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9 passi per trovare il tempo

Window and clock, Musée d'Orsay 10 April 2013

“Trovare il tempo”. Chi non è ossessionato da queste parole? Quante volte vi è capitato di voler fare qualcosa e di pensare di non averne il tempo?

Tra le altre cose non vi andrebbe di studiare giapponese? Se siete qui, sono sicuro di sì…. E però, però… non ne avete il tempo! Dico bene?

Perché?

Immaginate di avere uno scaffale pieno di libri alla rinfusa. A prima vista non potrete appoggiarvi più nemmeno un libro. Se però riordinate, ecco che “per magia”.. .Ecco, al momento la vostra situazione è simile. Lo scaffale è pieno di spazi vuoti, oggetti inutili, libri che potreste dar via, inutili fermacarte ecc.

Come mettere ordine?

1. Scoprite come state occupando il vostro tempo

Ci sono una serie di app per il time management (la gestione del vostro tempo), ma non dovete arrivare a tanto, non è necessario se non siete cronicamente ammalati di procrastinazione.

Vi basta un foglio, una penna e un orologio. Per un giorno soltanto, prima di fare un’attività, qualunque attività, scrivetene sul vostro foglio l’ora d’inizio e poi l’ora in cui avete finito. Se lavorate o studiate alla vostra scrivania, segnate con una X a margine quante volte vi alzate.

Questo “esercizio” vi sarà utile per due motivi.

Da un lato saprete come spendete il vostro tempo, che è il vostro bene più prezioso, sotto molti punti di vista. Così potrete eliminare tutto ciò che non è necessario. Vi serve davvero controllare email e facebook tutte quelle volte? Valeva la pena bighellonare in rete e da un social network all’altro per 2-3 ore in un giorno? E quanto tempo è durata quella partitina a Calls of Duty che doveva durare “solo 5 minuti”…?

Dall’altro lato, se riuscirete a rendere questo esercizio una vera e propria abitudine, farete già un grosso passo avanti per risolvere il vostro problema di mancanza di tempo. È provato infatti che chi non riesce a stare a dieta si controlla molto meglio se crea un diario di ciò che mangia. Il meccanismo è lo stesso: si è costretti a vedere il proprio stile di vita per quello che è e nel farlo ci si controlla molto meglio.

2. Stabilire le vostre priorità

Avete un piano di come spendete ora il vostro tempo. Bene, cosa potete eliminare, se potete, per far spazio a una nuova attività? Per rispondere a questa domanda, dovete stabilire le vostre priorità. Facebook è più importante di una nuova lingua da imparare? Forse sì, dovete deciderlo voi e ora che sapete come spendete il vostro tempo in una vostra giornata tipo, potete farlo.

3. Riorganizzatevi

Una volta deciso che volete inserire un corso di giapponese nel nostro tempo libero (o appositamente liberato), dobbiamo capire come fare.

Eliminate le cose meno importanti. Cancellate facebook dai preferiti in modo da doverlo digitare ogni volta (così sarete più consapevoli di ciò che state facendo). Silenziate e/o appoggiate qualcosa sul vostro cellulare, non prendetelo su ad ogni notifica (30 secondi ogni volta per 30 notifiche al giorno sono 15 minuti!). Per il resto vedete voi: usate simili accorgimenti per impedirvi di perdere tempo (sempre che non abbiate una ferrea forza di volontà a salvarvi).

Dovete poi trovare quei tempi morti che non sapevate di avere.

C’è un esempio classico a tal proposito: il viaggio da casa a lavoro/scuola e viceversa. Se è in macchina, è una buona occasione per fare esercizi di ascolto (o magari vedere un anime/drama, eventualmente già visto, senza sottotitoli); se invece è in autobus o treno è anche un’occasione per leggere …o ripassare kanji.

Ma ci sono esempi meno spesso citati. È vero che dovete capire quali sono i vostri tempi morti, ma personalmente vi suggerisco di pensare al bagno: nell’arco di una giornata non è poco il tempo che vi passiamo. Una “lunga pausa WC” può essere un’occasione per un esercizio di scrittura di kanji, addirittura (e quei 15 minuti al giorno sono la differenza tra fermarvi a 80 e arrivare a 2000). Una bella doccia invece può trasformarsi in un esercizio di conversazione ad alta voce. Lasciatemi dire che davvero non avete idea di quanto gli scarsi progressi nel parlare siano dovuti a non usare fisicamente la vostra voce: non basta pensare la frase da dire!

Senza però arrivare a questi dettagli, siamo sicuri che dopo cena, tra le 8 e mezza e mezzanotte, non ci sia un’oretta o anche solo mezz’oretta che potete trovare? E quel programma in tv è davvero così interessante? Avete mai pensato quanto sarebbe più figo dire “sto imparando il giapponese” invece di “ho visto i pacchi su Raiuno” o “ho visto Uomini e Donne” o ancora “ero su facebook a scorrere le notizie del mio news-feed”?

4. Fate una scaletta di obiettivi e scadenze

Volete imparare il giapponese, ok, ma messa così si tratta di un’impresa enorme, giusto? O no? La risposta è no, ma non importa che sappiate la risposta se continuate a percepire l’enormità di quest’impresa.

La verità è che anche solo imparare l’hiragana è di solito impossibile (o richiede molto tempo) per i più. Perché? Perché siamo scoraggiati, molto banalmente. Vediamo solo quanto è lontana la cima della montagna, ma il fatto è che non dobbiamo saltare fino a lì! Quello che bisogna fare è solo un primo passo, poi il secondo, il terzo… e sono passi tutti della stessa lunghezza.

Chi ricorda il proverbio Senri no michi mo ippo kara? È anche stato il titolo del primo articolo di questo sito, nonché la fonte d’ispirazione del sito stesso… tenetelo a mente!

A seconda della persona e del suo modo di fare il primo passo può essere grande o piccolo, può essere un particolare libro da leggere, ma, molto meglio, anche una sola unità… io consiglio di andare anche più in piccolo, stabilire piccoli obiettivi dentro obiettivi più grandi. Prendiamo ad esempio l’hiragana.

Non proponetevi di imparare l’hiragana, decidete di imparare i primi 5 simboli. Poi datevi il vostro nuovo obiettivo, i prossimi 5 simboli e così via. Decidete voi quanto tempo dedicarvi, ma rispettate la scadenza.

State facendo un contratto con voi stessi e se si infrange un contratto c’è sempre una “penale” da pagare, giusto? Ma se preferite possiamo parlare di una “scommessa” e dell’eventuale “penitenza”! Ad ogni modo, se non rispettate la scadenza, dovrete… ad esempio dare 10 euro a vostro fratello o sorella. Vedete voi, ma non venite meno alla parola data a voi stessi, nemmeno una volta, o sarà la fine dei vostri progressi (perché ricordate sempre che è un pendio scivoloso quello del procrastinare).

5. Non dovete fare una vita da schiavi!

Quando do lezioni via Skype cerco sempre di partire dagli interessi dello studente. Se vi piacciono anime, drama, letteratura, musica… cercate di sfruttare queste passioni!

Io stesso non ho mai seguito un corso per intero. Dopo 5-6 unità del corso hoepli ho iniziato a tradurre canzoni usando la grammatica. All’inizio è stato un disastro, poi sono migliorato, ma è stato sempre molto divertente …molto più di qualsiasi corso con i soliti esempi e i soliti odiosi dialoghetti a inizio unità, i soldi, le ore, i giorni, la letterina al penfriend, l’introduzione dello studente straniero e… ommioddio fermatemi o mi sparo!

Ho linkato spesso siti vari, giochi e app per imparare il giapponese in modo più divertente. Ci sono poi programmi che trasformano i sottotitoli degli anime in carte flash per ripassare con Anki… e ovviamente potete tradurre come facevo io o direttamente favole, manga o libri …o magari stamparvi un testo e fare del karaoke o fare dello shadowing con un video di youtube o un CD (si tratta di ripetere quello che viene detto, nel modo più simile possibile, mentre viene detto). I modi sono tanti. Se vi interessa il cosplay sono certo che potrete imparare il katakana partente dalla parola cosplay, passando a gothic loli e così via, no? O se siete già più avanti, potreste cercare blog online e provare a tradurre qualche frase, magari aiutandovi con una addon di firefox come rikaichan (o rikaisama) o un programma come tagaini jisho …o magari userete un app, come Jade Reader, per aiutarvi nella lettura.

6. Createvi delle sane abitudini

Ora che avete stabilito le vostre priorità, grandi e piccole, decidete quanto tempo potete e/o dovete dedicare alla vostra nuova “piccola impresa” …e rispettatelo. Il miglior modo di procedere è sfruttare delle abitudini. Specie se non riuscite a trovare un lato divertente in quel che volete/dovete fare, prendervi un’abitudine sarà un’ottima cosa. Ad esempio studiate alla stessa ora (puntate la sveglia), qualunque cosa stiate facendo in quel momento, smettete. Oppure studiate ogni volta che siete da soli sull’autobus.

Un’abitudine è difficile da prendere, ma una volta che il vostro cervello la registrerà come “abitudine” diverrà improvvisamente un compito molto, molto più leggero. D’altronde nessuno si lagna all’idea di dover perdere un’oretta tra colazione, doccia e bagno prima di andare a scuola… lo fa e basta. Però se quell’ora fosse di trigonometria potreste perdere una prima ora a piangervi addosso all’idea di dover cominciare, no?

Se anche la vostra abitudine sarà quella di studiare solo 15 minuti la mattina, 15 minuti sulla tazza del WC e mezzora prima di dormire, vedrete che sarà abbastanza. Sì, perché il bello è che NON VI SERVE TANTO TEMPO, né al giorno, né nel complesso. Un’ora al giorno per un mese vi permetterà passi da gigante di cui voi stessi vi stupirete.

La curva dell’apprendimento decreta che è davvero difficile diventare veri esperti in qualcosa, ma anche che i progressi iniziali sono molto rapidi e che solo quando si è progredito già molto, progredire ancora diventa sempre più difficile e lento.

Insomma, se vi applicate con costanza per poco tempo ogni giorno, farete progressi incredibili con poche ore di lavoro.

Ci sono vari poliglotti su internet che postano propri video di sé mentre parlano varie lingue. Se li avete visti, sicuramente avrete pensato che siano dei geni e che non arriverete mai al loro livello. Io non posso garantire per tutte le lingue del video, ma posso parlarvi di italiano, inglese, giapponese e, grazie a mia moglie, cinese: in generale nessuno di loro parla davvero bene nessuna di queste lingue o perlomeno non é privo di un pesante accento!

Però ciascuno di loro parla davvero quelle lingue! Non suona come un madrelingua, ma riesce a comunicare. E questo non perché è un genio, solo perché le ha studiate, con costanza, con un metodo naturalmente affinato linguaggio dopo linguaggio, ponendo lo studio di una data lingua in cima alle proprie priorità.

Lo studio appena alzati e prima di dormire ha di per sé un grande valore ai fini della memorizzazione. Per di più se lo si trasforma in un abitudine, diviene meno faticoso, perfino naturale.

Pensate al controllare il vostro cellulare. È un abitudine. Lo fate che ci siano o no notifiche, se ne arriva una reagite velocemente, se non ne arrivano… vi mancano! Volete che succeda qualcosa, magari vi ritrovate a scrivere uno status su facebook sperando di suscitare risposte. Siete passati da abitudine a dipendenza!

Dunque la sfida è quella di trasformare in abitudine il vostro studio… e possibilmente far sì che se andate a letto senza ripassare, vi sentiate a disagio, perché “manca qualcosa”, come se il vostro corpo avvertisse che “c’è qualcosa “fuori posto”, che proprio non va”.

All’inizio potete aiutarvi con sveglie, bigliettini, penitenze prestabilite se non rispettate qualcosa (accordatevi con qualcuno per non imbrogliare voi stessi dicendovi cose tipo “domani studio il doppio del tempo”). Se usate un app mettetela nella prima pagina del cellulare, se usate le flash card appoggiatele sul comodino, lasciate in bagno il quaderno con i kanji da ripassare la mattina dopo, se fumate sigarette, masticate gomme o mangiate caramelline ditevi che non potrete averne una se prima non studiate 15 minuti… e così via, le possibilità sono infinite e quando l’abitudine sarà davvero un’abitudine non avrete più bisogno di espedienti così.

7. Non staccate nemmeno un giorno!

Poco ma tutti i giorni è un elemento chiave. Interrompere significa rallentare l’acquisizione dell’abitudine, perfino riportare a zero i progressi in questo senso. Ma non solo.

Se la vostra abitudine inizia a prendere piede, giorno dopo giorno state inanellando vittorie con voi stessi! Chi non si sente bene quando vince qualcosa?

Più vincete, più vi darà fastidio l’idea di perdere e fermare la serie positiva. Più rispettate i vostri piani, meno vi verrà voglia di infrangere le regole, controllare facebook “un attimino” o “giocare solo altri 5 minuti con la Play” e così via.

8. Non pensate, agite!

Le abitudini sono basate su una memoria muscolare. Il vostro corpo ricorda come fare varie cose e le fa mentre pensate ad altro. Per questo ci capita di non ricordare se abbiamo chiuso la macchina o cose del genere.

Ma non è solo per questo che vi dico di evitare di pensare. Capiamoci, non prendetemi alla lettera. Non vi dico “staccate il cervello e rilassatevi imparerete tutto senza accorgervene”. È ovvio che non è così.

Quel che vi voglio dire è che non dovete fermarvi a pensare a quanto sia difficile, quanto voi non siate all’altezza, quanto sia tutto così lungo e faticoso… Per due motivi. Il primo è che pensare queste cose è già una perdita di tempo. Il secondo è che vi state spaventando da soli e la paura ci blocca (buona cosa in altri contesti), non ci fa solo esitare, ci pietrifica… ci lascia come conigli davanti ai fari di un auto, incapaci di andare in una direzione qualsiasi, anche se ne va della nostra vita.

9. Fate un “bilancio” ogni settimana

Guardatevi indietro ogni settimana. Programmate un ripasso settimanale, sì, ma prendetevi anche un momento per riflettere su cosa vi eravate prefissati e su cosa avete davvero fatto quella settimana. Siete stati bravi o no? Siete stati cattivi? Ok, allora dovete altri 20 euro a vostra sorella/fratello …o sbaglio? ( 一.一)

Non deve essere solo un modo per ripassare, ma anche per rendervi conto che siete siete cresciuti e siete migliorati molto. Non pensate a quello che manca, pensate a quanto avete fatto… sempre che l’abbiate fatto, sennò scucite quei 20 euro!

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