Come sempre chiedo a tutti i coraggiosi che hanno affrontato l’impresa di raccontare senza paura la propria esperienza, perché alla fine averlo sostenuto è già di per sé una vittoria. Quindi complimenti e… a voi la parola!

31 thoughts on “Come vi è andato il JLPT 2016?

  1. Io ho affrontato per la prima volta il livello N5 da totale autodidatta. Per la grammatica, i kanji e la lettura non ho trovato grandi difficoltà. Quello che mi ha spiazzato è stato l’ascolto. In filodiffusione con il cigolio delle sedie e l’accavallamento delle registrazioni delle aule vicine. In ogni modo è stata una bella esperienza che mi ha dato la possibilità di vedere fin dove si spinge l’amore e l’interesse per questa lingua dalla bambina delle elementari al signore coi capelli bianchi.

    1. fin dove si spinge l’amore e l’interesse per questa lingua dalla bambina delle elementari al signore coi capelli bianchi.

      Hai detto benissimo, ha sempre stupito anche me… e trovo che sia di per sé qualcosa di molto bello: una sorta di filo che unisce tipi completamente diversi (dal playboy italiano, al nerd, all’emo, all’aspirante traduttore, la cosplayer…!) e, come giustamente dicevi, perfino generazioni lontane 🙂

  2. Condivido ciò che ha scritto Mr. Neko. Anche io autodidatta, e non ho trovato difficoltà nemmeno nell’ascolto: però è vero che elementi di disturbo come eco dalle altre aule e cigolii eccessivi c’erano. Stiamo sicuramente parlando della stessa sede, quella di Roma. L’unica parte su cui sono incerto è quella di reading, forse avrei dovuto esercitarmi di più. Ma comunque sono super-soddisfatto.

    1. A Milano non ci sono mai stati, almeno per N2 e N1, problemi del genere con l’ascolto… mi spiace vi siate beccati questa difficoltà aggiuntiva. Ricordo che al mio primo N1 in Giappone, avevo già un mal di testa fortissimo di mio (ho dato l’esame con una mezza influenza in corso), ma come se non bastasse c’era un club universitario di arti marziali che si esercitava e quindi i membri urlavano per darsi la carica… Per fortuna, se non altro, tutto ciò è successo prima della listening.
      Comunque, quando non ho retto più ho fulminato con lo sguardo un esaminatrice… non volevo ma l’ho proprio spaventata e mi spiace perché non era nemmeno colpa sua, ovviamente, fatto sta che mi si avvicina e si scusa, dicendo che provava a fare qualcosa. Immagino che anche altri si siano lamentati perché c’era già un po’ di agitazione alla cattedra. Alla fine sono riusciti a far tacere i tizi per fortuna.

  3. Io ho sostenuto il JLPT a Tokyo visto che per ora vivo qui. L’organizzazione e’ stata eccezionale. A partire dalla stazione piu vicina c’erano degli addetti che indicavano la strada a tutti quelli che erano venuti a sostenere l’esame. L’aula, sebbene fosse da circa 160 persone, era ben insonorizzata e non si sentiva un filo di voce provenire dalle altre aule. A conti fatti ci saranno state circa 3000 persone. Avendo fatto l’esame insieme a degli amici sembrava di essere a scuola! Finita una sezione, subito a confrontare! Non per sembrare vanitoso, ma tutto il mio studio mi ha ripagato. Ho avuto una sola incertezza, che mi ha fregato, in tutto l’esame. Kanji, Grammatica e Ascolto li ho trovati perfettamente calibrati rispetto al tempo dato. Ogni sezione, tranne ascolto ovviamente, ho potuto ricontrollarla piu’ volte senza troppi problemi.
    A differenza di quello che ho letto dei commenti precedenti l’audio si e’ sentito in maniera a dir poco cristallina. Innanzitutto c’erano 4 casse, il volume era abbastanza alto (ma non fastidioso) e l’aula aveva una buona acustica, quindi tutto perfetto.
    Fatto buffo:
    I Giapponesi, si sa, sono “Giapponesi” (ma va?), nel senso che sono molto rigidi riguardo al proprio lavoro. Questo come premessa per quello che e’ successo ad un signore davanti a me. Appena vengono distribuiti i fascicoli dell’esame, impugna la matita per scrivere il proprio nome (Nonostante bisognasse aspettare l’esaminatrice), e nonostante i ripetuti avvertimenti dall’esaminatrice continua a scrivere, beccandosi un cartellino giallo ancora prima di partire (solo per averla impugnata). Poi, mentre tentava di copiare con dei bigliettini e’ stato espulso. Il punto e’ che chiaramente n0n stava capendo una virgola di tutte le parole che gli venivano dette e mi sono chiesto “Ma che ci fa qui?”.

    1. Come dicevo in un altro commento, ho visto inconvenienti anche se ero in Giappone… ma c’è da dire che erano risolvibili, a differenza della scarsa insonorizzazione ecc.

      Bellissimo l’aneddoto del tizio espulso XD E’ la prima volta che sento di qualcuno che si fa cacciare. A che livello eravate, se posso?

      1. Magari succedesse anche in Italia! Ho visto cose ai concorsi pubblici che se succedessero in Giappone il furbino sarebbe costretto a fare seppuku con la Bic.
        Comunque complimenti agli autodidatti. Chissà, magari un giorno ce la farò anch’io. Sono circa a metà programma, e con i miei ritmi forse nel 2020…..

  4. Ho fatto il JLPT N5 a Venezia -città che non amo molto- un labirinto per trovare un posto -almeno i cittadini sono gentilissimi!- al “ritrovo” delle 11:30 potevano essere più organizzati, non si sentiva proprio la cultura giapponese in quella confusione. Poi fuori era una temperatura invernale ok normale e nell’aula c’era l’aria condizionata (???)
    Per quanto riguarda il JLPT, non credo sia andato bene! L’ascolto non mi preoccupava molto, facendo la prova -quella in PDF del sito jlpt- ho visto che avevo fatto pochi errori e non ero nemmeno tanto concentrata! Ma non so, è andato proprio male, stavo pensando a una risposta e è iniziata quella dopo quindi mi sono ritrovata a non capire bene le successive ;-; si vedrà! Però è stata una bella esperienza, da rifare sicuramente ;3

  5. Ciao a tutti.
    Io ho rifatto N4 a Milano, pur avendolo passato, ma con un voto basso l’anno scorso.

    A parte la.solita coda all’italiana all’apertura delle porte non ci sono stati inconvenienti. Ho solo notato un calo dell’affluenza.
    Se ricordo bene
    169 per n5
    120 e qualcosa per n4
    112 per n3 ma non ci giuro
    Una 70ina n2
    E 29 per n1 ma non ci giuro!

    Da agosto studio su un libro diviso in 4 settimane ( totale 500 domande) e da un mesetto su nihongo Challenge n5n4.
    Quest’ultimo davvero bello. Diviso in 3 libri per grammatica, kanji e letture/vocaboli.con esercizi riepilogativi che sono simili all’esame….che non fa mai male conoscere “il nemico”.

    Frequento anche la scuola a Milano di ” lingua in comune” da due anni. E utilizziamo come.libro marugoto ( attualmente bridge a2/b1)

    Ho seguito i consigli di kazeatari sensei, ripetendo ad alta voce, leggendo ad alta voce, facendo shadowing. Per ascolto mi sono esercitato ascoltando drama ( great teacher onizuka, bengoshi no kuzu, nihonjin shiranai nihongo, shota no sushi) e l’ascolto l’ho trovato molto lento… peccato che essendo l’ultima prova, il mio cervello si sia spento verso metà!
    Ho usato anche app Memrise ( simile ad anki)…..vi farò sapere il risultato

    1. Hai ragione l’affluenza è calata parecchio!

      Nihongo challenge è una bella serie, l’ho anche usata con degli studenti.

      Il marugoto è visivamente molto bello, ma per principianti specie autodidatti, ha una partenza che non mi piace… ma appunto, ne capisco l’appeal.

      Sulla listening non capirò MAI perché non la facciano all’inizio del test… uno deve essere fresco, invece è alla fine e la parte più dura e complessa la trovi nelle ultime 4-2 domande! Ma chi è l’idiota che se l’è pensata ‘sta cosa? Io mi distrarrei anche se il dialogo fosse in italiano…

      1. Marugoto da autodidatta principiante direi di no…. hai perfettamente ragione.

        usata in classe, con sensei che sanno cosa ottenere da quel libro, è l’ideale, secondo me, per far venire fuori un po’ anche la capacità di parlare, visti i diversi tipi di esercizi che spronano giusto a questo.

        da soli la vedo un po’ dura però…. fare role play allo specchio….. chotto…..

    2. Mi incuriosiva questo Nihongo Challenge e ho cercato un po’. Pare però che ci sia un volume kanji livello N5N4, uno di lettura N4 e uno di grammatica N4. Quindi se uno prepara N5 non serve? Oppure ho cercato male?

  6. N4 da autodidatta a Roma. È andato sicuramente molto meglio rispetto all’anno scorso, quando ho scelto un livello sicuramente superiore alla mia preparazione, ma resto comunque incerto sull’esito. Diciamo che mi sento positivo, potrei anche essere passato!

  7. Dopo aver dato l’N3 a giugno ho provato l’N2 che era il vero obbiettivo del mio soggiorno di studio in Giappone. Devo dire che era molto diverso rispetto all’N3. Sembrava ci fossero molti meno argomenti di quelli che avevo studiato sui libri e a scuola. Ѐ stato diverso anche dalle prove che avevo fatto a scuola. A esame finito mi sono ritrovata a pensare sia stata un’esperienza completamente diversa rispetto all’N3. Probabilmente ho puntato lo studio troppo solo in un verso. Vero anche che per l’N3 ho speso molto più tempo che non per l’N2, quindi credo di dover approfondire aspetti che ho trascurato e riprovarci l’anno prossimo ora che so com’è!^^

    1. Lo dicevo anche in un altro post, quello che ho linkato nei commenti più su, che questo è proprio l’atteggiamento giusto. L’esame è un traguardo, ma è anche un punto di partenza. In bocca al lupo e buono studio! ^_^

  8. Io ho provato per la prima volta l n5.
    Ho trovato la sezione vocabolario troppo facile, ero indeciso solo su una risposta..finita in neanche 10min.la sezione grammatica non difficile ma impegnativa..purtroppo anch io ho fatto qualche errore in più nell ascolto…per la stanchezza.
    Non vorrei ritrovarmi con le prime due sezioni passate con A e la 3za no quindi bocciato. Penso di aver fatto 3 errori o giù di li nell ascolto:(
    Speriamo bene!

  9. Saluti a tutti. Io ero a Roma il 4 Dicembre e ho provato a conseguire l’N5 .
    Autodidatta e devo dire che la prova di ascolto è stata un disastro. Premetto che era dalla maturità che non facevo esami, quindi da 16 anni. L’attenzione per degli ascolti così veloci rispetto a quelli provati a casa e gli scricchiolii delle sedie e l’eco dall’altra aula sono state fastidiose e distraevano. sopratutto per la concentrazione usata per i 75 minuti precedenti.
    Non credo di aver passato questo esame dato che serve il 60% delle risposte giuste per ogni prova, quindi direi che per il reading potrei essere bocciata, ma non mi rattrista. Anzi, sono soddisfatta di me stessa. Di aver studiato nonostante io lavoro 10 ore al giorno da lunedì a sabato e nonostante io viva sola e quindi nessun aiuto in casa. Per cui qualsiasi sarà il risultato io continueró ad amare questa lingua e a riprovarci.
    In bocca al lupo a tutti.
    Ps: ma i risultati quando usciranno?
    Grazie.

    1. Brava Liana! Giustissimo atteggiamento, continua così. E non pensare troppo se sei passata o no. Hai fatto il test è visto i tuoi punti deboli… Ora è il caso di raffforzarti in quei punti. È vero che i libri fanno delle prove più semplici dell’originale, l’ho notato anch’io, ma ho notato anche che a farne in gran numero si migliora anche nell’esame.

      In bocca al lupo per l’anno prossimo e buono studio

  10. Ragazzi, mi fate venire voglia di provarci. Ma sì dai, l’anno prossimo mi butto!
    Conosco tutti i kanji del programma e anche di più. E conosco circa metà delle parole richieste. In grammatica invece sono indietro, solo un terzo dei pattern. E l’ascolto è indietrissimo 🙁
    Però un anno è lungo e anche se studio pochissimo posso farcela.
    All’anno prossimo! 🙂

    1. Se hai tempo da dedicarci un anno va bene 🙂
      Io consiglio di studiare il più possibile verbi e coniugazioni dei verbi (negativo- interrogativo – passato – verbi in TE IMASU …)
      Con l’ascolto puoi allenarti con applicazioni per smartphone. Ne ho una per iphone che é molto molto simile alla prova che c’é stata a Dicembre. Si chima Ohayou e ha come icona un Daruma con le cuffie. Se capirai quelle sei ad un N5 avanzato 🙂

      1. Grazie della dritta, ma non ho lo smartphone (neanche la tv, il navigatore e altre cose che ai più sembrano irrinunciabili).
        Potrei…. boh…. forse se faccio in Windows una Virtual Box con iOS? O c’è una strada più breve?

        1. Sicuramente ognuno di noi ha il suo metodo per studiare/memorizzare … se non si dispone di applicazioni, poco importa, online si trova davvero molto materiale, ma consiglio anche il buon vecchio libro e questo io l’ho trovato davvero utile e fatto bene. Ne ho comprati molti, ho letto e sentito troppe voci, ma questo per me é stato fondamentale per un ripasso.
          Vai in una libreria, cercalo e sfoglialo. Solo se ti convince, acquistalo.
          http://www.zanichelli.it/ricerca/prodotti/grammatica-pratica-di-giapponese

        2. (ma non c’è il tasto RISPONDI sull’ultimo intervento?? Baco di WordPress? Boh…)
          Grazie Liana. Ricordo quel libro, l’ho sfogliato sicuramente in libreria ma per qualche motivo che non ricordo l’ho scartato. Proverò a dargli un’altra occhiata.
          Sto un po’ cascando nel vortice di comprare-studiacchiare-accantonare-ecc., devo darmi una regolata e trovare definitivamente il MIO liro. Il problema è che di buone grammatiche ne ho (cartacee e su file), quello che mi manca è un libro di esercizi, un libro in cui ad ogni pattern grammaticale segue una paginata di esempi e due pagine di frasi da comporre e poi confrontare con la soluzione. Questo non l’ho trovato.

        3. Si può fare botta e risposta solo fino a quattro commenti… ma puoi rispondere al commento sopra così continuano ad essere “impilati”.

          Btw, lol, quella che descrivi è esattamente l’impostazione del mio libro, precisa precisa: spiegazione di un singolo preciso argomento, vocaboli usati negli esercizi, esercizi di traduzione, nei due sensi, di intere frasi… insomma, niente crocette e niente andare per esclusione! (spesso gli esercizi di tanti testi sono ai limiti del ridicolo e puoi risolverli senza tradurre la frase).

  11. io ho sostenuto l’esame n4 in Giappone .
    Giornata piovosa, super affollato, stressante ecc ecc..
    Per fortuna l’esame è passato quindi sono contento ma non è stato un bellissimo esame per me..

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