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Stranezze giapponesi (48) – Bonzi da copertina

Vi giuro, a volte ho l’imbarazzo della scelta quando si tratta di presentarvi una nuova “Stranezza giapponese”. E a volte gli articoli si scrivono davvero da soli. È il caso dell’articolo di oggi, sui bonzi usati (o che si lasciano usare) come pinup.

Curiosi?

In Giappone il bonzo piace, non c’è che dire. Tanto che c’è l’espressione 美坊主 bibouzu, formato dai kanji di “bellezza” di “bonzo” (bouzu) a indicare un “bonzo figo” …andrò all’inferno buddista per questo? (battuta, battuta, non scrivetemi per spiegarmi la teoria della reincarnazione).

Tanto che, attenzione attenzione, ci sono pubblicazioni come quella di inizio articolo…

Dal belloccio, al tipo che ti risolleva, al tipo “creamy” (Occielo, cos’è un “tipo creamy”?!)

Questa rivista (collezione di foto), l’ho vista in “edicola” (in Giappone non ci sono edicole, ci sono dei negozi che sono libreria e edicola al tempo stesso) “dal vivo” quando ero in Giappone, quindi non è nemmeno una “pubblicazione di nicchia” o non l’avrei trovata in una piccola libreria di periferia. Quindi, come da mia tesi, il bonzo, piace…

…altrimenti non si spegherebbero le board su internet, i contest e i fashon show… Sì, avete capito bene, sfilate di bonzi.

…e nemmeno i bar a tema “bonzi” gestito da bonzi!

Dove a quanto pare tra un drink e l’altro si può avere un consiglio spirituale! Tra l’altro sembra sia frequentato anche da gente più o meno famosa (o almeno questo suggeriscono gli autografi alle pareti).

Ci sono perfino (potevano mancare?) un gran numero di manga a tema di ogni tipo…

Allora, ve lo aspettavate? Aspettate solo di vedere il libro tutto di foto di ragazze che leccano maniglie delle porte… Ok, ok, non è che non colga il sottinteso, ma, andiamo… sono maniglie! …Spero perlomeno fossero lavate.

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