Cosa significa perdere contro un nome? Come si fa, tanto per cominciare, a competere con un nome? E perché poi? …be’, andiamo con ordine e proviamo ad arrivarci. In Giappone i genitori, di solito, scelgono il nome dei figli in modo che sia di buon augurio: chi sceglie per la propria bambina il nome 幸子 Sachiko o 幸 Sachi lo fa perché vuole che sia 幸せ shiawase, felice, mentre 健三郎 Kenzaburou (p.e. il famoso Kenzaburo Oe) è un nome adatto per il terzo figlio (三郎 Saburou) che si vuole sia 健(康的) ken(kouteki), sano e forte.

Ovviamente uno vuole augurare solo il meglio al proprio bambino, magari vuole che abbia successo, o vuole che la propria bambina cresca e diventi bellissima… In questi casi il rischio di esagerare c’è: cosa succede se poi il bambino o la bambina non crescono all’altezza del proprio nome?

Ecco che si parla di 名前負け namaemake, da namae, nome, e make, sconfitta.

名前負け namaemake

Ci sono nomi, ad esempio, considerati molto kawaii… Urara, Ushio, Arisa, Emiri, Kirara (tutti femminili), che scritti in kana o in kanji (tanto per aggravare la cosa di può scrivere Kirara come 希星 “stella rara/di speranza”) rischiano di mettere in grosse difficoltà nella vita una bambina magari non bellissima. Ecco una Urara, guarda caso finita sul web

Namaemake e kirakiraneemu (1)

Per i nomi maschili… be’ Aran è cool (?) (richiama l’inglese Alan), ma per restare sul giapponese-giapponese un nome relativamente comune, Hideo, scritto però 英雄 cioè con gli stessi kanji di “eiyuu”, eroe… be’ è una sicura sconfitta! Come si fa ad essere all’altezza di un nome così? E che dire di 秀 Suguru (eccellere) o 勝 Masaru (vincere)? E che succede se un ragazzo mingherlino si ritrova il nome Tsuyoshi, scritto con il kanji di 強い tsuyoi, forte? E per andare sui nomi più particolari… come sarà chiamarsi 秀宝 Shuuhou, tesoro superlativo? Va detto però che anche i fratelli hanno nomi “particolari” (vd. sotto l’immagine in blu), mi spiace solo per la sorellina: con un nome come Aya (normalissimo), dove andrà nella vita?

Ma Shuuhou(takanagi) e i suoi fratelli rientrano in realtà nel nostro prossimo argomento, quello in cui di nomi che, più che una sconfitta, sono una vera e propria condanna!

I kirakira-name

È il caso dei cosiddetti キラキラネーム kirakira-neemu, da kirakira (il “suono” di qualcosa che brilla) e neemu, cioè l’inglese name, nome… insomma, “nomi brillanti”, “nomi sbrilluccicosi”, direi io (XD) …nomi che (purtroppo?) ultimamente 流行ってる hayatteru, vanno di moda!

Notare come brilla il nome 樹梨杏 Jurian (da Julianne) nell’immagine sotto. Inutile dire che la ragazza è in imbrazzo (vicino leggiamo 恥ずかしい hazukashii, imbarazzante), anche perché con la sua kokeshi-gao cioè “faccia da bambola kokeshi” (che è quanto di più giapponese ci sia), un nome così straniero perlomeno stona!

Usare i kanji per creare un nome inglese è un primo pattern tipico. Viene fatto in base al suono dei kanji, come per Julianne sopra, 樹里亜 Juria, per Julia, 竜天夢 Riamu (forse nessuno gli ha detto che 竜天 sono dei frutti di mare), per Liam o 顕嵐 Aran, per Alan…

Il nome della bambina a destra, invece, è davvero particolare: i kanji sono 愛姫 amore e principessa, ma la lettura è Rabuki, dalla pronuncia giapponese dell’inglese love, rabu, e dalla normale pronuncia d’origine cinese del kanji di 姫 hime, principessa, cioè ki, appunto).

Come per 愛 ai, rabu/love, si può anche attribuire la pronuncia che si vuole a dei kanji che a senso richiamano l’idea espressa dalla pronuncia del nome, come nel caso di 海 Marin (海 umi è il kanji di “mare” e “marin” è la pronuncia dell’inglese “marine”, marino), 花子 Furawaa (花 è il kanji di fiore e furawaa è la pronuncia di “flower”), 心 Haato (心 è il kanji di cuore e haato è la pronuncia di “heart”), 夢 sogno, con pronuncia Dorimu (dream), e così via…

Namaemake e kirakiraneemu (12)

…o anche 皇帝 Kaizaa/Shiizaa: 皇帝 sono i kanji di koutei, imperatore, e Kaizaa è la pronuncia del tedesco Kaizer, mentre Shiizaa è la pronuncia di Caesar, che come il russo Zar, deriva da Cesare e quindi richiama l’idea di condottiero e imperatore (a proposito, c’è anche la lettura Enperaa, da emperor, imperatore)

Namaemake e kirakiraneemu (5)

Riusciamo a trovare perfino un po’ di italiano…

Imai Runa, rappresentante ai giochi di Rio, di nome fa 月 …che significa Luna! Notate l’assonanza? 月 normalmente si legge tsuki …o Raito per chi conosce Death Note e sa che Raito/Light è un esempio ormai vecchio di kirakira-name.

Infine c’è chi veramente esagera e dà ai suoi figli nomi con kanji wasi a caso per creare la pronuncia giapponese di parole inglesi… che non sono nemmeno nomi! Non vorrei citare gli estremi più assurdi, ma questa donna ha chiamato i suoi figli Jedi e Soul, perché “grazie al loro nome non sarebbero stati controllati da nessuno…” (ehi, i Jedi muoiono quasi tutti, qualcuno glielo dica!)

Namaemake e kirakiraneemu (6)

“Jedi… solo le madri moderne, eh!” viene da pensare, ma… ehm… no. Ecco un poverino il cui nome si pronuncia Tetsuwan Atomu, ovvero il nome originale di Astro Boy!

Namaemake e kirakiraneemu (11)

A volte però viene da chiedersi se non ci sia anche della crudeltà …come per 心愛 , scritto con i kanji di cuore e amore (belli!) …ma letto Kokoa, che vuol dire “cacao” sia in inglese che giapponese (e temo che questa bambina fosse per metà di colore) oppure 愛保, scritto con i kanji di amore e mantenere (belli!) …ma letto rabuho, tipica abbreviazione di “love-hotel”, cioè quegli hotel dove si va solo per fare sesso!

Namaemake e kirakiraneemu (10)

Nomi assurdi negli anime

Con gli anime invece torniamo a sorridere perché nella maggior parte dei casi si tratta di nomi che sono delle battute sulla natura del personaggio… una pratica molto comune negli anime, di cui non sapete niente perché guardate solo anime sottotitolati o doppiati… non sapete che vi perdete! XD

In Crayon Shin-chan compare questo figuro…

Namaemake e kirakiraneemu (9)

Kanari Iketeru. È vero, teru si trova alla fine di molti nomi, o anche da solo (vuol dire “brillare”), ma la lettura del nome significa “è parecchio figo”… nella storia sarà pure stato così, ma secondo me questo è un ottimo esempio di namae-make, no? XD

Tutto ciò non si è perso negli anime più moderni! Nell’esilarante anime Saiki Kusuo no Sainan i nomi dei personaggi sono tutti dei giochi di parole! Ecco un esempio, ovviamente completamente ignorato da chi sottotitola…

Namaemake e kirakiraneemu (8)

鳥束零太 si legge Toritsuka Reita …che richiama 取り憑かれた, cioè “è stato posseduto” …cosa che succede spesso al personaggio in questione, quindi, forse è l’unico caso in questo post, non perde certo nei confronti del proprio nome!

Frena! – dirà qualcuno giustamente – Non puoi finire qui! Cosa c’entra l’immagine di inizio post?!

Be’, 寿限無 Jugemu è un altro caso famosissimo di 名前負け namaemake, ma è una lunga storia che ha a che fare con il rakugo e mi serve un altro post per presentarvela… sarà per un’altra volta!

A presto! ^__^

 

7 thoughts on “Perdere contro un nome… brillante?

  1. Un bel post molto interssante per capire, in qualche modo, l’etimologiaa di nomi giapponesi. Complimenti . Aspetto il prossimo post che sarà, certamente, anch’esso interessante e con tante curiosità.

  2. Nel recente Your Name. (君の名は。 Kimi no na wa)
    la madre della protagonista: Hitoha Miyamizu (宮水 一葉)
    la protagonista: Mitsuha Miyamizu (宮水 三葉)
    la sorellina della protagonista: Yotsuha Miyamizu (宮水 四葉)
    meno male che il padre… i cui genitori evidentemente non sapevano chi avrebbe sposato non lo hanno chiamato 二葉
    immagino sarebbe futatsuha

    1. ho sbagliato… Hitoha Miyamizu (宮水 一葉) è la nonna…
      Futaba Miyamizu (宮水 二葉) è la mamma… ecco che c’è tutta la sequenza da 1 a 4… si vede che contano solo le donne 🙂

    2. Hitoha, Futaba, Mitsuba, Yotsuba (come nel manga Yotsuba to!) o a volte Yotsuha …è un tipico modo di numerare le figlie (solo) femmine. Per i maschi c’è Ichirou, Jirou, Saburou, Shirou, Gorou

Fatti sentire!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.