Elenco dei 103 kanji previsti per il livello N5 del JLPT (ex-4° livello)

A fine pagina trovate delle note di consultazione, nel caso qualcosa non vi fosse chiaro (significato di simboli, abbreviazioni, ecc.). Potete comunque chiedere nei commenti. Ah, commentate pure per suggerirmi come migliorare o anche solo per farmi sapere che ve ne pare di queste pagine di kanji… Sono ansioso di sapere se c’è gente che le usa o se… in realtà non le legge nessuno ^_^

Se non avete letto il post sull’ordine dei tratti, ve lo consiglio! (-_^) . Cliccando sul kanji comunque potrete vedere, sul sito yamasa.org, un’animazione del kanji, per capire come tracciarlo, oltre a qualche esempio di diversa calligrafia. Se vi capita che un kanji non sia visibile (cosa rara), vi viene richiesta una password: iscrivetevi al sito come visitatori (è gratis).

I link in corrispondenza di On’yomi e Kun’yomi (letture on e kun) rimandano a wikipedia, ma potete trovare una breve lezioncina sull’argomento in questo articolo scritto da me. Se foste interessati, per esempio, alla storia dei kanji o altro, potete cliccare la tag kanji, ma vi ricordo che sotto l’indice (vd. la barra in alto nel blog) c’è una “sezione” dedicata espressamente agli articoli sui kanji.

Kanji On’yomi Kun’yomi Significato
AN
yasu(i), yasu(raka na), yasu(ragu)
pace, sicuro; economico; da poco; tranquillo, sentirsi in pace
BAI ka(u) comprare
BO haha, (o)kaa*(san) madre
[BOKU], MOKU ki, [ko] albero, legno
BUN, BU, FUN wa(karu), wa(keru/kareru), [waka(tsu)] capire, dividere(/si), separarsi, parte, porzione, minuto (i.e. 1/60 di ora)
BUN, MON ki(ku), ki(koeru) sentire, domandare; essere udibile
CHOU naga(i) lungo; capo
CHUU, JUU naka dentro, nel mezzo; (suff.) nel bel mezzo di…; (suff.) attraverso…
DAI, TAI oo(kii/ki na!), oo(i ni), oo-
grande
DAN, NAN otoko uomo, maschile
DEN
elettricità
DO, TO tsuchi terra, terreno
DOKU, [TOKU], [TOU] yo(mu) leggere
DOU michi strada, percorso
EKI
stazione
EN maru(i), maru cerchio, Yen, circolare
FU chichi, (o)tou*(san) padre
GAI, GE soto, hoka, hazu(su), hazu(reru), hazu(re) fuori, estraneo, altro, togliere(/si), mancare, fallire, errore, estremità
GAKU mana(bu) scuola, studio, materia, educazione
GEN, GON i(u), [yu(u)] parola, dire, linguaggio, chiamarsi
GETSU, GATSU tsuki luna, mese
GO itsu(tsu), itsu-, [i]
cinque
GO kata(ru), -gatari, [kata(rau)] parola, lingua, raccontare, racconto, chiacchierare, parlare
GO
mezzogiorno
GO, KOU ato, ushi(ro), nochi, (oku.reru)
dopo; in fondo, dietro; più tardi, in futuro; (essere indietro)
GYO sakana, [uo] pesce
HACHI, HA+
yat(tsu), ya(tsu), ya, you- otto
HAKU, BYAKU shiro(i), shiro, [shira-] bianco
HAN naka(ba) metà, mezzo, semi-
HOKU kita Nord
HON moto libro, reale, origine, principale, solo, classificatore per oggetti lunghi e/o cilindrici
HYAKU
cento, centinaia
ICHI, ITSU, I+
hito(tsu), hito-, [hi]
uno
IN no(mu) bere
JI mimi orecchio
JI toki, to* tempo, ora, momento
JIN, NIN hito, -ri*, [-to]* essere umano, persona
JO, NYO onna, [me] donna, femminile
JUU, JI too, to- dieci, decine, croce
KA hana fiore
KA hi, [ho-] fuoco
KA nani, nan cosa, quale, quanti (con classific.)
KA, GE shita, sa(garu/geru), o(riru/rosu), kuda(ru/su), kuda(sai), [shimo] sotto, abbassarsi, arretrare, abbassare, scendere, dare, per favore, parte bassa
KAI, [E] a(u/waseru) incontrare/far incontrare, riunione
KAN, KEN aida, ma arco di tempo; distanza o spazio tra due…, tra…
KEN mi(ru), mi(eru), mi(seru) vedere, esser visibile, mostrare, punto di vista
KI, KE
spirito, vapore, aria (fig.: l’aria di)
KIN, KON kane, [kana-]
denaro, oro, metallo
KO furu(i) antico, vecchio (non per persone), usato
KOKU kuni Paese, nazione
KON, KIN ima adesso
KOU, GYOU, [AN]
i(ku), [yu(ku)], -yu(ki), okona(u) andare, esser diretto; aver luogo; riga
KOU taka(i), taka(maru/meru) alto, costoso, innalzarsi/e, ingrandirsi/e
KOU
scuola
KOU, KU kuchi bocca, apertura, entrata/uscita, boccone/sorso, (modo di) parlare
KUU sora, a(ku/keru), [su(ku)]*, kara, [muna(shii)]* cielo, aprirsi/re, svuotare(/si), vuoto, futile
KYUU yasu(mu), yasu(maru/meru) riposare, riposarsi/far riposare, riposo, vacanza
KYUU, KU kokono(tsu), kokono-, [ko]
nove
MAI [goto(ni)] ogni
MAN, BAN [yorozu] diecimila, moltissimo/i, tutto
MEI, MYOU na nome, reputazione, fama
MOKU me occhio
NAN minami Sud
NEN toshi anno, età
NI futa(tsu), futa-, [fu]
due
NICHI, JITSU, [NI-, NI+]
hi, -ka sole, giorno, Giappone
NYUU hai(ru), i(ru/reru) entrare, inserirsi/e
RAI ku(ru), [kita(ru)], [[kita(su)]] venire, [giungere], prossimo, futuro, [[causare]]
RITSU, [RYUU] ta(tsu), ta(teru) alzarsi, essere eretto, erigere, fondare, stabilire
ROKU, [RIKU] mut(tsu), mu(tsu), mu-, mui sei
SA hidari sinistra
SAN mit(tsu), mi+, mi tre
SAN yama montagna
西 SEI, SAI nishi Ovest
SEI, SHOU, [SHOU(zuru/jiru)] i(kiru/kasu), u(mu/mareru), nama, ki, [o(i)-], [ha(eru/yasu)] vivere/far vivere o far crescere, partorire/nascere, crudo, fresco, crescita, sviluppo, venir coltivato/coltivare
SEN chi mille, migliaia
SEN kawa fiume
SEN saki, [ma(zu)] prima, avanti, innanzi
SHA kuruma auto, veicolo, carrozza (p.e. ferrov.)
SHA [yashiro] azienda, società, sociale, tempio shinto
SHI yot(tsu), yo(tsu), yo, yon quattro
SHI, SU ko bambino, (ragazza/o);(pref.) piccolo; piccola parte/oggetto; aspetto.
(Cfr. vocaboli: kodomo; koinu; genshi; isu, shouji; yousu.)

SHICHI nana(tsu), nana, nano-, [na]
sette
SHIN atara(shii), ara(ta na), [ara-], [nii-] nuovo
SHO ka(ku) scrivere
SHOKU, [JIKI] ta(beru), ku(u/wasu), ku(rau) mangiare, dar da/far mangiare
SHOU chii(sai/sa na!), ko-, [o-] piccolo
SHOU suko(shi), suku(nai) poco, pochi
SHOU, JOU ue, a(garu/geru), nobo(ru), uwa, [kami] alto, salire, innalzarsi/e, sopra, parte alta; (suff.) dal punto di vista…
SHU, [-ZU]* te, [ta] mano, manodopera, suff. per mestieri (shu), persone (-te/-de); cfr. kashu, kikite, hitode
SHUTSU, [SUI]
de(ru), de-, -de, da(su), [i(deru)] uscire, venir fuori, (apparire); rispondere (al telefono o alla porta); far uscire, tirar fuori
SHUU // settimana
SOKU ashi, ta(riru), [ta(ru)], ta(su) piede, esser sufficiente, bastare, aggiungere
SUI mizu acqua fredda
TA oo(i) molti
TEN [ame], [ama-] Cielo, tempo (atmosferico), paradiso, via lattea
TEN mise, [tana]
negozio
TOU higashi Est
U ame, ama-, [-same]
pioggia
U, YUU migi destra
WA hanashi, hana(su) parlare, conversazione, discorso, dialogo, storia
YUU tomo amico
ZEN mae prima, davanti

NOTE PER LA CONSULTAZIONE:

Gli asterischi indicano pronunce irregolari, † indica un termine/significato arcaico. Il corsivo indica dei commenti personali. Tra parentesi tonde trovate l’okurigana (desinenze o prefissi in kana). Un significato compreso tra tonde, non in corsivo, è derivato (e deducibile) da un altro dei significati presenti e in genere è secondario; p.e. “notte, (sera)”, “mare, (oceano)”. Tra parentesi quadre trovate pronunce meno importanti. Quando trovate una dicitura tipo yasu(maru/meru) equivale a yasu(maru), yasu(meru) e a destra trovate i corrispondenti significati separati da una barra.
La desinenza na indica che la parola è un aggettivo in na e come tale si coniuga (attenzione gli aggettivi in na, senza il na, possono equivalere a dei sostantivi, ma non sempre). La desinenza na! indica che quell’aggettivo in -i può comportarsi anche da aggettivo in na*. Un trattino indica che quella pronuncia è solo un suffisso o solo un prefisso. Un più invece indica che la consonante successiva raddoppierà; se è segnalata una pronuncia tipo mit(tsu) è un altro segno che potrei avere pronunce con raddoppio della consonante successiva (p.e. mikka). Se ho una pronuncia cinese tipo “SHUTSU” è inutile segnalare la pronuncia SHU+ perché è una regola fissa: le pronunce terminanti in “tsu” perdono “tsu” raddoppiando la consonante successiva se questa è sorda (se volete è come se つ diventasse lo tsu piccolo っ del raddoppio di consonante). Le pronunce che terminano in -ku, perdono ku e raddoppiano la consonante successiva se questa è una K. Eccezioni sono roku (sei) e hyaku (cento) che danno raddoppo anche davanti a H o F (come sempre il raddoppio di h e f è una doppia P; p.e. roku+hon=roppon, roku+fun=roppun). Il kana ku non cade e non ho raddoppio se il kanji che segue agisce da suffisso. Per capire meglio queste regole vi consiglio di andare a questo link. Un raddoppio indicato con un + tra parentesi, p.e. ma(+), implica uno “tsu piccolo” o una “n” gen. “esterne al kanji”, i.e. scritte in kana. A tal proposito è bene ricordare termini come makka, scritto di norma 真っ赤 e mannaka, scritto 真ん中 , che esemplificano bene questo tipo di comportamento.

*Il significato resta lo stesso, ma il senso tende ad essere più figurato che letterale. P.e. se voglio parlare di una ragazza minuta (magari dall’aspetto fragile, debole o che so io), dirò chiisa na onna no ko. Se invece dicessi chiisai onna no ko, più probabilmente starò parlando di una bambina piccola d’età o fisicamente piccola rispetto alla norma (p.e. per la sua età).

147 thoughts on “JLPT Livello N5 – Kanji

  1. Se c’è anche la lista di vocaboli (di cui non è necessario sapere il kanji) altrettante grazie =D
    Se è già presente nel sito la cerco, altrimenti la aspetto =)

    Ma ciò che intendevo io (sorry se non mi spiego bene, ma l’autodidatta a volte ignora cose scontate) è se per il livello N5 bisogna conoscere il significato e la pronuncia di due Kanji che formano un’unica parola, ad esempio Giappone è composto da 日本 Ni-hon, che per quanto banale e facile da ricordare, se non l’hai visto almeno una volta non puoi saperlo… o ancora 学生 gaku-sei (studente) … io non avrei mai pensato che per dire studente si abbinasse “istruzione” e “vita”. La domanda è: c’è una lista di queste parole formate da 2 kanji che bisogna imparare per capire il giapponese base-base?
    Questi ad esempio sono quelli dell’N4 http://mizu-bu.org/ckc/CKC_JLPT_4.pdf (trovata qui: http://wiki.mizu-bu.org/index.php/Main_Page)
    In questa lista però appaiono kanji molto avanzati, e sarebbe controproducente studiali adesso dopo appena 2 mesi di studio della lingua, credo XD

    Grazie ancora!

    1. Quella lista non è quel che pensi
      E’ un elenco di kanji dell’N4 con una serie di vocaboli di esempio per ogni kanji… esempi che però sono scelti molto male, per cui nei vocaboli, oltre al kanji in esame, del livello N4, capitano anche dei kanji di livelli superiori all’N4… è il caso dell’esempio 極右 kyokuu, estrema destra: il primo kanji è dell’N2 …lo stesso vale per gli altri esempi. 右側 usa un kanji dell’N3, 右腕 usa un kanji dell’N2, 右筆 idem N2, 右派 addirittura usa un kanji dell’N1

      Come dicevo, vedo se riesco a pensare a qualcosa io, nel frattempo puoi usare un dizionario elettronico gratuito come tagaini jisho su tagaini.net e usare i suoi filtri per ottenere parole con un certo kanji che appartengono al livello N5 dei vocaboli… ciò non significa che, negli esempi che troverai, l’altro kanji non sarà magari un kanji del livello N4, però nel complesso non saranno kanji difficilissimi e non saranno molti casi.

      Poi magari l’idea che ho risulta fattibile e più valida, vedremo

      1. Grazie =) sembra un’impresa capire cosa bisogna imparare e cosa no (e soprattutto quale metodo è migliore), forse perché lo studio del giapponese non è molto diffuso come quello di inglese e tedesco, hm… appunto, grazie per aver risposto!

        Per il momento ho guardando quella lista che ho linkato (n4) ma scegliendo solo i vocaboli composti da kanji che già conosco (le liste 1°anno e JLPT N5), così almeno mi esercito a capire quale pronuncia (on o kun) va usata ^__^

        Al più presto proverò tagaini jisho, magari funziona meglio di questo metodo che mi impiega molto tempo XD

  2. Per il JLPT è necessario saperli scrivere? Non che sia interessato a darlo (almeno al momento), ma nonostante ne conosca significati e pronunce non saprei minimamente scriverli (specialmente nell’ordine corretto).

  3. Volevo togliermi una curiosità. Ho da poco letto la lezione sulle coppie Jidoushi/Tadoushi, dove veniva consigliato caldamente di studiare le coppie sempre nell’ordine Ji/Tadoushi, quello che volevo sapere era: nelle liste di kanji come qui sopra, quando tra le pronunce appare una di queste coppie, è sempre riportata nell’ordine Ji/Tadoushi o magari a volte sono invertite? chiedo questo perché la coppia
    分ける/分かれる (dividere/si) mi sembra Tadoushi/Jidoushi, o sbaglio?

    1. Sì, hai ragione. Forse per la natura dell’italiano… mi veniva meglio scrivere così che “dividersi/e”.
      Posso dirti però che il giapponese e l’italiano coincidono. Quindi visto che dividersi è intransitivo ed è per secondo, sai che wakareru è intransitivo (o meglio “jidoushi”)

  4. Salve, vorrei tenere l’esame N5, ma non ho la più pallida idea di ciò che mi aspetta. Qualcuno potrebbe raccontarmi la propria esperienza? Grazie

  5. Salve, vorrei sostenere l’N5 a Dicembre ma avevo letto da qualche parte che non esiste più una lista di kanji ufficiale. Non so se la fonte sia attendibile, mi confermate che tutti i kanji che serve conoscere per sostenere l’esame nel 2016 sono quelli in questa pagina?
    Inoltre, è necessario conoscerne tutte le pronunce? Se no, quali?
    Grazie mille…

    1. Sì non c’è più una lista ufficiale ma hanno dichiarato che le conoscenze necessarie sono le stesse che servivano per il vecchio esame quindi con questa lista vai tranquillo.
      Sì serve conoscere tutte le pronunce. A tal proposito puoi leggere gli articoli nella pagina delle FAQ

  6. Ciao, piccola domanda…
    Hai spiegato che i Kanji non hanno una traduzione, ma dei significati con sfumature diverse, ma questo non vale per quelle pronunce con una desinenza grammaticale giusto? Quelle assumono un significato preciso avendo una logica grammaticale o mi sbaglio?

    1. Il fatto è che le pronunce con una desinenza grammaticale sono in effetti parole e non la pronuncia del kanji solo che per convenzione sono chiamate pronunce… P.e. 静かだ shizuka da viene riportata come una pronuncia del kanji che vedi, ma in effetti il kanji è letto solo shizu- il resto è okurigana.
      A parte ciò certo, shizuka da, ad esempio, ha un suo significato preciso… Ma è una parola. Il mio discorso valeva per il kanji in sé.

      1. Perfetto grazie, veloce e preciso come sempre! : )

        Quindi se ho capito bene…
        ad esempio le pronunce da memorizzare del primo kanji in tabella (安) sono solo “AN” e “yasu”, le altre sono parole

        O ancora, le pronunce di 生 sono: “SEI”, “SHOU”, “nama”, “i” e “u”

        1. Le pronunce in senso stretto (ma non per i giapponesi, solo da un punto di vista logico) sono quelle che dici tu, ma devi memorizzare tutto, così come lo vedi.

          Non è che del kanji di “vedere” mi impari solo “mi” e KEN altrimenti non impari che la parola più banale con quel kanji è miru, cioè proprio il verbo vedere.

          Inoltre se yasu e mi a volte si trovano pure (es. yasumono, tsukimi, mitsukeru) non va quasi mai così di lusso!

          Imparare solo “i” invece di ikiru, ad esempio, è del tutto inutile perché non c’è nessuna parola in cui trovi il kanji in questione letto “i” senza avere dopo il suo bell’okurigana “-kiru”.

      2. Si certo, imparerò sia pronunce “da sole” che le parole vere e proprie relative al kanji, altrimenti si, in effetti non avrebbe senso… Volevo solo confermare che le pronunce con desinenza fossero parole precise così da impararle con il giusto significato senza fare pasticci…

        Grazie ancora!! Ora che mi è tutto chiaro posso iniziare a studiarli! ^_^

        1. Tutte le pronunce kun sono parole precise o al più prefissi o suffissi (le trovi indicate con un trattino prima o dopo).
          Le pronunce ON possono essere anche delle parole quando trovi il kanji da solo, ma è molto più raro… P.e. 本 ha la pronuncia on “hon”.

        2. Ciao Riccardo, scusa se disturbo ancora, avrei una domanda su un significato della parola 外れる, non riesco a coglierne bene il significato… il kanji vuol dire: fuori, estraneo, altro, togliere(/si), mancare, fallire, errore, estremità… ma consultando oltre che la tabella anche il dizionario jisho e cercando su google la parola, mi pare di aver capito che oltre voler significare fuori (all’esterno) può anche voler dire fuori nel senso folle, come dire: “ma sei fuori?!” (di testa…) è giusto?

        3. Ci sono delle espressioni che possono avvicinarsi e che a volte si trovano abbreviate e limitate al verbo, ma prima di suggerire una o l’altra mi dovresti copincollare o linkare quel che ti ha dato questa impressione… Sennò io ti spiego l’espressione X, invece tu eri incappato in Y …e magari l’avevi pure fraintesa.

        4. Allora semplicemente questa traduzione da jisho: ” to be out (e.g. of gear) ” non sono un asso in inglese, quindi forse è sbagliato ma “out of gear” lo traduco come folle, essere folle… Gear è ingranaggio, ma fuori di ingranaggio dovrebbe equivalere alla nostra frase “hai qualche rotella fuori posto…” xD

        5. Pensa te, supponevo fosse una cosa così, quando parlavo di espressione X e Y…
          No, vuol dire essere fuori forma.
          E non si usa così, da solo, ma di solito in un’espressione, a meno che sia chiaro dal contesto…
          choushi ga hazurete iru
          è l’espressione in questione.
          Choushi corrisponde più o meno al nostri “forma” in espressioni come essere in forma (forma fisica e mentale, nel senso di essere in palla, non nel senso di essere, p.e., magro e muscoloso).
          Ovviamente choushi può essere usato anche in espressioni diverse e avere traduzioni diverse (es. Choushi ni naru = montarsi la testa), ma restiamo al nostro caso.
          Se qualcuno ci dice
          Nanka, hazureteiru ne…
          Equivale a…
          Uhm… Ti vedo giù/c’è qualcosa che non va con te.
          Il contesto suggerisce la traduzione.

          Come tsuite iru che di solito traduciamo “avere fortuna” perché viene dall’espressione “un ga tsuite iru”.

          Poi ci sono altre, varie espressioni meno comuni che possono andare vicine a quel che dicevi…
          joushiki kara hazureteiru
          Significa non avere buon senso
          Neji ga hazurete iru
          è il nostro Gli manca una rotella (lett. una vite)
          Taga ga hazurete iru
          Non avere inibizioni
          …e via così.

        6. Grazie, chiarissimo come al solito!
          Diciamo che alla fine mi sono complicato la vita da solo quando nella tua tabella non accennava a nulla di tutto questo ^^ anche se comunque è bene sapere, non fa male, solo che non sapendo nulla di choushi credo sia inutile imparare certe espressioni da ora…

          Ti ho chiesto il significato di questa parola qui perchè sto studiando i primi kanji e sono arrivato a 外, ma se hai da consigliarmi una sezione migliore dove fare questo tipo ti domande puoi segnalarmela!

  7. ma il tredicesimo kanji della lista (leggere) come mai nelle carte Anki il segno più in alto è tracciato diagonalmente e invece in questa lista è tracciato orizzontalmente? è per caso solo una differenza nel carattere usato? com’è meglio scriverlo? scusa del disturbo e grazie.
    Il tuo sito è fantastico e mi sta veramente aiutando un sacco.

    1. Se ti riferisci al radicale di dire 言 il segno più alto può essere tracciato in orizzontale, in obliquo o perfino in verticale. Sì, sono differenze di font il più delle volte. A volte puoi trovarti perfino, come nel caso dei kana, con un tratto in più o in meno: un esesmpio è il kanji 備

      https://studiaregiapponese.files.wordpress.com/2017/01/kanji-scrittura-font-calligrafia-sonaeru.jpg

      Io consiglio di seguire l’esempio del font più simile alla scrittura a mano (nel tuo caso quello con il tratto obliquo) e di restare “fedele” a uno stesso font, di imitare sempre lo stesso e di non passare da uno stile a un altro.

      Usando la tag font
      https://studiaregiapponese.com/tag/font/
      puoi trovare vari articoli che permettono di scaricare dei font (in particolare consiglio di leggere il primo articolo, “Perché certi kana…” e poi “Tutti i font che servono”)

  8. Buongiorno, è la prima volta che lascio un commento. Innanzitutto faccio i complimenti per il sito, molto utile ed esauriente. Ho un problema, sto studiando per il jlpt n5, sto facendo gli esercizi online, e ho notato che vengono presentati dei kanji che NON sono in questa lista. Ecco un esempio, le domande in mezzo. http://japanesetest4you.com/japanese-language-proficiency-test-jlpt-n5-kanji-exercise-19/
    Perché questo? All’esame vorranno sapere quindi anche quei kanji che non sono compresi nella lista? E se sono i quiz a essere sbagliati, dove ne posso trovare di validi per esercitarmi? Grazie mille per la disponibilità.

    1. Quasi tutto il materiale che trovi a disposizione online è proposto da gente che se ne intende di computer e non di giapponese. Usano programmi per preparare liste a partire da dei database e ho trovato più d’un sito e non so quante app che presentano palesi errori nei loro esercizi (ad es. mi sono annotato questo da un sito: osara GA doko ni arimasu ka; in un app molto famosa (kanji study) invece ho trovato “go ga nai” al posto di “ato ga nai” …perché sono fatte dal PC).

      Insomma, niente di cui stupirsi.

      No, all’esame non vogliono sapere i kanji che non sono nella lista da 103 kanji in circolazione (salvo rarissime eccezioni, poiché ufficialmente non ci sono più liste che vengono seguite da chi prepara i test).
      Semplicemente chi ha preparato gli esercizi ha usato un database e il computer tira fuori le parole dalla colonna “scrittura in kanji”. Purtroppo che io sappia nessuno finora ha fatto una lista di vocaboli dove compaiano solo i kanji N5 tra i vocaboli N5.

      Esercizi
      Prova questi siti
      http://www.jlptstudy.net/N5/
      http://nihongo-e-na.com/eng/hint/id290_2.html

      1. Grazie mille per la risposta, davvero veloce. Allora è il sito che è fatto un po’ così, adesso userò quelli che mi ha consigliato. Debbo inoltre ringraziarla per il programma “anki” coi mazzi di carte che ha messo a disposizione, è da tre mesi che lo uso tutti i giorni e adesso i kanji da sapere li ho imparati quasi tutti (avevo fatto il primo anno alla Ca’ Foscari a dire il vero prima di cambiare facoltà, ma sono passati anni e molte cose me le ero scordate). Non avrei mai creduto possibile una cosa del genere. Grazie infinite per la disponibilità e gli aiuti, seguo sempre il suo sito per continuare a imparare!

  9. Buona sera, vi disturbo per un chiarimento, perchè penso di stare facendo confusione . Sto seguendo un corso on-line di giapponese, ma contemporaneamente seguo anche voi (a proposito, complimenti per il libro, l’ho acquistato su amazon e confermo che è fatto benissimo e consiglio a tutti di acquistarlo). Nel corso che seguo on-line, mi è stato insegnato che il carattere 本 (libro) si legge HON. Stesso discorso per metallo/oro e lo leggo come KIN. Nell’elenco qui sopra, sono rappresentati, oltre al kanji e al significato, i due metodi di lettura, On’yomi e Kun’yomi.
    La mia domanda è la seguente : in giapponese, per dire libro devo pronunciare il kanji come moto o come hon?
    Sto facendo parecchia confusione !!

    Grazie e buona serata

    1. Intanto scusa il ritardo nella risposta ma sono in vacanza anch’io e ultimamente sono anche senza internet. Devi distinguere tra kanji e parole i kanji sono solo dei caratteri come le nostre lettere in un certo senso che in più hanno un significato ma non sono parole di per sé anche se a volte presi da soli possono in effetti coincidere con una parola il cane in questione preso da solo va letto hon se significa libro; letto invece moto ha un significato completamente diverso (origine). Nel libro c’è proprio una parte in cui si insiste su questo punto: i kanji non sono parole, sono caratteri.

  10. Ho un dubbio. Ho confrontato questa lista con quella che ho preso dal tuo mazzo condiviso su Anki, per alcuni Kanji le pronunce non corrispondono completamente.
    Un esempio a caso il kanji per “adesso” qui come pronunce Onyomi viene riportato KIN,KON su Anki solo KON.
    (A proposito, è solo un caso che siano quelle di denaro? Nel senso se vadano “a braccetto”)

    1. (A seconda del mazzo scaricato) quelle su anki sono più “aggiornate”. Ho preferito togliere kin perché sebbene sia una pronuncia ufficiale non si incontra praticamente mai (a parte che nell’espressione 今上陛下 kinjou heika, l’imperatore regnante).
      P.s. non c’entra con il kanji di denaro (lì kin è viceversa molto più usata di kon)

  11. Buondì, sono Claudio.
    Ho iniziato da poco a seguire il tuo (stupendo) blog e mi è sorta una domanda, figlia di vari eventi… la domanda secca è: nel caso io facessi il JLPT, in cosa consisterebbe di preciso la prova relativa ai Kanji? Cioè, c’è una prova specifica o semplicemente tutte le volte in cui troverò una delle parole che devo sapere in cui è presente uno dei kanji di quel livello, ci sarà quel kanji? Lo chiedo perché un mesetto fa sono andato in Giappone in vacanza, avevo iniziato da poco a studiacchiare da autodidatta, scaricando app e card, e un mio amico giapponese mi ha (giustamente) detto che secondo lui non ha molto senso studiare, che so, la pronuncia エ di 会 se voglio fare il JLPT 5 perché tanto non troverò mai una parola con quella lettura. Era l’opinione di un giapponese che non conosceva per nulla il JLPT, quindi l’ho presa come un’opinione generale sul metodo di studio (a suo dire, nessun giapponese riuscirebbe a memorizzare i kanji così, come entità astratte tolte dal contesto). Ma qui mi sembra il posto giusto per avere una risposta 😁 grazie in anticipo.
    P.s.
    Tra l’altro, non so neppure se sosterrò mai davvero un JLPT, ma mi chiedevo proprio se avesse senso studiare tutte le letture dei kanji prima di conoscere parole o verbi che le comprendono

    1. E’ un’ottima domanda, con una risposta complessa, cercherò però di esser breve, telegrafico.
      会 è N5, エ è N4. In Giappone si fanno al secondo anno di elementari.
      Questo non vuol dire che troverai sicuramente questi kanji nei relativi test.
      Per quanto riguarda i kanji il test ha
      – una sezione in cui trovi delle parole scritte in hiragana e devi indovinare la giusta scrittura tra 4 opzioni
      Per es. trovi あう au e devi dire se si scrive 会う, 合う, 買う o 言う (notare che i primi due si leggono davvero au, quindi devi conoscere il significato del kanji)
      – una sezione in cui trovi parole in kanji e devi indovinare la giusta pronuncia (nella frase trovi 会う e tra le opzioni trovi au, kau, mau, iu)
      Nel resto del test (perlopiù letture) trovi usati i kanji di quel livello e qualcuno più difficile, ma hanno tutti il furigana. Dal livello N4 solo una parte dei kanji N4 ha il furigana, molti kanji N5 sono senza furigana, se capitano kanji N3 hanno il furigana di sicuro.

      “Ok, allora studio le parole e non i kanji!”
      Il giapponese e il test JLPT sono cose diverse e te lo sconsiglio. Tra parentesi ho appreso molto più giapponese dopo aver passato l’N1 che prima e penso che a livello grammaticale parte dell’N3, metà N2 e tutto l’N1 siano inutili per la maggior parte delle persone (o comunque da posticipare). TANTA gente che gira con l’N1 in realtà non sa parlare giapponese in modo naturale.
      Ma torniamo ai kanji…
      Specie andando avanti lo studio dei kanji diventa di capitale importanza per evitare di studiare tonnellate di vocaboli (che i giapponesi apprendono naturalmente in 15-20 anni di scuole). Senza pensare un attimo posso farti 10ine di esempi di parole che non ho mai dovuto studiare e a volte nemmeno cercare per il semplice motivo che già conoscevo i kanji da cui erano composte. Quindi sì, ora può sembrare inutile, in realtà è una zappa sui piedi, anzi una motozappa, un trattore perfino…

      Questo vuol dire che devi studiare tutte le pronunce ufficiali o, peggio, quelle che trovi nei dizionari gratuiti su internet? Assolutamente no, ma studiare alcune pronunce serve eccome (priorità alle kun’yomi principali e una o due on’yomi). L’aspetto più importante però è capire davvero il senso dietro i kanji o nessun vocabolario ti salverà
      信頼 (しんらい): confidence, faith, reliance, trust.
      信用 (しんよう): confidence, dependence, credit, faith, reliance, belief, credence, trust.
      I significati del primo sono tutti coperti dal secondo… ma i due non sono sinonimi! Tutti e due implicano l’idea di credere in qualcuno e fidarsi di lui, ma il primo è dato dai kanji di shinjite tayoru (credere e FARE AFFIDAMENTO su qualcuno)… se li hai studiati capisci la differenza, altrimenti no.

      Dunque si capiscono meglio i kanji guardando alle parole in cui compaiono e dall’altro lato si imparano le parole, non solo come suoni, ma considerando i kanji con cui sono scritte… altrimenti auguri a capire la differenza tra 勤める tsutomeru, 務める tsutomeru, 努める tsutomeru, 勉める tsutomeru

      nessun giapponese riuscirebbe a memorizzare i kanji così, come entità astratte tolte dal contesto

      Loro conoscono già le parole perché parlano prima di entrare a scuola e poi sentono solo giapponese 24/7 tutta la vita. Loro hanno il contesto, noi no. Sconsiglio caldamente l’uso di libri di kanji per bambini giapponesi visto che si basano sulla premessa che il bambino già conosce le parole usate, ma non i kanji per scriverle

      Ma qui mi sembra il posto giusto per avere una risposta

      Esatto, hai fatto bene… Come un italiano non è automaticamente professore di italiano grazie al proprio passaporto, così un giapponese ecc. Proviamo a chiedere a un qualunque italiano la differenza tra il e un. O perché dico “delle mie sorelle” ma “di mia sorella” senza articolo “la” (perché è singolare? E allora perché dico “della mia sorellina”?) ecc. ecc. Anche aspetti del tutto basilari sfuggono quasi a tutti: ci siamo troppo abituati per notarli

      Se ti interessa leggere altro ne ho parlato qui, in particolare al punto 4
      https://studiaregiapponese.com/2015/02/25/domande-frequenti-posso-evitare-di-studiare-xxxxxx/

      1. Grazie mille ❤️ mi incuriosiscono moltissimo alcune cose di cui hai parlato, non sono ancora ad un livello particolarmente avanzato da poter mettere in campo “esperienze dirette”, ma sento che mi divertirò. Studiare giapponese è un’avventura ehehe

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