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JLPT livello N5 – Grammatica – Forma piana e forma cortese

34 V(diz.) 私は毎日本を読む(watashi wa mainichi hon wo yomu)
30 V+ます 私は毎日本を読みます(watashi wa mainichi hon wo yomimasu)
35 V+ない 父はラジオを聞かない(chichi wa rajio wo kikanai)
31 V+ません 父はラジオを聞きません(chichi wa rajio wo kikimasen)

Tenendo presente le informazioni ricavate dalla tabella del post precedente, studiamo oggi quest’altra tabella (riferita al programma per il JLPT), che ci presenta la forma piana e la forma cortese in -masu dei verbi godan.
I primi due esempi (34 e 30, trad.: “io leggo libri ogni giorno“) sono frasi affermative, mentre agli altri due punti (35 e 31, trad.: “Papà non ascolta la radio“) ho delle frasi negative.
Come potete vedere per “passare” dalla forma piana (34) a quella cortese in -masu (30), invece di scrivere il mio verbo usando la “base del dizionario”, la rentaikei, uso la “base in -masu” (o meglio, la “ren’youkei”) e aggiungo -masu.

読む → 読 → 読
読み + ます → 読みます

In effetti semplicemente prendo l’ultimo kana che termina col suono -u e lo sostituisco con il kana “corrispondente”, cioè quello che, per capirci, ha la “stessa consonante”, o meglio appartiene alla stessa “serie” (alla stessa “gyou” dell’hiragana), ma che termina col suono in -i. Fatto ciò aggiungo -masu.
Così, in pratica, se al punto 34 ho “yomu” al punto 30 ho “yomi+masu”.

Come sappiamo i godan possono terminare con kana di 9 gyou diverse (ma sempre col suono -u). Vediamo allora un esempio per ciascun tipo di verbi:

A questo punto, come forse già saprete (se non lo sapete tranquilli, perché ora lo dico^^), posso creare la forma cortese negativa in modo molto semplice, poiché mi basta aggiungere -masen invece di -masu. Dunque avremo:

読む → 読ます → 読みます → 読ません
yomu → yomi-masu (AFF.) → yomi-masen (NEG.)

…e questo è tutto per quanto riguarda la forma negativa cortese!
Affermativo o negativo “non importa”: mi appoggio comunque alla “base in -masu” (la mia ren’youkei), quindi aggiungo -masu o -masen a seconda di quel che voglio dire. A questo punto però è naturale chiedersi “è lo stesso per la forma negativa piana?” Ovviamente no.

Come abbiamo visto la forma affermativa piana è la forma che trovate sul dizionario, la (shuushikei)/rentaikei. La forma negativa piana (punto 35) però si affida alla base detta “negativa” (a volte “imperfettiva”), ovvero la mizenkei. In modo simile a quel che abbiamo visto per i verbi godan nel “creare” la forma cortese in -masu, anche in questo caso dovrò togliere l’ultimo kana e mettere quello “corrispondente”, ma stavolta sarà quello col suono -a (stessa “serie” (gyou), ma terminante col suono -a), come potete vedere negli esempi qui di seguito:

Ricorderemo tutti i casi e le varie irregolarità in un post a parte. Sul primo punto (e questa particolare “irregolarità”) tenete però presente che tutti i verbi terminanti in う sono considerati come appartenenti alla ワ行 e quindi la loro radice termina in consonante (con la w), come per tutti i godan. Il motivo è storico e riguarda l’evoluzione di certi verbi, ma facciamola semplice e diciamo che non esistendo i kana wi, wu, we e non essendo più usato wo (se non come particella), come risultato un verbo come “comprare” ha le seguenti basi: kawa-, kai, kau, kae-, kae, kao(u)… tutti kana della a-gyou, eccetto il primo. Sembrerà strano, ma storicamente è corretto e sensato.

Chiudiamo qui per oggi. La prossima volta vediamo i verbi ichidan.

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