pillole-di-giapponese-09

Eccoci ad un’altra lezione del corso Pillole di Giapponese: la lingua giapponese a piccole dosi! (⌒▽⌒)

Poche lezioni fa (Pillola di Giapponese n°5) abbiamo visto come fare frasi tipo Nです/Nだ (N+desu/N+da), cioè sostantivo più verbo essere, cioè ad esempio “Sono il padre” (chichi desu), “Sono un medico” (isha desu), “È (mio) padre” (chichi desu)… e quindi anche come presentarsi, nella lezione 8, per es. “Sono Nakaguchi” (Nakaguchi desu). In giapponese, insomma, per costruire una frase basta davvero poco. Anche frasi che in italiano sono spesso più complesse si rendono con Nです/Nだ. Per esempio 雪だ! yuki da! (lett. “È la neve!”) viene reso in italiano con “C’è la neve!” o solo “La neve!”, mentre 電話です。denwa desu. (lett. “È il telefono”) può essere tradotto con “C’è una telefonata (per te/lei)” o perfino “Suona il telefono”.

Anche gli aggettivi possono essere usati da soli per creare delle vere e proprie frasi, per quanto semplici… E oggi vediamo proprio gli aggettivi.

In giapponese esistono più tipi di aggettivi… anche se gli studiosi non concordano sul numero! Da zero a tre va bene tutto, ma noi andiamo con due, perché sono i tipi più “evidenti” e “accettati”.

I cosiddetti “aggettivi in -i” sono aggettivi che nella loro forma base (quella “non cortese”), cioè “così come li trovate sul dizionario”, terminano con il kana い (i).

Forma cortese Forma non cortese
あついです
atsui desu
(essere) caldo
あつい
atsui
(essere) caldo

Un momento – dirà qualcuno – c’è “desu” (essere) da un lato, ma non c’è “da” dall’altro… è un errore? No, non lo è. Dopo un aggettivo in -i non troviamo mai “da”. Con gli aggettivi in -i si usa desu per crearne la forma cortese. Quel “desu” non è il verbo essere, serve solo per “ingentilire” il tono dell’aggettivo, diciamo.

Ma che traduzione è “(essere) caldo”? – dirà giustamente qualcun altro. Be’, è l’idea più generale possibile, valida in frasi tipo “questa zuppa è calda”, ma se troviamo semplicemente “atsui desu” o solo “atsui”, potremo tradurlo con “Che caldo!” o “Scotta!”.

Allo stesso modo さむい! (samui; in kanji: 寒い!) vorrà dire “Che freddo!”, うつくしい! (utsukushii; in kanji: 美しい!) vorrà dire “Che bello!” e おいしい/うまい! (oishii/umai; il secondo è un termine “più maschile”) vorranno dire “Delizioso!” o “Che buono!”.

Certo, attenzione, che se trovate 白い (shiroi) o 白いです (shiroi desu) dovrete tradurre “è bianco” e non “Che bianco!”, perché di solito dire “Che bianco!” non ha molto senso… Non andate quindi ad attaccare un “Che…” a tutti gli aggettivi che trovate.

È tutto! La prossima volta vedremo l’altro gruppo di aggettivi e la volta ancora successiva vedremo finalmente come usare gli aggettivi in coppia con un nome (es. “un computer nuovo”, “una splendida giornata”, ecc.).

Gli articoli di questa rubrica sono raccolti nella pagina Pillole di Giapponese.

2 thoughts on “Pillole di Giapponese 09 – Gli aggettivi (1): gli aggettivi in -i

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