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Numeri fortunati

Solo qualche giorno fa abbiamo parlato dei numeri sfortunati per i giapponesi. Il discorso ovviamente non è completo, vi chiederete di certo…

E i numeri più fortunati e “apprezzati”?

Eccoli qui, dunque. Intanto ci sono il 3 e l’8…
Il 3 credo sia propizio per via dei 3 tesori del Buddismo (Budda, i sutra e la vita monacale). Ad ogni modo, ricorre in vari detti e proverbi con un significato di evento positivo, del tipo “la terza volta è quella buona” (sandome no shoujiki). 3 condizioni sono richieste perché un uomo piaccia alle donne, anzi più che condizioni, in originale, sono 3 “altezze” (fisica, di stipendio e di status sociale)…
Mentre un altro molto “interessato” (lo avreste mai detto?) è il caro Confucio, per il quale 3 sono i tipi di amici che è bene avere: onesti, sinceri e… ben informati!. Ah, quasi dimenticavo, c’è anche il nostro “due teste sono meglio di una”, che in giapponese prevede 3 persone, non due… chissà perché, ma 2 non bastano^^
Quanto a proverbi, anche l’8 non scherza.
Difatti li troviamo anche insieme, il 3 e l’8, ad esempio in “momo kuri sannen ka hachinen”, pesche e castagne richiedono 3 o 8 anni… cioè le cose belle accadono, ma serve tempo (se la “giriamo”, diventa “al 3° e 8° anno succedono cose belle”).

Se sul 3 non sono troppo informato, posso però parlarvi dell’8.
L’otto in kanji è scritto 八 (o meglio ハ cioè, come il kana “ha”, la barra orizzontale in alto è parte d’una rappresentazione dovuta al font). Embé, checcefrega? Semplice! Sembra un ventaglio che si apre; si parla di 末広がり “suehirogari” (l’allargarsi, aprirsi, di un’estremità, come fa quella d’un ventaglio). L’origine stessa del kanji, due linee che proseguono dividendosi, allontanandosi una dall’altra, contribuisce all’idea finale di apertura e, peraltro, pluralità* (da cui il significato “molti” che il kanji di 8 a volte ha). “Apertura”, però, è l’opposto di “chiusura” e chiusura significa “fine”, termine… Inoltre pluralità, quindi “in gran numero”, dà un’idea di infinitezza (e quindi l’opposto di “fine”). Dunque, dato che l’opposto di un brutto termine è ovviamente positivo, 8 porta certamente fortuna.
*Se divido in due un pezzo di legno ho due pezzi di legno! Da qui l’idea di pluralità e il significato generico di “molti”, spesso usato in giapponese (“il Giappone ha otto milioni di Kami” significa che i kami, le divinità giapponesi, sono un numero enorme, infinito, non che sono 8 milioni precisi!).

E poi… E poi c’è il 7.
Anche il 7 un tempo portava sfortuna in realtà. Tanto che il detto che indica gli alti e bassi della vita (七転八起 che posso leggere “nana-korobi ya-oki” o, meglio, “shichitenhakki”), parla di cadere 7 volte e rialzarsi 8 volte (7 sfortunato, 8 fortunato …ovviamente gioca un ruolo essenziale il fatto che siano vicini).
Ad ogni modo, molto probabilmente per un’influenza americana la gente se n’è dimenticata e ha cominciato a parlare di “lucky seven” (i.e. il settimo è fortunato)… però questa è un’altra storia.

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