Premetto che questo articolo doveva chiamarsi con un titolo serio come “Tanbo Art: l’arte nei campi di riso” …o una cosa così, ma non ho resistito, perché, davvero, non ci sono paragoni! Cosa mi importa di cosa fanno o non fanno gli alieni in Sud America?! Voglio sapere come fanno i giapponesi a fare disegni del genere nei campi di riso! Vi giuro che sulle prime ho pensato a Photoshop, ma non è così: ci sono vari segreti dietro la realizzazione di questi piccoli, effimeri capolavori.
Ma andiamo con ordine! Tutto inizia a Inakadate, prefettura di Aomori, estremo Nord dell’isola di Honshuu. Per la precisione vicino alla stazione di Tanbo Art (田んぼアート駅 tanbo aato eki), un luogo che come vedete dalla mappa di google qui sotto, inizialmente era famoso per tutt’altro…
…ovvero per avere un laghetto con delle isolette a forma di mappa della terra (che forse non riconoscerete subito perché pone il Giappone al centro).
Come prevedibile il successo dell’iniziativa non è durato.
In compenso l’iniziativa successiva ha avuto grande successo e prosegue tuttora, tanto che la stazione prende il nome dal tema stesso di questa iniziativa: 田んぼアート tanbo aato, da tanbo, risaia, e aato, arte (dall’inglese “art”).
Ma di cosa si tratta effettivamente?
Be’, qualcuno lo avrà già intuito, ma diciamolo a chiare lettere: si tratta di creare (splendidi) disegni nei campi di riso …di nuovo: “Altro che cerchi nel grano! Vuoi mettere semplici cerchi con i personaggi di Star Wars o Via col vento?!”.
Ecco alcuni esempi delle creazioni che sono state ammirate dai turisti passati per Inakadate negli ultimi anni.
Ma come fanno?!
Si organizzano. Ci sono piantine che permettono di ottenere colori diversi e vengono piantate in aree precise delimitate a priori (in una delle immagini a seguire si vede un cartello che ricorda che quell’area vuole il colore giallo …e infatti si legge il kanji 黄 ki di kiiro 黄色 giallo). Ecco quindi una carrellata di immagine che svela i segreti della realizzazione della tanbo art
Basta? No? Allora che ne dite di un video per una tanbo art della città di Gyouda, in occasione delle celebrazioni per il 30esimo anniversario di Dragon Quest?
Allora? Fenomenale, no?
Belli veramente, come sempre ognuno tira l’acqua al suo mulino per avere turisti e economia funzionante. Però creare una cosa del genere sicuramente ha visto qualcuno spremersi le meningi fino all’inverosimile. Grazie a te per queste chicche…di riso!
Ahahah 😂😂😂
Quando i Giapponesi fanno qualcosa, devono farla in grande e meglio degli altri XD
Verissimo! ^_^
Proprio belli!! Ma le piantine di diverso colore sono tutte piantine di riso di differenti varietà? Se così fosse, sarebbero disegni condizionati dal periodo della raccolta del riso. Insomma, i giapponesi ci guadagnano due volte 🙂
Penso di sì, infatti puoi vedere un paio di immagini in cui lo stesso disegno è molto cambiato dopo tot tempo.