Eccomi qui per una nuova, brevissima lezione del corso Pillole di Giapponese: la lingua giapponese a piccole dosi! (⌒▽⌒)
La volta scorsa abbiamo visto che esiste più d’un modo per dire “io”, non vi stupirà quindi sapere che esiste più d’un modo per dire “tu” o “lui” e “lei”. Noi vediamo però solo quei modi che ci interessano per il momento.
Pronome italiano | Termine giapponese in kana, kanji e roomaji | Per fare il plurale (noi, voi, loro) si aggiunge… |
Io /Noi |
わたし【私】 watashi |
わたしたち watashi-tachi |
Tu /Voi |
あなた【貴方】 anata |
あなたたち anata-tachi |
Lui /Loro |
かれ【彼】 kare |
かれら kare-ra |
Lei /Loro |
かのじょ【彼女】 kanojo |
かのじょたち kanojo-tachi |
Il primo è il modo più cortese possibile per dire “tu” (ma, come in italiano, usare il “tu” di per sé non è cortese e va evitato… vedremo dopo come). I modi di dire “lui” e “lei” che vediamo qui sopra ritornano spesso nelle frasi d’esempio perché a volte l’autore del libro vuol dire che “un tizio gioca con il suo cane” senza scendere in maggiori dettagli, ma non si ritrovano molto nelle normali conversazioni: se stiamo parlando in due e tutti e due conosciamo la persona in questione, non è bello usare questi pronomi. Insomma, i pronomi vanno saputi, perché ogni tanto li si incontra, ma la verità è che nella vita reale, in situazioni “sociali”, è molto raro usare i pronomi!
Cosa posso usare in giapponese al posto dei pronomi?
Di solito al posto di tu/lui/lei si usa il titolo, se la persona in questione ha un particolare titolo per via del suo lavoro (es. 社長 shachou, direttore d’azienda, o 先生 sensei, per insegnanti, dottori, avvocati, artisti), oppure cognome+titolo (es. 田中部長 Tanaka-buchou, capodipartimento Tanaka).
In alternativa se quella persona non ha un suo titolo lavorativo o il mio rapporto con quella persona non è di tipo lavorativo, posso usare cognome+san (o nome+san se siamo amici). È molto raro che si sia abbastanza in confidenza da non dover attaccare subito dopo un -san (o perlomeno un “-chan”, come vezzeggiativo).
Fatto curioso… Aggiungendo -tachi a cognome-san/titolo (es. Tanaka-san-tachi o Tanaka-buchou-tachi) è un po’ come se dicessimo “Tanaka e gli altri” e quindi funziona in un certo senso da plurale.
E anche per oggi è tutto. Se volete leggere altro sul tema, c’è una lezione più approfondita, dal titolo Tutti i pronomi che servono (altri pronomi, boku, kimi e anta, sono trattati tra i Miti da sfatare, perché spesso sui tanti modi di dire io, tu, ecc. si incontra molta confusione).
Gli articoli di questa rubrica sono raccolti nella pagina Pillole di Giapponese.