ganbare nihon

In tanti conoscono la forma “imperativa” in -te+kudasai (o senza il kudasai), ne abbiamo anche parlato nell’articolo La forma in -te usata come imperativo. Oggi però vediamo quella che potremmo definire la VERA forma imperativa, cioè quella che si trova nel “paradigma” dei verbi giapponesi, nascosto tra le terrificanti basi dei verbi.

Per i verbi godan la forma imperativa equivale alla base che termina con il suono E (la meireikei, da meirei, ordine, e -kei, forma).

がんば ganbaru → がんば ganbare

kaeru → 帰 kaere

Suona scortese, o perlomeno brusca… anche se tutto dipende dal contesto: un atleta viene incitato con “ganbare!” …senza ovviamente che risulti scortese!

hashire merosuQui sopra ad esempio abbiamo la copertina tratta dal manga Hashire Merosu, a sua volta tratto da un romanzo di Osamu Dazai, a sua volta tratto dall’opera di uno scrittore tedesco che riprendeva uno scrittore latino che citava una storia greca… E poi dicono che copiare è sbagliato e non porta nulla di buono.

Tuttavia “kaere!”, “Tornatene a casa”, non ha contesto in cui non sia scortese. Se prendiamo invece un verbo più neutro, capiamo meglio la situazione…

書く kaku, scrivere → 書け! = Scrivi!

…è, sì, ben diverso dal tono di un 書いてください kaite kudasai, ma è comunque una forma possibile.

Va detto che i libri di testo, dando istruzioni agli studenti (completa, scrivi ecc.), spaziano molto nell’uso degli imperativi. Possono usare tanto la forma in -te kudasai, quanto la forma esortativa in -mashou (o la versione in -(yo)u, colloquiale), o ancora, per l’appunto, la versione “brusca” qui sopra (per quanto è più raro trovarla) o ancora la forma che vedremo in un prossimo post (in -nasai).

hirake goma開け、ゴマ!
Hirake, goma!
(pron.: hiraké gòma)
Apriti sesamo!

Per i verbi ichidan poi l’imperativo è particolare… in più di un senso. Tanto per cominciare non ha il suono in E finale come i godan: termina con la desinenza -ro

ほら、見ろ!
Hora, miro! (pron.: hora mirò)
Ecco, guarda!

Qui sopra ad esempio vediamo il verbo miru, vedere, guardare, che è un ichidan, alla forma imperativa. Nell’immagine sotto, da Gintama, ritroviamo sempre miru (qui con un gioco di parole è usato come ausiliare, come a dire “azzardati a… che poi vedi!”)

hanarete miro gintamaMa non è tutto! Esiste un’altra forma imperativa per i verbi ichidan. Si tratta di una forma più letteraria, che termina in -yo (attenzione, la “o” è breve, a differenza della “o” della forma esortativa degli ichidan).

Come vedete nell’immagine sotto si dice dunque 見よ (da non confondere con 見よう forma esortativa/volitiva di miru …più facile a dirsi che a farsi visto che l’allungamento della forma volitiva può sparire nel linguaggio colloquiale scritto).

kono S wo miyo

I verbi irregolari

Suru si comporta, come spesso accade, in modo più simile a un verbo ichidan che non a un verbo godan.

Il verbo “suru” ha infatti due forme: しろ shiro, la più comune, e せよ seyo, la più letteraria.

Anche l’altro irregolare, il verbo 来る kuru, venire, non è da meno, fa infatti 来い koi!

Altre forme imperative irregolari sono per esempio quelle di kureru (che fa “kure”) e quelle di quei verbi cortesi che, in quanto molto cortesi, tendono a essere create con la base in -masu e non con la forma imperativa. Due tre forme sono di solito ben note… Kudasaru, ad esempio, è un verbo molto cortese (il corrispettivo più cortese di kureru) e possiamo dire che il suo imperativo fa “kudasai” (in effetti è la sua base in -masu) invece di “kudasare” (perché una forma così brusca stona con un verbo naturalmente cortese)….Sì, avete capito bene, il famoso “kudasai” non vuol dire “per favore”, è invece una forma imperativa (o almeno funziona come tale).

Un altro esempio è il “nasai” di gomen nasai (di cui ho parlato nell’articolo su gomen nasai). Un altro esempio ancora è il famoso “irasshai” (o irasshaimase nella forma cortese imparativa che sfrutta l’imperativo dell’ausiliare in -masu), che tutti conoscono come “benvenuto” ma in effetti è un imperativo (tipo “avvicinati/tevi!”).

Bene per oggi è tutto, la prossima volta tratteremo altre forme imperative… particolari ^__^

One thought on “Le forme imperative – Il VERO imperativo

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