2. La forma “esplicativa” nelle domande diventa “inquisitiva”
La stessa forma, se utilizzata nelle domande, invece di dare una spiegazione serve a chiedere una spiegazione.

koko ni atta keeki wo tabeta-n-desu ka?
ここにあったケーキを食べたんですか。 = Hai mangiato la torta che era qui?

Come al punto precedente vedevamo che era possibile usare のです per aggiungere spiegazioni, qui è possibile usare questa forma per chiedere ulteriori spiegazioni. Questo “ulteriori”, poi, si può intendere in senso lato. Può trattarsi di un’ulteriore spiegazione …oltre a quella che mi sono immaginato. Dunque, per esempio, vedendo qualcuno che entra con l’impermeabile un po’ bagnato potrei chiedere…

雨が降っているんですか。Ame ga futte iru-n-desu ka
Sta piovendo? (Come se volessi dire Il fatto è che sei bagnato perché sta piovendo?)

Cioè lo visto con l’impermeabile bagnato, ho immaginato che abbia iniziato a piovere e ho chiesto questa “ulteriore” spiegazione.

È bene non abusare di questa forma o si finisce per avere un tono troppo inquisitorio, cioè fate sembrare a chi ascolta che lo state “interrogando” come se avesse fatto qualcosa di sbagliato… potete immaginare che non risulta affatto piacevole^^

3. Tirare le conclusioni e/o accorgersi di qualcosa
Altro caso in cui si usa のです si ha se si vuole presentare una propria conclusione o se ci si è appena accorti di qualcosa (vale nelle affermazioni e nelle domande).

きっと結婚しているんだ。kitto kekkon shite iru-n-da
Di sicuro è sposato! (potrebbe anche essere Di sicuro [il fatto è che] è sposato!)

Se come nella frase precedente esprimo una mia conclusione, posso farlo tra me e me, e allora uso sempre のだ/んだ (i giapponesi pensano in forma piana, se ve lo foste chiesti), oppure posso farlo ad alta voce. In tal caso posso scegliere di attenuare la mia conclusione e/o di essere cortese. Quindi oltre a のです/んです ho le forme dubitative, cioè のでしょう/んでしょう e, in forma piana, のだろう/んだろう (nel linguaggio colloquiale possono perdere l’allungamento: でしょ, だろ). Un’altra forma simile è のかもしれない (shirenai viene dal verbo 知る), con rispettiva forma cortese のかもしれません.

I prossimi due esempi, invece, riguardano l’improvviso rendersi conto di qualcosa. Come preannunciato, ciò può capitare anche all’interno di una domanda… si veda il 2° esempio.

あーっ!冷蔵庫にケーキがあったんだ!もらい~ Aa! reizouko ni keeki ga atta-n-da! Moraì!
Ah! ma c’era una torta nel frigo! …Mia! (nb moraì con l’accento sulla i, è da “moraimasu”)

田中さん!いたんですか。Tanaka-san! Ita-n-desu ka?
Tanaka! Eri qui?! (nel senso di Sei sempre stato qui… e non me ne ero accorto?!)

4. L’imperativo (i più non lo sanno ma è così! Serve anche a questo! ^__^)
Specie la forma piana, のだ (ma non solo, anche のです, sebbene altre forme le siano preferite di norma), può essere usata per formare un imperativo. Con il “no” non contratto, al solito, suona un po’ “antiquato” o formale, diciamo.
Ma siamo rapidi… iku no daiku-n-da = Vai! (o Andate! a seconda del contesto)

みんな!ここは俺に任せて早く行くんだ!minna! koko wa ore ni makasete hayaku iku-n-da!
Ragazzi, qui lasciate fare a me e andate, presto!

  1. Come si costruisce una frase in “no desu”?
  2. Abbreviazioni di のです …non c’è solo んです!
  3. Cosa significa “aggiungere のです” a una frase? – Significati e usi di のです
    1. Fornire una spiegazione
    2. Cercare una spiegazione
    3. Trarre una conclusione o accorgersi di qualcosa
    4. Dare un ordine
  4. Coniugare のです …cosa vuol dire e perché farlo

12 thoughts on “Domande (3) – La forma in “no desu”

  1. Articolo molto interessante! è una forma che si sente spessissimo negli anime e anche se avevo compreso (diciamo ad orecchio) il significato e l’uso sono contento di leggerne una spiegazione approfondita (^_^) arigatou gozaimashita

  2. Ciao, volevo chiederti una cosa che non mi è molto chiara.
    Qual è esattamente la differenza tra la forma in -んです e la forma in Vるから? Cioè, se io, alla domanda 貴方はあのスパーへ行きますか。 voglio rispondere, uso
    安いんで。
    Oppure
    安いだから。?

    1. Mi spiace il ritardo ma il tuo commento era finito tra lo spam…

      Hai fatto una di quelle domandone… Purtroppo nodesu è forse uno degli argomenti più difficili e spiegati peggio. Il fatto è che è molto comune, quindi è affrontato già nell’N5, ma è troppo difficile per dei principianti.
      A dire il vero vedo una certa confusione anche nella tua domanda… a partire dal fatto che “yasui DA kara” è un erroraccio.

      Ho scritto una risposta, ma è venuta davvero lunghissima, quindi se hai un po’ di pazienza la trasformerei in articolo e la programmerei per la pubblicazione sabato o domenica. Se mi segui ancora fammi sapere, che sennò magari evito di fare un post ad personam ^^;;

      1. Fallo, fallo…che almeno io lo leggerò con piacere! E poi un articolo su no desu non può che servire a chiunque abbia dei dubbi sul suo uso (e sono in tanti, io tra essi). A sabato o domenica allora, mata naa!

  3. Ciao Kazeatari, ho appena finito di trascrivere questo articolo e ti dirò che l’ho trovato veramente utile e interessante, ma c’è una cosa però che non mi è chiara, nell’esempio: “サンタクロースっているんでしょうか”, quel “tte” dopo santa claus cosa significa? l’ho sentito anche tante volte negli anime (es.: って事は ) ma non ho trovato grandi spiegazioni in merito sulla rete, per la maggior parte spiegano che è un verbo abbreviato ma non mi è mai sembrata una spiegazione così giusta ma posso anche sbagliare.

    1. tte è un’espressione colloquiale per to, to iu (è il caso di tte koto wa), to iu no wa, to iu koto wa, ecc.
      Qui equivale a wa (o meglio “to iu no wa”, ma alla fine della fiera equivale a wa)

Fatti sentire!

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