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Libri (in italiano) per lo studio del giapponese

Una delle prime domande che ci si fa quando si vuole studiare giapponese è “Che libro uso?”

Devo dire che ne ho provati tanti… e alla fine tutto dipende dalla persona che vuole studiarlo e da come vuole studiarlo. Innanzitutto… in inglese? O per forza in italiano? Sì, perché l’inglese ci dà molte più possibilità, ma tanti mi dicono che non lo sanno o non si fidano abbastanza del proprio inglese per arrischiarsi a leggere un libro.

Posto che il mio consiglio è quello di provarci comunque, perché è usando l’inglese che lo si impara (nessuno può fare affidamento sull’inglese imparato a scuola, per quanto bene l’abbia studiato)… Vediamo con questo post i migliori testi in italiano.

Chiariamo, per iniziare, cosa ci serve per lo studio (non serve tutto subito, ovviamente):

0. Un’introduzione alla lingua e l’aiuto necessario per imparare hiragana e katakana
1. Corso (il libro di testo, generalmente in 2 o 3 volumi)
2. Grammatica di giapponese
3. Dizionari di vocaboli (Vocabolari giapponesi-italiano e italiano-giapponese)
4. Corso di kanji
5. Dizionario di kanji
6. Eserciziari (per ora solo quelli de Il giapponese a fumetti, vd. punto 1)
7. Materiale utile per scrivere in giapponese

Per trovare i testi vi consiglio siti come amazon.it o hoepli.it, oppure i siti delle relative case editrici. Potete anche copiare il codice ISBN in google e trovare subito vari risultati. Passando a google immagini poi, dovreste poter trovare anche delle immagini di anteprima (o perlomeno di solito è possibile, ma dipende anche da quanto è vecchio il libro: più è recente più è probabile trovarne). Anche Google Libri spesso può essere un’ottima fonte per sfogliare un libro prima di comprarlo e farsene un’idea (è possibile anche su amazon).

1. Corso di lingua

EDIT: Finalmente posso aggiornare questo post!

Il miglior corso di giapponese per italiani è… quello di SdG!

…che per di più esiste in DUE diverse vesti grafiche!

…e non ce ne sono altri?!

Onestamente? No. Perlomeno non c’è nessun libro in italiano che mi senta di raccomandare. Potrei stare ad annoiare o passare in rassegna uno per uno i difetti di ogni testo italiani e inglesi… L’ho fatto spesso in effetti, per esempio nella recensione, negativa, del Minna no Nihongo, o in quella (positiva!) del Contemporary Japanese che per anni ho comunque consigliato… o come ho fatto con il giapponese a fumetti ed il corso hoepli che consigliavo, elencando pro e contro, in questa pagina. Vi annoierei e basta però.

La verità, pura e semplice, è che nell’arco di più di 15 anni ho avuto per le mani decine e decine di testi, valutandoli dal punto di vista di studente prima e di insegnante poi e alla fine ho realizzato un corso mio, che non avesse tutti i fastidiosi difetti degli altri. È un corso per imparare davvero …se volete, questo è il suo unico difetto, perché anche se spiega tutto con linguaggio semplicissimo ed aiuta davvero ad imparare, è ovvio che per farlo sono necessarie molte più pagine che con il super colorato il giapponese in 30 giorni o perfino il giapponese “istantaneo” che in effetti spiegano (male) nemmeno un terzo del livello N5 del JLPT.

E dopo il JLPT N5?

Eh, sì, per ora il nostro corso (mio e di mia moglie) affronta solo il livello N5, per cui poi uno che fa? In realtà non è un problema enorme perché l’intero approccio dei classici corsi di lingua è in realtà poco adatto allo studio del giapponese in quanto… un libro semplicemente non basta (per questo il mio corso è fatto da due libri belli corposi). Ho suggerito cosa fare per imparare il giapponese al livello N4 in questo post:

Cosa fare dopo un corso: il giapponese al livello N4

…e se volete proseguire con il livello N3 potete leggere quest’altro post!

Come studiare giapponese al livello N3 del JLPT

Con il prossimo post vedremo che grammatica (tradizionale) scegliere, ma considera che il corso di SdG comprende già la grammatica per il livello N5 del JLPT ed una grammatica tradizionale per ora non ti serve: più in là nei tuoi studi potrai prenderne una con un diverso approccio rispetto alle classiche grammatiche “all’occidentale”.

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