shinu ki de

Per studiare (da) giapponese esistono motivi banali ma anche motivi …inaspettati, che sono al tempo stesso disinteressati e interessanti. Partiamo però da quelli banali.

  • Il Giappone è la terza potenza mondiale dopo USA e CINA (pur avendo un numero di abitanti che è un terzo rispetto agli USA e un decimo rispetto alla Cina). Inoltre i giapponesi hanno una proverbiale avversione verso l’inglese (che parlano mediamente molto male) quindi studiare la loro lingua non può essere un cattivo affare anche dal punto di vista lavorativo.
  • Lo studio del giapponese potrebbe accostarvi ad altre culture asiatiche, in via di forte sviluppo, come la Cina… e con la Cina le prospettive lavorative sono più che interessanti (perché non partire subito dal cinese? Provateci pure, tanto tornate).
  • Il giapponese è difficile, ok, ma ci sono molti aspetti della loro grammatica che vi faranno tirare un sospiro di sollievo… mancano gli articoli… gli aggettivi e i nomi di cosa o persona non hanno maschile o femminile, né hanno singolare e plurale… ah! i verbi non si coniugano! Non dovrete imparare come fa ogni verbo alla prima persona singolare, alla seconda, alla terza, ecc.
    Vi pare poco?! Guardate che non invento nulla… il giapponese è stato definito la lingua dei facili misteri. Ci sono varie cose che fatichiamo a capire, eppure la grammatica è davvero semplice rispetto alla nostra!

Quando si propone un corso di giapponese, “spegnere” l’entusiasmo dei propri lettori non è saggio, ma devo dirlo: il giapponese è difficile. Lo sapevate già? Certo, l’ho detto poche righe fa! Pff! Ma forse non sapete che, nonostante sia difficile, studiarlo può essere estremamente appassionante, stimolante… divertente!
Mi sembra dunque il momento di vedere i motivi “non banali”.

Gli aspetti chiave nello studio di una lingua sono due. La costanza, nello studiare giorno per giorno, e la perseveranza… perché non tutto è divertente e tutti possono avere un punto debole, un punto di rottura (quello in cui dite “basta, mi sono rotto!”).
Con il Giapponese però avete un grosso vantaggio: la vostra passione per il Giappone e…

Capita spesso, no? A chi piace il Giappone, più di altre cose ne ama sempre un aspetto in particolare… quel che segue quella “e”… quel “il Giappone e……” sarà la vostra risorsa più grande, la vostra passione sarà il carburante che vi spingerà sempre avanti.

Ehi, io non ho una passione così!
Non ci credo… e se è vero, cercane subito una, che aspetti?!

Non sono molte le lingue che vi permettono di esplorare così tante “sottoculture” (o subcultures, nel senso del termine, quanto più ampio volete), così diverse tra loro.

Tutto qui? No! Siete appassionati di uno degli infiniti aspetti della cultura giapponese? Studiate giapponese e i vostri orizzonti si allargheranno a dismisura: lo studio della lingua vi permetterà di riscoprire la vostra passione e questa renderà naturalmente divertente lo studio della lingua.

Il Giappone è meraviglioso perché non annoia mai… non può annoiare, perché c’è dentro di tutto. Ci sono anime e manga, certo, ma anche samurai e geisha con i loro splendidi kimono… ci sono i ninja e le katana, ma anche l’alta tecnologia e, per contro, templi e castelli. Ci sono le idol da copertina… e le gothic loli e i cosplayers che girano per Harajuku. Ci sono i ristoranti di sushi più alla moda, a Ginza… e le bancarelle dei matsuri, popolari e colorate. Nel paese dove hanno inventato il drift di Fast & Furious girano ancora i risciò. C’è l’isola di Miyajima, che è uno dei panorami naturali più belli del mondo e ci sono le isole artificiali della baia di Tokyo. E… basta, non vorrei esagerare, ma sapete bene che c’è molto, molto altro da dire e da vedere ^__^

Non da ultimo potrete andare da un amico e dire “io parlo giapponese”. Fa sempre ridere vedere come gli casca la mascella, no? (●^o^●)

Avete mai provato a studiare giapponese (o un’altra lingua, non discriminiamo)? Perché ci avete provato, per passione? Come è andata?

Sono molto curioso di conoscere le esperienze di più persone possibile, per cui se avete tempo, fatemi sapere! ^_^

Ah! Ecco in poche immagini, quel che cercavo di dire poco più su…

Why-I-Love-Japan

82 thoughts on “Perché studiare (da) giapponese?

  1. L’ho scoperto per caso in un gruppo su Facebook,e mi sono incuriosito,io non amo molto studiare dal computer,ma appena ho visto com’è impostato e che è di facile comprensione, ci ho provato,prima con un’argomento un po, piu “difficile”(per mia curiosita su un argomento),ma poi dato che non sono molto avanti con la conoscenza della lingua giapponese,ho preferito cominciare da capo,e vedo che pian pianino sto imparando e sto colmando lacune che prima avevo ,poi come c’è scritto sopra, è proprio la mia passione [il Bassfishing,バスフィッシング, Japan style (^^)\ ] che mi spinge ad andare avanti nello studio, è sempre bello poter capire cosa c’è scritto su una confezione di un prodotto,o su una rivista/sito di バスフィッシング giapponesi!
    Mi da molta soddisfazione a poter leggere,(anche se non tutto) cose inerenti alla mia passione e non solo…..!
    Lo consiglio vivamente a tutti!
    私は ❤ 日本! (^o^)/

  2. Che ti posso dire….invidia, profonda e sana invidia. Parlare e capire il giapponese sarebbe per me straordinario, ma è veramente difficile. Ci ho messo un mese a memorizzare solo gli Hiragana!!!! ahahah e con i Katakana è ancra più complicato. 😀
    Comunque ti seguo su facebook e la tua pagina mi piace davvero tanto! Come dico sempre sono nato nel posto sbagliato del pianeta 🙂 e ho fatto scelte sbagliate……sempre con il senno di poi!!! Ci fosse stata questa diffusione di informazioni quando si dovevano prendere le decisioni per il proprio futuro magari sarebbe stato diverso.
    Sono già stato due volte in Giappone e l’anno prossimo sarà la terza, almeno spero, sono un pessimista cosmico. 🙂
    Ci tengo a dire che state facendo un egregio lavoro! Complimenti! Ciaooo ( ̄▽ ̄)ノ

    1. Ci ho messo più d’un mese a memorizzare gli hiragana… forse due o tre. Perché credevo fosse impossibile e il mio studio si poteva a stento definire tale: ci tornavo ogni tanto, studiando in modo irregolare, un giorno sì e due no, magari, un’ora un giorno e 5 minuti un altro.
      Arrivare a un livello di conversazione di base non presenta grosse difficoltà: se anche i bambini ci riescono… Il problema vero dello studio della lingua giapponese è che il grosso dello studio è dato da scrittura e vocaboli, per imparare i quali devi scrivere e memorizzare, quindi serve esercitarsi a scrivere, che richiede tempo, e esercitarsi per ricordare i vocaboli, che richiede pochissimo tempo, ma assoluta costanza.

      Oddio, sembra un rimprovero ora, ma come ti dicevo, ci ho messo più tempo di te a imparare l’hiragana… e un’oretta per il katakana (sebbene non ero ancora bravo alla fine di quell’ora). Perché a quel punto mi ero reso conto della situazione, che in quel che avevo fatto non c’era nulla di trascendentale, ero io che “l’avevo tirata per le lunghe”, per così dire.

      Prova ora a imparare il katakana, al ritmo che preferisci (5 kana al giorno?), ma dedicandogli 30 minuti ogni giorno alla stessa ora. 10-15 minuti per i nuovi kana e 15-20 minuti per il ripasso di quelli già visti.
      Fai diventare lo studio del giapponese una tua abitudine quotidiana, come farti la doccia o lavarti i denti, andare a lavoro, in palestra…

      In bocca al lupo… ma vedrai che non ne avrai bisogno 😉

      じゃあな~ ( ̄▽ ̄)ノ

  3. (Scusa se scrivo cosi in ritardo ma lo letto ora ) io da poco o compiuto 15 anni e ho deciso di imparare il giapponese per poi poter andare a vivere in Giappone✌✌💙 ..un’amica di mia madre ( che insegna cinese e giapponese all’università ) mi ha detto che prima mi conviene imparare il cinese ( come si sa nei kanji sono presenti ideogrammi cinesi) e poi dopo il giapponese …so che non sara facile ma ci voglio riuscire !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E strano dirlo ma me lo sento dentro di me , nella mia anima , come se il giapponse facesse parte di me !!! Poi penso :” se i bambini dell’elementari giapponesi sanno i kanji ( che sono molti 😱😂😂😂) devo saperli anche io !!! PER FORZA 😠😈 .
    Perche e quello che voglio .

    1. Cosa conviene imparare per primo è qualcosa che dipende a chi lo chiedi. Io suggerisco prima il giapponese perché dà molti meno problemi di pronuncia… Di solito, ma tu sei giovane e FORSE finché sei giovane ti conviene affrontare il cinese che è molto difficile per via della pronuncia (anche se a 15 anni potrebbe esser già troppo tardi per averne un qualche vantaggio).

      Piuttosto però ti consiglio di riflettere sulla decisione di imparare tutti e due. Non devi sapere una lingua per studiare anche l’altra e se non divisi così i tuoi sforzi diventerai bravo nella metà del tempo.

      Non ho mai sentito di qualcuno che insegni cinese e giapponese insieme, forse la signora in questione insegna una materia comune ai corsi di lingua giapponese e di cinese (ad es. religioni dell’Asia orientale …Tanto per fare un esempio). Imparare due lingue abbastanza bene, o anche tanto bene da insegnarle all’università, non è affatto una cosa facile (e lo dice uno che sta provando col cinese dopo 8 anni di giapponese …e SENZA speranze di insegnare all’università).

      Hai il vantaggio di iniziare da giovane, ma attento a usare bene il tuo tempo e i tuoi sforzi (non devi nemmeno trascurare la scuola, perché imparare il giapponese ma sacrificare l’italiano e/o l’inglese non va affatto bene, ne va del tuo futuro!)

  4. Ciao kazeatari,
    Innanzi tutto vorrei farti i complimenti per il bellissimo sito, l’ho scoperto da poco ma mi piace veramente molto.
    Ho studiato giapponese anni fa, l’ho studiato seriamente e poi ho deciso di fare una esperienza di vita in Giappone dove ho vissuto per due anni frequentando anche li un corso di giapponese e poi un corso di business sempre in lingua .
    Tornata in Italia ho lavorato come interprete e devo dire mi sono divertita tantissimo e ho guadagnato anche tanto perché all’epoca a Milano eravamo in pochi a parlare giapponese (era il 1992).
    Poi ho cambiato città, ho cambiato lavoro e piano piano ho dimenticato tutti i kanji che avevo imparato…..ho un lavoro che mi porta comunque a parlare giapponese ma piano piano anche il parlato si é impoverito.
    Qualche anno fa ho avuto la brillante idea di iscrivermi all’istituto Confucio della mia città e ho cominciato a studiare cinese che mi piace molto e che trovo semplicissimo rispetto al giapponese.
    Ho superato hsk 3 molto bene e mi sto preparando per hsk 4.
    Adesso arriva la mia domanda e scusa se ho parlato troppo finora
    Come è possibile che io non riesca più ad affrontare i kanji ?
    Sono appena tornata dal Giappone, sono andata per vedere i momiji , è stato bellissimo ma il viaggio mi ha lasciato tanta tristezza, non riuscivo a leggere, mi veniva spontaneo leggere con la pronuncia cinese e anche la conversazione per quanto sempre corretta era povera di aggettivi, sempre gli stessi verbi, della serie ” se si esce dalla conversazione quotidiana sono persa “.
    Un esempio, ero dentro all Eikandoo di Kyoto e volevo spiegare ad un gruppetto di giapponesi la storia della statua Mikaeri e l’ho spiegata malissimo perché non avevo proprietà di linguaggio.
    Loro mi hanno fatto mille complimenti per la spiegazione, invece io so che ho fatto letteralmente pena.
    Adesso kazeatari cosa faccio ?
    Sono determinata a ricominciare, ma da dove inizio?
    Ricomincio a rivedere i kanji ?
    Non mi interessa scrivere, vorrei almeno saperli leggere e arricchire il mio vocabolario.
    Come grammatica penso di non essere messa malissimo, io comunque non ragiono mai soggetto, verbo, tema del discorso etc etc, io parlo spontaneamente, non ragiono sulla grammatica, non ci riesco.
    Ho letto due o tre articoli tuoi di grammatica, li ho trovati bellissimi e verissimi ma io comunque non riesco a pensare grammaticalmente.
    E allora cosa posso fare ?
    Non è che faccio confusione studiando anche cinese ?
    Il cinese è semplificato e poi ogni ideogramma ha una sola pronuncia.
    Secondo te si può studiare le due lingue assieme ?
    Da dove ricomincio ?
    Dammi una mano per piacere
    Grazie mille e scusa per la lunghezza del messaggio.
    Doni 😔😔😔😔

  5. Kazeatari
    Ho dimenticato una cosa.
    Io uso skritter per gli ideogrammi cinesi, mi trovo benissimo penso sia veramente utile. (È a pagamento)
    So che si può usare anche per il giapponese, l’hai mai provato ?
    Doni

  6. Se il tuo cinese intralci o no il tuo giapponese è una domanda difficile a cui puoi rispondere solo tu… posso dirti che può intralciare l’apprendimento (ad esempio ho una studentessa che agli inizi pronunciava il suono SH come quello cinese invece di ripetere il banalissimo suono SCI, presente anche in shampoo). Posso dirti anche che ad un livello avanzato una lingua può intralciare l’altra… è la mia esperienza personale.
    Sono arrivato in Giappone parlando un inglese fluente. Per capirci, ho affittato casa e sbrigato certe pratiche parlando inglese con personale native-speaker.
    Dall’altro lato… Durante il periodo vissuto in Giappone, parlando giapponese 24/7 sono arrivato a pensare e perfino sognare in giapponese, se non mi concentro finisco per rivolgermi in giapponese a miei familiari o a mia moglie in italiano… insomma, non faccio nemmeno più caso alla lingua in cui mi esprimo, ma per contro il mio inglese ne ha risentito, eccome. Nonostante continui ad guardare ed ascoltare tonnellate di materiale inglese, al momento di esprimermi il giapponese mi intralcia continuamente. Faccio una fatica che non provavo più dai tempi del liceo, solo per mettere in fila poche semplici frasi. I miei pattern mentali mi riportano su costruzioni giapponesi e la familiarità con certi vocaboli ed espressioni mi porta a iniziare una frase in inglese per poi finirla in giapponese…
    Non so se tutto ciò sia normale per tanti in situazioni simili, o viceversa inusuale o magari sia tutto dovuto al mio cronico nervosismo che mi porta banalmente a impappinarmi in situazioni (anche) di (minimo) stress… e quindi finisco per impappinarmi, ma in un’altra lingua. Non so che dirti, ma la mia esperienza è che una lingua straniera intralcia l’altra, almeno quando le conosci/le hai “interiorizzate” al mio livello. Può un hsk 4 intralciare il giapponese di un’interprete? O è solo colpa del tempo passato? Purtroppo non so risponderti… ma spero davvero sia possibile per tutti affrontare più lingue (e non solo per pochi “predisposti(?) poliglotti”)… Anche perché mi sto avvicinando al cinese anch’io e sarei molto deluso se avessi un’altra esperienza come quella con l’inglese ^^;;;;

    Non ho mai provato skritter… perché a pagamento e perché sono per carta e penna, ma so che molti ne parlano bene. Però so anche che molti parlano bene di Remember the kanji e del Minna no Nihongo, quindi non fa esattamente testo. L’atteggiamento giusto secondo me, e il consiglio che do sempre, è “prova e vedi se si adatta a te”.
    Se però come dici non ti interessa scrivere, lascia skritter (che immagino si impunti sull’ordine dei tratti) e usa invece Anki prima per i kanji e poi, appena te la senti, aggiungi anche un mazzo di vocaboli. La tua capacità di lettura aumenterà molto e molto velocemente, specie considerando che nel tuo caso devi recuperare cose che già sai, secondo me Anki è lo strumento perfetto (ottimo per ripassare, meno per studiare da zero assoluto).

    Per quanto riguarda la grammatica… c’è chi come te la rigetta, ma è uno strumento utile. Sia chiaro nessuno pensa “bene, per dire questa cosa devo usare quella regola”, ma conoscere le regole ad un certo punto indirizza verso la giusta espressione, mentre le altre “suonano sbagliate, strane”. Purtroppo quel che avrai letto nei miei prolissi articoli non servirà certo a convincere né te né altri… Spero che i libri che sto scrivendo offrano molta più succinta chiarezza, illumino la strada verso una maggior comprensione del giapponese… strada che finora per qualche strano motivo è stata sempre ignorata dai testi italiani e inglesi.

    1. Grazie mille per la tua risposta, sei gentilissimo.
      Visto che é compreso nel prezzo oggi ho provato ad installare skritter anche per il giapponese e ho inserito i kanji del jlpt 5, ho messo la funzione di sola lettura quindi non devo scrivere. Lo trovo comodissimo.
      È andata bene, quelli sono proprio facili, vediamo se nei prossimi giorni la penserò allo stesso modo per le altre liste.
      Non rigetto la grammatica, solo penso che è quella che ne ha risentito meno in questi anni perché bene o male lavorando con i giapponesi ogni giorno uso la grammatica.
      Spero il tuo libro esca presto, mi piacerebbe averlo.
      Quando dico che non ragiono pensando alla grammatica è solamente perché quando parlo giapponese mi esce spontaneamente la frase senza che io la traduca in testa, inoltre applico le regole di grammatica senza neanche accorgermi , un po’ come per l’italiano. Però mi piace, attendo il tuo libro e magari nel frattempo vado a rispolverare il mio vecchio libro dell’università. Anni fa anche io pensavo spesso in giapponese, ora non più purtroppo, diciamo che mi manca il vocabolario non quotidiano, non posso parlare di storia, economia, solo il comune linguaggio di tutti i giorni mi viene bene e quello inerente al mio lavoro.
      Resto comunque dell’avviso che studiare di nuovo i kanji mi farà fare mooooolta confusione soprattutto dal punto di vista proprio degli ideogrammi ( a volte stesso ideogramma con significati completamente diversi, a volte pronunce così simili ma diverse ).
      Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, bravissimo per l’impegno e la costanza nel seguire il bellissimo sito. (Non capisco come tu riesca a trovare il tempo).
      Grazie kazeatari

  7. io sono tre mesi che sto studiando giapponese da autodidatta nonostante gli impegni scolastici. sono arrivato a studiare penso tutta la grammatica n5 e ho iniziato a studiare i kanji per l’esame n4 avendo finito quelli per l’n5. seguo le lezioni su youtube, sul mio libro e ovviamente su questo sito. inoltre sto iniziando a leggere qualche storia semplice in giapponese di livello n5 su internet e onestamente non provo molta difficoltà. Ho iniziato a guardare qualche cartone in giapponese per bambini però devo dire che capisco veramente poco solo qualche parola.
    Comunque, nonostante conosco molte persone che hanno studiato da autodidatta giapponese e che sono arrivate a un livello veramente alto( n2 ,n1) io a volte mi scoraggio uff. ho paura che non riuscirò mai a capire un anime completamente in giapponese. secondo voi se continuerò a studiare con costanza in 2/3 anni riuscirò ad arrivare a un livello 3 ? e come posso migliorare il mio ascolto
    grazie mille.

  8. Ciao, ho scoperto da poco il tuo sito, ma mi infonde coraggio e serenità! Sono una studentessa quasi venticinquenne che ha cambiato diverse strade e deve ancora trovare la propria. In questo momento sento un richiamo fortissimo verso il Giappone, la sua cultura e la sua lingua, e mi piacerebbe costruirci una vita sopra (anche nel campo del lavoro). Il problema che mi pongo è questo: come posso pretendere di ripartire da zero, quando si suppone che io abbia già trovato il mio futuro (o che sia sulla via che mi porta a raggiungerlo)? Quante volte mi è permesso di cambiare strada?
    Scusa per queste domande retoriche e impaurite 🙂

    1. Hai tutto il diritto di cambiare e fare come preferisci… viviamo in un paese sviluppato, per ora, e quindi siamo tra i fortunati che possono permetterselo. Nel mio caso ho mollato e cambiato vita a 32 anni, non a 25! Ed ho trovato la mia strada finalmente… Perché così tardi? Perché prima mi dicevo che non era logico combiare strada, non aveva senso, o, per dirla con parole tue, “non mi era permesso”… quindi sono andato avanti sulla strada sbagliata per tanto, troppo tempo. (NB che poi fosse una “strada sbagliata” è da dimostrare, perché se non fossi andato in Giappone a quell’età non avrei incontrato mia moglie!)

      Questo non significa però iscriviti alla laurea in giapponese… Se possa piacerti o no, dipende da te… A me non è piaciuta: poca lingua e tante cose inutili per me (dalla religione al cinema… cose che possono sembrare interessanti, ma prova a leggere un intero libro sul tema e magari ti vien voglia di spararti). A tal proposito ti consiglio di leggere questo articolo
      https://studiaregiapponese.com/2015/08/11/miti-dello-studio-la-laurea/
      Comunque a prescindere se possa piacerti o no la laurea, se il tuo obiettivo è vivere in Giappone, potrebbe non essere la strada per te… A meno che tu diventi ridicolmente brava e finisca a perfezionare i tuoi studi di giapponese in una facoltà di giapponese in Giappone, la vedo dura: ci sono 130 milioni di persone che parleranno sempre meglio di te in giapponese, perché un’azienda giapponese dovrebbe offrirti un visto e un lavoro?

      Il mio invito è quello di mirare a eccellere, qualunque cosa studi. Quello è il primo punto perché così hai molte più chances di cadere in piedi. Pur eccellendo in Italia si rischia di non essere apprezzati e di fare lavori che non hanno a che fare con la tua laurea, quindi in molti casi un percorso all’estero, in un’università europea, sarà una prospettiva molto più interessante, e che comunque “fa curriculum”. Certo partire da zero all’estero a 25 anni è difficile, o perlomeno strano, ma se resti nel tuo campo avresti sicuramente un vantaggio, magari puoi iscriverti direttamente a una magistrale.
      Da lì poi vedrai… devi trovare un’azienda che abbia legami con il Giappone o andare in Giappone a perfezionare il tuo giapponese e cercare un’azienda che ti assuma per le tue capacità di laureata (e perché puoi comunicare con gli altri dipendenti senza problemi). Prima di allora però, in parallelo con i tuoi studi, quali che siano (anche se studi giapponese), dovrai studiare da sola giapponese, e tanto, perché studiare da zero in Giappone non è una mossa logica se poi vuoi crearti una vita lì, non ne avresti il tempo… a meno di sposare un giapponese.

      E infine… dici “quante volte mi è permesso”. È la tua vita, nessuno ti può permettere o vietare nulla, nemmeno i tuoi genitori. Vivila come vuoi. Certo, esistono le conseguenze, per questo ti invito ad eccellere, a studiare quel che ami (a prescindere dal tuo corso di laurea) ma mirando ad eccellere… Se studi 10 ore al giorno per 10 anni puoi diventare la migliore in qualunque campo e quindi troverai un lavoro in qualunque campo… perfino nella musica. Il vero problema nella vita, per esperienza personale, non è cosa possiamo/ci è permesso fare, né se siamo portati o no… il vero problema nella vita è vincere la pigrizia.

      In bocca al lupo per tutto

Fatti sentire!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.