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Curiosità – Strani gruppi di idol

アイドル aidoru, ovvero “idol”. In italiano si tradurrebbe con “idolo/i”, ma in effetti è qualcosa di più vicino a un termine riduttivo(?) per indicare un/a cantante che al tempo stesso balla, recita, fa comparsate televisive, magari doppia anche personaggi animati. O almeno prova a fare tutto ciò, perché alla fine il punto principale resta sempre la bella presenza, non il talento.

Ma non è di idol e basta che parliamo oggi, bensì degli strani gruppi di idol che sono venuti a formarsi negli ultimi anni. E, fidatevi, sono TUTTI. DAVVERO. STRANI. Vi assicuro che il gruppo nell’immagine di presentazione, i cui membri vestono sempre con un completo e ballano come robot, impallidisce in confronto ad altri.

In realtà il gruppo in questione (completo e ballo strambo) è anche piuttosto famoso. Si tratta dei World order

Fin qui posso capire, anzi il video è esteticamente molto bello: è filmato nella Chinatown di Yokohama, che assicura un’esplosione di colori e la presenza di strani individui come quello sulla sinistra che richiama clienti, mascherato da “neonato (cinese)” perché si dice che porti fortuna (nel nostro caso però è il leader del gruppo, Genki Sudo, che si è mascherato da tizio mascherato).

Ad ogni modo, fin qui ci sto pure…

Ma perché tutto ciò?!

Perché prendere un gruppo di signore di mezz’età (in giapponese おばちゃん obachan, zietta, si usa per indicare signore di mezz’età) di Osaka, chiamarlo OBACHAAAN, per poi lanciarlo senza paracadute nel panorama musicale giapponese già sufficientemente affollato?

La mia idea è che il mercato musicale è visto come quello delle bibite giapponesi: bisogna creare prodotti sempre nuovi, venire in contro ai gusti dei clienti, ma anche creare nuove assurdità solo per far parlare di sé, per farsi percepire come attivi, vitali… e ogni volta bisogna rilanciare, mirare a sconcertare ancora di più; guai a chi non va al rialzo! La parola d’ordine è stupire, stupire, stupire.

Altrimenti come spiegate il gruppo delle KBG84? Un gruppo che fa il verso alle più famose AKB48 …richiamando l’età media delle partecipanti del gruppo stesso: 84 anni!

E il KBG iniziale? Kohamajima Baachan Gasshoudan, ovvero “il coro delle nonnine di Kohamajima”. Dico sul serio. Si tratta di un gruppo di “local idol”, come vengono chiamate, cioè di idol di serie B, a livello “locale”, che mirano soprattutto alla sponsorizzazione del territorio, in questo caso Kohamajima …non a caso il loro video qui sotto è “Vieni e balla (a) Kohamajima”.

Ma vi pare che basti? Vi avverto che andiamo in crescendo…

Al terzo posto abbiamo Alice Juban, il primo gruppo di horror-idol. Tranquilli, non sono zombie o roba simile… si spera, perché indossano una maschera

…non a caso sono una costola del progetto Kamen joshi (ragazze con la maschera)

Purtroppo anche la loro musica è da film horror…

…fa la parte della vittima.

Per continuare abbiamo un gruppo fenomenale: za maagarinzu, dall’inglese “The Margarine” (La margarina?!).

Il punto però non è il nome; né l’aspetto, quasi “tipico” come potete vedere (manager a parte)

…il punto è il loro “tema”.

Le Margarine sono infatti il primo gruppo di ragazze indebitate fino al collo. Eccole nell’immagine del loro sito ufficiale dove fanno tutte il segno giapponese che indica il denaro

Il loro obiettivo è “cantare e ballare via il loro debito”. Impresa facile per qualcuna, meno per altre, ma le ragazze sognano in grande: il loro primo video è “il paradiso dell’Addio debiti” (gubbai shakkin tengoku).

Tra i debiti delle varie ragazze quello meno ingente è di “appena” 4 mila euro verso i propri genitori, mentre il debito più pesante è di quasi un milione di euro. Che dire?

Il video ha 4 mila visualizzazioni, quindi facciamo loro i nostri migliori auguri. Davvero. Ne avranno bisogno.

Ma passiamo oltre perché ci aspettano i ragazzi di Macho29!

…giusto per non scontentare il pubblico femminile. Servono chiarimenti? No? Per fortuna. Passiamo oltre.

Se qualcuno tra voi, carissimi e carissime, ha pensato di aver già visto il gruppo più strano della nostra piccola e incompleta rassegna, be’, si sbaglia. Il premio va senza dubbio ad un gruppo “soffocato sul nascere” …per fortuna.

Il gruppo giapponese più assurdo di sempre è Hot☆Spots, ovvero “punti caldi”. No, non è il soprannome del gruppo precedente. In giapponese il termine “punti caldi” (anzi, “hotto supotto”) indica i luoghi a più elevata radiazione. Sì, avete capito bene.

Qualcuno, insomma, ha iniziato su internet delle audizioni per creare un gruppo di local idol con lo scopo (il pretesto) di risollevare l’economia dei territori colpiti dalla tragedia nucleare di Fukushima e di ridare vitalità e energia alla popolazione …ma ironizzando con il nome del gruppo sui luoghi a elevata radiazione (attenzione perché anche in giapponese la gente sa associare l’idea di “hot” a quella di “sexy”).

Il nome “per fortuna” è stato cambiato, dopo varie proteste, in Hop☆Steps …Esatto. Non vi sto prendendo in giro: non si sono arresi. Anzi! Il singolo di debutto era già pronto. Titolo? 1 Millisievert Fever, la febbre da 1 milliesievert (unità di misura della radiazione divenuta tristemente nota agli abitanti delle zone colpite dal disastro).

Fortunatamente a detta dell’organizzatore si sono presentate alle audizioni (solo) 7-8 ragazze. Il progetto è stato quindi abbandonato.

Non volevo chiudere con una nota triste, ma sapete com’è la fiction giapponese: non ci sono happy-ending (;一_一)

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