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59 thoughts on “Domande sul Giappone, la sua cultura, i giapponesi, i viaggi in Giappone…

  1. Kaze-sensei! Stavolta ho una domanda che arriva, anche se indirettamente, da terra nipponica xD L’amica giapponese con la quale mi sento mi ha chiesto di informarmi sull’esame di ammissione al conservatorio qui in Italia, passandomi anche diversi link ai siti dei conservatori ai quali è interessata. Arrivando al punto la domanda è: essendo lei straniera, in che modo potrebbe accedervi essendo il conservatorio diventato come una normale università e che quindi necessita di diploma “italiano”?

    1. Nelle università italiane è previsto che possano iscriversi degli stranieri. Comincia ad andare sul sito del conservatorio e passa alla versione inglese del sito, non può non esserci scritto… anche perché non sono pochi gli stranieri legati alla musica che studiano in Italia o Francia.
      Per il resto non so che dirti… non è cultura, né lingua giapponese d’altronde.

  2. Allora volevo sapere quanto costa stare in Giappone per tipo a partire da fine luglio e stare fino a fine agosto tipo (28 Agosto)? C’è la possibilità ti affittare anche una stanza tipo in un appartamento che condividi con altre persone? Se si, sarebbe possibile vedere dei siti utili per case?

    1. Allora, un buon sito è Sakura house. Ce ne sono altri, ma loro sono l’agenzia con più case e probabilmente con più lingue parlate dagli impiegati (ma non c’è nessuno che parli italiano, solo uno che lo parlicchia… o almeno era così quando sono andato io, ormai quasi due anni fa).

      Puoi scegliere tra dormitorio, sharehouse e appartamento. Sul loro sito puoi vedere i prezzi e tutti gli appartamenti (foto e video). Puoi iniziare a contattarli, versare una caparra ecc. da subito, ma non puoi scegliere subito un appartamento… se li contatti prima ti garantiscono solo che avrai un posto. Circa 4 settimane prima (poi ti diranno loro) puoi guardare che cosa c’è di libero… o aspettare fino all’ultimo che si liberi quel che vuoi, magari hai fortuna.

      I prezzi… dipende da che scegli. L’appartamento parte da 80 mila yen (600 euro), la share house da 60 mila (450 euro), il dormitorio da 42 mila (300 euro). Per un mese ovviamente. Se stai pochi giorni più di un mese il surplus è calcolato sui giorni, se stai meno di un mese però paghi comunque un mese. Le bollette sono incluse.

      Quanto spendi nel complesso… dipende da te, da quanto viaggi per il Giappone, se viaggi.
      Posso dirti che per mangiare basta poco, anche 1000 yen al giorno (tra bentou, donburi e onigiri) puoi mangiare cibo pronto tutti i giorni e nonostante ciò non spendere quasi nulla rispetto a qui. Per esempio tante “catene” di locali (perché non si può chiamarli ristoranti) che fanno fastfood alla giapponese, hanno “donburi” (ciotolona di riso di varie dimensioni, da mini a maxi, con sopra qualcosa, carne di solito) hche hanno prezzi da attacco tra i 2 e i 3 euro, con tè e acqua gratis.
      I trasporti invece costano.
      Se intendi concentrare i viaggi in una settimana, ti conviene il japan rail pass
      http://www.japanrailpass.net/eng/en001.html
      i prezzi sono intorno ai 30 mila yen (un po’ più di 200 euro) per una settimana (350 per 2 e 450 per 3)… ma sono quelli per tutto il Giappone: ci sono pass più economici per magari 3-4-5 giorni in determinate aeree del paese. Inoltre nelle grandi città ci sono i biglietti giornalieri o da 2 giorni (o 3) validi anche sui bus/tram (utili a Kyoto) o su una sola compagnia di metro (700 yen a Tokyo) o su tutte le compagnie (1000 yen a Tokyo).

      Se viaggerai devi poi aggiungere, ovviamente, i prezzi degli alberghi dove starai. Io consiglio i business hotel e in particolare il Toyoko-inn …e di evitare i ryokan: saranno belli e tipici finché vuoi, ma costano facilmente il doppio dei soli 35-50 euro a notte che puoi spendere ad un toyoko (anche nel centro di Tokyo!).. e nei business hotel sei sicuro di avere un bagno i camera, che nei ryokan è una rarità (ma se non ti importa potresti spendere meno)

  3. —-Tornei storici in Giappone —-

    Buongiorno ragazzi (e dato l’orario buona serata Kazeatari – spero che tu e la tua famiglia stiate bene ^^).
    Come prima cosa mi scuso per la mia assenza. Di tempo, ammetto, di averne davvero molto poco da dedicare anche al forum. Tra lavoro, studio, ricerche, stesura dei risultati delle ricerche e vita privata, la giornata dovrebbe essere composta da almeno 36 ore 😛
    In secondo luogo vengo al dunque della mia domanda:
    Avrei bisogno di un vostro aiuto in merito ad uno studio che sto facendo. Avrei bisogno di reperire informazioni di come (ammesso che ce ne fossero) si svolgevano, nel medioevo giapponese o comunque nella storia giapponese (il periodo è relativo onestamente), tornei di intrattenimento per l’imperatore o nobili di sorta.
    Faccio molta fatica a trovare cenni in merito. Sapreste darmi indicazioni su link utili o materiale da consultare?
    Grazie in anticipo per il vostro aiuto e tempo!! Qualunque cosa sappiate o abbiate trovato precedentemente in merito all’argomento è davvero più che accetta!!

    1. In Taira no Kiyomori (drama storico che prende il nome dal protagonista e tratta la ascesa della classe dei samurai), si capisce che i samurai erano raramente ammessi in presenza dell’imperatore e se si esibivano per lui, era danzando. Con l’ascesa dei samurai comincia il bakufu e l’imperatore esce dalla scena politica.
      I tornei erano in presenza del daimyou, erano fatti per stabilire chi fosse il più forte ed erano di incentivo all’allenamento. Non so dirti però la natura (spada? Forza bruta?) di questi tornei. So però che dai tornei nasce il sumo, divenuto poi una pratica e sè e quindi uno sport.
      Di più non so che dirti, magari qualche altro utente…

  4. Ciao, sto cercando dei libri, in italiano, su usi e costumi in Giappone, credenze popolari su spiriti e spettri e, come i giapponesi vedono il suicidio e cosa accade, secondo loro, allo spirito del suicida. Puoi consigliarmi dei titoli?
    Inoltre vorrei conoscere meglio la foresta Aokigahara, non solo come “foresta dei suicidi”, ma come foresta percorribile nei suoi sentieri. Non penso che a riguardo ci siano libri, ma se puoi consigliarmi qualche buon sito.
    Grazie

  5. Ciao Riccardo, spulciando nella “libreria giapponese” di Firenze mi ha incuriosito un libro che ho acquistato e letto: “Giapponesi poverini!” di Lio Giallini. Curioso sottotitolo: “il sistema nipponico, ovvero la ricetta dell’inflicità”. (Si trova anche in kindle a 1,99 €)
    Il libro mi ha irritato sempre più via via che lo leggevo, e mi domando se sia solo una raccolta di luoghi comuni (tra l’altro scritta in modo orribile) o una amara e veritiera descrizione di una realtà invivibile e inaccettabile.
    Ti chiedo se lo conosci e nel caso cosa ne pensi. Il Giappone che tu ami e quello descritto nel libro sono lontani anni luce, e il contrasto fa sorgere molte perplessità.
    Se altri sul sito lo hanno letto e hanno esperienze dirette di vita in Giappone mi piacerebbe sentire la loro opinione.
    Grazie.

    1. E’ vero e falso al tempo stesso. Il fatto è che il tizio valuta dal punto di vista occidentale e definisce la felicità, sicuramente, come faremmo noi. Ma non è così per tutti. In Oriente in generale si valuta la felicità, ma anche i valori, i sogni ecc. in modo completamente diverso.
      Ad esempio in Cina un sogno è qualcosa che hai ma non proverai mai a realizzare (idem in Giappone), soffrire e sopportare (lett. “mangiare soffernza”) è la virtù più grande insieme alla “pietà filiale” (che gli occidentali nemmeno sanno che esiste come parola) e la felicità è… essere una ruota dell’ingranaggio (o almeno lo era fino a una generazione fa, ma le cose non sono cambiate completamente): qualcosa che per noi è un insulto e l’opposto della felicità, per loro era la realizzazione di sé.

      Con queste premesse puoi capire che sicuramente l’autore non ha capito una cippa…

      Tuttavia in Giappone ci sono 8 volte più suicidi che da noi… Perché qualunque modello di società si costruisca, ci saranno sempre quelli a cui quella società proprio non va, perché l’individuo esiste, anche se la società è concepita come società collettivista… e a volte non è abbastanza malleabile e ha idee diverse da quelle che si prova a inculcargli.

      Quindi ha torto e ragione nel contempo. Per chi è inquadrato nella società e ne condivide i valori e la “forma mentis”, il Giappone è un ottimo posto in cui vivere, se non il migliore o L’UNICO (non ci sono migrazioni di massa di giapponesi, no?). Per chi inquadrato non è, può essere una società “stancante”, snervante, soffocante, opprimente perfino… ed ecco il perché di una parte dei suicidi (ci sono tanti motivi e la società è responsabile in parti molto diverse). Che certo non sono l’unica conclusione possibile: c’è chi diventa otaku, neet, hikikomori, cosplayer, gothic loli, rockabilly, un teppist… insomma trova una valvola di sfogo cercando di esprimersi.

      Ad ogni modo, no, non l’ho letto e non penso che lo prenderò mai vista la premessa (e il titolo).

  6. Ciao, non so proprio dove fare questa domanda, così la faccio in questa sezione. Potresti dirmi cosa intendono i giapponesi col termine “giapponese bianco”? Grazie

    1. Senza un contesto non si capisce nemmeno se giapponese si riferisce a una persona o a una cosa… Posso dirti che non è un’espressione normale, una frase fatta, diciamo, dopodiché se mi dai il contesto in cui l’hai sentito ti dico cosa intendevano.

    2. Ok, ci sono arrivato… La traduzione italiana era fuorviante. Ho sempre tradotto mentalmente con “giapponese di origine occidentale” o “giapponese caucasico” (vedo troppi polizieschi), non sapevo ci fosse l’espressione white japanese (da cui hanno chiaramente preso “giapponese bianco”) e che evidentemente è la traduzione (bruttina) di 白人系日本人 hakujin-kei nihonjin ovvero un giapponese per nazionalità che però è occidentale (caucasico) per nascita e quindi anche di aspetto.
      Come dicevo non è un’espressione particolare, si possono scrivere espressioni simili per altre nazionalità…
      Ad esempio 韓国系日本人 kankokukei nihonjin, giapponese di origine coreana.

  7. Ciao, grazie per aver interpretato la mia domanda priva di fondamenta, purtroppo riguardo l’argomento brancolo letteralmente nel buio. Nel web fatico a trovare informazioni, forse perché non faccio le ricerche giuste e, dato che devo scrivere un libro che parla anche di questo, ho bisogno di più informazioni possibili. Adesso cercherò di andare nel dettaglio con un esempio. Mettiamo caso che nasca un bambino da una coppia con lui giapponese e lei italiana, e che il bambino abbia i lineamenti asiatici; il bambino viene comunque considerato un giapponese bianco avendo comunque un genitore giapponese ed essendo nato in Giappone? Se sì, a scuola, i compagni, possono sapere con facilità che lui è un giapponese bianco o la cosa può restare ignota? Altrimenti, per rifarmi alla risposta che mi hai dato precedentemente, va considerato giapponese bianco solo se ha i lineamenti caucasici, pur essendo nato in giappone?
    Grazie.

  8. Ciao! Sto frequentando un ragazzo giapponese in Italia, non riesco a capire i suoi sentimenti per me, ultimanente e’ molto silenzioso e non mi guarda mai,ci sono state degli abbracci lunghi e qualche carezza ma nessun bacio e dinuovo silenzio e occhi bassi…aiuto!!! Non so se parlarne con lui..grazie mille

    1. I loro messaggi sono strani per noi, siete come cane e gatto, che non si odiano, ma non parlano la stessa lingua, non capiscono i messaggi altrui, e solo per questo litigano. Sono sposato con una ragazza cinese e per me, l’unica cosa che ha funzionato è stato mettere tutto sul piatto, a partire dalle differenze culturali (bunka no sa) che ci sono, dicendo che “se non ci si esprime un oobeejin (occidentale) purtroppo difficilmente riuscirà a capire”. Se gli piaci, proverà a esser franco anche se la loro cultura è basata molto sull’idea che l’ascoltatore “legga l’atmosfera” (kuuki o yomu), cioè interpreti la situazione.

      Poi ovviamente è pieno di variabili che non conosco… Magari lui è cresciuto qui ed è solo timido, magari è cresciuto qui ma in un ambiente giapponese al 100%, magari… In bocca al lupo.

  9. Ciao a tutti! Allora, tra circa un mese mi trasferirò in Giappone per studiare per un semestre all’estero. La mia intenzione era, mentre stavo lì, di semplicemente comprare una sim giapponese e di inserirla nel mio iphone (italiano). L’unico problema è che sembrerebbe che praticamente tutte le compagnie telefoniche giapponesi offrono solo il servizio “telefono+sim”. Cosa mi consigli di fare? Quale gestore mi conviene usare? Ciò che mi serve in particolare è la connessione internet..
    Inoltre, ci sono problemi se uso una sim giapponese con il mio iPhone italiano?

    1. La softbank offriva anche solo SIM, lo so perché una mia amica francese ne aveva presa una nel negozio softbank a Shinjuku, l’unico dove, a suo dire, parlavano inglese.
      Tra l’altro a quanto avevano smesso con le SIM locked… Per legge…
      Alla peggio puoi comprare la SIM con il telefono più economico… Anche se dici che vuoi solo internet, poi il telefono serve… Pe le scuole vogliono che avverti quando ti assenti.
      Comunque ci sono SIM solo dati per stranieri… Però non ti illudere che ci sia una soluzione economica perché le loro compagnie telefoniche sono terribili e i prezzi salatissimi (per dirne una le prepagate hanno un tetto minimo di ricarica e la ricarica scade ogni due mesi se non la usi!)

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