Denaro

Altra domanda che viene fatta spesso: “quanto mi serve per studiare in Giappone?”.
Io posso dire una sola cosa: tanto. Più soldi mettete da parte e meglio è. Questo perché oltre a dover contare le spese “obbligate” dovete comunque portare con voi una somma per le emergenze che possono sempre – anche se si spera mai – capitare.
Se proprio volete un numero, direi che per un anno in Giappone vi serviranno almeno almeno 20000 euro tutto compreso (retta della scuola, trasporti cibo e spese varie). Si tratta di una bella somma come vedete… ma è comunque una cifra che può variare, e di molto, in base a vari fattori.

L’alloggio

Molto dipende dalla città che scegliete. Gli affitti a Tokyo (tra i più alti del mondo) non sono paragonabili a quelli di – tanto per dirne una – Sapporo.
E poi ci sono altri fattori da considerare. Se il vostro alloggio è lontano dalla scuola spenderete molto in trasporti, mentre un alloggio, magari più piccolo e scomodo ma vicino alla scuola, vi permetterà di risparmiare molto.

Adesso qualcuno si starà chiedendo “ah giusto, ma come faccio a trovare l’alloggio prima di andare in Giappone?”. Potete semplicemente cercare per conto vostro su internet, ma potete benissimo chiedere alla scuola se può aiutarvi. Le scuole serie lo fanno. Inoltre, in un alloggio raccomandato dalla scuola avrete possibilità di conoscere anche altri studenti e di fare amicizia (in genere, quando la scuola consiglia un alloggio, si tratta sempre degli stessi posti, che  siano guest-house/share-house, dormitori o appartamenti singoli).

Senza ombra di dubbio, le voci principali di spesa (esclusa la retta scolastica e ciò che spenderete a vostra discrezione) saranno alloggio e trasporti. Se però state più di 3 mesi dovrete anche pagare l’assicurazione sanitaria ogni mese e avrete anche bisogno di un telefono, soprattutto se volete cercare lavoro.

In ogni caso, quale che sia la vostra scelta c’è da spendere un bel po’ di soldi. Ecco perché vi ripeto, ma lo ripeterò ancora e ancora, che se volete venire a studiare in Giappone, dovete prendere la cosa molto sul serio. Non è proprio il caso di scherzare.
Vi dico subito, per evitare che ve ne accorgiate una volta arrivati, che il primo vero discriminante che determinerà quanto spenderete siete, sorpresa sorpresa, voi stessi. O meglio, il vostro stile di vita.
Come già detto nel precedente articolo, in Giappone avrete tante opportunità di spesa (spesso e volentieri inutili) per cui dovrete fare molta attenzione. Se iniziate a passare i vostri pomeriggi tra Akihabara e Shibuya (giusto per citare due quartieri “culto” fra i sedicenti e/o presunti amanti del Giappone) a comprare qualsiasi gadget o sciocchezza varia che vi si trova davanti agli occhi, be’, i soldi potrebbero non bastare neanche se vi chiamate Abramovich. Tra i prossimi articoli ci sarà anche una piccola guida pratica al risparmio in terra nipponica, che però non può assolutamente sostituire il vostro buon senso e la vostra volontà.

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5 thoughts on “Studiare in Giappone (parte 2)

  1. Bell’ articolo, se posso volevo chiederti visto che tu hai gia accennato qualcosa alla vera vita in Giappone. E di recente ho letto la prima pagina di 101 motivi per non vivere in Giappone, questo non mi ha distolto di fare un viaggio in Giappone, ma mi ha lasciato un po perplesso, penso che quello che c’è scritto nel libro sia esagerato che il Giappone non sia proprio cosi.
    Però tu che ci vivi come lo vedi, capisco che non sono proprio razisti ma che avranno delle diffidenze verso gli stranieri.
    Ciao e un augurio per i tuoi studi

  2. Ciao Massimo, grazie per il commento e per gli auguri.
    Allora, in caso di viaggio direi che non devi assolutamente preoccuparti, non ti accorgerai di nulla.
    Qualche problema si incontra quando ci si vive in pianta stabile. Il rapporto che hanno i giapponesi con gli stranieri e con il diverso è molto complesso, e con ogni probabilità sarà oggetto di un articolo specifico.
    Non ho letto il libro in questione, quindi non saprei di che dire in merito.
    Si, ci sono diverse diffidenze, alcune giustificate altre molto meno. A volte alcuni atteggiamenti possono anche dare fastidio o fare male. E’ una cosa con cui pero si impara a convivere.
    Io poi dico sempre una cosa: può essere difficile, faticoso e frustrante, ma se riesci a convincere le persone attorno a te, chiunque esse siano, che sei una persona seria e affidabile, non ci saranno problemi in ogni parte del mondo.
    Mi dispiace non poter dire tutto quello che vorrei dire in questo spazio, ma come già detto è un argomento molto complesso( e sul quale si legge e si dice tutto e il contrario di tutto) a cui preferisco dare una trattazione più approfondita possibile.
    Grazie ancora!

    1. grazie a te per la risposta, aspettero il tuo articolo per imparare, capire e il modo migliore per integrarsi, in fondo anche se uno volesse andar a vivere in Germania non sarebbe acettato normalmente.
      PS se potrai anche fra qualche mese o più, prova a cercare quel libro e a commentarlo qui, credo che sia sempre cultura.
      Ciao e grazie ancora

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