Siete spiazzati, spaesati, non sapete come cavarvela, ecc.?

Forse posso aiutarvi, però prima controllate l’elenco qui sotto!

✔ Avete una domanda da fare, di lingua o cultura?

  1. Controllate l’indice delle Lezioni e le Domande comuni (FAQ). N.B.: Tra le domande più comuni sono comprese…
  2. Cercate una parola chiave nella casella di ricerca. Forse c’è un post che ne parla già!
  3. Avete trovato un articolo in tema, ma non la vostra risposta? Chiedete nei commenti a quel post!
  4. Avete cercato ma non si trova niente?
    Domandina breve? C’è il gruppo Facebook, Imparare il Giapponese
    Domandona? Entrate nella community di SdG! Iscrivetevi e potrete chiedere creando voi un post! Vedrete, è facilissimo! ^__^

✔ Avete un suggerimento? Postate nella community di SdG e scrivete la parola “suggerimento” nel testo del post e/o nel titolo!

✔ Vi andrebbe di parlare di qualunque altra cosa…? Potete postare un parere sul vostro anime preferito (o una recensione!), potete postare video musicali, immagini, tutto quello che volete… Sempre nella community di SdG o se preferite sul gruppo Facebook Imparare il Giapponese

Per tutti gli utenti: NON MI OCCUPO DI TATUAGGI perché oltre ad aver avuto “brutte esperienze” in passato, questo sito è dedicato a tutt’altro.

971 thoughts on “Domande

  1. Ciao! Ho un dubbio per quanto riguarda le risposte alle domande con “perché”. Ovvero, se trovo una domanda come ad esempio “それ は どうして です か.”
    So che “どうして” e “なぜ” non si possono ripetere nelle domande. Come posso formulare una risposta?

    1. In italiano usi sempre la parola “perché”, ma in Giapponese no. Come in inglese, esistono due parole, una per le domande, una per le risposte, così in Giapponese non posso usare la stessa parola.
      Allora come facciamo?
      Finisci la frase in forma piana, cioè non cortese, poi aggiungi kara desu.

  2. Quindi se io volessi tradurre la frase “perché Ron potrebbe uscire dall’uscita di destra” è corretto dire “ロンさんは 右の出口から出てくる かもしれない からです.” ??

    1. Esatto, se è in una risposta, il perché si traduce così di norma. Una causa in generale, no, ma il perché di risposta sì.
      Il soggetto però va indicato con GA se fa parte del motivo che fornisci. In fondo stai dicendo:

      (E’) perché Ron potrebbe uscire (lett. forse uscirà) dall’uscita di destra.
      E’ perché… = …kara desu !

      Dunque stai esprimendo una causa e creando una causale (anche se in modo diverso dal solito: A kara B) e in una causale devi sempre indicare il soggetto con GA (questo vale per tutte le secondarie, salvo particolari eccezioni).

      1. Grazie, sei la gentilezza fatta persona haha 🙂 venerdì ho un esame e avevo questo dubbio che non riuscivo a risolvere 🙂 adesso mi sento più tranquilla! Buona giornata e grazie ancora! !

    1. Non son ideogrammi. C’è scritto yareyare, in hiragana, un’espressione che significa “oh cielo…” o “santo cielo” (non letteralmente, è ovvio, ma l’idea che vuole trasmettere è quella).

  3. Perché makeinu 負け犬 significa perdente?
    Mi è sembrato strano che venisse utilizzato il kanji di cane. Intendo, cosa c’entra il kanji di inu con il concetto di perdente?

    1. Il concetto di perdente è in “make”, da “makeru”, perdere, venire sconfitto.
      I cani vivono in branco e non sfidano il capobranco… i.e. si arrendono prima ancora di lottare. Da qui l’uso per gli essere umani… o meglio il primo uso possibile.
      Il secondo viene dall’espressione makeinu no tooboe, cioè l’ululato lontano del cane perdente… qualcuno che prima di aprir bocca e insultare o minacciare si mette a una certa distanza o lo fa mentre sta già scappando. Più in generale makeinu è arrivato a significare “qualcuno che non sa accettare una sconfitta”.

      Il terzo possibile uso è un riferimento metaforico alle donne di oltre 30 anni che non sono ancora sposate e non hanno figli… e che quindi resteranno zitelle a vita (troppo vecchie ormai per sposarsi, secondo gli standard giapponesi) e quindi appartengono alla categoria di chi nella vita è “perdente”… un discorso orrendo, ma va detto che è un termine che era “di moda” 10 anni fa, che per la lingua giapponese è un’eternità. Forse oggigiorno sarebbero più politically correct.

  4. mi scusi volevo chiedere se potrebbe tradurmi queste due frasi per piacere:

    いろいろ凄いことになりすぎて枢ハロウィンへのハードル爆上がりの気配を察知。
    (枢 è toboso, il nome della persona, e ‘halloween’ dovrebbe riferirsi a un suo disegno se questo può aiutare nel contesto)

    e questa frase
    しかし、今年のハロウィンほど「何を描いたらいいんだ…そもそもどこまで描いて許されるんだ…」と思ったことはない……

    grazie mille e scusi il disturbo! 🙂

    1. Sono successe fin troppe cose e percepisco la minaccia di un incremento esponenziale delle difficoltà per l’halloween di Toboso.

      Tuttavia non ho mai pensato tanto come per l’halloween di quest’anno “Cosa posso disegnare? …anzi, fino a che punto devo/posso arrivare a disegnare?”

      Entrambe le frasi sono decisamente relative al contesto, quindi una traduzione precisa non è possibile… p.e. la seconda frase può far intendere che non sa fino a dove può spingersi con il disegno …oppure che non sa fino a dove deve arrivare perché gli venga riconosciuto di aver fatto abbastanza.

  5. Buonasera Kaze!
    Da un po’ di tempo ho cominciato a tradurre testi dal giapponese (sia di canzoni, che altro) e continuo a trovare un tempo verbale che si chiama progressivo. L’ho trovato abbastanza spesso a dire il vero.
    L’unica cosa che ho capito (forse, tra l’altro) è che viene usato per sottintendere un’idea di ripetizione, o comunque si riferisce a un’azione quotidiana.
    Ecco che dunque vengo a chiederti di spiegarmi per cosa viene usato questo tempo verbale, e che cosa abbia di differente dall’indicativo, per favore.
    Grazie

    1. Ci vuole sempre un po’ di contesto, ma un’ipotesi plausibile è che significhi 生きようとする
      Provare a vivere
      …ma ci sono altre possibilità, per le quali, come sempre, serve il contesto.

      1. Scusa per il ritardo della mia risposta, ma per motivi vari nei giorni scorsi non ho potuto usare il computer, e il cellulare si rifiutava di pubblicare i commenti su questo post (solo su questo tra l’altro…)
        Comunque, riporto per intero la prima strofa
        朝をむさぼり夜を吐き出し
        生かんとする我が性
        沸き立つこの感情は
        白か黒か

        1. Ok, come pensavo è “ikiyou to suru”, “provare a vivere”.
          …ma è sbagliato.
          Praticamente esiste una forma classica che usa la forma negativa in -n (non in nai) + to suru. Es. “iu” fa iwan to suru, “kau” fa kawan to suru.
          Il verbo ikiru nella lingua classica è iku/ikuru, così questi da “iku” hanno dedotto “ikan”, ma la forma negativa di questo verbo era già iki- quindi la forma corretta era “ikin to suru”.

          Un’altra possibilità è che abbiamo preso il verbo iku, andare, e creato “ikan to suru”, ma poi messo il kanji di vivere per “suggerire stilisticamente” un significato “metaforico”.

          Detto in parole povere lo scrittore della band ha provato a menarsela (anche l’espressione wa ga saga è tutt’altro che contemporanea) e ha fallito clamorosamente.

          Purtroppo spiegare chiaramente una forma che non ritrovi nemmeno nell’N1, se non ricordo male, per di più scritta male, mi è impossibile… comunque il significato non può essere che quello.

    1. Strasicuro di aver risposto… non capisco come mai non ci sia il mio commento… accidenti a wordpress.

      Va be’. Allora… la forma classica di un verbo è la forma di un verbo, così come appariva nel giapponese classico.
      Il giapponese classico è per i giapponesi quello che per noi è il latino (più o meno), cioè è la lingua originale da cui si è evoluta la nostra lingua attual. Insomma, è l’antico giapponese, simile a quello attuale ma più difficile.

        1. Sì!
          Ultimamente ne succedono parecchie… Credo sia per i cambiamenti che la piattaforma wordpress sta apportando dietro le quinte… Porta pazienza.
          A tal proposito ho visto per caso i tuoi tentativi nella coda di spam. Mi dispiace molto, per qualche motivo akismet, il programma che usa wordpress per riconoscere lo spam, ha deciso che non andavi bene.

          Se dovesse risuccedere, contattami via mail che vedo di scoprire che è successo!

    1. Proviamo a registrare!

      -te miru è provare a

      Attenzione alla pronuncia delle forme esortative degli ichidan
      Es: miyou da miru e neyou da neru
      La tentazione è leggere normalmente mi+yoo e ne+yoo, ma la lettura corretta è miiòo e neeòo

        1. Ok, scusa il ritardo, ma il post di lingua mi ha preso un sacco di tempo…

          La tua è un’ottima domanda, per cui ne faccio un articolo per la prossima volta o quella dopo (i.e. esce tra due o quattro giorni).
          In breve, sì, è shitte ita: contratta perde la “i”.
          La differenza di senso è quella che passa tra “(a quel tempo) lo sapevo”, per shitte ita, e “sono venuto a saperlo”, per shitta.

  6. Ciao Kaze
    come si traduce 覚えていて? Capisco che è una una forma in -te del progressivo. Il problema sta nel concetto che sottintende.
    Se ti servisse un contesto, la canzone è Unravel (forse sai già quale intendo =)

    1. oboeru non vuol dire ricordare, ma piuttosto memorizzare, mandare a memoria qualcosa, imparare…
      oboete iru è lo stato risultante che implica l’avere in mente qualcosa, il ricordarlo senza scordarlo
      oboete ite nel contesto in questione (sempre necessario, specie per forme vaghe come la forma in -te che ha mille usi) è un imperativo.
      Noi in buon italiano diremmo
      non scordarti/ricordati (di me = boku no koto wo)

      L’idea di ricordarSI di qualcosa, come “richiamarla alla mente” è un altro concetto ancora, omoidasu

      Ho parlato di questo argomento in questo post:
      http://studiaregiapponese.com/2015/04/05/vocaboli-non-mi-ricordo/

  7. Qual’è la differenza tra musubu 結ぶ e matsuwaru 纏わる?
    Traducendoli, ho trovato che entrambi significano legare, ma penso che non abbiano esattamente lo stesso contesto

    1. Musubu vuol dire “legare” in generale ed è una parola molto comune. Invece matsuwaru significa più che altro “avere a che fare con” o al più “impigliarsi” o “avvinghiarsi” (un bambino alla madre). Inoltre né la parola matsuwaru, né il kanji di matsuwaru sono molto comuni e di norma comunque trovi il tutto in hiragana.

  8. Perché jisho dice che 夂 è il radicale per l’inverno? Penso abbia a che fare con l’immagine che rappresentava all’inizio quando è stato creato, ma non so.
    Inoltre, mi viene da pensare che cosa c’entra quindi questo radicale con 変.
    Grazie in anticipo Kaze e scusa se faccio troppe domande =)

    1. Ottimo! Mi dai lo spunto e l’occasione per fare un bel post in proposito, che penso sarà utile a tutti… Torna a controllare giovedì mattina che lo trovi 😉

      In breve…
      Ci possono essere vari motivi a seconda dei kanji che uno considera, ma se due kanji hanno lo stesso radicale, ciò non significa che abbiano qualcosa in comune.
      Dallo stesso disegno possono evolversi kanji molto diversi, mentre da disegni molto diversi può derivare un unico kanji.
      Lo stesso vale per i radicali. Un radicale che significa “mano” può derivare dal disegno di una mano, all’interno di un kanji, ma in un altro kanji, lo stesso radicale, può derivare da tutt’altro disegno, che non c’entrava nulla con le mani, ma è stato semplificato e alla fine accomunato al radicale di mano.
      Oppure il radicale, magari, in origine aveva un significato diverso, comune ai due kanji… oppure è stato messo lì per il suo suono… insomma, tanti motivi, poi ci torno in dettaglio.

Comments are closed.