Site icon Studiare (da) Giapponese

Stranezze giapponesi (21) – 大盛で!ovvero OOMORI DE! (Abbonda!)

sushiScommetto che se vi dico “cucina giapponese” la maggior parte di voi penserà subito al sushi (寿司 o 鮨), forse ai bentou (弁当) e poco altro, avendo magari in testa un’idea, più o meno chiara, di cibo sano, semplice e leggero, presentato in una “coreografia” che lo renda piacevole anche alla vista. Oppure penserete “Mioddio, la solita roba da snob”.

Ci sono due scuole di pensiero, ammettiamolo, ma tra i presenti forse è la prima che “tira di più” (dite la vostra nei commenti! ^__^). Se è effettivamente così, e non siete mai stati in Giappone, l’articolo di oggi potrebbe risultare in un colossale shock per voi. I deboli di cuore sono avvisati.

Pur di fronte al timore di apparirvi snob, devo dirvi che non conoscete il sushi se non lo avete mangiato nei locali giusti. A Milano ne conosco uno, forse due (no, miei illusi amici milanesi dal palato ineducato, non parlo del famoso Poporoya), in Giappone ne conosco di più, più buoni, e infinitamente più economici.

Il sushi che potete trovare in Italia non merita le recensioni né tutto ciò che se ne dice, ma non si può dire che non sia un cibo sano e leggero… posto che si tratti delle opportune quantità!

…ed è proprio di quantità che intendo parlarvi oggi. Più precisamente il tema di questo post, come da titolo, è 大盛り l’oomori.

Dovete sapere che in molti locali si può ordinare scegliendo la dimensione della porzione. Si tratta di locali perlopiù in stile “fast-food a la giapponese”, nel senso che servono piatti giapponesi, ma molto velocemente e per pochissimi yen: con l’equivalente di 2-3 euro potete pranzare con un piatto di riso e carne in un qualsiasi locale delle tre più grandi catene di ristorazione che ci siano in Giappone (Sukiya, la migliore, Yoshinoya e Matsuya).

In questi locali potete ordinare porzioni indicate come ミニ mini (o 小 shou), cioè “piccolo”, come avrete immaginato (è la porzione da donna, per capirci, introdotta di recente, grazie a una ritrovata popolarità di queste catene anche tra le signore). Con un po’ più di fantasia si è scelta anche l’espressione 軽盛り karumori (karu = leggero, mori = porzione). Se raffrontate quest’ultima parola e quella nel titolo, vi accorgerete che l’hiragana “ri” può esserci (versione “ufficiale”) o non esserci (versione abbastanza comune e accettata). Sul perché questo (e altri) kana scompaia nonostante dovrebbe esser presente, vi ricordo che ho scritto l’articolo Parole con o senza kana.

C’è poi la porzione detta 並 nami (media, normale), che in molti posti è ancora la più piccola. Infine potrete leggere il kanji 大, dai, o la parola per intero: 大盛り (oomori), grande porzione. Allo stesso modo potete dire 小盛り komori per una porzione piccola, 中盛 chuumori o 並盛り namimori per una normale.

Per ordinare normalmente si dice 牛肉丼、大盛りで。(gyuuniku-don, oomori de.), dopodiché potete aggiungere un “onegai shimasu” (per favore), ma ad esser sinceri non si sente dire molto in giro. L’alternativa dello straniero è quasi sempre puntare il dito sul menù.

In molti posti c’è anche il livello successivo, 特盛り tokumori, la “porzione special”, per così dire (ho provato a tradurre letteralmente).

C’è però chi non si ferma qui ed ecco quindi che sono nate porzioni di dimensioni via via crescenti, note come deka-mori (da デカい dekai, grande, gigante), doka-mori (da ドカン dokan, il rumore di un’esplosione), mega-mori, giga-mori, tera-mori (dai prefissi メガ mega, ギガ giga e テラ tera usati anche per i PC). C’è anche chi ai termini complessi preferisce le cominazioni, come vedete nell’immagine sotto (qui si legge “tokudai mori”)…

Attenzione a qualche fregatura… a volte leggete oomori, ma solo il riso è di più. A volte per contro sono precisissimi nel dire in che rapporto aumenta il riso e in che rapporto aumenta la carne del vostro 丼 donburi. Il “don” di tanti piatti, カツ丼 (katsu-don), 天丼 (tendon), 焼肉丼 (yakinikudon), ecc. non è altro che questo stesso kanji: viene letto donburi se da solo e indica sia la ciotola che questo tipo di piatti (riso con su qualcosa). Ah! Quando parlo di rapporto intendo in senso letterale: usano le frazioni! XD

C’è anche il termine geki-mori (dal kanji 激 di hageshii, che potremmo tradurre con il nostro “pesante” usato in “slang” o, a volte, “da paura”); lo si usa sia per indicare una porzione abbondante o ricca in qualcosa (es. un extra di formaggio) o, se ho ben capito, il complesso delle maxi-porzioni di cui sopra.

Ma di cosa stiamo veramente parlando? Eccovi una carrellata, ma vi avverto. Potreste affogare nell’acquolina che vi si formerà in bocca… O se viceversa siete più salutisti, potreste giocarvi le coronarie al solo pensiero di dover ingurgitare tutta quella roba (dopo averla ordinata per errore, si suppone), o ancora, se tendete al peccato di gola, potreste ingrassare solo guardando la slideshow seguente. Uomo avvisato…

Allora, affamati o nauseati? (*´艸`*) (ΦωΦ)フフフ…

Exit mobile version