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JLPT livello N5 – Grammatica – Aggettivi in -i

Questo post vuole chiarire gli esempi dati nella sezione di grammatica del JLPT N5 riguardanti gli aggettivi in -i.
A differenza della tabella di ripasso su tutte le costruzioni grammaticali del livello N5, qui avete il roomaji e la traduzione… ed ogni riga è commentata e spiegata! Avendo finalmente a disposizione tutti i punti della tabella spiegati nel modo più chiaro possibile, il vostro studio dovrebbe essere molto facilitato… o almeno era questa l’intenzione. (^_^;;)

Se non capite qualcosa, semplicemente chiedete nei commenti che ne parliamo ^__^
Ah! A fine pagina, dopo le spiegazioni punto per punto, ritrovate la parte della tabella di ripasso che riguarda gli aggettivi in -i (ma con roomaji e traduzione).
Un’ultima nota: i kanji utilizzati sono solo quelli del livello JLPT N5.

Gli aggettivi in giapponese si coniugano, cioè equivalgono a forme verbali, quindi variano passando dalla forma affermativa a quella negativa, da quella presente alla passata. Inoltre hanno una forma cortese e una piana (che non possiamo chiamare “scortese”… semplicemente è “neutra” e va evitata in situazioni più cortesi e formali).
Vediamo tutto nel dettaglio.

3 Adj+です この本は高いです。
kono hon wa takai desu
Questo libro è costoso.
7 Adj+です この本はおもしろい。
kono hon wa omoshiroi.
Questo libro è interessante.

Le forme al punto 3 e al punto 7 sono rispettivamente cortese e piana degli aggettivi al tempo presente. Come vedete l’aggettivo in sé è immutato (termina in -i), semplicemente alla forma cortese ha anche “desu”, in quella piana invece no.

4 Adj+くないです このへやは広くないです・広くありません。
kono heya wa hirokunai desu // hiroku arimasen.
Questa stanza non è spaziosa.
8 Adj+くない そのへやは広くない。
sono heya wa hirokunai.
Quella stanza non è spaziosa.

Al punto 4 ci sono le due possibili forme presenti, negative e cortesi. Come vedete l’aggettivo perde la -i finale e prende una -ku. E’ poi seguito da due diverse forme. Quella in “-ku nai desu” sfrutta il fatto che l’ausiliare “nai” si comporta da aggettivo in -i e quindi crea la forma cortese semplicemente aggiungendo “desu” (come posso scrivere “takai desu” posso scrivere “nai desu” e quindi “takaku nai desu”; cfr. punti 3 e 7). Può succedervi di trovare scritto staccato il nai (in romaji, perché il giapponese comunque non usa gli spazi), p.e. takaku nai, poiché capita che vi venga inserita una particella come wa o mo per rendere sfumature di significato (argomento del JLPT N4), quindi c’è chi considera “takaku” forma aggettivale + “nai” ausiliare, invece di considerare forma aggettivale l’intera espressione “takakunai”. Ma sono questioni di lana caprina^^
“takaku arimasen” si scrive così poiché “arimasen” è la forma cortese di “nai” che a sua volta è la forma negativa di aru: aru → arimasu , nai → arimasen.
In pratica le due forme (takakunai desu / takaku arimasen) si equivalgono (in termini di cortesia, ma quella in “nai desu” è un po’ meno formale dell’altra). E’ facile intuire perché siano entrambe possibili: scrivere nai desu è come fare il negativo di aru e poi renderlo cortese, mentre arimasen corrisponde a fare la forma cortese di aru (arimasu) e poi renderla negativa (arimasen).
Al punto 8 troviamo la forma piana e negativa dell’aggettivo. Corrisponde alla prima delle due forme cortesi viste al punto 4, ma senza il desu. Es.: takakunai.

13 Adj+N これは高い本です。
kore wa takai hon desu.
Questo è un libro costoso.
14 Adj+の 大きいのは いくらですか。
ookii no wa ikura desu ka.
Quello grande quant’è? (Quanto costa?)

Al punto 13 l’aggettivo non è più la forma verbale della frase principale: è in posizione attributiva. In pratica non dico “Questo libro è costoso“, ma “Questo è un libro costoso“. Come vedete la posizione del verbo essere in italiano cambia. L’aggettivo “costoso” non è più predicato nominale, nella seconda frase si riferisce direttamente a libro, mentre “questo”, che era aggettivo di libro nella prima frase, diventa pronome (e soggetto) nella seconda frase. In giapponese un aggettivo che si riferisce direttamente a un sostantivo va prima del sostantivo stesso: akai kuruma = la macchina rossa. Come vedete qui non ho nemmeno una frase, solo aggettivo+sostantivo (mentre prima potevo avere una frase scrivendo sostantivo+wa+aggettivo: kuruma wa akai = la macchina è rossa). Quando l’aggettivo è in questa posizione (attributiva), cioè prima del sostantivo, non può presentarsi mai in forma cortese* (non scriverò mai “akai desu kuruma”!), ma può essere negativo (e/o passato): omoshirokunai eiga = un film non interessante.
Al punto 14 vediamo questa stessa situazione, ma al posto del sostantivo abbiamo “no” nella sua funzione “sostantivante” o “pronominalizzante”. In parole povere quel che precedete questo “no” diviene un sostantivo: atarashii = nuovo, atarashii no = quello nuovo. Come si distingue da un “no” qualsiasi? Di norma da quello che segue (di solito una particella: watashi no wa koko ni arimasu = il mio è qui), ma con gli aggettivi in -i il discorso è più semplice: non creano complementi di specificazione come i sostantivi, quindi se trovo “aggettivo in -i + no” ho sempre un sostantivo che renderò in genere con “quello…”, p.e. “quello nuovo”, “quella rossa”, “quello grande”. Spesso si dice che “no” si trova nella frase in sostituzione di qualcos’altro che viene sottinteso nel contesto.
* Argomento avanzato: lo stesso vale per i verbi che precedono un sostantivo per formare frasi relative.

9 Adj+かった きのうはあたたかかった。
kinou wa atatakakatta.
Ieri è stato (un giorno) caldo.
10 Adj+くなかった きのうはさむくなかった。
kinou wa samukunakatta.
Ieri non è stato (un giorno) freddo.

Al punto 9 abbiamo la forma passata piana. Anche questa si costruisce a partire dal verbo “aru” (il passato di aru, cioè “atta”) anche se non si nota a causa di una contrazione:

taka-i → takaku + atta → takakatta

La forma passata negativa e piana (punto 10) si costruisce dal negativo, sfruttando il fatto che l’ausiliare -nai (il negativo di aru) si comporta come un aggettivo in -i:

taka-i → takaku-nai → takaku-naku + atta → takakunakatta

Anche il passato però ha la sua forma cortese.La vediamo qui di seguito.

5 Adj+かったです。 きのう、ひるごはんは高かったです。
kinou, hirugohan wa takakatta desu.
Ieri il pranzo è stato costoso.
6 Adj+くなかったです。 きのう、ひるごはんは高くなかったです。
kinou, hirugohan wa takakunakatta desu.
きのう、ひるごはんは高くありませんでした。
kinou, hirugohan wa takaku arimasen deshita.
Ieri il pranzo non è stato costoso.

Per la forma affermativa basta aggiungere desu (takakatta desu), come al punto 5. Per la forma negativa (punto 6) ho due scelte:
1) posso aggiungere desu, p.e. avrò “takakunakatta desu” (cioè faccio la forma cortese del passato negativo), oppure…
2) come già visto prima posso “invertire l’ordine”, cioè fare prima una forma negativa cortese al presente (takaku arimasen), quindi metterla al passato …ragion per cui avrò “takaku arimasen deshita” (poiché arimasen deshita è il passato della forma cortese negativa di aru, cioè arimasen)

1) takaku-nai → takakunakatta → takakunakatta desu
2) takaku-nai → takaku arimasen → takaku arimasen deshita

Può venire voglia di fare un parallelo con la forma attiva del punto 5 e chiedersi “Non posso usare il presente piano e usare il verbo desu al passato cortese?” …No, punto e basta. Potete dire “takakatta desu” ma non “takai deshita” (e se fate caso noterete che la simmetria non sarebbe nemmeno completa poiché “takai deshita” non si ottiene con i “passaggi” visti al punto 2 qui sopra: otterrei “takai desu deshita” e… due volte il verbo desu di seguito? La cosa proprio non sta in piedi^^).

+++

11 Adj+くて この本は高くておもしろくないです。
kono hon wa takakute omoshirokunai desu.
Questo libro è costoso e non è interessante.

Al punto 11 troviamo la forma coordinativa degli aggettivi in -i, anche in questo caso perdo la -i finale faccio la forma in -ku e aggiungo il -te della forma coordinativa/sospensiva* (come per i verbi, es.: taberu → tabete). Dunque ho: taka-i → takaku+te → takakute.
In questo modo posso coordinare due (o più) aggettivi, affermativi (-kute) o negativi (-kunakute) che siano, sia in posizione di predicato nominale (come al punto 11), sia in posizione attributiva; es.: “takakute omoshirokunai hon”; “takakunakute omoshiroi hon”.
Cosa succede alla forma in -te (-kute o -nakute) quando voglio mettere tutto al passato? Proprio un bel nulla! Se omoshiroi è scritto al passato, omoshirokatta (desu), l’aggettivo precedente alla forma in in -te (affermativa o negativa) non varia… ma lo tradurrò al passato così come omoshiroi. Tutto qui.

* Spesso (giustamente) è indicata semplicemente come “te-kei” (forma in -te)

N.B. Argomento avanzato – Non è indispensabile usare la forma in -te per coordinare due aggettivi. Posso scrivere ad es. “samui hiroi heya” (una spaziosa stanza fredda). Viceversa coordinare il primo alla te-kei (per la natura di questa forma) può far pensare a una connessione logico/causale: “amakute oishii sake” può lasciare intendere che l’alcolico (sake) in questione è dolce (amakute) e per questo motivo delizioso (oishii).

12 Adj+く+V 友だちとたのしくあそびます。
Tomodachi to tanoshiku asobimasu.
Gioco/a allegramente con un amico.

Al punto 12 ho la forma avverbiale. O meglio la forma in -ku usata in modo avverbiale. Dunque se ureshii = felice, ureshiku = felicemente. Questa forma può avere però anche altri usi (argomenti più avanzati). Ad esempio equivalere alla precedente forma coordinativa (punto 11), ma in genere accade in contesti più formali o letterari. Oppure permettere di fare una sorta di “futuro” degli aggettivi. Non posso dire “sarà rosso”, ma posso dire “diventerà rosso” e lo faccio facendo seguire alla forma avverbiale il verbo naru (diventare): akaku naru/narimasu. Poiché “naru” è un normalissimo verbo, come tutti i verbi giapponesi al presente può essere inteso sia come presente sia come futuro a seconda del contesto… in questo caso avremo “sarà/diventerà rosso”.

NB! Un “argomento avanzato” è un argomento che appartiene a un livello del JLPT superiore al livello della lezione che state studiando (presumibilmente di poco). Se lo tratto però è perché mi sembra opportuno, non per cattiveria^^

3 Adj+です この本は高いです。
kono hon wa takai desu
Questo libro è costoso.
4 Adj+くないです このへやは広くないです・広くありません。
kono heya wa hirokunai desu // hiroku arimasen.
Questa stanza non è spaziosa.
5 Adj+かったです。 きのう、ひるごはんは高かったです。
kinou, hirugohan wa takakatta desu.
Ieri il pranzo è stato costoso.
6 Adj+くなかったです。 きのう、ひるごはんは高くなかったです。
kinou, hirugohan wa takakunakatta desu.
きのう、ひるごはんは高くありませんでした。
kinou, hirugohan wa takaku arimasen deshita.
Ieri il pranzo non è stato costoso.
7 Adj+です この本はおもしろい。
kono hon wa omoshiroi.
Questo libro è interessante.
8 Adj+くない そのへやは広くない。
sono heya wa hirokunai.
Quella stanza non è spaziosa.
9 Adj+かった きのうはあたたかかった。
kinou wa atatakakatta.
Ieri è stato (un giorno) caldo.
10 Adj+くなかった きのうはさむくなかった。
kinou wa samukunakatta.
Ieri non è stato (un giorno) freddo.
11 Adj+くて この本は高くておもしろくないです。
kono hon wa takakute omoshirokunai desu.
Questo libro è costoso e non è interessante.
12 Adj+く+V 友だちと たのしく あそびます。
Tomodachi to tanoshiku asobimasu.
Gioco/a allegramente con un amico.
13 Adj+N これは 高い本です。
kore wa takai hon desu.
Questo è un libro costoso.
14 Adj+の 大きいのは いくらですか。
ookii no wa ikura desu ka.
Quello grande quant’è? (Quanto costa?)
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