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Che giorno è? Che anno è?

♪♪ Questo è il tempo ♪ di vivere con teeeee! ♪♪♬♪

Ma non siamo qui per parlare di Battisti. Come da titolo oggi, parleremo di date: anni, mesi, giorni… giapponesi ovviamente. A proposito, mai visto l’altro mio blog, Giorni Giapponesi?

Ho deciso di realizzare una serie di post (l’ho già fatto in effetti, ma non vi butto tutto lì in una volta!) sul tempo. Da qui una serie di idee per i titoli che oscillano tra il banale de “il tempo vola” e il bislacco (Battisti è bislacco? Decidete voi). L’immagine di oggi è dunque quella che vedete qui sopra: ゲームは一日一時間 geemu wa ichinichi ichijikan, che tradotto sarebbe “i videogame, un’ora (sola) al giorno”. Questo perché forse il tempo non vola, ma non per questo è il caso di scaraventarlo nel cess- Ma sto divagando! Veniamo a noi e al tema di oggi!

Se guardate subito sotto il titolo di un post nell’homepage degli articoli (o sopra il titolo, nella pagina di qualunque post), trovate una scritta come questa:

Il “formato” con cui le date sono scritte in giapponese è proprio quello che vedete qui sopra: anno – mese – giorno. Insomma, l’esatto opposto del nostro!

Immagino però che vogliate qualche dettaglio in più…

L’ANNO


Il kanji dopo 2014, 年, è ovviamente quello di anno e qui si legge “nen” (in altri casi “toshi”). Per esprimere una data dite il numero e lo fate seguire da “nen”, tutto qui. Ad esempio il 2014 si legge ni-sen juuyo-nen.

ni = 2
-sen = mila
juu = 10
yo = 4
-nen = anno

Piccola nota “bonus”. In base all’attuale imperatore regnante i giapponesi considerano di trovarsi in una determinata era (che inizia e finisce con il regno dell’imperatore in carica). Molto spesso la data è indicata con il nome dell’era e l’anno dall’inizio di quell’era.

Ad esempio al momento siamo nel 2014, che per i giapponesi è il 26° anno dell’era Heisei. Dunque scrivendo una data spesso si preferirà scrivere 平成26年 Heisei nijuuroku nen al posto di 2014. Per sapere sempre in che anno siamo dell’attuale era potete semplicemente togliere il 2 mila e aggiungere 12 (i.e. 2014 – 2000 = 14, 14 + 12 = 26).

Per gli anni passati, dal 2000 al 2012, è sufficiente pensare all’orologio.Ad esempio il 2009 contiene il 9. Le 9 di sera sono le 21, no? Dunque il 2009 era il 21° anno dell’era Heisei.

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I MESI


Il kanji 月 è lo stesso kanji di “luna” e qui significa “mese”. Si legge “gatsu” quando costituisce la parte finale del nome dei mesi, getsu o tsuki in tutti gli altri casi. Per creare i nomi dei mesi si usano semplicemente i numeri (scritti di norma in cifra, nelle date, non in kanji!) e a questi si fa seguire il kanji di mese, letto “gatsu”. Ecco dunque che abbiamo:

Chi ha studiato i numeri sa che ci sono numeri con pronunce doppie, come 4 che si legge yon o anche shi, 9 letto ku o kyuu… ma l’unica possibile eccezione è nanagatsu, usato principalmente negli annunci televisivi – per evitare che l’ascoltatore confonda “shichi” (7) con “ichi” (1) o “shi” (4) – oppure quando è importante farsi capire al telefono, ecc. (n.b. noterete che lo stesso vale per i giorni 17 e 27 del mese).

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I GIORNI


日, infine, è il kanji di “sole” e di “giorno” (per estensione, ovviamente). Ha varie pronunce, “ni” in 日本, ad esempio, ma anche “hi”, “nichi” e “jitsu”. Nel caso dei giorni del mese cambia pronuncia con i giorni. A parte il primo del mese, molto particolare, per i giorni successivi, fino al 10, più il 14, il 24 e spesso il 20, si leggerà “ka”. Per tutti gli altri giorni la pronuncia è -nichi (piccola nota: elenco anche le scritture in kanji dei giorni, ma non sono affatto comuni!).

Alcune note:

Ok, spero di non avervi annoiato troppo… alla prossima! (╹◡╹)

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