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Per ringraziarvi ho qualche regalino pronto per voi. Per vederli, continuate a leggere.
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Premetto che questo articolo doveva chiamarsi con un titolo serio come “Tanbo Art: l’arte nei campi di riso” …o una cosa così, ma non ho resistito, perché, davvero, non ci sono paragoni! Cosa mi importa di cosa fanno o non fanno gli alieni in Sud America?! Voglio sapere come fanno i giapponesi a fare disegni del genere nei campi di riso! Vi giuro che sulle prime ho pensato a Photoshop, ma non è così: ci sono vari segreti dietro la realizzazione di questi piccoli, effimeri capolavori.
Ma andiamo con ordine! Tutto inizia a Inakadate, prefettura di Aomori, estremo Nord dell’isola di Honshuu. Per la precisione vicino alla stazione di Tanbo Art (田んぼアート駅 tanbo aato eki), un luogo che come vedete dalla mappa di google qui sotto, inizialmente era famoso per tutt’altro…
No, niente anime, era solo una battuta. La seconda serie sta per arrivare ma non sarà tutta al femminile. No, oggi diamo un’occhiata a Piece of Tokyo, che si autodefinisce “The art project, describing Tokyo in a creative way.” (Il progetto artistico, descrivere Tokyo in modo creativo).
La mia battuta non sarà stata granché, ma è una traduzione fantastica se pensate che il titolo giapponese del progetto è 東巨女子 Tokyo joshi, cioè ragazze di Tokyo… dove, attenzione, il “kyo” di Tokyo 東京 è sostituito dal “kyo” di 巨人 kyojin, cioè “giganti”.
Sì perché è questo il tema del progetto, fatto di immagini e video, presentare alcuni luoghi di Tokyo in associazione ad alcuni stereotipi di donna giapponese (quanto amano gli stereotipi!) in scala 100 a 1, metro più metro meno. Per esempio…
Ecco a voi la nuova foto di presentazione del sito, spero vi piaccia. Visto che è cominciato il periodo primaverile ho deciso di mettere un po’ di fiori su quei campi da tè che vedevate in homepage.
A tal proposito, “lascio qui” la precedente immagine. È solo il mio modesto parere, ma secondo me davvero non è niente male. Molto semplice e minimalista, richiama la perfezione estetica e possiede una certa indefinibile energia sopita… che in fondo è la più giusta immagine del Giappone che si possa dare 😉
Oggi vi propongo alcune immagini da “The Garden of Words”, in originale (言の葉の庭 Kotonoha no niwa, il giardino delle parole), un recente film dell’acclamato regista Makoto Shinkai.
Ritraggono essenzialmente luoghi dalle parti di Shinjuku (un quartiere di Tokyo), a me molto cari devo dire, perché sono i luoghi in cui passavo continuamente uscendo da scuola. Nel grande parco che vedete nelle immagini, lo 新宿御苑 Shinjuku Gyoen, ho chiesto a mia moglie di sposarmi, e anche il nostro primo appuntamento era stato in un cinema della zona, per vedere, indovinate un po’, “Il giardino delle parole” di Makoto Shinkai.
A parte i sentimenti personali però, queste immagini sono fantastiche e permettono di rendersi conto della bravura di Shinkai e dello staff della casa di produzione da lui fondata, la CoMix Wave. Dunque, mentre aspettiamo con ansia l’uscita del nuovo film di Shinkai, godetevi questi confronti tra disegno e realtà… vedrete che non sarà facile distinguere.
Il Comiket (da Comic Market o, a la giapponese コミックマケット komikku maketto) è il principale evento che riunisce a Tokyo tutti gli appassionati di manga e anime giapponesi, ormai dal lontano 1975. Sono presenti fan, cosplayer, disegnatori amatoriali e, cosa che non tutti sanno, le grandi case di distribuzione, con stand sugli anime più famosi del momento e sugli anime che stanno per uscire.
A pochi giorni dalla chiusura dell’89esimo Comiket invernale (29-31 dicembre 2015), vi presento un photoreport del Comiket a cui ho avuto il piacere di partecipare, con l’obiettivo di presentarvi l’atmosfera autentica dell’evento e non solo le solite foto di cosplay, che abbiamo visto tutti. Certo, sono interessanti, ma c’è dell’altro e poiché chi viene su SdG è uno/a che non si accontenta dei soliti post sul Giappone, un articolo così non poteva mancare.
Tornato dal mio primo viaggio in Giappone una sola delusione mi pesava profondamente sul cuore: non aver parole per trasmettere agli altri il verde intenso dei campi di té, spettacolare in un giorno d’estate, o anche la luce che faceva risplendere, in modo stupefacente, le barche di pescatori sul fiume Katsura, ad Arashiyama, o ancora la quiete dei monti di Nikko e la mondana sacralità dei vicoli di Gion a Kyoto… e il contrasto di questi con la spropositata altezza dei grattacieli di Tokyo e la loro vista, quella notturna, dalla Tokyo Tower.
Tutti – o quasi – hanno sentito parlare dei grattacieli ultramoderni di Tokyo, dei templi di Kyoto, del Castello di Himeji, del grande Budda e dei cervi di Nara o dei takoyaki di Osaka… Ma chi può onestamente dire di sapere che in Giappone esiste un deserto o un canyon di neve?
Queste e altre meraviglie sconosciute sono nel photoreport che trovate qui di seguito. Doveste avere interesse ad approfondire la geografia del Giappone (visto che cito i nomi di vari luoghi in questo post), provate a dare un’occhiata a questo articolo (lo so “geografia” suona già noioso, ma c’è parecchio altro!).
Fatemi sapere che ve ne pare. (^_-)-☆
N.B. passando su ciascuna foto potete vedere il nome del luogo, cliccandovi aprite uno slideshow (si chiude con la X o Esc)