Mi avete spesso chiesto quali libri in inglese sia il caso di usare quando si studia da soli. Se siete dei principianti assoluti il Contemporary Japanese di Eriko Sato è un ottimo punto di partenza. Guardate la mia recensione più giù per farvi un’idea di come è fatto questo libro 😉

Se poi decidete di prenderlo, mi raccomando di non trascurare di fare esercizio con il relativo workbook! D’altronde come potete vedere nei link non si tratta dei prezzi pazzi del Minna no nihongo, del Genki o del Marugoto, per cui non pensateci nemmeno: l’eserciziario serve.

Buona visione (⌒▽⌒)/”

23 thoughts on “Review – Il Contemporary Japanese

  1. non hai idea di quanto mi capiti a “fagiolo” questo tuo post! ho intenzione di iniziare a studiare giapponese e mi sto guardando attorno per capire cosa fare: corsi? qui a Genova abbiamo il CELSO che è ottimo ma devo conciliare molte cose, pittura, scuola, casa ecc e a volte anche un’ora di bus in più diventa complicato. Leggendo il tuo articolo mi rincuoro molto e vorrei provare iniziando da sola…parto da questo testo? amo moltissimo la cultura e l’estetica giapponese e ne sono debitrice sia come stile, come tematiche e anche come “scelte” filosofiche, soprattutto al wabi-sabi. Ora sto leggendo “il pensiero giapponese classico” di Massimo Raveri che mi appassiona moltissimo. Ogni tuo consiglio è apprezzatissimo. GRAZIE. Margot

  2. ワンワン
    カンカン
    ahahahahha

    bella review.
    una domanda. nel video ti riferisci alle forme ーて おく e ーて ある? E’ l’ultimo argomento che ho studiato.

    Grazie.

    1. Se ti riferisci ai “due modi per esprimere lo scopo” mi riferisco a “you ni” e “tame ni”

      You ni e te aru non indicano uno scopo. Diciamo invece che te oku indica un’azione fatta “avendo in testa un qualche scopo” o “supponendo che l’aver fatto l’azione in questione possa poi tornare utile a qualcuno in qualche modo”.

      La forma in -te aru esprime uno stato, quindi non può aver a che fare con il fine di un’azione. Tuttavia è spesso paragonata al passato della forma in -te oku, -te oita …che NON esprime uno stato. Perché? Perché alla fine della fiera la situazione è la stessa, ma le sfumature tra le due forme sono innegabilmente diverse
      reizouko ni biiru wo irete oita
      Ho messo la birra in frigo (ho fatto un’azione con uno scopo)
      reizouko ni biiru ga irete aru
      La birra è in frigo (la birra è in un certo stato (a causa dell’azione di qualcuno))
      …alla fine della fiera la birra è bella fresca, ma le sfumature sono diverse

  3. Ciao! Ho scoperto il tuo sito recentemente e mi sono messo a leggere gli articoli che riguardano lo studio della lingua giapponese. Innanzitutto, ti faccio i complimenti per la chiarezza espositiva. Vorrei porti due domande però:

    I testi base di giapponese come questo che hai presentato o il Genki o il Minna, arrivano tutti allo stesso livello? Mi pare di aver capito arrivino all’N4, giusto? Poi da qui, consigli di usare i testi per il JLPT oppure ci sono anche testi intermedi? Mi sembra di averne trovati alcuni online ma non so quanto siano validi.
    Molti te lo avranno già chiesto ma mi piacerebbe sapere come mai non consigli il Genki, al di là del prezzo sicuramente eccessivo. Quali sono le pecche principali che, ad esempio, non sono presenti nel Contemporary Japanese? Te lo chiedo perché sono indeciso sui due testi e questo video mi fa propendere per il Contemporary ma sarebbe utile avere un confronto diretto.

    Ti ringrazio davvero molto!

    1. Tutti i libri in 2 o 3 volumi arrivano all’n4, poco più o poco meno.
      Perché non il genki (è decisamente non il minna).
      Il prezzo complessivo è ridicolo
      Buttano in ogni lezione troppa roba alla volta (il minna poi senza criterio, proprio)… ho fatto una recensione sul minna che spiega proprio cosa vuol dire “troppa roba alla volta”. La trovi linkata nell’ultimo articolo postato qui sul sito… il genki è un pochino meglio ma ha lo stesso problema: fai un’unità e c’è troppa roba nel dialogo iniziale, negli esercizi sulla grammatica, negli esercizi sui vocaboli, ecc. Il contemporary ti fa fare bocconi più piccoli: dialoghetto con meno roba, esercizi con meno roba, ecc. 2 pagine dopo nuovo dialogo, nuovi esercizi, con qualcosa in più. Finita l’unità avrai fatto quanto c’era sul genki, ma un po’ alla volta… e io trovo, da insegnante, che sia più facile gestire lezioni così

      Testi intermedi… c’è tempo 😅 Non li consiglio perché ognuno ha la sua idea di intermedio, meglio usare i testi jlpt perché sintetici, permettono di fare tanto esercizio e sono facilmente reperibili online

      1. Sì, il video sul Minna l’ho guardato e non ci penso proprio a prenderlo. Ero solo indeciso tra questi due e visto che il Genki mi è capitato di sfogliarlo e mi sembrava comunque accattivante, volevo avere un confronto. Alla fine opterò per il Contemporary probabilmente. Ti ringrazio ancora, è un sito molto prezioso il tuo. 🙂

      2. Ciao! Sono tornato. Avrei due cose da chiederti ancora, se non ti dispiace!

        Innanzitutto, ti volevo lasciare un feedback sul Contemporary Japanese, che magari può essere utile anche a qualcun’altro: sono quasi alla fine del primo volume e mi sto trovando abbastanza bene. Le spiegazioni sono chiare e le note culturali molto utili e interessanti. È comodo anche il fatto che l’audio si possa sentire direttamente dal loro sito, senza usare necessariamente i cd. Tuttavia, ho riscontrato alcuni problemi: da una parte, come dicevi anche nella recensione, ti lascia dei dubbi sulla grammatica perché, pur essendo chiaro, non è completamente esaustivo e ho sentito abbastanza queste mancanze; secondo, lo trovo un po’ ripetitivo, nel senso che ogni unità è uguale e identica alla precendente e lo schema mi è venuto un po’ a noia, soprattutto per i cosiddetti “drill”, dove ti fa costruire delle frasette a voce, che trovo insopportabili ^^’ ; l’eserciziario è strutturato bene ma ha alcuni errori, specialmente nelle pronunce e nei significati dei kanji che a volte vengono ripetuti uguali per due kanji differenti: probabilmente dovevano rivederlo meglio prima della stampa (ho la seconda edizione).
        Tutto sommato però sono contento e mi sembra di star imparando effettivamente qualcosa, specialmente quando leggo le reading e le capisco, quindi continuerò a studiarlo qui.

        Vengo alle domande:

        – volendo prendere una grammatica per approfondire, è meglio quella della Hoepli oppure si potrebbe usare anche il Japanese stage-step in questo senso?

        – dato che mi piacciono i testi di lingue mi metto sempre a cercare qualche nuovo volume e mi sono recentemente imbattuto nel Living Language Japanese, di cui però non c’è nessuna anteprima. Anche le recensioni online sono poco approfondite. Ho visto che in qualche commento lo citavi e sembravi soddisfatto, anche se nell’articolo sui testi in inglese non lo avevi consigliato mi sembra, quindi ti chiedo: rispetto al Contemporary e al Japanese Stage step, come è messo nella spiegazione della grammatica?

        – conosci il sito verasia.it? È un sito in cui vendono vari testi per il jlpt e per lo studio del giapponese. È italiano, i prezzi o sono quelli di copertina o leggermente scontati e le spese di spedizione sono basse. Te lo chiedo perché ho notato che i testi del jlpt non sono così facili da trovare senza andare su siti jp e questa mi sembrava un’ottima alternativa.

        Grazie, grazie, grazie immensamente!

        1. Mi spiace per il ritardo nella risposta ma il sito e la piattaforma wordpress ha avuto (e sembra ne abbia ancora) dei grossi problemi… non mi ha segnalato il tuo commento e l’ho notato ora per caso.

          Vengo alle tue domande

          a. Se è solo per consultarla, l’Hoepli, altrimenti il Jssc. Rivedere tutto con questo secondo e nel contempo approfondire la grammatica sarebbe secondo me una cosa fantastica da fare. Tanto non è un libro che usa la struttura classica dei corsi (come quella del contemporary, dialoghetto-esercizi)
          Come sempre però ti avverto… è un librone e ti spiegherebbe il tutto più nel dettaglio, ma dovresti rivedere tantissime cose già imparate… che secondo me è una mano SANTA, ma vedi tu

          b. LLJ non spiega la grammatica in realtà, limita le spiegazioni al minimo e ti porta avanti a furia di esercizi. Con gli esercizi memorizzi sia la grammatica che i vocaboli. Il suo approccio è ottimo e ragionato, davvero graduale… è efficiente, ma non è il massimo per quelli che chiamo “studenti consapevoli”, chi vuole capire bene cosa sta imparando il perché e il percome delle cose e, a certi livelli, si gusta il processo di apprendimento. Per questo mi è difficile consigliarlo di norma… ma per molti che vogliono il risultato e stop potrebbe essere un buon metodo. Solo che non penso vada abbastanza avanti anche in tre volumi

          c. sì lo conosco, voleva fare pubblicità qui sul mio sito, ma ho rifiutato. Non credo i prezzi si possano paragonare ad amazon.co.jp (puoi impostarlo in inglese se vuoi) …considerando il cambio euro-yen e che non paghi l’iva giapponese, anche le spese di spedizione sono poca cosa (e la merce ti arriva in 5 gg di norma)

          P.s.
          “significati dei kanji che a volte vengono ripetuti uguali per due kanji differenti”
          Dipende dai kanji… molti testi danno significati uguali per kanji diversi (es. 本 e 元 origine) …la differenza c’è ma se risolvi con una sola parola, ovviamente non si vede… è uno dei motivi per cui ho scritto un libro di kanji (che uscirà a giorni)

          Di nuovo scusa il ritardo nella risposta

          Ciao

        2. Non preoccuparti per il ritardo, ci mancherebbe!

          Volevo fare proprio come dici, ovvero rivedere ciò che ho già imparato più nel dettaglio con il Jssc. Tuttavia, una grammatica in italiano mi farebbe comodo, quindi probabilmente finirò per prenderli entrambi. Ho notato che però il Jssc da qualche tempo non è più disponibile su Amazon.it, se non venduto da terzi, ma comunque non mi serve subito.
          Non mi spaventa il wall of text però sono contento di aver iniziato con il Contemporary perché altrimenti sarebbero state troppe informazioni in una volta e sarei andato ancora più a rilento. Come ripasso, mi sembra ottimo.

          Grazie per le delucidazioni sul LLJ. Effettivamente ha un prezzo che attira molto, soprattutto per la quantità di contenuti, a cui si aggiungono le recensioni molto positive. Temevo proprio però che non spiegasse la grammatica in modo adeguato.

          Ho provato ad impostare un ordine su amazon.jp, così per provare. Devo dire che il prezzo totale non viene così diverso dal sito di verasia, è solo leggermente più basso. Ho provato a mettere due Kanzen Master, ad esempio, ed è venuta una differenza di 5 euro in favore di Amazon.jp. Quello che mi preoccupava di Amazon.jp era la dogana, ma ho visto che te la segna già nel prezzo finale, quindi non ci dovrebbero essere sorprese. È più che altro la spedizione di 11,40 euro che alza il prezzo.

          Sì, capisco quello che dici sui kanji ma in questo caso sono proprio errori dovuti a mancanza di revisione. Ad esempio, a pag.75 dell’eserciziario c’è il kanji 朝 che ha come pronunce あさ e チョウ e significato “morning” e subito sotto ho il kanji 昼, con le stesse pronunce e significato del precedente. Oppure anche negli hiragana iniziali le pronunce di ら,り,る sono segnate come ya, yu, yo, invece di ra, ri, ru. Mi è già capitato due o tre volte di trovare errori di questo tipo, solo nell’eserciziario tra l’altro. Per fortuna che quando studio sto attento, anche se a volte capita di essere mezzi addormentati. ^^’

          Sono contento che pubblicherai il libro di kanji a breve, lo prenderò sicuramente, sia perché mi serve ma anche perché voglio sostenere il tuo lavoro. Vengo spesso qui nel sito e senza i tuoi consigli non avrei saputo nemmeno da dove partire e poi sei sempre disponibile, quindi ci tengo molto. Grazie ancora. Magari ti aggiornerò più avanti!

        3. LLJ. Effettivamente ha un prezzo che attira molto
          Dimenticavo di dire che qualunque sia il tuo tipo di approccio allo studio può comunque essere un ottimo ripasso/esercizio se lo usi come eserciziario… non ha spiegazioni, appunto, ti accompagna nello studio con molti esercizi, quindi può servire da eserciziario (come saprai c’è molto poco come eserciziari di giapponese in circolazione)

          Quello che mi preoccupava di Amazon.jp era la dogana
          Perlomeno fin quando ho fatto il mio ultimo ordine, molto spesso quei soldi per la dogana (o non so bene cosa a dire il vero) venivano restituiti se il pacco non veniva fermato alla dogana, cioè sempre se l’ordine era sotto un certo prezzo. O almeno è l’impressione che mi sono fatto. Certo, devi bilanciare… fare tutto in una spedizione abbassa il prezzo della spedizione, ma se per farlo superi la cifra in questione (mai capito se fosse sui 10 mila yen o sui 100 euro) il pacco viene ispezionato/tassato.
          Male che vada la cifra è quella che vedi su amazon, ma comunque non c’è mai nessun problema, nessun fastidio burocratico …a meno che compri insieme qualche prodotto particolare (p.e. io ho preso dei cosmetici per mia moglie), la dogana non la senti, il pacco arriva velocissimo e non devi pagare nulla al corriere.

          Ad esempio, a pag.75 dell’eserciziario c’è il kanji 朝 …
          Non lo sapevo perché i kanji li facevo fare da un altro libro in genere, ma comunque i miei studenti li vedevano da soli. Non mi stupisce però: ho visto che la nuova edizione ha inserito degli errori tipografici nel testo (non ricordo bene, ma in genere cose tipo 行ってきます forse problemi con un corretto inserimento del furigana, non so bene).

          Grazie a te delle belle parole. Domani sottopongo il libro ai controlli di Amazon. Pi penso mi farò mandare una copia per verificare che non ci siano problemi di sorta con la stampa (o qualche timore). Comunque finalmente ci siamo, se non ci sono problemi con la tipografia, è questione di pochi giorni. ^__^

          Magari ti aggiornerò più avanti!
          Sicuramente! Mi fa sempre piacere sentire dei progressi degli utenti …pensare che il sito ha dato una mano..! ^__^

    1. Per me il migliore è senza dubbio il Japanese stage-step, perché il contemporary fa dei compromessi in certi argomenti come ho spiegato qui e nel recente articolo che linko alla fine. Ma quale sia migliore per te… leggi l’articolo sotto e cerca di farti un’idea. Intendo fare una recensione anche del japanese stage step, ma ci vorrà un po’ di tempo. Comunque puoi anche dare un’occhiata a all’estratto che trovi su amazon (meglio guardare su amazon.com dove vedi proprio come è fatto il libro, mentre su amazon.it vedi l’estratto per il kindle)

      https://studiaregiapponese.com/2018/10/19/da-dove-inizio-per-imparare-il-giapponese/

  4. Premetto di non essere un insegnante. Diciamo che, dopo aver guardato per qualche tempo anche il Contemporary, lo ritengo piu’ o meno sulla stessa barca degli altri.

    Pregi:
    – Come il Genki e’ chiaro nelle spiegazioni. Il Genki pero’ non e’ per niente graduale, e tende a spargere la grammatica solo per riempire le 24 lezioni e fare “massa”. Al contrario il Contemporary e’ molto graduale, e si dilunga a fare pratica anche su aspetti che altri testi lasciano un po’ abbandonati negli esempi.

    – Il livello di testi e esercizi e’ molto semplice, sicuramente comprensibile da chi ha difficolta’ nel procedere (ma questo e’ anche il primo difetto, vedi sotto).

    – Vocaboli frazionati.

    – Kanji fatti abbastanza bene, e come il Marugoto omette il furigana di tanto in tanto.

    – Offre qualche diversivo “realistico (ma non troppo)” nelle letture dell’eserciziario.

    Difetti:
    – Per ottenere la gradualita’ premiata prima, sembra ostentare un giapponese un po’ troppo artificiale rispetto ad altri testi, sia per quanto riguarda alcune scelte grammaticali che avevi menzionato (avevi fatto l’esempio di 後に invece del ben piu’ comune 後で), ma anche di dialoghi, esempi e letture che tra i testi visti fin’ora mi sono sembrate i meno verosimili in assoluto. Magari il metodo funziona, essendo antitetico a quello del MNN, ma potrebbe avere lo stesso difetto delle versioni didattiche del latino con cui gli studenti si credono bravi, per poi perire miseramente appena proposto un testo d’autore (e suli difetti dell’insegnamento del latino potrei esprimere critiche molto simili).

    – Ugualmente noioso, talvolta un po’ ridicolo e pedante, nella scelta di temi e argomenti.

    – Ascolti pessimi.

    – Esercizi troppo simili a quelli del Genki, ovvero “copia l’esempio” e domande banali di comprensione in inglese. Fin ora non sono riuscito a trovare esercizi migliori di quelli proposti dal MNN (sezione 問題+vari costosi supplementi), che almeno ogni tanto ti fanno pensare un minimo.

    In conclusione, purtroppo per me ancora nessun corso base riesce ad emergere chiaramente dalla mediocrita’.
    Volevo invece chiederti che ne pensi dei corsi intermedi, da fine N4 fino a N3, come l’Intermediate Japanese o il Tobira. Riescono a risolvere almeno in parte i difetti dei corsi base e offrire attivita’ piu’ stimolanti (ovviamente pesate sul livello piu’ alto del discente), o sono sempre la stessa solfa?

    1. Con le dovute eccezioni sono d’accordo su molti punti. La gradualità (una vera rarità e un elemento *essenziale* per un principiante), le ampie spiegazioni di grammatica, l’introduzione dei vocaboli a inizio unità, la varietà negli esercizi (ben pensati) e la presenza di un eserciziario che aiuta anche nello studio dei kanji sono punti di forza. Come dico nell’articolo però nessun libro ancora mi soddisfa (perciò ne sto scrivendo uno) e questo non è da meno purtroppo.

      Sulla questione dei dialoghi innaturali, mi trovo un po’ in disaccordo …è inevitabile per certi versi (specie all’inizio) ed è brillantemente superata con gli eserciziari dove si trovano in molte unità 2 dialoghi uno in forma cortese, l’altro in forma colloquiale, davvero molto naturali. Certo, bisogna arrivarci a poter fare i dialoghi naturali perché l’approccio “espressione naturale anche se lo studente non capisce” (p.e. nei primissimi capitoli) è quello che si trova nello studio delle lingue occidentali… ma una cosa è fare questo gioco con l’inglese e una cosa è farlo col giapponese e gli autori di questi testi ancora non ci sono arrivati, nonostante i giapponesi abbiano una grandissima abilità nel fare testi scolastici (penso a molti sankousho) si sono lasciati influenzare da una pratica occidentale, ormai datata e dibattuta, della cui efficacia non c’è prova in casi del genere (i.e. tra lingue così distanti tra loro).

      Da insegnante che ha provato tanti libri con molto studenti nell’arco di… ormai saranno 7 anni, finora non ho trovato di meglio (purtroppo!) …ah, specifico anche che mi riferisco a dei libri che possano essere usati da soli o per delle lezioni private (ho un debole per il marugoto, così moderno, ma non è certo un libro che possa consigliare qui, visto che non ha spiegazioni).

      Per finire per quel che chiedi… ci sono dei libri bellini, come il J301 e il J501 e il 新・中級から上級への日本語 ma nessuno parte da fine N4… Senza considerare che molti corsi da 2-3 volumi non finiscono nemmeno l’N4 quindi serve davvero qualcosa di intermedio…
      Io non vedo la necessità di usare un altro libro di corso e consiglio sempre di passare ai corsi per il JLPT, prima N4 (in parte sarà un ripasso ovviamente) e poi all’N3.

      Stimolanti o no… No, non c’è là fuori nulla di stimolante, lo studio è noioso (in genere e per la maggior parte delle persone), il mio consiglio è cercare di applicare quel che impari a quel che ti piace… i miei studenti immancabilmente mi dicono quanto sono contenti di aver riconosciuto una costruzione fatta da poco mentre vedevano un anime. Io dal canto mio non ho mai fatto un corso (salvo 5-6 unità del corso hoepli, mi sono messo a tradurre canzoni, grammatica alla mano… Insomma, sta a noi renderlo interessante perché un corso è per forza di cose generalista e gli interessi delle persone, i vari motivi per cui la gente si avvicina al Giappone, sono molto diversi tra loro: è impossibile accontentare tutti, ma la casa editrice vuole vendere a più gente possibile. Ci vuole un mercato editoriale vivace come quello giapponese per trovarsi ad avere corsi di inglese che usano specifici anime o temi legati agli anime (tanto per fare un esempio) e noi ce lo sogniamo un mercato così (;^ω^)

  5. Ho visto che il corso ‘Il Giapponese A Fumetti’ c’è anche nella versione inglese. Dal momento che la versione italiana sembra essere diventata di difficile reperibilità, quella inglese potrebbe essere una valida alternativa a tuo parere?
    Te lo chiedo perchè, avendo letto le tue opinioni a proposito del ‘Contemporary Japanese’ e del ‘Japanese stage-step’, non sono sicuro di voler affrontare in testo “classico”, strutturato in spiegazione–> esercizio, che potrebbe presto annoiare.
    Al tempo stesso, il mio attuale livello di inglese è un livello C1 appena sufficiente, e ho un pò di paura che andando a studiare una nuova lingua con un testo scritto in una lingua che non ho ancora interamente padroneggiato possa essere controproducente.
    Grazie per i tuoi consigli!

  6. Ciao! Grazie mille per la video recensione! Volevo chiedere un consiglio: avendo già acquistato un corso di lingua, è possibile usare il workbook del Contemporary come accompagnamento, o va abbinato necessariamente al suo corso? Sono d’accordo sul dover stratificare l’apprendimento attraverso varie risorse, ma per adesso non vorrei fare più acquisti di quelli che mi servono, quindi eviterei di comprare due corsi.

    1. Gli argomenti grammaticali, i kanji e i vocaboli non compariranno negli esercizi nello stesso ordine in cui li affronterai con il tuo corso, quindi come accompagnamento… Eh la vedo dura. Puoi però certamente usarlo come libro per ripassare e fare esercizio dopo che sul tuo corso hai fatto un buon numero di unità… non serve infatti che tu finisca prima il libro di corso, fanne, non so, un terzo circa e poi prova con la prima unità dell’eserciziario e tutto quel che incontrerai sarà un ripasso eccetto forse qualche vocabolo… Ma non fa mai male ampliare il proprio vocabolario

  7. Ciao, grazie per la review. Ho acquistato questo libro recentemente e mi sto trovando bene. Mi chiedevo: il primo volume copre effettivamente il necessario per l’N5? Integrando con il materiale che metti a disposizione qui ed in caso con “corso di lingua giapponese” della Hoepli che ho trovato in biblioteca. Spero di avere un tuo riscontro. Grazie

    1. Più o meno il primo volume si avvicina all’n5 e il secondo all’n4 (senza finirlo) ma non c’è una vera corrispondenza così nel primo volume troverai argomenti n4 e nel secondo argomenti n5. Comunque non ha senso fermarsi all’n5, quindi tanto vale completare i due volumi e poi proseguire con dei libri ad hoc per l’n4 (il mio ultimo articolo riguarda il materiale da usare per completare il livello n4)

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