Tornato dal mio primo viaggio in Giappone una sola delusione mi pesava profondamente sul cuore: non aver parole per trasmettere agli altri il verde intenso dei campi di té, spettacolare in un giorno d’estate, o anche la luce che faceva risplendere, in modo stupefacente, le barche di pescatori sul fiume Katsura, ad Arashiyama, o ancora la quiete dei monti di Nikko e la mondana sacralità dei vicoli di Gion a Kyoto… e il contrasto di questi con la spropositata altezza dei grattacieli di Tokyo e la loro vista, quella notturna, dalla Tokyo Tower.
Bisogna viverlo, il Giappone. Viverlo da vicino, capire cosa significa trovarsi lì dopo averlo sognato tanto a lungo, trovarsi presi tra i suoi pro e i contro, stupirsi dei suoi contrasti stridenti e goderseli, così come apprezzeremmo un contrasto tra giallo e viola. Partire però non è qualcosa che possa fare chiunque. Spesso per un motivo o per un altro non si può, qualcuno magari è spaventato dalle differenze linguistiche o dal salto di fede che si è costretti a fare al buio, quando si decide di partire e fare tutto da soli per evitare le solite gite organizzate tipo “Tokyo Kyoto Osaka Nara”… o più semplicemente è spaventato dal prezzo (a ragione, delle volte).
Dunque ecco a voi una carrellata di video: sono tanti per cui scorreteli un attimo per trovare il vostro “tema” preferito. Noterete che non sono i classici video, con musica di sottofondo. La cosa ad alcuni dispiacerà, ma io li trovo perfetti: l’idea è quella di provare a capire cosa significa trovarsi lì e di solito nella vita reale non c’è BGM!
Ah! Ricordate di mettere a tutto schermo e di usare la ruota dentata delle opzioni per impostare la massima risoluzione possibile… altrimenti, vi assicuro, non è lo stesso! ^^;;
Mie – Chabatake (campi di tè)
Yamanashi – Fuji e Shibazakura matsuri
Tokyo – Shibuya, processione con mikoshi …perché Shibuya non è solo un mare di gente e locali alla moda.
Tokyo – Shibuya, il famoso incrocio dove passa un milione di persone al giorno… perché Shibuya è anche un mare di gente e locali alla moda.
LA pagoda, quella famosissima che avrete già visto tutti…
Il torii di Miyajima (considerate che una persona arriverebbe con la testa più o meno alla prima traversa di legno in basso)
Mie – Meoto Iwa (le rocce sposate)
Tokyo – Zojouji e Tokyo Tower
L’arte del sushi
Yozakura (ciliegi in fiore di notte) a Nakameguro (Tokyo)
Akihabara anche nota come denkigai, la città elettrica (perché nasce come quartiere dove si vendevano prodotti elettronici, non (solo) per l’elettricità che un appassionato percepisce nell’aria, appena messo piede giù dal treno…
Proseguiamo con una Shinjuku “by night”, perché non tutti, purtroppo, sono otaku…
E ora riposiamoci con i colori dell’autunno nei pressi di Nikko
E ancora andiamo a goderci l’atmosfera di un paesino tipico, Narai, nella prefettura di Nagano…
Il Kongoushouji a Mie è un tempio immerso nella natura
E ora Kyoto, perché è Kyoto e non può mancare. Questo è il tempio buddista di Otagi Nenbutsuji
Ma torniamo a Tokyo, perché anche a Tokyo c’è natura… godiamoci i momiji, lo spettacolo di una città che arrossisce in autunno
…per poi vedere quando invece si tinge di giallo
Per finire restiamo a Tokyo, per goderci una delle cose che riescono meglio ai giapponesi… spettacolari illuminazioni notturne
Allora, piaciuti? (⌒▽⌒)