Innanzitutto un sincero augurio di buon anno a tutti voi. Spero sia andato bene l’anno passato, nonché la scorsa sera… Personalmente sono rientrato stamattina, senza aver dormito un minuto, ma sono qui a finire quest’articolo perché… ehi… è di Shougatsu che parliamo, quando dovremmo farlo se non oggi?

Ma riprendiamo dagli auguri…

akemashite omedetou kimikiss takayama_kisai kimono hatsumoudeGli auguri fatti dalla ragazza dell’immagine sono “Akemashite omodetou gozaimasu. Honnen ga anata ni totte suteki na toshi dearimasu you ni”, cioè “Auguri di buon anno nuovo. (Prego/Spero) che quest’anno sia per te un anno meraviglioso”.

Veniamo al tema vero e proprio di questo ricchissimo post su Shougatsu.

(お)正月 しょうがつ (O-)Shougatsu (la “o-” è onorifica), contiene 348px-Kadomatsu_M1181il kanji di “mese” (月 -gatsu) perché indica tutto “gennaio”, ma spesso finisce per coincidere con il periodo festivo dopo “capodanno” …che dura perlomeno tre giorni! Questi tre giorni sono detti 正月三が日 “Shougatsu sanganichi”, (tra l’altro si coglie l’occasione di questa festa per fare quelle che chiameremmo “grandi pulizie”, 大掃除 oosouji, proprio in questi tre giorni).

Si tratta senza dubbio della principale festa giapponese, in occasione della quale più vive riaffiorano importanti tradizioni ed usi… e si hanno più giorni di vacanza! Si smette di lavorare il 27, 28 o 29 dicembre.
Come da noi accade per Natale, anche in Giappone arrivano le tredicesime, ma qui sono chiamate 年末賞与, cioè “nenmatsu shouyo”.
In gennaio si si festeggia per i primi 3 giorni perlomeno, come ho detto, ma dipende, ci sono varie ricorrenze e c’è chi sta chiuso fino al 15!. L’intero periodo viene chiamato 年末年始 nenmatsu nenshi, ovvero sia “fine anno – inizio anno”… e ho pensato di “ripercorrerlo con voi”.

Nella prossima pagina ripartiremo dai saluti e dalle tradizioni di fine anno, fino alla mezzanotte del 31 dicembre… anzi di Ōmisoka.

Fatti sentire!

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