Forse l’espressione giusta era “tutto casa e chiesa”? Be’, lasciamo perdere, tanto oggi ci occupiamo dei vocaboli giapponesi che indicano la casa e la famiglia: impareremo finalmente a distinguerli e ad usare la parola giusta al momento giusto… un’impresa non da poco, perché domande come Qual è la differenza tra “ie” e “uchi”? e Qual è la differenza tra “kazoku” e “katei”? …vi assicuro, sono domande comunissime.

Come si dice casa in giapponese? いえ ie? うち uchi? Oppure…?

La risposta “banale” a questa domanda è che “ie” significa house (“casa” nel senso dell’edificio) e “uchi” significa home (la casa come luogo degli affetti). La risposta più precisa è appena un po’ più complicata.

Sia いえ ie che うち uchi si scrivono con il kanji 家 (anche se uchi si trova spesso in hiragana o perfino in katakana), ma ufficialmente è la lettura “ie” che va associata a 家. D’altronde questo kanji è il disegno di un tetto sopra ad un maiale (o per altri un cane), che richiama quindi un’idea di (vecchia) casa/fattoria, certamente molto comune nell’antica Cina (e anche in molte parti della moderna Cina, a dire il vero).

E allora “uchi”? “uchi” è una parola (d’origine giapponese, come anche “ie”) normalmente associata al kanji 内 che significa “dentro”. La sua idea di fondo è in contrasto con 外 soto, fuori (come detto nell’articolo La seconda regola della società giapponese). Questo contrasto porta “uchi” a indicare il “proprio gruppo di appartenenza”, in contrasto con “il resto del mondo”, gli “estranei”, per così dire, “chi sta fuori”. Di conseguenza “uchi” può indicare, me (uchi, specie nel Kansai, significa anche “io”), la mia famiglia, l’idea di qualcosa “a me (emotivamente) vicino”, perfino “la mia/nostra azienda” si può dire “uchi no kaisha”. Da qui a indicare la casa come luogo degli affetti, il passo è breve. Ed è quindi anche ovvio perché, in virtù di questo significato gli sia poi stato attribuito anche il kanji di casa, 家, quando è usato con il senso di “casa”, il luogo in cui la famiglia, “il mio gruppo”, vive.

L’idea espressa da “uchi” è quindi più ampia di quella di “ie” e di norma “ie” può essere sostituito da “uchi”, ma non viceversa. Certo che se mi riferisco a “una serie di case con i tetti rossi”, ad esempio, se parlo cioè di “case” come edifici, nasce una certa resistenza ad usare “uchi” (se spiego che “per lavoro vendo case”, dirò 家を売る仕事です ie wo uru shigoto desu, senza usare “uchi”).

Oooh… quindi 家 (ie) è solo un edificio? Uhm… sì e no? La parola giapponese “ie”, sì, a parte una “eccezione” che vedremo a momenti, ma il kanji, 家, quello è un’altra storia. Si ritrova nella parola 家族 kazoku, “famiglia”, (ci torneremo a breve), ma anche in parole meno banali, in cui il kanji acquista di per sè il senso di “famiglia” più che di “casa”. Ad esempio abbiamo l’espressione 良家の娘 ryouke no musume, una ragazza/figlia di buona famiglia. Altro caso interessante è quello in cui 家 è suffisso: qualcuno conosce l’anime みなみ家 minami-ke? “Minami-ke” significa semplicemente “la famiglia Minami”.

Infine va detto che “uchi” è un’espressione abbastanza colloquiale, riservata a persone a noi vicine. Se voglio invitare qualcuno a casa mia dirò

うち(に)おいでよ!
uchi (ni) oide yo!
Eddai, vieni a casa mia!

…ma in occasioni più formali dovrò usare per forza “ie” (vedete voi se possa dirsi un’eccezione o no)

ぜひ家にいらしてください。
zehi ie ni irashite kudasai.
La prego, venga a casa mia.

Esistono anche altri modi di dire “ie” e “uchi”. Per esempio nel linguaggio da agente immobiliare, nei documenti e in generale in contesti più formali sarà facile incontrare parole come 住宅 jutaku, (お)住い (o)sumai, 住居 juukyo… Versioni più formali di “uchi” esistono, ad esempio 我が家 wagaya quando parlo di casa mia e お宅 otaku, se parlo della casa altrui. In qualunque contesto, ma di solito in parole composte, si usa anche l’inglese (per così dire): ホーム hoomu si ritrova in マイホーム my home, ホームドラマ home drama, ecc.

Come si dice “famiglia”? 家族 kazoku? O 家庭 katei?

Cercare queste parole virgolettate su google immagini può aiutarci ad avere un’idea del loro significato. Cercando kazoku otteniamo immagini come

Cercando katei invece otteniamo immagini come

Anche se tutti e due vengono tradotti con “famiglia”, la loro differenza d’uso si ritrova nei kanji che la compongono (l’ennesima riprova che studiare i vocaboli senza studiare i kanji non è una buona mossa).

  • 家族 kazoku è formato da 家 (ka) casa, sì, sempre il kanji di “ie”, e 族 zoku, “tribù”.
  • 家庭 katei è formato da 家 (ka) casa e 庭 tei, che forse già conoscete con la pronuncia “niwa”, giardino.

家族 kazoku indica dunque i membri della famiglia, mentre 家庭 katei indica l’ambiente famigliare e/o la famiglia come ambiente. Non a caso a volte equivale a uchi (e ai suoi sinonimi, come otaku, wagaya, hoomu). Ad esempio atatakai katei e atatakai (o)uchi sono sostanzialmente la stessa cosa: un caldo ambiente famigliare (“caldo” in senso figurato), mentre “atatakai ie” è l’espressione da usare per una casa con il termostato a 24° (che personalmente considero “atatakai”, cioè un caldo confortevole).

Queste due espressioni a volte sono intercambiabili, a volte no. Il primo vocabolo si incontra quando il punto chiave sono i membri della famiglia, il secondo quando si vuole parlare della famiglia come ambiente (o dell’ambiente in sé e per sé). È dunque chiaro perché parliamo di 家族写真 kazoku shashin (foto di famiglia) e di 家庭教師 l’insegnante privato (che ti viene a casa a far lezione) e perché non possiamo invertire l’uso di kazoku e katei in queste espressioni.

Come sempre, se avete dubbi, fatemi sapere ^__^

9 thoughts on “Vocaboli – Tutto casa e famiglia!

      1. Okay capisco,risposto,anche perchè credo che I vocaboli sopratutto in ambito religioso devono essere molti e non credo che le abbia tempo per scrivere articoli lunghi,ma li posso trovare sui dizionari che le a consigliato?Grazie per essere gentile ed rispondere sempre alle mie domande.

        1. Dipende da quanto sono termini “tecnici”, ma la maggior parte saranno sicuramente presenti, sia su quelli cartacei tipo quello Hoepli, sia su quelli online, tipo weblio o kenkyuusha

  1. Forse avevo già visto questo sito, ma non ricordo per cosa. Comunque mi è capitato di aprirlo ora per la differenza tra うち e いえ, e mi è sembrata davvero ben fatta e completa. Mi ha ricordato le spiegazioni del mio professore universitario. Complimenti!

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