimazione o lodare la praticità, perché, diciamocelo, forse è il caso di arrendersi e usare tutti lo stesso calendario (è una battuta, per carità, non vorrei offendere nessun fanatico del calendario lunare, e so che ce ne sono tanti… A bizzeffe. A bazzilioni*).

Ad ogni modo, quando si parla di “anno della scimmia” …del coniglio, del drago, e così via, si parla di 干支 eto, ovvero lo “zodiaco” orientale (non dico “cinese” perché è usato in vari paesi, ma nasce ovviamente in Cina) e di 十二支 juunishi, ovvero dei 12 segni zodiacali dell’eto.

Gli anni, ma, fatto meno noto, anche le ore della giornata (anche se in effetti si tratta di due ore alla volta per noi), sono associate a questi dodici segni. Li conoscete?

Kanji On’yomi Kun’yomi Significato (kanji jpn “comune”) Ora del giorno
1 し shi ね ne Topo (鼠 nezumi) 11 pm → 1 am
2 ちゅう chū うし ushi Bue (牛 ushi) 1 → 3 am
3 いん in とら tora Tigre (虎 tora) 3 → 5 am
4 ぼう bō う u Lepre/Coniglio (兔 usagi) 5 → 7 am
5 しん shin たつ tatsu Drago (龍/竜 ryuu) 7 → 9 am
6 し shi み mi Serpente (蛇 hebi) 9 → 11 am
7 ご go うま uma Cavallo (馬 uma) 11 am → 1 pm
8 び bi (o mi) ひつじ hitsuji Pecora/Capra (羊 hitsuji) 1 → 3 pm
9 しん shin さる saru Scimmia (猿 saru) 3 → 5 pm
10 ゆう yū とり tori Gallo (鶏 tori/niwatori) 5 → 7 pm
11 じゅつ jutsu いぬ inu Cane (犬 inu) 7 → 9 pm
12 がい gai い i (Jpn) Cinghiale (猪 inoshishi)
(Chn) Maiale (豚 buta)
9 → 11 pm

Per riferirsi ai vari anni, ciascun segno si ripresenta ogni dodici anni, i giapponesi usano normalmente le pronunce kun’yomi, ma ancora più spesso trovate le pronunce dei corrispettivi kanji più comuni usati per indicare il dato animale.

Il tutto si lega al taoismo, Yin e Yang, ecc. ma dà un complesso sistema sessagesimale per il calcolo del tempo. L’ 干支 eto, deriva in effetti da due distinte parole: 天干, tenkan, i “dieci tronchi celesti” e 地支 chishi cioè i “dodici rami terrestri”. Le combinazioni di questi due gruppi danno la possibilità di contare in un ciclo sessagesimale (perché sessanta sono le combinazioni usate).

Dal punto di vista della lingua ci sono varie cose interessanti da dire!

P.e. poiché si tratta di un ciclo di 60 combinazioni, il 60° compleanno è detto normalmente 還暦 kanreki (il primo kanji trasmette l’idea di tornare all’inizio e il secondo è il kanji di “calendario”).

Anche i 10 tronchi sono interessanti… poiché vengono usati per “creare una classifica” di qualità, voti, ecc.! Normalmente i primi 3, 4 sono molto usati e andrebbero riconosciuti. Si tratta di 甲乙丙kou-otsu-hei, intesi come 1, 2, e 3, ABC, primo secondo e terzo; a volte si trova anche e 甲乙丙丁 kou-otsu-hei-tei …e vi lascio indovinare il senso.

Ma veniamo agli animali!

Finalmente sapete perché mattina si dice 午前 gozen e pomeriggio si dice 午後 gogo! Questi due vocaboli equivalgono a “prima dell’ora del cavallo” e “dopo l’ora del cavallo”, l’ora del cavallo infatti è quella che va dalle 11 di mattina all’una di pomeriggio e il kanji del cavallo, nell’eto, è proprio il kanji 午 go/uma.

Un’altra curiosità curiosità riguarda l’ora della pecora (il 2015 è stato l’anno della pecora …o “capra”, perché in cinese questo kanji da solo non permette di distinguere). Si tratta dell’ottava ora. Chi studia giapponese e/o guarda anime si sarà forse accorto che le merendine e gli snack sono dette “oyatsu”, di norma si scrive in kana, おやつ, ma in kanji sarebbe お八つ, cioè “o”, prefisso di onorifico o di abbellimento, seguita da yatsu, ovvero “otto” (rif. al modo di contare le cose in giapponese, con la pronuncia giapponese dei kanji)… Perché? Ma perché ovviamente la merenda si faceva all’ottava ora del giorno, quella della pecora!

Si dice spesso che nell’eto manca il gatto e si racconta una favoletta (che nulla ha di storico, dato che coinvolge “dio”) in cui il topo inganna il gatto, che così non riesce a ricevere da dio un anno, nel momento in cui dio li “distribuiva” (lo so che suona ridicolo, ma volete farmene una colpa?), mentre il topo, furbetto, riceve il primo anno del ciclo (e da allora il gatto, arrabbiato, insegue sempre il topo)… per la cronaca, però, in Vietnam l’anno del gatto c’è! Si trova al posto di quello della lepre (o coniglio, il kanji è vago come quello di pecora). Chissà in Vietnam la lepre a chi aveva “pestato i piedi” al momento della distribuzione degli anni… al cane da caccia?

E ora un po’ di frasi utili… o che vi saranno utili appena avrete amici giapponesi!

Vediamo due modi di chiedere “Di che anno (dello zodiaco cinese) sei?” (metto anche le traduzioni letterali, ovviamente molto brutte).

干支でいうと何の生まれですか。
eto de iu to nan no umare desu ka.
(lett.) In termini di eto, di che nascita sei?

(XXXの)干支は何ですか。(al posto di XXX mettere “Nome-san”)
(XXX no) eto wa nan desu ka.
(lett.) Che eto sei?

E come si fa a parlare dell’anno di nascita altrui rispetto al nostro?

Normalmente non ci si riferisce all’eto, si dirà solo

XXX-さんは一歳上/下です
xxx-san wa issai ue/shita desu.
Xxx-san è più grande/piccolo di un anno.

Al posto del kanji di 歳 -sai possiamo trovare 才 -sai, molto comunemente, oppure 年 nen o 個 ko, ma questi ultimi non sono comunemente accettati (comuni tra i giovani però). Ah, in compenso, come è normale chiedere いくつ (幾つ) ikutsu al posto di 何歳 nansai, così è normale dire hitotsu al posto di issai. Invece al posto di 上/下 ue/shita si può trovare 年上 toshiue/年下 toshishita (anche senza indicazione di un numero preciso di anni, come a dire “è più grande/piccolo” e stop).

Tuttavia in un caso salta di nuovo fuori l’eto!

彼は干支で一回り上/下だ。
kare wa eto de hitomawari ue/shita da.
(lett.) Lui è più grande/piccolo di me di un giro nell’eto.
(lib.) È più grande/piccolo di me di dodici anni.

Questo, è chiaro, perché nell’eto (eto de), “un giro” (hito-mawari) completo equivale a dodici anni!

E ora il regalo che via avevo promesso…

buon anno della scimmia

* P.s. no, se ci stai ancora pensando, sappi che no, “bazzilioni” non è una parola.

11 thoughts on “Si fa presto a dire “Buon anno (cinese)”, ma sai cos’è l’eto?

  1. Premetto che avrei voluto scriverlo in giapponese, ma ho appena cominciato e conosco a malapena una ventina di kanji:
    Mi ha fatto troppo piacere svegliarmi stamattina e ritrovarmi questo post, con annessa la storia del gatto e del topo (simpaticissima).
    E, a proposito (questo imparerò a scriverlo entro fine giornata), io ed il mio coniglio abbiamo lo stesso eto: quello della pecora.
    Grazie per il post e buona giornata c:

    1. …e a me fa davvero piacere leggere frasi così. L’idea di aver rallegrato la giornata di qualcuno è una bella sensazione ^__^

      Un salutone e a te …e un’arruffata di pelo al coniglio (ti invidio!) XD

      P.s. nessuno te ne farà una colpa se non scrivi in giapponese! Anzi, tanti che non capirebbero ne saranno felici XD Va be’, scherzi a parte, pazienza, no? L’appuntamento è solo rimandato 😉

  2. Anche le ore del giorno sono associate ai segni dello zodiaco cinese? Non lo sapevo!
    Infatti ricordo la prima volta che ho letto 午 tradotto come “mezzogiorno, l’ora del cavallo” ho pensato che i cinesi usassero mangiare cavalli!!!
    Ho anche scoperto che come anno e come ora di nascita io sono un bue-bue!!! (vabbè, evitiamo battutacce sul doppiamente cornuto….) Per gli orientali ha qualche significato particolare avere lo stesso eto per l’ora e per l’anno?

    1. Dal punto di vista dell’indovinare la propria personalità, si usano solo gli anni.
      Le ore avevano quei nomi (in passato) per poterle identificare (cioè non si diceva “a mezzogiorno” ma “nell’ora del cavallo”).

      Quindi visto che le ore non sono legate allo “zodiaco”, non penso possa avere un significato particolare, ma devo confessarti di non sapere nulla di preciso, se non che non l’ho mai sentito e quindi dubito ci sia qualcosa da sapere.

      Ok, capisco che era una battuta, ma i cinesi mangiano i cavalli, come gli italiani d’altronde. Anche se i mongoli hanno conquistato la Cina 800 anni fa e loro consideravano importantissimi i cavalli, sembra che non abbiano lasciato un’eredità culturale in questo senso.

  3. Ma se uno è nato, facciamo, all’una precisa? è un topo o un bue? Io direi bue, ma non si sa mai! Perciò sarei proprio una scimmia-bue, anche se non so cosa implica… Σ( ̄。 ̄ノ)ノ

    1. Come dicevo nell’altra risposta, non si lega la nascita anche all’ora. Quello era solo un modo di chiamare le ore. Noi abbiamo sempre usato i numeri, loro no.

      La domanda di dove va a finire l’ora precisa però è interessante. Dubito che arrivassero a considerare i minuti, quindi il problema non si poneva, immagino, ma non so dare risposta. In Oriente però per lungo tempo non è nato, né è arrivato dall’estero, il concetto di zero, quindi probabilmente si passava da -1 a 1, per così dire, da un’ora all’altra, senza porsi il problema di cosa c’è nel mezzo. Spero sia chiaro cosa intendo.

      1. Nel nostro oroscopo (al quale NON credo), il punto esatto di cambio del segno si chiama “cuspide”, e rappresenta le caratteristiche di entrambi i segni per i quali fa da confine. Insomma, già l’oroscopo è fumoso di suo, se poi uno è cuspide può dimostrare tutto e il contrario di tutto! Forse hanno anche in giappone il concetto di cuspide…. però sarebbe strano per un popolo così esatto!

        Piuttosto aggiungo una domanda: ma i giapponesi mediamente ci credono a tutto questo? Sono come noi che abbiamo l’oroscopo sulla quasi totalità dei giornali o si sono accorti che il medioevo è finito? Sono come noi che tutti dicono “tanto io non ci credo” e poi se lo leggono avidamente di nascosto o lo prendono alla leggera come una semplice tradizione e niente più?

        1. Sono peggio di noi (anche se è vero che non so quanto andiamo male noi). La loro prima debolezza è il gruppo sanguigno, la seconda l’anno, la terza si trova sul calendario, per chi è più legato al buddhismo ci sono giorni propizi e giorni sfortunati.
          Provo a fare un articolo sull’argomento, anche se non so ancora quando uscirà, è un po’ che volevo parlare di alcune di queste cose.

Fatti sentire!

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