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Il fascino del Giappone del secolo scorso

Le prime foto mai usate per promuovere il turismo nella patria del Sol Levante
ci mostrano il Giappone così com’era cento anni fa

Una raccolta di foto di 100 anni fa, con colori ripristinati a mano, ha catturato sul web l’attenzione di molti giapponesi.

Si tratta delle prime foto mai utilizzate in Giappone per la promozione del turismo, scattate all’inizio del ‘900 dal noto fotografo  Kōzaburō Tamamura e poi dipinte a mano da un team di “coloristi” dell’epoca (non c’è quindi lo zampino di photoshop, né si tratta di un moderno fotoritocco – impensabile, per quanto artistico – è bensì l’opera certosina di collaboratori dello stesso Tamamura).

Questa collezione ci fa scoprire alcune splendide scene di vita quotidiana e di quotidiana bellezza; la bellezza che i Giapponesi possono ammirare ogni giorno grazie allo spettacolo che da secoli la Natura offre in questo splendido paese, ma che prima di queste foto era quasi del tutto sconosciuta al reto del mondo.

A Tamamura, fotografo del periodo Meiji (1868-1912), fu commissionato questo lavoro da una casa editrice degli Stati Uniti (quindi non si tratta di vera e propria promozione del turismo, ma di foto scelte perché colpissero gli stranieri e che ebbero come effetto secondario la promozione del turismo). I paesaggi e le scene scelte per affascinare gli stranieri di allora hanno ancora oggi, indubbiamente, lo stesso fascino magico.

La pace e la tranquillità del perioso ante-guerra è immortalata in queste foto di ragazze in kimono che passano la loro giornata in un giardino (probabilmente nei dintorni di una casa giapponese tradizionale, come ne avrete viste varie in anime o drama).


Tamamura ritrasse anche una serie di scene durante i festeggiamenti per Oshogatsu, il tradizionale capodanno giapponese, riprendendo usanze e costumi che possiamo vedere ancora oggi, immutati.

▼ 書き初め Kakizome, la prima opera calligrafica del nuovo anno

▼ かるた Karuta, un gioco di carte tradizionalmente giocato con l’avvento del nuovo anno.

▼ Due ragazze giocano qui a 羽根つき hanetsuki, un gioco simile al volano (badminton)

▼ Due uomini eseguono una performance comica per l’anno nuovo. Si può dire fossero un po’ il corrispettivo dei nostri clown, visti i costumi esagerati, ma potete pensare semplicemente a uno spettacolo comico.

▼ Una famiglia riunita per Oshougatsu, intenta a mangiare lo お雑煮 o-zōni, una sorta di zuppa con mochi (riso lavorato fino a far scomparire i singoli chicchi, trasformandoli in una pasta “filante”).

▼ 門松 Kadomatsu, le decorazioni contenenti bamboo e rami di pino, che ancora oggi si vedono spesso ai lati delle porte di case e negozi giapponesi.

▼ 年越し蕎麦 Toshikoshi soba (il soba del cambiamento d’anno), spaghetti di grano tenero estremamente lunghi, traditionalmente mangiati alla mezzanotte dell’ultimo dell’anno.

▼ Una fiera nei pressi di un tempio, dove si vendono decorazioni per il nuovo anno

▼ Il 餅 Mochi, citato sopra, si fa colpendo il riso con un enorme martello, bagnandolo e girandolo spesso. Chi lo lavora può essere così veloce che spesso se ne fa una dimostrazione pubblica di bravura, in cui si ammira un sincronismo perfetto tra chi martella e chi rischia le mani rigirando il riso. Spesso in inglese ci si riferisce al mochi parlando di “rice cake”, tanto che il termine è usato a volte anche in Giappone (in italiano la traduzione più comune è “tortine di riso”, ma in realtà il mochi è la “pasta di riso”, poi usata nella preparazione di molti – ottimi – dolci tradizionali, come i daifuku o i dango).

L’abilità di Takamura e la dedizione del suo team di “coloristi” è sbalorditiva. Le sue foto dell’isola di Enoshima, Arashiyama e del Kamogawa, un fiume che scorre dentro la citta di Kyoto sono altrettanto splendide.

Queste foto possono avere oltre 100 anni, ma la cultura unica, la storia e la bellezza della natura giapponese costituiscono tuttora buona parte di ciò che affascina oggigiorno i vistatori stranieri. Nonostante tutti i progressi tecnologici in campo fotografico è a tuttoggi difficile compere con il tocco artistico di queste foto dipinte a mano.

Sources: Itai News Old Photos of Japan

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