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Favole in hiragana – Urashima Tarō (seconda parte)

Proseguiamo con la famosissima favola di Urashima Tarō… anche stavolta in hiragana (con roomaji scritto in bianco per confronto) sperando che sia per voi un utile esercizio ^_^

La traduzione, con qualche modifica da parte mia, è di Shishigami, autore di Kanji Mania. Il post è a questo indirizzo.

Sopra ad ogni riga in hiragana trovate, scritta in bianco, la corrispondente traslitterazione, sì, insomma il roomaji. Evidenziate la riga con il mouse se volete controllare la vostra lettura. 

L’audio, preso a questo indirizzo è presente anche in un lettore posto all’inizio della favola. Vi trovate esattamente la parte di oggi. Buon esercizio!

NB! A fine post trovate alcune note sulla storia di Urashima Tarou, in particolare riguardo ai nomi e alle varianti di questa bella favola.

https://studiaregiapponese.com/wp-content/uploads/2011/12/urashima-tarou-p2.mp3?_=1
 il roomaji è qui sotto in bianco, seleziona la riga, o tutta la pagina, per vederlo.
“Urashima-san! Urashima-san!” to, dareka ga yobu koe ga shimasu.
「・・・うらしまさん、・・・うらしまさん」と、だれかがよぶこえがします。
“…Urashima san! …Urashima san!” qualcuno lo stava chiamando.
“Oya? Dare ga yonde iru no darou?” / “Watashi desu yo”
「おや? だれがよんでいるのだろう?」 / 「わたしですよ」
“Uh? Chi è che mi chiama?” / “Sono io!”
suru to umi no ue ni hyokkori to kame ga atama wo dashite iimashita.
するとうみのうえに、ひょっこりとカメがあたまをだしていいました。
Al che uscì improvvisamente alla superficie la testa della tartaruga che continuò:
“Kono aida wa, arigatou gozaimashita”
「このあいだは、ありがとうございました」
“Grazie infinite per avermi salvato l’altro giorno”
“Aah! Ano toki no kame-san kai?”
「ああ、あのときのカメさんかい?」
“Ah, sei la tartaruga di allora”
“Hai, okage de inochi ga tasukarimashita. Tokoro de Urashima-san wa, Ryuugu he itta koto ga arimasu ka?
「はい、おかげでいのちがたすかりました。ところでうらしまさんは、りゅうぐうへいったことがありますか?」
“Si, grazie a te ho avuta salva la vita. A proposito, Urashima san, sei mai stato a Ryuuguu?”
Ryuuguu? Saa… Ryuugu tte, doko ni aru-n-dai?.
「りゅうぐう? さあ、 りゅうぐうって、どこにあるんだい?」
“Ryuuguu? Boh… E dove sarebbe?”
“Umi no soko desu” / “Eeh?! Umi no soko he nanka, ikeru no kai?”
「うみのそこです」 / 「えっ? うみのそこへなんか、いけるのかい?」
“In fondo al mare” / “Eeh!? Tu saresti in grado di andare fino in fondo al mare?”
“Hai. Watashi ga otsure shimashou. Saa, senaka he notte kudasai”
「はい。わたしがおつれしましょう。さあ、せなかへのってください」
“Certo. Ti accompagno io. Forza, sali sulla mia schiena”
Kame wa Urashima-san wo senaka ni nosete, umi no naka wo zunzun to mogutte ikimashita.
カメはうらしまさんをせなかにのせて、うみのなかをずんずんともぐっていきました。
Con Urashima san sulla schiena, la tartaruga si immerse rapidamente tra le acque del mare.
Umi no naka ni wa massao na hikari ga sashikomi, konbu ga yurayura to yure, aka ya pinku no sango no hayashi ga dokomademo tsuzuite imasu.
うみのなかにはまっさおなひかりがさしこみ、コンブがユラユラとゆれ、あかやピンクのサンゴのはやしがどこまでもつづいています。
Le acque del mare brillavano di una luce dal colore blu intenso, le alghe vibravano dolcemente mentre intere foreste di coralli rossi e rosa erano ovunque.
“Waa, kirei da na”
「わあ、きれいだな」
“Ohh, è bellissimo!”
Urashima-san ga uttori shite iru to, yagate rippa na go-ten he tsukimashita.
うらしまさんがウットリしていると、やがてりっぱなごてんへつきました。
In breve, mentre Urashima san si godeva il paesaggio, arrivarono a uno splendido palazzo
“Tsukimashita yo. Kono go-ten ga Ryuuguu desu. Saa, kochira he.
「つきましたよ。このごてんがりゅうぐうです。さあ、こちらへ」
“Siamo arrivati! Ryuuguu è questo Palazzo, il Palazzo del Drago. Su, da questa parte”
Kame ni annai sareru mama susunde iku to, kono Ryuuguu no shujin no utsukushii Otohime-sama ga, irotoridori no sakana-tachi to issho ni Urashima-san wo demukaete kuremashita.
カメにあんないされるまますすんでいくと、このりゅうぐうのしゅじんのうつくしいおとひめさまが、いろとりどりのさかなたちといっしょにうらしまさんをでむかえてくれました。
Mentre Urashima san avanzava guidato dalla tartaruga, la bella Otohime, signora del palazzo, gli diede il benvenuto insieme ad una moltitudine di pesci colorati.
“Youkoso, Urashima-san. Watashi wa, kono Ryuuguu no shujin no Otohime desu. Kono aida wa kame wo tasukete kudasatte, arigatou gozaimasu. Orei ni, Ryuuguu wo goannai shimasu. Douzo, yukkuri shite itte kudasai ne.
「ようこそ、うらしまさん。わたしは、このりゅうぐうのしゅじんのおとひめです。
このあいだはカメをたすけてくださって、ありがとうございます。おれいに、りゅうぐうをごあんないします。どうぞ、ゆっくりしていってくださいね」
“Benvenuto Urashima san. Io sono Otohime, la signora del Palazzo del Drago. Grazie infinite per aver salvato la tartaruga l’altro giorno. Per ringraziarti, ti farò da guida nel Palazzo del Drago. Prego, avanza lentamente.”
Urashima-san wa, Ryuuguu no hiroma he annai saremashita.
うらしまさんは、りゅうぐうのひろまへあんないされました。
Urashima san venne guidato nei saloni del Palazzo del Drago.
Urashima-san ga youi sareta seki ni suwaru to, sakana-tachi ga tsugi kara tsugi he to gochisou wo hakonde kimasu..
うらしまさんがよういされたせきにすわると、さかなたちがつぎからつぎへとごちそうをはこんできます。
Urashima san si sedette al posto che gli era stato preparato, mentre i pesci, uno dopo l’altro, gli portavano dei piatti meravigliosi.
Funwari to kimochi no yoi ongaku ga nagarete, tai ya hirame ya kurage-tachi no, sore wa migoto na odori ga tsuzukimasu.
ふんわりときもちのよいおんがくがながれて、タイやヒラメやクラゲたちの、それはみごとなおどりがつづきます。
La dolce musica di pagelli, platesse e meduse risuonava dolcemente, seguita da una splendida danza.
Koko wa maru de, tengoku no you desu.
ここはまるで、てんごくのようです。
Il posto era in tutto e per tutto simile al paradiso.
Soshite…
そして、
E così…
“Mou ichinichi ite kudasai. Mou ichinichi ite kudasai.”
「もういちにち、いてください。もういちにち、いてください」
“Resta ancora un giorno. Resta ancora un giorno.”
to, Otoshime-sama ni iwareru mama Ryuuguu de sugosu uchi ni, sannen no tsukihi ga tatte shimaimashita.
と、おとひめさまにいわれるままりゅうぐうですごすうちに、さんねんのつきひがたってしまいました。
Continuava a dirgli la principessa, e mentre spendeva il suo tempo nel Palazzo del Drago, finirono per passare tre anni.

Qualche precisazione è d’obbligo… Questa è solo una versione della storia. Otohime a volte è la figlia del signore dei mari, Ryuujin (il dio-drago), che vive nel palazzo del Drago, a volte la moglie. La tartaruga che Urashima salva dai bambini, che qui è una grossa tartaruga parlante… e niente più (XD), in un’altra versione appare piccolina. Mentre la tartaruga che invita Urashima a Palazzo è molto più grande… arrivato a palazzo Urashima scopre di aver salvato dai bambini la stessa Otohime trasformata in piccola tartaruga e che per questo il padre era desideroso di ricambiare la sua gentilezza (invitandolo per questo motivo a palazzo).

Ancora una nota su Otohime. Il termine “otohime” indica una sorella minore della principessa (che chiamo “hime”). Cioè se ci sono due sorelle, due principesse, il titolo della maggiore è “hime”, quello della minore è “otohime”. Tuttavia Otohime è una dea, il cui nome vero è Toyotama-hime (Principessa Toyotama), ma è nota come Otohime… pur non essendoci traccia di sorelle maggiori nella mitologia giapponese. In realtà capita spesso che personaggi di corte avessero pure nome e cognome, ma fossero noti diversamente, con un “soprannome” diciamo (suppongo che derivi dall’usanza cinese di usare un “nome di cortesia”, detto azana, ma appunto è solo una mia supposizione). Insomma, per tutte queste ragioni ho lasciato il termine come fosse un nome proprio, così come viene fatto di solito nelle varie versioni della storia.

A proposito del “palazzo del Drago”, Urashima non comprende subito di che luogo si tratti, poiché sentir pronunciare “Ryuuguu” non rende chiaro di cosa si stia parlando (non vedendone i kanji non è facile immaginare che significano drago-palazzo). Per questo all’inizio ho lasciato il termine non tradotto e l’ho tradotto quando è diventato palese.

E per oggi ci fermiamo qui, il seguito ad un prossimo post! (^__^)/°”’

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