Eccoci ad un’altra lezione del corso Pillole di Giapponese: la lingua giapponese a piccole dosi! (⌒▽⌒)

In giapponese esistono due tipi di “particelle” (parola che vuol dire essenzialmente “paroline”): le posposizioni, simili alle nostre preposizioni (a, di, da…), e le “particelle di fine frase”. Oggi vediamo la nostra prima particella di fine frase… e siamo molto fortunati, perché la conosciamo già.

La particella che vediamo oggi è  “ne”. Si mette (appunto) a fine frase e si usa in pratica come il ne del piemontese, per “chiedere conferma/accordo”, cioè per chiedere a qualcuno di confermare o concordare con quanto abbiamo detto. In pratica fornisce un “tono” alla frase e la si può tradurre con ok?, eh?, vero?, no? (un po’ come dicessimo “blablabla…. sei d’accordo, sì?” o “blablabla…. è giusto, vero?“).

  • おもしろい映画ですね。
    omoshiroi eiga desu ne.
    È un film interessante, vero?/no?
  • 暑いですね。
    atsui desu ne.
    Fa caldo, eh? (se andate in Giappone in estate, la sentirete dire sicuramente)
  • がんばってね~
    ganbatte ne!
    Metticela tutta, ok? (spesso in situazioni in cui noi diremmo “Buona fortuna” o “In bocca al lupo”)

La scorsa volta abbiamo visto una tipica frase giapponese, sul tempo, usata per rompere il ghiaccio, ma non era molto naturale perché gli mancava il “ne” finale. Avremmo dovuto dire

  • いい天気ですね。
    ii tenki desu ne.
    (lett.) È bel tempo, eh? ( = Bella giornata, eh?)

In giapponese si usa tantissimo, anche se il tempo non è poi così bello. È quasi un modo di verificare che l’altro non ci è “ostile”, per così dire. La “risposta giusta” (l’unica ragionevolmente possibile, diciamo) inizierà con

  • そうですね。
    sou desu ne.
    Eh, sì, è così. (sou = così, nel modo che dici tu)

Questo perché a differenza del ne piemontese (a dire il vero non conosco così bene il dialetto piemontese, ma presumo le cose stiano così) il ne giapponese può essere usato anche per “dirsi d’accordo”, non solo per chiedere a qualcuno di concordare con noi.

Qualche curiosità

In conclusione solo un paio di note, non indispensabili, ma interessanti

  1. Quando il tono è più “entusiasta”, concitato, eccitato spesso si trova scritto ねえ nee! invece di ね ne.
  2. ねえ nee! si usa anche per attirare l’attenzione, equivale al nostro “Ehi!”. Un’espressione più cortese è “あのう anou… (sumimasen)” che suona come “Ehm… (mi scusi)”.
  3. Nel linguaggio colloquiale, specie maschile, il ね ne è sostituito da な na. Usarlo dopo il verbo essere “da” va bene, ma non dopo il desu perché “desu na” suona antiquato. Inoltre, come e più del verbo essere “da” richiede (molta) familiarità con l’altra persona per essere usato, quindi non pensate sia sul livello del nostro “tu”: anche se negli anime capita spesso non usatelo se l’altro non lo usa.

È tutto, direi. また~ ヾ(。>﹏<。)ノ゙✧*。

Gli articoli di questa rubrica sono raccolti nella pagina Pillole di Giapponese.

One thought on “Pillole di Giapponese 12 – Le particelle di fine frase (1): a cavallo tra giapponese e piemontese

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