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Daki – Uno yokai sanguinario

5966612131_ba41f1c619Si è spesso portati a considerare gli 妖怪 youkai come creature perlopiù pacifiche, contrariamente ai mostri occidentali spesso visti come sanguinari. Devo, sfortunatamente, puntualizzare che non è proprio così.
Abbiamo già parlato del demone detto Nikusui (succhiacarne) e oggi voglio parlarvi di un altro youkai, uno dei più temibili: la Daki, un mostro sanguinario che ama uccidere le persone.

La ダキ Daki è un mostro di sesso femminile, solitamente avvistato nelle sembianze di una giovane ragazza con indosso abiti semplici. Solo al momento in cui attacca il volto abbandona le sembianze di fanciulla per assumere quelle reali: il viso, ora completamente rosso, è solcato da profonde rughe, i denti perdono la loro regolarità e diventando più simili a quelli di una bestia.

Il nome Daki proviene dal dialetto delle regioni di 宮崎 Miyazaki e 大分 Oita, ritenute le zone natali del mostro, dove la parola Daki significa precipizi. Secondo la leggenda infatti la Daki vive lungo le coste rocciose con pareti ripide a strapiombo sul mare.

Uno dei luoghi dove è stato avvistato più di frequente è l’isola di Kakara che è situata nel paese di Chinsei del distretto di Higashi Matsura, nella prefettura di Saga (佐賀県, Saga-ken) nella più meridionale delle quattro grandi isole che compongono l’arcipelago giapponese, il Kyushu (九州).
È proprio sull’isola di Kakara che è ambientata la leggenda più famosa…

Si narra che un giorno, un pescatore di Higashiyaizu uscito a pescare come sempre con i propri figli decise di fermarsi sull’isola di Kakara per il pranzo. Non era stata una buona giornata perché fino a quel momento non avevano pescato nulla ma contava di riuscire a rimediare con una pesca abbondante nel pomeriggio.
Lui e i figli approdarono quindi su una spiaggetta alla base di un precipizio e accesero un falò per riscaldarsi. Immediatamente una donna si avvicinò e con una certa arroganza ordinò loro di portarle tutti i pesci pescati.
Il vecchio pescatore aveva una certa esperienza così, fidandosi anche del suo intuito, disse che aveva tutto nella barca e se poteva mandare i figli a prenderli. La donna un po’ seccata acconsentì.
I figli del buon pescatore sapevano bene che non avevano pescato nulla ma forse avvertivano anche loro una strana sensazione e ubbidirono senza dire nulla.
Quando si trovarono di fronte alla barca vuota e lo fecero presente al padre questi si spazientì e sbottò “Possibile che devo farvi vedere tutto io?” e dicendo questo si diresse anche lui verso la barca.
Appena fu abbastanza lontano si mise a correre all’impazzata verso l’imbarcazione, tagliò le funi d’ormeggio e dell’ancora e si allontanò dalla riva con grande fretta.
Alla Daki, ingannata, non rimase altro che bofonchiare e maledire il pescatore dalla riva, amareggiata dal fatto che non era riuscita ad ucciderne nemmeno uno. Andò poi a nascondersi in attesa della prossima preda.
Da allora i pescatori che si fermano sull’isola di Kakara gettano l’ancora ma non usano funi d’ormeggio.

Le rive vicine agli specchi d’acqua non sono mai dei luoghi sicuri, essendo abitate anche da altri youkai meno pericolosi della Daki ma non per questi innocui come il タキワロ Takiwaro, uno yokai all’aspetto simile ad un bambino, o il 岸辺小僧 Kishibe Kozou (“kishibe” indica proprio la “riva del mare”), un tipo di youkai che, nell’iconografia popolare, sono soliti mangiare i pesci cominciando a masticarli dalla testa.

La Daki è considerata un’esponente della razza di youkai a cui appartengono anche le Iso Onna 磯女 e le Nure Onna 濡女… e dicendo che si tratta di un mostro sanguinario intendevo essere preso alla lettera: un’importante caratteristica della Daki è quella di apprezzare il sangue umano, non è quindi raro che attacchi qualcuno con l’unico scopo di succhiargli il sangue.

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