Sì, avete letto bene! Non è che volevo scrivere “il mio vicino Totoro”, ma mi è scivolato il dito sulla tastiera e …ops, ho scritto “il mio capoufficio Mazinga”. No, non funzionano così le tastiere. Si tratta proprio dell’ennesima assurda, divertente, a tratti commovente pubblicità giapponese.

Il video è tradotto, quindi ricordatevi di attivare i sottotitoli se non sono visibili.

Ho tradotto con “capoufficio” ma 課長 kachou significa in effetti “caposezione”, parola però poco usata e poco significativa nel contesto, quindi ho lasciato perdere.

Da notare anche che per noi “il capoufficio” (perlomeno dai film di Fantozzi in poi) ha un’immagine abbastanza negativa. Evidentemente non è così in Giappone, dove si vedono spesso (nei media) tutte e due le situazioni. Il capoufficio che si fatica a definire “essere umano” perché di umano ha poco o nulla… e il capoufficio paterno, che protegge i suoi sottoposti, gli insegna il mestiere, li cresce come un padre appunto. D’altronde non deve stupire troppo: da 100 anni in qua all’azienda è stata sovrimposta l’immagine di una famiglia (a cui dedicare ogni sforzo e anche la vita se è necessario).

A parte ciò, buona visione e tante risate.

Fatti sentire!

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